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Autore: demonwxlf    29/09/2012    1 recensioni
Michael era sempre stato quello da proteggere.
Sonny gli voleva bene, piu che a tutti gli altri, ed aveva visto il fratellino non come un peso, ma come un modo per dimostrare ai genitori che finalmente era responsabile e maturo.
Poco contava il caledoiscopio di emozioni che lo legavano a Michael, emozioni che non si spiegava completamente.
#Michael e Sonny, solo bromance (?)
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Michael non era un peso per suo fratello Sonny.
O meglio, all'inizio lo era.
Con quegli occhioni enormi, dietro le palpebre che sbattevano ripetutamente, lo sguardo perso da cane bastonato e quell'aria da eterno bambino, Michael non sembrava il fratello minore di uno come Sonny Corleone; certo, erano entrambi svelti di mente, furbi e spiritosi, ma mentre Michael raffigurava la compostezza fatta persona, il fratello maggiore ero l'agitazione, iper attivita, la violenza.
Carmela non era stata moltoconvinta all'inizio all'idea di lasciare i due da soli, sostenendo che Fredo avrebbe potuto fare da mediatore tra i due caratteri contrastanti; ma il padre dei tre, Don Vito, aveva brillantemente messo pace, facendo notare a tutti che Fredo aveva un carattere completamente diverso dai suoi fratelli maschi, molto piu' debole e pauroso.

E cosi' Michael si era ritrovato ad arrancare con le sue gambette corte dietro a Sonny, su e giu per i vicoli, guardando con i suoi occhi da bambino innocente il mondo di risse, delinquenza ed alcool in cui Santino amava tuffarsi, crogiolarsi, per poi riemergere rassettandosi la camicia ed intimando al fratello di non dire nulla ai genitori, pena un pugno in un'occhio: perche' Santino tutto era, tranne che santo, nonostante le continue lodi che Carmela tesseva su di lui.
Cosi' il carattere di Michael si era smussato su certi punti, diventando pero' piu affilati, ad immagine e somiglianza del fratello che aveva imparato ad idolatrare. Quell'unica persona che davvero lo condizionava, che riusciva a rimetterlo a posto, che con uno sguardo poteva capire tutte le sue scelte; compagni di avventure in una New York che non perdonava, figli di un'uomo che molti avrebbero voluto eliminare, erano riusciti a trovare nella compagnia l'uno dell'altro quella spensieratezza infantile che era stata strappata via a Fredo, che come Michael spesso borbottava al sicuro sotto le coperte, con Sonny al suo fianco, era invecchiato precocemente.
E Sonny scoppiava a ridere, scompigliandoli i capelli lisci, che solo Mike aveva in tutta la famiglia.

Quando era partito per il college, Santino non l'aveva presa bene la notizia. Ritiratosi nella bettola dove si facevano gli incontri di boxer clandestini, dove aveva iniziato ad andare appena diciannovenne, con un Michael quattordicenne al seguito, a combattere per sfogare la rabbia che gli montava in corpo ogni volta che vedeva il minore tra i fratelli; voglia id picchiarlo, di costringerlo ad ingurgitare tutti i suoi denti, di costringerlo in ginocchio a pregare di smettere.
Ma, alla fine, mentre il suo avversario stramazzava a terra, la bocca impastata di sangue e muco, il volto lercio di polvere, Sonny si rendeva conto che Michael era tutta la sua vita per il momento, e che non avrebbe mai potuto farli davvero del male.
E cosi' si detergeva il sudore con il dorso della mano dalle tempie, sputava per terra, ed intascava la sua scommessa, pronto ad offrire una notte di bevute al primo dei suoi fratelli che gli sarebbe presentato sulla strada.
Escludendo ovviamente Fredo.

Michael era partito per la guerra, senza neppure avvisarlo. Lo aveva annunciato alla famiglia mentre lui sistemava un lavoretto per conto del padre nei bassifondi, finche' bastava menare i pugni si offriva sempre volontario; tornato a casa, aveva trovato la tempesta e la madre in lacrime. Aggirandosi stupefatto per le stanze, si era ritrovato a venir rimbrottato per un nonnulla dal padre, fino all'intervento di Costanzia, che lo aveva trascinato in giardino per spiegarli la novita.
Michael si era arruolato nei marines, e stava per partire per il fronte.
Sonny non aveva retto la notizia; spingendo via la sorellina, si era lanciato nella prima macchina lasciata nell'ingresso, guidando fino al primo ufficio di reclutamente dei marines di Little Italy, muovendo mari e monti, sgomitando tra futuri soldati e giovani in certa di gloria, fino a trovare il fratello, gia in divisa e pronto ad imbarcarsi sul primo transatlantico in partenza per il fronte.
Stringendo i pugni vicino ai fianchi, aveva cercato i caldi occhi del fratellino, incatenando in uno sguardo di fiamme glaciali, mentre lo insultava ad alta voce in italiano, come se nulla fosse; aveva ammirato la stoicita' di Michael, che silenzioso accettava il fiume di insulti che Santino gli rovesciava addosso, come se non ci fosse stato domani.
POi, mentre il fratello riprendeva fiato, e si preparava ad aggiungere i gesti al suo discorso, Mike gli si era lanciato addosso, abbracciandolo calorosamente, stringendosi a lui. E Sonny, prima timido e titubante, per pochi secondi in effetti, ricambio' l'abbraccio, stritolando il fratellino con energia ed affetto, comunicandoli tutto quello che avrebbe voluto dirli in tutti gli anni che avevano passato insieme.

-Non sei mai stato un peso, Mike-

Queste sarebbe state le parole che avrebbe poi messo in tutte le lettere che non sarebbero mai state spedite al fratello al fronte, per non distrarlo dal suo unico obiettivo.
Tornare a casa, per sentirmi insultare pesantemente per essere partito.
  
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