Serie TV > I Tudors
Segui la storia  |       
Autore: LadyPalma    30/09/2012    1 recensioni
Potranno Caterina e Maria trovare la felicità dopo inganni, tradimenti e fughe? Forse, ma questo è ciò che può accadere dopo. All'inizio c'è solo una lettera e un altro piano dei Bolena!
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti! Questa è la prima vera long-fiction che scrivo sui Tudors. Sul fandom inglese ha avuto abbastanza successo, e quindi ho deciso di provare a pubblicarla anche qui! Per ora vi basta sapere che siamo nel 1536 e la costante paura di Anna riguardo Maria e Caterina la spinge ad agire (naturalmente Caterina non è già morta). Spero vi piaccia, fatemi sapere se vi incuriosisce.
P.S. Le coppie saranno MOLTO crack, ma non vi anticipo nulla su  questo! xD



1.


Il movimento della sedia a dondolo sembrava seguire il ritmo delle oscillazioni del rosario nelle sue mani. Eccetto cucire, leggere e parlare con le poche dame rimaste a suo servizio, a Caterina in quei ben quattro anni di esilio dalla Corte, erano rimaste ben poche cose da fare, se non le più importanti, quella che avrebbe dovuto fare di più e quella che non avrebbe voluto fare mai: pregare e pensare. Eppure ne aveva di cose a cui pensare: suo marito che l’aveva ripudiata ma di cui era ancora innamorata, sua figlia che non vedeva da anni ormai e chissà in che condizioni si trovava, il suo mondo che sembrava crollare ogni giorno di più a pezzi. L’ultimo avvenimento era stata l’esecuzione del Cardinale Fisher e del suo caro amico Tommaso Moro e il solo pensiero non faceva che acuire il profondo stato di sofferenza in cui si trovava. Come mai Enrico si comportava così? Era davvero lo stesso ragazzo di cui si era innamorata, che aveva messo a morte senza apparente rimorso il suo fidato consigliere e amato tutore?

Il rumore della porta destò l’ormai ex-Regina dai suoi pensieri: Lady Elizabeth Darrell, la sua dama d’onore, era entrata come un uragano nella stanza, senza neppure bussare. Caterina sgranò gli occhi sorpresa dal suo atteggiamento così insolito, ma era bastata la vista della lettera che la giovane donna aveva tra le mani e il familiare sigillo su di essa, per chiarire ogni dubbio.

“E’ una lettera del Re, my Lady!” esclamò la dama sorridendo speranzosa passando il foglio tra le mani della sua signora, invitandola a leggerne il contenuto.

Caterina  esitò un attimo, cercando di contenere quella sciocca allegria che sentiva in quel momento, temendo di vedere sparire di nuovo un’altra fragile speranza da un momento all’altro. Come una ragazzina al suo primo amore e allo stesso come una prigioniera in attesa della sentenza di morte, scorreva le parole di quella breve ma significativa lettera.

Ma in fondo Caterina era una prigioniera, e l’uomo che le aveva scritto era effettivamente il suo primo vero amore.

“Parlate my Lady, brutte notizie?” chiese Lady Elizabeth apprensiva dopo qualche minuto immerso nel silenzio.

L’altra donna scosse il capo leggermente, mentre un sincero sorriso si formava sulle sue labbra. Alzò finalmente lo sguardo e adesso erano visibili anche le lacrime di gioia che brillavano nei suoi occhi.

“Vuole il mio ritorno a Corte..” sussurrò poi senza smettere di sorridere, come se in quel momento dicendolo ad alta voce, la frase sembrasse improvvisamente concreta.


**


“Allora non dite nulla?” chiese Maria in tono leggermente impaziente.

Il castello di Hatfield era immerso nel silenzio e nel buio più assoluto, fatta eccezione per la luce di una candela e delle chiacchiere sussurrate in una delle stanza destinate alla servitù e il leggero pianto di una bambina attenuato ulteriormente dalla lontananza della camera da cui proveniva.

“Elisabetta si è svegliata di nuovo” commentò semplicemente Lucia, udendo quel lamento e lasciando scivolare un foglio sul letto.

Maria alzò un sopracciglio non riuscendo a credere alle sue orecchie. Possibile che non avesse altro da dire? In quei anni relegata a Hatfield come semplice dama della sua sorellastra Elisabetta, aveva trovato almeno il conforto di un’intima e vera amicizia. Lady Lucia, figlia di un conte italiano decaduto, era arrivata in Inghilterra all’età di dieci anni e adesso che ne aveva diciotto, era stata scelta tra le dame al servizio della nuova piccola principessa. La Principessa più grande invece continuò in quel momento a tacere, lasciando che la lettera che stava sventolando davanti al volto dell’amica, parlasse per lei.

“Sul serio Maria, io non so che pensare” disse finalmente Lucia.

“Non sei felice per me?” chiese nuovamente l’altra un po’ confusa da quella strana reazione “Mio padre mi chiede di tornare a Corte, forse i miei giorni bui sono finiti… Capisci? Sapevo che lui non poteva avermi dimenticata…” continuò non riuscendo a trattenere un sorriso, lasciando cadere la testa sul cuscino.

“Si che sono felice per te!” esclamò l’altra rapidamente accennando a sua volta un sorriso “Ma non posso non essere preoccupata… Suona tutto così strano… Devi stare attenta” aggiunse poi leggermente esitante, temendo che le sue parole potessero essere fraintese.

Ma Maria aveva compreso benissimo, sapeva che il sentimento che animava la sua amica non era altro che protezione nei suoi confronti e lei non poteva esserle che eternamente grata: con sua madre lontana, suo padre che l’aveva allontanata, si sarebbe sentita letteralmente sola al mondo.

“Non devi preoccuparti, starò bene!” la rassicurò tendendole una mano.

Lucia la afferrò, poi lentamente si stese al suo fianco senza proferire parola. Solo per qualche istante però.

“Io verrò con te, però!” dichiarò d’un tratto solennemente, voltandosi a guardare la Principessa con i suoi grandi occhi neri.

Ed entrambe scoppiarono a ridere.


**


Il sole splendeva alto nel cielo quella mattina e sembrava un preludio di quello che sarebbe successo di lì a poco. Non aveva dormito molto quella notte, era ancora abbastanza nervosa che l’astuto piano che aveva messo in atto potesse in qualche modo fallire già dal suo principio. Ma adesso vedendo quel sole, la Regina era fiduciosa e assolutamente positiva verso il futuro, un futuro splendido che conosceva solo due ostacoli, due piccoli grandi ostacolati di nome Caterina e Maria.

“Allora, avete spedito le lettere?” chiese a bassa voce  lanciandosi un’occhiata intorno per accertarsi che non ci fosse nessuno nei paraggi.

“Non vi preoccupate cara” rispose suo padre con un sorriso vittorioso sulle labbra “Tra qualche giorno saranno esattamente qui…”

“E qualche attimo dopo, non ci saranno più” concluse Anna scoppiando in una risata liberatoria.
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Tudors / Vai alla pagina dell'autore: LadyPalma