Salve! Eccomi qua con questa storiella fresca fresca! Scusate, fa discretamente schifo perché non sono abile nel descrivere certe scene, in più l'ho buttata giù giusto adesso, nell'ultima oretta neanche, giusto per soddisfare l'animo fangirlesco di Tonno (che, poverino, è all'oscuro di questo mio progetto lampo!)
Be', che dire?, buona schifo lettura e recensite per tirarmi pomodori e uova marce!
Byebiiii~
 
 
Love Tension
 
"Così sarebbe solo fanservice!" sbottò Hyuna mentre rientravano in hotel dopo la registrazione dell'intervista per NHK Music.
Odiava Tokyo. Già le era antipatico doverci andare ogni volta che dovevano promuovere un nuovo singolo, ma ora che Jiyoon aveva ridicolizzato la loro relazione davanti alle telecamere con quel suo insulso, per quanto sexy, accento giapponese, la detestava ancora di più.
"Dai, Hyuna, non fare così!" supplicò la maggiore, inseguendola fin nella sua stanza.
"Che altro avrei potuto dire? Lo sai che non possiamo parlare di queste cose senza rischiare di rimetterci la carriera" si scusò con tono dispiaciuto, sedendosi sul letto dell'altra, ma senza dimostrarsi imbarazzata per l'accaduto: dopotutto aveva agito come più credeva giusto.
"Me ne sbatto della carriera, Jiyoon! E' sempre così! 'La tua carriera qui, il tuo futuro là', tutti che si permettono di decidere per me la mia vita!" le urlò contro Hyuna, sbattendo la porta e togliendosi gli stivaletti, lanciandoli in angoli imprecisati della camera.
Jiyoon rimase in silenzio, aspettando che la rossa sfogasse tutto il suo disappunto. La vedeva camminare scalza, velocemente e pesantemente, facendo rimbombare ogni suo passo, pestando bene le calcagna a terra, finché non si placò, abbandonandosi sulla sedia della scrivania.
"Solo fanservice?" ripeté, guardando l'altra con occhi tristi.
"No, Hyuna, avevo le mani legate, non potevo dire altro!" le rispose nuovamente Jiyoong, mentre la vedeva sfilarsi un'autoreggente nera e poi contemplarla per rendersi effettivamente conto di un piccolo strappo che presentava appena sotto l'elastico.
"Se non vuoi che si decida della tua vita, almeno lascia che io difenda il mio futuro e quello delle altre!" osservò sperando che il discorso fosse concluso.
Hyuna le diede appena un'occhiata veloce, prima di alzarsi dalla sedia avvicinandosi a lei con passo calmo e felpato.
"Hai paura delle conseguenze?" le domandò, prima di avvolgerle la calza che si era tolta attorno al collo e spingerla affinché si sdraiasse sul letto, mentre si sistemava a cavalcioni su di lei.
"Può darsi" rispose Jiyoong in un soffio, per poi trascinarla giù, tirandola per la camicetta, onde scambiarsi un bacio bagnato, facendo scivolare le mani a palparle le cosce nivee, sollevandole la gonna nera a tubino e scoprendole le natiche scolpite.
Hyuna sbottonò la propria camicia e, senza preoccuparsi di toglierla, spostò la stoffa della biancheria  in modo da lasciare scoperti i seni sotto gli occhi attenti della sua amante.
"Anche adesso è fanservice?" domandò acida, prima di avventarsi sulle labbra dell'altra, mordendole con forza come punizione per aver pronunciato quelle parole tanto sbagliate.
Jiyoon si staccò da quel bacio maligno, fissandola negli occhi ancora nascosti dalle lenti chiare.
"Puoi rinfacciarmelo per tutta la vita, non mi pento di ciò che ho detto, ma se neanche capisci che tengo a te più che a qualunque altra cosa, allora quasi rimpiango che non sia davvero soltanto fanservice!"
La rossa schiuse le labbra, quasi a voler replicare, ma non pronunciò nessun suono, semplicemente si alzò dal letto, dirigendosi verso il bagno.
"Vattene. Ho bisogno di rimanere da sola." mormorò con voce tremante, prima di chiudere a chiave la porta.