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Autore: Clover GD    01/10/2012    5 recensioni
Scritta interamente per il compleanno di Faith
Jo ha scaricato per l'ennesima volta Brick.
Trent, il suo migliore amico, tenta di organizzare un'uscita abbastanza divertente perché il ragazzo dimentichi ogni tristezza.
Un gruppo di amici.
Tre giorni di tempo.
Amore, risate e leggerezza :)
Attenzione: all'interno della storia sono presenti più scene SLASH. Lettore avvisato.
Capitolo uno. -Pubblicato
Capitolo due. -Pubblicato
Capitolo tre. -Lunedì 8/10
Epilogo. -Lunedì 15/10
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: B, Brick, Lindsay, Noah, Nuovo Personaggio, Zoey | Coppie: Bridgette/Geoff, Trent/Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Fandom: A Tutto Reality-Total Drama

Autore: Clover DreamOn

Titolo: You've got a reason to live (don't give up)
Capitolo: 2/3 – Venerdì 17 Maggio

Beta: Jules_Black (a cui vanno nuovamente tutto il mio amore e la mia gratitudine )

Personaggi: Trent, Tyler, Brick, Noah, Geoff, OC; Gwen, Zoey, Bridgette, Lindsay

Tipo di coppia: Het, Slash

Coppie: TrentGwen; TylerLindsay; NoahOC

Genere: Generale, Comico, un minimo di Romantico -che ci sta sempre- e.. Erotico?

Rating: Arancione

Avvertimenti: Minilong, AU, lime, ignobile quantitativo di idiozie

Contoparole: 4079

Note: Dedicata a Faithfully per il suo compleanno

Scene slash abbastanza approfondite (ma da rating arancione). Don't like? Don't read!

Dichiaro un po' di OOC per quanto riguarda Noah.




You've got a reason to live (don't give up)


-II: Venerdì 17 maggio



Da: Trent

Buongiorno, amore. Ho dormito male e non m'è venuta nemmeno la più scarsa idea. Oggi entro in seconda. <3

Gwen stava fissando il messaggio del suo ragazzo da quaranta secondi abbondanti.

Era rimasta in primo luogo sbigottita dal modo in cui l'aveva chiamata (gli aveva espressamente fatto capire di non amare i nomignoli), poi si era ricomposta e aveva iniziato a vestirsi. Quella mattina avrebbe dovuto giustificare la mancanza di Trent ai suoi amici.

A: Trent

Va bene :) Ci penso io a dirlo agli altri.





Geoff e Tyler si incontrarono davanti al cortile, pur non essendosi messi d'accordo il giorno prima, un quarto d'ora dallo squillo della campanella.

Geoff!” lo chiamò il castano, agitando le braccia perché lo vedesse. Sfortunatamente, però, sbatté la mano sinistra contro l'inferriata del cancello, procurandosi un forte dolore. Guaì, sventolandola per alleviare la sofferenza.

L'interpellato si accorse dell'amico e gli si avvicinò, facendo lo slalom fra i ragazzi che attendevano che il portone si aprisse. Questo, infatti, era solito essere aperto a dieci minuti dalle otto in punto, quindi mancavano appena tre o quattro minuti.

Tylers! Come butta?”

Il castano sorrise di rimando, poi attaccò a parlare.

Scusa per ieri, Geoffie, ma il mio telefono si è scaricato! Non mi hai più detto per chi hai una cotta, però.”

Geoff lo guardò in tralice.

Allora?”

Il ragazzo si portò una mano alle tempie, carezzandole per evitare di urlare.

Geoffie...” continuava intanto Tyler.

Un'occhiata fugace, poi Geoff parlò.

Te l'ho già detto. Non infierire.” soffiò.

Amico, non me lo ricordo! Scusami, è che_”

Bridgette.” esalò Geoff, per far tacere l'amico, appena prima di abbassare lo sguardo; prese a fissare insistentemente la punta delle sue scarpe da ginnastica, delle Nike verde scuro con il logo bianco.

Non calcolando la presenza di qualcosa come metà scuola a pochi centimetri da loro, Tyler esplose.

Bridgette! Quella Bridgette? Brid? Insomma, la bionda con gli occh-...”

Geoff gli portò una mano alle labbra.

Vuoi urlarlo a tutta la scuola?” sibilò, stizzito. “E, comunque, sì. Lei.” continuò.

Il castano lo guardò con un'espressione indecifrabile.

Beh, se poi riesci a conquistarla, puoi sempre portarla nella baita di Riker, no?” chiese, con fare innocente. Riker era il cugino di Geoff, un bel ventenne folle almeno quanto il biondo.

Un fulmine a ciel sereno.

Un gong urlato nel cervello.

Una scarica d'adrenalina nella mente.

Tyler. Sei un meraviglioso, fottuto genio.” cercò di dire con calma Geoff.

Sei. Un. Maledettissimo. Genio!” urlò, poi, non riuscendosi a contenersi, scrollandolo per le spalle. A Tyler sfuggiva ancora il motivo secondo il quale il proprio migliore amico lo stava elogiando da una manciata buona di secondi.

Geoff?”

Ma il ragazzo non lo degnò dell'attenzione che Tyler invece cercava, limitandosi a sgambettare verso il portone della scuola, che intanto era stato aperto. Appena entrato, trovò un angolino in cui non c'era troppo chiasso, aspettò che le persone entrassero nelle classi per appoggiare finalmente gli zaini da qualche parte e, finalmente, afferrò il cellulare e compose un numero a lui ben noto.

Geoffie! Quanto tempo?” esclamò felice una voce mascolina dall'altra parte della cornetta.

Ehi, Rik!” lo salutò Geoff.

Come mai mi chiami a quest'ora?” chiese il ragazzo. “Le lezioni, qui, cominciano fra poco.” aggiunse subito dopo. Come se Geoff non sapesse che il cugino frequentava l'università.

Lo so, Rik. Mi serve un favore. Puoi venire a prendermi a scuola?” chiese.

Sciopero degli autobus?”

No, idea geniale delle otto meno dieci.”

Seguì una pausa di silenzio che durò per qualche secondo.

Va bene. Passo con la Golf. Fatti trovare davanti alla fermata del trentasei.” affermò il ragazzo.

Sei uno spettacolo! Oh, e... Riker?” lo chiamò per l'ultima volta il biondo, poco prima di attaccare.
“Sì?”

Porta le chiavi della baita.”

Una ragazza?” domandò curioso Riker.

Un amico in difficoltà. Ci vorremmo andare io e i miei amici per il week-end, sempre che per te vada bene.” rispose Geoff.

Passo a casa e le metto in borsa appena prima di arrivare.”

Rik?”

Sì?”

Sei il migliore.”

Lo so.” finì questi, con un sorrisetto sulle labbra che Geoff non poteva vedere.





Zoey salutò Gwen con enfasi, quella mattina.

E Trent?” chiese, non vedendolo arrivare.

La ragazza sospirò. Non amava giustificare continuamente la gente, ma per il fidanzato avrebbe fatto un'eccezione, volentieri. Più o meno, insomma.

Entra in seconda. Ha – uhm, sì – dormito male. Molto male.” si ritrovò a dire.

Si reputò penosa e rimase in silenzio per i successivi minuti.

Se abitassimo in Europa, oggi sarebbe un pessimo giorno.” disse sommessamente Noah, che era appena giunto lì. Gwen pensò che avesse uno strano modo di inserirsi in una conversazione.

Entrambe le ragazze si girarono verso di lui con un'espressione interrogativa.

In Europa il diciassette è considerato il numero sfortunato. Il loro venerdì diciassette corrisponde al nostro venerdì tredici.” spiegò.

Ma noi qui non siamo superstiziose.” osservò Zoey.

Lo so, Zò, era tanto per dire.”

Con un'alzata d'occhi, Noah si sedette al proprio posto, tirando fuori il libro di francese. Poi si girò a guardare Gwen. “Trent?”

Entra in seconda.” Gwen non aveva voglia di star lì a spiegarne il perché di nuovo, e per fortuna quella volta non ne ebbe bisogno, visto che Noah non chiese nulla di più.

Sopraggiunse, correndo, Geoff.

Trent!” chiamò, ansimando per il fiatone.

Zoey, compatendo l'amica, parlò al suo posto.

In seconda.”

Il biondo capì, annuì e prese posto accanto a Gwen, mentre la rossa si accomodava vicino a Noah. Pochi attimi dopo, appena prima che il professore di francese entrasse in aula, Geoff si diede uno schiaffo sulla fronte.

Cazzo! Non lo vedrò fino alla ricreazione!” sussurrò, rivolto verso Gwen. “Ed ora?”

Di' a me, io lo vedo a chimica alla prossima ora.” rispose Zoey, impedendo alla ragazza di proporre qualcosa perché Trent venisse a sapere quello che stava pensando Geoff. Il biondo aprì la bocca per parlare, ma in quel momento entrò l'uomo che avrebbe tenuto la lezione per i seguenti sessanta minuti; quindi si vide costretto a tacere.

Pochi minuti dopo, Zoey notò arrivare sul banco un pezzetto di carta appallottolato come si deve.

Bigliettino is the way! :DD

Mi è venuta un'idea spettacolare: ti ricordi di mio cugino Riker? Beh, immagino di sì. Boh, non importa. Comunque, lui ha una baita sul Grouse Mountain. È carina e si raggiunge facilmente con la macchina. Ha detto che me la presta, per un paio di giorni. Boh, sembrava figo. Dimmi un po' tu.

La ragazza faticò a trattenere un urletto di eccitazione – e Noah la guardò piuttosto male.

Quella che aveva avuto Geoff non era un'idea. Era l'idea.





Sapresti rispondere alla mia domanda, Oldring?”

La voce secca del professore di fisica, tale Mr. Hevans, riportò bruscamente Tyler alla realtà. Stava scambiandosi sorrisini innocenti e deliziosi con Lindsay, mentre Sebastian, seduto accanto a lui, faceva di tutto per avvisarlo del fatto che l'uomo lo stesse guardando insistentemente da qualche minuto.

Il ragazzo si ritrovò a boccheggiare davanti al professore e questi gli avrebbe sicuramente dato un voto basso per la sua disattenzione se non avessero bussato alla porta in quel momento preciso.

Ringraziando tutti gli Dèi di cui aveva conoscenza, Tyler si girò di scatto verso il biondo accanto a lui.

Bas?”

Metri al secondo quadro.” rispose questo.

Tyler lo guardò senza capire cosa stesse dicendo.

Eh?”

Sebastian lo guardò contrariato.

Metri al secondo quadro. È la risposta che devi dare ad Hevans.” sussurrò.

Proprio in quell'istante, l'uomo si trovò di nuovo a guardare lo studente, attendendo una risposta.

M-Metri al secon-do qu-quadro.” disse Tyler, in evidente imbarazzo.

Hevans alzò gli occhi al cielo.

Quell'uomo era assetato di brutti voti, non gli era andato completamente giù il fatto che avesse beccato un alunno distratto ma che questi fosse riuscito a rispondere lo stesso.

Se ti ritrovo di nuovo distratto ti mando dal preside.” asserì semplicemente.

Aveva appena finito di parlare, però, che il castano si era girato di nuovo verso Lindsay, sorridendole ancora.





Ricreazione.

Geoff non aveva mai aspettato così tanto un momento.

Appena vide Trent passargli davanti, gli gettò le braccia al collo.

Fratello – oh – fratello! È tutta la mattina che ti cerco!”

Il moro lo guardò con fare interrogativo.

Ho avuto un'idea. L'idea.” annunciò Geoff con enfasi.

Gli occhi di Trent si fecero immediatamente più luminosi.

Dimmi immediatamente!” ordinò.

Pochi secondi dopo, un Trent incredibilmente su di giri correva per la scuola alla ricerca di chi ancora non sapeva dell'idea geniale dell'amico.

Cinque minuti dopo, tutti i ragazzi – tranne Brick – erano al corrente non solo dei programmi che avrebbero avuto per il giorno dopo, ma anche di quelli per il giorno stesso: si sarebbero dovuti trovare alle cinque in punto davanti al supermarket in Layn Road, per comprare ciò che avrebbero mangiato sabato e domenica.





È una verità riconosciuta dall'interezza del corpo studentesco di tutte le scuole del mondo che l'ultima ora del venerdì sia non solo la più pesante, ma anche quella che non finisce mai; addirittura più della prima del lunedì.

Trent di questo si era accorto più volte, ma mai l'aveva sentito sulla pelle come quel venerdì. Era seduto al banco con Brick e stava cercando di fare attenzione durante francese, ma invano: tutte le sue capacità cognitive erano concentrate in un angolo del suo cervello, cercando di far sì che venisse sviluppata la capacità sovrannaturale di accelerare il tempo.

Era più che sicuro che la lancetta dei minuti fosse ferma sul dieci da almeno sette minuti abbondanti.

Allora?” chiese Brick, scostandolo dai suoi pensieri, “Domani che facciamo?”

Il moro non sapeva se dirglielo o no.

Rivelargli la sorpresa sarebbe stata una mossa azzardata, ma anche tenerlo all'oscuro di tutto lo sarebbe stato. Continuò a riflettere, non sapendo se e cosa rispondergli.

E se Brick si fosse rifiutato di andare in una baita per il week-end?

Trent stava quasi per dirgli che non sapeva cosa avrebbero organizzato, quando suonò un campanello d'allarme nella sua testa.

Loro sarebbero dovuti restare a dormire, quindi che senso avrebbe avuto non avvertire Brick? Doveva prepararsi, dirlo ai genitori, anticiparsi i compiti per lunedì e fare altre mille cose; sarebbe stata solo una cattiveria negargli i piani che avevano per il giorno seguente.

Hai presente Riker, quel ragazzo biondo con gli occhi marroni che va alla British Columbia?” iniziò a spiegare.

Brick lo guardò in tralice.

Il cugino di Geoff? Che c'entra con noi?” domandò, insicuro.

Ha una baita qui vicino, sul Grouse Mountain. Geoff ha detto che possiamo andare a dormire lì.” annunciò, esaltato.

Una scintilla di fuoco bianco attraversò gli occhi neri e profondi di Brick. Trent non potè fare a meno di pensare che l'amico fosse davvero bello. Come diavolo faceva Jo a rifiutarlo tutte le dannate volte?

Avverti i tuoi. Anticipati i compiti. Fatti trovare alle cinque davanti al T&T.” ordinò il moro, mentre l'altro annuiva, pensieroso, subito prima di abbassare lo sguardo.

Trent se ne accorse immediatamente.

Bricks?” chiamò. Nessuna risposta.

Gli appoggiò una mano sulla spalla e strinse. L'altro lo guardò con gli occhi lucidi e solo allora Trent realizzò che non si era accorto del fatto che il proprio migliore amico avesse parlato con tono triste per tutto il tempo.

Bricks?” lo chiamò di nuovo.
“Starò meglio?” chiese il ragazzo, inghiottendo a vuoto.

A Trent salirono le lacrime agli occhi. Vedere il suo amico così lo faceva stare malissimo.

Sì, Bricks. Prometto.” sussurrò, incapace di dirgli che aveva paura di non riuscire nel proprio intento.

Guardò di nuovo l'orologio. La lancetta dei minuti era ferma ancora sul dieci.

Come caspita era possibile?

Poi la campanella suonò.

Oh.

Bene.

L'orologio era fermo e lui non se n'era accorto nemmeno.





Riker era un bel ventenne biondo e con degli occhi castani penetranti.

Studiava medicina alla British Columbia, divideva un appartamento con Curt, il suo migliore amico, ed era in generale una persona brillante.

Si affacciò dalla Golf non appena vide Geoff uscire dalla scuola camminando vicino a una ragazza bionda con gli occhi verdi (come si chiamasse lei, poi, per Riker era un mistero).

Provò ad attirare la sua attenzione agitando la mano, ma il cugino sembrava totalmente assorto nella conversazione con la ragazza, della quale Riker non riuscì a captare la minima frase.

Geoff!” provò allora a chiamare, a voce alta.

Lui si accorse del biondo, agitò la mano di rimando e parlò, ma Riker non lo sentì in quanto il chiasso all'uscita dalla scuola era piuttosto alto.

Geoff si avvicinò alla Golf rossa del cugino, fece il giro attorno all'abitacolo ed entrò davanti, vicino al posto del guidatore.

Chi è quella?” chiese il più grande, senza tanti complimenti.

Un'amica.” rispose il ragazzo.

Sì, lei è un'amica e io ho lasciato il liceo a quindici anni. Geoff.

Il biondo si riavviò i capelli con la mano destra e abbassò lo sguardo.

Da quanto?” chiese l'altro.

Due settimane, ma l'ho metabolizzato solo ieri.”

E forse, in qualche modo, a Geoff era servito ammettere ad alta voce di avere una cotta enorme per Bridgette.





Sull'autobus, quel giorno, Trent non ascoltò la musica con Bridgette, visto che lei era andata insieme a Zoey a pranzo da Lindsay.

Afferrò le cuffiette e le attaccò all'iPod, poi se le mise alle orecchie e cominciò a scorrere la sua playlist, alla ricerca di una canzone che non fosse né troppo triste né troppo chiassosa.

Scelse Iris.

When everything's meant to be broken, I just want you to know who I am.





Gwen abitava nella stessa via in cui abitava Brick, quindi non c'era da stupirsi a vederli vicini sull'autobus numero settantanove. La ragazza era particolarmente assente quel giorno. Non era cominciato nel migliore dei modi, o forse stava passando uno di quei momenti in cui si chiudeva in sé.

Allora.. Alle cinque al T&T?” chiese Brick, tentando di fare conversazione.

Lei, però, si limitò ad annuire, facendo cadere lì il discorso.

Il moro sospirò: nessuno dei due si era rivelato essere nel proprio giorno migliore.





Da: Bas <3

Alle cinque davanti al T&T. Te l'aveva detto Trent? Scommetto che se n'era dimenticato xD

Ci vediamo fra un paio d'ore.

Ti amo <3


Un Noah un po' scosso teneva gli occhi fissi sullo schermo del cellulare senza leggere veramente cosa c'era scritto sopra. Non si era ancora abituato alle dimostrazioni d'affetto, cosa in cui Sebastian, invece, si prodigava assai spesso e volentieri.

Erano le cinque meno dieci, lui stava davanti al supermercato ed era arrivato in anticipo, essendosi regolato male col tempo.


Devo conquistarla.”
“Perché?”

Sto uscendo fuori di testa. Ho bisogno di lei. Ti prego, Tylers.”

Il secondo ad arrivare fu Geoff, che appariva piuttosto teso, insieme a Tyler.

I due parlavano fitto fitto, infatti Noah non riuscì a sentire nemmeno una parola. Non che gli importasse, però.

Noah!” gridò il biondo, notando l'amico dall'altra parte della strada.

Il castano abbozzò un timido gesto con la mano sinistra, dal momento che nella destra teneva ben stretto il cellulare.

Sopraggiunse immediatamente Sebastian, che però fu abile a non farsi notare dal fidanzato: lentamente e senza fare il benché minimo rumore, gli si avvicinò da dietro, sorprendendolo infine con un abbraccio.

Noah trasalì e si voltò di scatto, ritrovandosi a pochi centimetri da Sebastian, che non aveva la minima intenzione di lasciarlo andare.

Ma ehi...” sussurrò questi, poco prima di azzerare la distanza fra le loro labbra con un bacio casto e morbido, a cui Noah rispose non senza un po' d'imbarazzo.

Geoff, intanto, si era incantato a guardarli, con l'aria di chi sta per vomitare arcobaleni cosparsi di glitter.

Mio Dio. Siete bellissimi.” soffiò, in un evidente stato di adorazione.

Hai ragione.” aggiunse Zoey, che nel frattempo era appena arrivata.

Tyler si volse verso i due ragazzi ancora abbracciati, che si trovavano in estrema difficoltà.

Visto? Il nostro Geoffie è impazzito!”

Bridgette, arrivata da pochi secondi anche lei, si intromise nella conversazione.

Vuoi dire che non sono assolutamente carinissimi?” chiese, indicando Noah e Sebastian.

Lasciatelo perdere,” continuò, “siete meravigliosi.”

SORPRESA!”

Il momento d'idillio fu spezzato da un trillo di Lindsay, che saltò letteralmente in braccio a Tyler. Il ragazzo, però, cedette e cadde, rendendo la situazione decisamente ridicola.

Complimenti, Lind. Ora niente più Noahstian.” disse, fintamente offeso, Geoff.

Noah si separò di scatto da Sebastian, sgranando gli occhi scuri.

Noahche?” domandò, quasi in preda a una crisi di nervi.

Noahstian.” proclamò sorridente Bridgette. “È il nome della vostra coppia. L'abbiamo coniato io e Geoffie.” sorrise.

State insieme e non me lo avevi detto? Brid!” la sgridò Sebastian, felice di averle lanciato una frecciatina.

Bridgette si fece immediatamente rossa, seguita a ruota da Geoff.

No!” – “Assolutamente no!” – “Ma ti pare?!”

I due biondi si guardarono, prima di esalare un noi non stiamo insieme in contemporanea.

L'arrivo di chi mancava, ossia Gwen, Trent e Brick, raffreddò gli spiriti.

Tutti insieme, i ragazzi si diressero verso la porta automatica del supermarket, che si aprì silenziosa permettendo loro di entrare.

Benissimo. Di cosa abbiamo bisogno?” chiese Trent, prendendo le redini della situazione.

La domanda, però, fu una pessima idea, visto che ognuno aveva pensato a qualcosa da dire.

Caramelle!”
“Pizza surgelata!”

Patatine!”

Birra!”
“GEOFF! Birra un corno!”

Ma perché?” il biondo si esibì in un faccino che voleva essere dolce, ma che finì per sembrare raccapricciante.

Perché dobbiamo guidare, per arrivare alla baita!” disse Noah, serioso.

Gwen alzò il tono, gridando un silenzio! per ottenere l'attenzione di tutti.

Facciamo così: ci dividiamo in cinque coppie, ogni coppia va verso un reparto del supermercato e poi ci ritroviamo vicino alla cassa. Non in fila, così potremo controllare se le cose scelte vanno bene.” disse poi, con un evidente nervosismo nella voce.

Nessuno si sentì di replicare, poiché sapevano bene quanto intrattabile sapesse diventare la gotica.





Sebastian e Geoff camminavano abbastanza velocemente, diretti verso gli scaffali delle patatine, delle arachidi e di tutte quelle cose che sono tanto un attentato alla linea quanto un'esplosione di piacere per le papille gustative.

Il riccioluto teneva il cestino blu per entrambi i manici neri, l'altro invece era già corso verso le buste di patatine più colorate e fantasiose che si potessero trovare.

Seb! Seb!” prese a chiamarlo, facendogli un cenno per farlo avvicinare celermente.

Arrivato accanto a lui e poggiato il cestino a terra, Sebastian gli chiese cosa ci fosse da urlare tanto.

Geoff mostrò un pacco di patatine di un azzurro sgargiante e giallo elettrico. Il riccio si fece ancor più vicino per osservare attentamente le scritte impresse sul pacco.

Patatine alla pizza e ai quattro formaggi multicolor? Geoffie, ti sei bevuto il cervello?”

Il biondo continuò ad agitare il pacco.

Sono una cosa fichissima!” Seb, ti prego!”

Gentilmente, però, Sebastian rimosse il pacco azzurro e giallo dalla mano dell'amico e lo ripose sullo scaffale.

Io opterei per le patatine normali, Geoff. Piuttosto...” accennò al reparto ortofrutticolo, dove si erano diretti Noah e Brigette. “Non hai qualcosa da dirmi? A proposito, che so, di una ragazza con la quale hai coniato il peggior soprannome della storia?”

Geoff sbiancò di botto.

Cristo! È così evidente?” domandò, portandosi la mano destra alle labbra, per poi prendere a mordicchiarsi le unghie con una foga innaturale.

Sebastian gli posò una mano sulla spalla.

Tranquillo, amico. Io l'ho capito, ma lei no.” lo rassicurò.

Il biondo si protese per abbracciarlo, alla ricerca di un po' di affetto.

È-è che mi piace così tanto, Seb... È una bomba a mano – una granata – che ha fatto boom nel mio cuore, un'esplosione che non ti dico! Io non ci capisco più niente, so che la vogl-vorrei e basta.”

Sebastian si limitò a stringerlo più forte, regalandogli tutto il conforto di cui aveva bisogno.

Dopotutto, sapeva bene cosa volesse dire provare un sentimento enorme e profondissimo per qualcuno senza sapere se la cosa fosse ricambiata.


Poteva sembrare strano agli occhi di qualcuno che non conoscesse la sua storia il fatto che si trovasse così a proprio agio col contatto fisico. Insomma, erano una decina di mesi che aveva dato inizio al coming out e, come quasi tutti i ragazzi gay di Vancouver, non era stata per niente facile.

I genitori, in primis, ci avevano messo secoli ad accettare il suo orientamento sessuale: avevano provato a mandarlo da uno psicologo per farlo guarire, poi avevano provato a impedirgli di vedere tutti i propri amici maschi (come se lui avesse voluto continuare a vederli! Era troppo spaventato da un eventuale rifiuto da parte di chi gli aveva sempre voluto bene, quasi come era accaduto con sua madre e suo padre). Era stato dopo quella volta in cui suo padre era stato chiamato dall'ospedale perché il figlio era stato trovato malmenato appena fuori dalla sua scuola che i suoi avevano iniziato a capirlo.

Dopotutto, essere gay non è mai stata una scelta, come non lo è mai stato essere etero.

Succede, alcuni sono così, e tu non puoi farci niente.

Dopo che i genitori di Sebastian erano entrati in quest'ottica, le cose avevano iniziato a migliorare; fino a giungere all'accettazione completa e, in ultimo, l'amore che avevano sempre provato per lui.

Lo avevano aiutato a venir fuori e a trascorrere la sua adolescenza come valeva la pena viverla, e Sebastian di questo non poteva essere altro che entusiasta.


Qualche idea? L'ho detto anche a Tyler, ma lui non mi ha saputo dire nulla su come conquistarla.” disse un Geoff particolarmente mesto.

Il riccio ci pensò su per qualche decina di secondi.

No, Geoffie. Per ora, però.”





Dai, Brid, datti una mossa!” la avvertì Noah, soppesando alcuni pomodori prima di infilarli nella busta di plastica trasparente che reggeva con la sinistra.

La ragazza era ferma davanti al banco della frutta, fissando con aria tutto tranne che concentrata le pere; e non lo degnò della benché minima attenzione.

Il castano finì di scegliere i pomodori più rossi, si avvicinò alla bilancia per poi pesarli e attaccare sulla busta l'etichetta bianca su cui spiccava, in nero, il codice a barre e la scritta 2,135 kg. Vide però che lei era rimasta sempre nello stesso punto, con la sua busta vuota e il guanto di plastica mezzo sfilato dalla destra.

Qualche problema?” domandò, scuotendole la spalla.

Geoff.” disse lei, con un certo ché di mesto nella voce.

Noah la guardò.

Vuoi parlare?” chiese.

Sarebbe una gran cosa.” rispose lei.

Poi iniziò a spiegare della sua cotta pazzesca per Geoff.





Si ritrovarono circa quaranta minuti dopo vicino alla cassa, controllarono le proprie scelte degli acquisti e, finalmente, si misero in coda per pagare.

Tornarono a casa per potersi anticipare i compiti e per preparare le proprie valigie.





Da: Geoffie

Come vai, domani?

Bridgette tenne il fiato sospeso non appena lesse il nome del mittente del messaggio.

Si ritrovò un po' delusa dal contenuto di questo, ma decise tuttavia di rispondere.

A: Geoffie

Non ne ho la minima idea. Tu?


Da: Geoffie

Car is the way!

Se vuoi, puoi venire con me :)

Ti passo a prendere alle dieci.

Un colpo al cuore e un altro alla testa. La biondina fu più che contenta di accettare.



Da: Gwen <3<3

Zoey ci ha chiesto se domani vogliamo andare in macchina con lei. Tu che dici?

Nel caso, l'appuntamento sarebbe alle dieci e dieci sotto casa sua.

Trent sorrise, guardando con amore il nome di Gwen sullo schermo del cellulare (aveva persino meditato sul nomignolo da scrivere, ma poi aveva optato per Gwen <3<3, visto che il totale dei caratteri era nove).

A: Gwen <3<3

Immagino di sì. A domani, allora <3

Love you <3

Mandò il messaggio pur sapendo che Gwen sarebbe rabbrividita davanti a tutti quei cuoricini.



Da: Him <3

Ehi, Seb.

Domani come ci andiamo? Cioè, Bridgette mi aveva chiesto se ci andava di andare in macchina con lei e Geoff...


A: Him <3

SEI IMPAZZITO?

Macchina mia. Io, te e BASTA.

E lasciamo B e G da soli :DD







CloCloCorner.

Perché Geoff shippa Noahstian. AHAHAHAHAHHAHAHAHHA :')


Sto seriamente pensando di amarvi, visto che avete letto in centoquaranta il capitolo scorso. (O una cosa del genere, magari un cretino si è messo a fare apri e chiudi per centoquaranta volte. Io non so dirlo xD)

Questo capitolo ha ben millesettecento parole meno di quello precedente, potete gioirne, mentre io la prendo male :O

Continuiamo a parlare della storia.

È finalmente spuntata fuori la storia di Seb, che è abbastanza diversa da quella di Noah :D

Poi... Cosa abbiamo? Il nome Noahstian. All'inizio non era nei miei piani inserirlo qui, solo che Faith e Mokona () hanno coniato il nome Seboah, che però non mi piace molto, quindi ho trovato l'alternativa :D

E un po' di Brigeoff, che non fa mai male

Mi sono appena accorta di aver boicottato un pochino la mia Lind, in questo capitolo D: Prometto quindi che mi rifarò :D


Mille grazie, poi, a Jules, che mi sopporta e sopporta le mie domande *-*


Ultima cosa *si schiarisce la voce*

Una recensione non fa mai male, mi pare di aver notato, giusto?


A lunedì prossimo :)

   
 
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