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Autore: Smocchan    30/09/2012    1 recensioni
Atsushi senza pensarci due volte si avvicinò a Tatsuya poggiando le mani sulle sue spalle, quello sguardo indecifrabile non presagiva nulla di buono, essendo poi un tipo molto imprevedibile quest'ultimo si preparò al peggio.
« Murochin ha le labbra che somigliano a delle caramelle ». 

[MuraHimu.]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Like Sweets.

 



Fu una mattinata abbastanza fresca quel giorno nonostante fossero nel pieno dell'estate, il dolce calore del sole mischiato al venticello quasi autunnale avrebbero fatto rimanere a letto chiunque, tranne Himuro. Si era rigirato nel futon per diversi minuti in cerca della posizione giusta per riaddormentarsi ma non c'era stato nulla da fare, tra il russare di Atsushi – era rimasto da lui per la notte con la scusa di non poter tornare a casa perché la porta di ingresso era troppo bassa per la sua statura, la qualità della bugia lo aveva talmente impietosito che non aveva potuto rifiutare la sua richiesta d'aiuto – e lo sbattere delle finestre della stanza Tatsuya si era definitivamente alzato.
Contemplò il fatto che fosse domenica e che ciò implicasse zero allenamento e il cento per cento di relax, ne aveva proprio bisogno. La prima tappa fu il bagno: doccia veloce, pettinata ai capelli e forcina per tener su la frangia ribelle che proprio non aveva voglia di stare in disparte.

Quando uscì optò di preparare la colazione, se Murasakibara si fosse alzato e non avesse trovato nulla da mangiare probabilmente si sarebbe mangiato la sua persona senza pensarci due volte.
E no, non era la sua massima ambizione.
Preparò qualcosa di semplice, minestra di miso, due ciotole con verdure, pesce e riso e in conclusione una tisana di tè.
« Konnichiwa Murochin » la voce di Atsushi in quell'attimo gli occupò la mente, se qualcuno l'avesse sentito parlare senza conoscere le sue reali dimensioni nessuno avrebbe mai detto che frequentava il primo anno delle superiori e che era alto quanto un palo della luce.
Il suddetto
Murochin si voltò riservandogli un sorriso sincero, ogni volta che aveva a che fare con lui diventava melenso quanto una ragazzina in preda alla sua prima cotta. Chiaro che come comportamento non gli andasse mica tanto a genio ma ormai se ne era fatto una ragione « Buongiorno Atsushi, dormito bene? »
Perché io no gridò nel frattempo la vocina della sua mente.
Il gigante annuì facendo qualche passo in avanti « Avrei voluto dormire ancora un po' ma mi è venuta fame, hai un sacchetto di patatine? »
Aveva sperato invano che accettasse ciò che c'era in tavola ma aveva pregato invano « Ecco vedi, sono a corto di dolci e tutte quelle schifezze che piacciono a te, per oggi dovrai accontentarti di ciò che passa il convento ».
Murasakibara osservò le pietanze proposte – due secondi contati – poi lo guardò di nuovo negli occhi « Non ci penso nemmeno, sono troppo salutari, io voglio dei dolci! »

« Non ho la bacchetta magica » gli fece notare con disappunto, si stava comportando dal solito bambino di 6 anni che pretendeva tutto e subito « Il supermercato è troppo lontano ».
Atsushi senza pensarci due volte si avvicinò a Tatsuya poggiando le mani sulle sue spalle, quello sguardo indecifrabile non significava nulla di buono, essendo poi un tipo molto imprevedibile quest'ultimo si preparò al peggio.
« Murochin ha le labbra che somigliano a delle caramelle ».
« Eh? Ats–– ».
La sua esclamazione venne bloccata sul nascere perché subito dopo una frase che suonava tanto ad un “Permettimi di assaggiarle” la sua bocca coincise con quella di Murasakibara.
Non sapeva come mai ma se lo aspettava, ovviamente non una situazione del genere ma sapeva che prima o poi uno dei due avrebbe fatto la prima mossa. Himuro non aveva mai negato a sé stesso di sentire un affetto che andava oltre alla semplice amicizia nata per caso dopo il suo arrivo in Giappone, quel ragazzone che ora stava delicatamente saggiando con la lingua il suo labbro inferiore era stato come un colpo al cuore, lo aveva incuriosito da quando si era presentato chiedendogli di stringere un patto di fratellanza – che consisteva nel mangiare una patatina, incrociare i mignoli era diventato troppo scontato per lui.
In un momento Tatsuya schiuse la bocca in modo da poter incontrare la lingua dell'altro, pensare troppo lo avrebbe fatto impazzire e soprattutto erano le otto e mezza del mattino, la mente non era molto attiva.
Non ci fu altro, nessun cenno di voler approfondire quel contatto ma la cosa non stupì nessuno dei due, avevano già fatto un azione che nessuno dei due aveva previsto, se avessero dovuto continuare lo avrebbero fatto più in là.
« Murochin, mi è improvvisamente venuta fame, va bene se mangio quello che hai preparato? »
Tatsuya, che fu il primo ad interrompere il contatto che c'era stato tra di loro sorrise « Avevi intenzione di lasciare tutta quella roba a me? »
Murasakibara allungò il braccio sino alla sedia e la tirò indietro « In realtà si, ma dopo aver finito voglio fare ses–– ... »
Un pezzo di pesce venne infilato con forza dentro la sua bocca « Zitto e mangia Atsushi, zitto e mangia ».

Al resto ci penseremo dopo pensò Himuro per ultimo maliziosamente.

 

 

 

 

 

Disclaimer: Kuroko no Basket © Fujimaki Tadatoshi



Note: Scrivere alle sette e mezza di sera nuoce gravamente alla salute, ma Murasakibara e Himuro hanno bussato alla mia porta.
Non ho potuto fare a meno di aprire, spero mi perdonerete. (?)



Smocchan.


 

   
 
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