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Autore: GiulyHermi96    01/10/2012    3 recensioni
“A volte è più difficile trovare l'abito che il marito”
Molly Weasley lo farà presente alla figlia che, benché scettica sulla cosa, si ricrederà molto presto, quando con la madre e qualche amica si ritroverà a dover scegliere il suo abito da sposa. In fondo, Ginny ha trovato Harry molto presto e non è stato troppo difficile per lei conquistarlo...
Dalla proposta di matrimonio alla cerimonia stessa, vedremo i momenti più importanti per Ginny nell'arco di tempo della preparazione di quest'importante evento. La vedremo passare dall'esasperazione più terribile, alla felicità più estrema, all'indecisione più assoluta e vedremo il suo sogno, iniziato da bambina, coronarsi: sposare e passare la vita col suo Harry.
Storia partecipante al contest "My Wedding Dress" di HPthebest classificatasi terza col premio amore e miglior adattamento dei bonus :)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry & Ginny... just love them'
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Capitolo 1 - Proposte di matrimonio e abiti da sposa
Ginny Weasley stava sfogliando svogliatamente il Cavillo sul divano della Tana ridacchiando ogni tanto per qualche articolo euforico della sua amica Luna Lovegood.

Per una delle prime volte nella sua vita – da che si potesse ricordare – la Tana era silenziosa.

Harry era in missione da due giorni, e lo sarebbe stato fino a quella sera.

Poiché non aveva voluto passare sola tanto tempo, Ginny aveva deciso di andare qualche giorno a casa dei genitori.

Scelta sbagliata.
Appena aveva accennato la cosa, Molly Weasley aveva immediatamente iniziato a pianificare tutto – e proprio tutto – il tempo che lei avrebbe passato lì.

Fortunatamente per la madre in quei tre giorni la ragazza non aveva avuto allenamenti con le Holidays.

Ginny si chiese perché fosse sorpresa dal fatto che la madre le avesse pianificato così quei tre giorni. In fondo aveva vissuto con lei per tanto tempo, avrebbe dovuto aspettarselo.

Da una parte la cosa le faceva piacere, il fatto che la sua vita fosse pianificata per qualche giorno le toglieva tanti doveri, ma dall'altra si risentiva in una gabbia, proprio come da adolescente.

La ragazza sospirò girando una pagina del giornale sempre svogliatamente, bevendo dell'acqua e stendendosi subito dopo a testa in giù per leggere l'articolo al contrario sul giornale che levitava di fronte a lei.

Facendo ciò, lo sguardo le cadde su uno scintillio sulla sua mano sinistra.

Sorrise alla vista dell'anello col cuore blu e dei piccoli diamanti sull'intera fascia.

Harry glielo aveva dato quasi tre mesi prima chiedendole di sposarlo.

L'aveva colta letteralmente di sorpresa.

Glielo aveva chiesto a qualche cosa tipo le cinque del mattino.

Ginny sorrise al ricordo.

Harry Potter era appena rincasato dopo una giornata estenuante al lavoro.

Era diventato Auror solo da qualche mese e alcune volte gli capitava ancora di avere orari lunghissimi e impossibili.

Quel giorno, però, aveva fatto ancora più tardi, perché era passato dalla Tana per una questione estremamente importante e delicata.

Il ragazzo sorrise aprendo la porta con una mano e stringendo la scatola blu dentro la tasca del suo giaccone.

Appena fu entrato lo sguardo gli cadde sull'orologio sul muro di fronte a se che indicava le quattro e mezzo di mattina.

Scosse la testa. Gli era dispiaciuto tantissimo svegliare i signori Weasley, ma non aveva mai tempo, perciò quello era stato l'unico momento che era riuscito a ritagliarsi per visitarli e parlargli.

Il ragazzo stava per salire le scale di fronte alla porta, quando vide Ginny seduta al tavolo del salotto alla sua sinistra, con le braccia incrociate sul ripiano e la testa appoggiata su di esse.

Harry sorrise, probabilmente aveva cercato di rimanere alzata per aspettarlo, ma alla fine era crollata.

Prendendola tra le braccia, la portò al piano di sopra in camera da letto e la adagiò sotto le coperte. Era fine Aprile, ma lì in Inghilterra faceva ancora parecchio freddo, perciò la coprì con il lenzuolo e la trapunta per tenerla al caldo. Ginny era talmente bella mentre dormiva. Non che non lo fosse normalmente, ma vederla così serena mentre dormiva era una gioia per lui.

Sospirando e passandole una mano su una guancia, si ritirò in bagno a fare una doccia dopo quella lunghissima giornata.

Quando uscì, con la maglia e i pantaloni del pigiama addosso, i capelli bagnati e gli occhiali in mano, trovò la ragazza sveglia e seduta sul letto a gambe incrociate.

Ciao...” gli disse sorridendo: “Quando sei arrivato?” gli chiese passandosi una mano tra i capelli per pettinarli al meglio.

Harry sorrise: “Mezz'ora fa. Mi spiace averti svegliata...” le disse baciandola.

Lei sorrise e ricambiò il bacio rispondendo subito dopo: “Mi dispiace di essermi addormentata...” replicò.

Harry rise: “Non devi dispiacerti, non dovresti aspettarmi alzata, lo sai.” le sussurrò all'orecchio facendole alzare gli occhi al cielo.

Ginny si stese nuovamente sul materasso con le braccia incrociate e un adorabile broncio sul viso: “Sono adulta e vaccinata, posso fare quello che mi pare. Se mi va di aspettarti alzata posso farlo, è solo che... ieri ho avuto un allenamento un po' duro con le ragazze e alle due mi sono addormentata... tu piuttosto dovresti dormire! Dove sei stato fino a quest'ora?” gli chiese guardandolo con il famoso cipiglio alla Molly Weasley.

Harry sorrise pensando che se glielo avesse fatto notare gli sarebbe arrivata una ben svolta fattura in un batter d'occhio, perciò si trattenne dal commentare.

Prese semplicemente il cappotto e lo mise di fianco a se sul letto guardandola negli occhi.

Vediamo, sono stato all'accademia per dare il benvenuto a delle nuove reclute in ritardo... ce ne sono sempre e sono sempre bene accette. Sono stato a Diagon Alley per qualche giro di perlustrazione con Ron, sono stato a Hogsmeade e dopo qualche appostamento sono andato a trovare velocemente Neville a Hogwarts.” disse elencando sulle punte delle dita.

Ah sì, e come sta?” chiese Ginny sorridendo al ragazzo sempre così premuroso.

Harry sorrise: “Sta bene, ti saluta...” disse sorridendo e continuando immediatamente dopo: “Poi ci hanno chiamati per un caso vecchio di pedinamento e siamo riusciti a prendere il mago che gli Auror rincorrevano da un sacco di tempo... infine, bé... sono andato alla Tana.”

Ginny guardò Harry confusa: “Perché sei andato alla Tana? Non dirmi che c'erano problemi...?” chiese preoccupata.

Harry scosse la testa sorridendo: “No, nulla del genere... dovevo discutere di un paio di cose con tuo padre, tutto qui.” le disse criptico.

Ora, Ginny era una ragazza molto sveglia che, normalmente, capiva al volo le situazioni, ma essendosi appena svegliata dopo poche ore di sonno ed essendo le cinque del mattino, il fatto che Harry avesse discusso con suo padre non le disse nulla.

Oh...” disse sbadigliando: “E di cosa avete parlato?” chiese al ragazzo, che arrossì un po' sulle guance.

Lui sospirò e infilò la mano nella tasca della giacca: “Bé, ecco... in realtà, abbiamo parlato di te...” disse deglutendo a disagio.

Harry, non ti starai mica trasformando in Ron, vero? Non dirmi che inizierai a balbettare...” gli chiese vedendolo arrossire tanto.

Il ragazzo scosse la testa: “No, no assolutamente, è solo che... bé... volevo farti una domanda...” disse tutto d'un fiato.

Ginny guardò il ragazzo ancora più confusa: “Non capisco... sei andato dai miei genitori per chiarirti su qualche cosa e ora fai una domanda a me?” chiese.

Harry sorrise e la fissò negli occhi scuri, sicuro che ci sarebbe arrivata presto.

Dopo ancora qualche secondo di confusione, a Ginny cominciò a venire un sospetto. Possibile che... le stesse per... stesse cercando di chiederle...

Ginevra...” iniziò lui cercando di non essere troppo impacciato.

Lei trasalì sentendo il suo nome per intero e lo guardò sbalordita e felice.

Io ti volevo chiedere... ehm...” fece una pausa per prendere un respiro profondo: “mi vuoi sposare...?” chiese lentamente quasi spaventato dalle sue parole.

Ginny spalancò gli occhi. Stava succedendo davvero, ciò che aspettava da tutta la vita era davvero arrivato.

Sorrise e guardò gli occhi verdi del ragazzo che tanto amava, ci vide attesa, speranza e paura.

Per non farlo attendere ancora, annuì. Annuì senza sosta: “Sì, Merlino! Certo che lo voglio!” disse felice più che mai.

Poi successe tutto molto in fretta, sentì l'anello scivolare e adattarsi perfettamente al suo anulare sinistro e, nello stesso momento le labbra di Harry sulle sue e il cuore del ragazzo battere sotto le proprie mani, appoggiate sul suo petto.

Era stato un momento perfetto, benché fossero le cinque del mattino e si fosse svegliata dopo solo tre ore di sonno.

Felice e di buon umore, Ginny continuò a leggere il Cavillo per un po', ed era a metà di un interessante e strano articolo sulle proprietà curative delle prugne dirigibili, quando dei passi veloci si avvicinarono a lei e la voce di sua madre raggiunse le sue orecchie.

Oh, Ginny ti volevo dire... GINEVRA! Ti sembra il modo di stare seduta quello?” chiese Molly con le mani sui fianchi vedendo la figlia a testa in giù sul sofà.

Ginny alzò gli occhi al cielo e si raddrizzò: “Stavo leggendo un articolo di Luna mamma, sai che li scrive al contrario...” disse a mo' di scusa.

Molly la guardò corrucciata: “Potevi benissimo girare il giornale Ginny, lo sai benissimo, non tentare di fregarmi...” le disse con l'indice alzato davanti agli occhi della ragazza.

Ecco, le sembrava di avere quattro anni e di essere appena stata scoperta a rubare un biscotto.

Scusa mamma...” le disse chiudendo il giornale e mettendolo a fianco a se. Sapeva che in certi casi, la cosa migliore era non discutere.

Fiera di se, Molly sorrise: “Ginny, ti volevo dire... ormai manca meno di un mese al matrimonio...” disse la donna lentamente.

Ginny annuì. Era il 3 di agosto e lei ed Harry si sarebbero sposati il il trentuno di quello stesso mese.

In realtà avrebbero preferito sposarsi il primo di settembre... in fondo si erano incontrati lo stesso giorno di tanti anni prima, Harry aveva incontrato i suoi amici e la sua famiglia quel giorno e... insomma, era stato una giornata importante per molto tempo. Il problema era che anche quell'anno sarebbe iniziata la scuola, perciò, per invitare amici come Hagrid o la professoressa McGrannitt, avevano deciso di anticipare la data di un giorno. In fondo, l'importante era il matrimonio, non la data in se.

E stavo pensando che non hai ancora un abito tesoro...” disse ragionevole.

Era vero. Ginny aveva cercato di ritardare la data della ricerca del vestito il più possibile. Sapeva che sua madre avrebbe voluto andare con lei e l'idea, subito non le era andata a genio. C'erano voluti parecchi discorsi ragionevoli di Harry per convincerla, ma alla fine avevano deciso che se Molly si fosse fatta avanti, avrebbe accettato qualunque cosa le avesse proposto.

All'inizio avrei voluto darti il mio... accomodandolo un po'...” disse lentamente la signora Weasley.

Ginny spalancò gli occhi inorridendo. Non aveva nulla contro sua madre, ma il suo abito... bé, era di trent'anni prima e... i gusti di Molly non erano esattamente come i suoi.

Aveva visto l'abito in un paio di foto ed era davvero somigliante ad una meringa ripiena di panna montata.

A sua madre erano sempre piaciuti i fronzoli e i grandi fiocchi. Peccato che quella passione non fosse passata alla figlia che, pensando a quell'enorme e gonfio abito, rimase un momento basita.

... poi mi sono detta che la moda è cambiata molto col tempo, perciò avremmo potuto andare e comprarne uno insieme...” disse sorridente la donna.

Ginny lasciò uscire tutta l'aria che aveva trattenuto fino a quel momento felice che il vestito della madre fosse rimasto impacchettato da qualche parte.

Allora... stavo pensando... che magari potremmo andarci oggi... ho già chiesto ad Angelina ed a Hermione e entrambe sono libere... sarebbe divertente...” cercò di dire la signora Weasley non sicura della risposta della figlia.

Ginny sospirò e sorrise. Aveva promesso di ascoltare la madre e, infondo, ci sarebbero state le sue amiche ad aiutarla e a fare ragionare la signora Weasley, perciò non ci sarebbero stati problemi.

La ragazza annuì: “Va bene... ne sarò felice mamma...” disse guardandola negli occhi.

La signora Weasley guardò sorpresa e con le lacrime agli occhi la figlia: “Davvero Ginevra?”

La ragazza sorrise: “Certo mamma, tanto l'avrei dovuto comprare comunque... mi fa piacere che venga anche tu...” disse cercando di sembrare il più felice possibile.

Solo... cerca di capire un po' i miei gusti... va bene?” continuò con calma la piccola Weasley.

Molly annuì: “Certo tesoro, te lo prometto!” disse tutta felice alzandosi in piedi: “Spero accetterai comunque i miei consigli... in fondo, a volte è più difficile trovare l'abito che il marito!” concluse andando a prepararsi.

Ginny alzò gli occhi al cielo andando a prepararsi a sua volta.

Sarebbe stato un pomeriggio lungo... terribilmente lungo.


Angolino autrice:
Dunque... salve a tutti!
Prima di tutto, vi faccio presente fin dall'inizio che questa storia sarà lunga 5 capitoli. Vedremo se piacerà a voi gentili lettori/recensori. Se sarà così (spero) la aggiornerò il più in fretta possibile... anche se... bé, credo la aggiornerò comunque XD
Ad ogni modo, sono davvero fiera di questa storia. Non pensavo che sarei davvero riuscita a dinirla, perchè il contest era stato indetto tempo fa (4-5 mesi fa) e io ho avuto solo 2 settimane, visto che l'ho trovato tardi e mi piaceva l'idea XD
Più di tutti, non pensavo che avrei trattato di Harry e Ginny. Eppure, ultimamente parlo spessissimo di loro.
Spero la storia vi piaccia e che vi divertiate a leggerla quanto mi sono divertita io a scriverla.
Un saluto, al prossimo capitolo,
Giuly
P.S. Sì, lo so che dovrei scrivere il nuovo capitolo di Lily e i Malandrini, ma questa è una storia già pronta, non vale! XD

   
 
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