Perfetta.
Dan&Serena.
 

Era stato solo per un momento, era durata giusto un attimo quella sensazione di pace e benessere alla visione della intera famiglia alle prese con la preparazione della cena. Poi suo padre gli chiese nel modo più gentile se potesse andare lui a prendere la torta che aveva dimenticato di ritirare. Dan in quel momento spense lo stereo sbuffando e raggiunse i suoi genitori nell'angolo cucina del loft.
Dopo essersi fatto dare il denaro necessario, uscì dall'appartamento e prese a camminare piuttosto velocemente visto che doveva arrivare in centro. Non ci mise molto e si rallegrò di trovare il negozio al primo colpo. Dopo le solite chiacchiere sul lavoro di suo papà, finalmente venne lasciato libero dal pasticciere.
Quando uscì rimase stupito di quante persone ci fossero ancora in giro nonostante fosse quasi ora della cena del ringraziamento. Si guardò intorno per qualche istante, poi vi fu un altro di quegli attimi. Non appena voltò lo sguardo e notò chiaramente quella chioma color biondo perfetto oscillare a destra e sinistra, ebbe come la sensazione che ogni tassello della sua vita si mettesse finalmente a posto. Tutto in quella ragazza rasentava la perfezione, e quel sorriso. Dan pensò che non avrebbe mai potuto dimenticare un sorriso del genere, neanche se lo avesse voluto. Ma fu sempre un attimo, un solo momento di benessere. La ragazza si buttò in mezzo alla strada e Dan vide arrivare un taxi a tutta velocità. Seguì anche lui il tragitto percorso dalla giovane donna e la prese tra le braccia appena in tempo per evitare la catastrofe. La bionda si voltò subito verso di lui, la luce che le notò negli occhi gli fece sentire una strana sensazione allo stomaco. La ragazza sorrise.
-Grazie, ci conosciamo?-
Dan sentì chiaramente che era ubriaca, eppure continuava a sembrargli la creatura più pura e perfetta che avesse mai visto. La ragazza continuò a parlare senza attendere alcuna risposta da lui.
-Io sono Serena-
Gli tese la mano sorridente. Lo sapeva bene chi lei fosse, sapeva benissimo come lei si chiamasse. Quante volte aveva sognato quel sorriso, quei capelli e quel corpo. Quante volte Jenny aveva interrotto le sue fantasie per farsi ascoltare.
-Io.. Io sono Dan-
Strinse la mano di Serena con estrema indecisione ed imbarazzo. Il sorriso della ragazza cambiò, tramutandosi in qualcosa di più dolce. La sensazione allo stomaco si acuì.
-Oh, finalmente ti ho trovata-
Dan si voltò e trovò al suo fianco un'altra ragazza, più minuta e mora, molto meno eterea della figura che aveva di fronte a sé.
-Blair-
Serena prese a saltare in mezzo al marciapiede mentre l'altra tentò in ogni modo di placare questa reazione eccessiva. Dan, nel frattempo, non potè fare a meno di pensare quanto fosse strano il nome di quella ragazza.
-Dobbiamo andare, Chuck e Nate ci aspettano in macchina-
La mora prese Serena per un braccio e, con fare sbrigativo, iniziò a tirarla verso l'altro lato del marciapiede. Dan rimase stupito che lei non si fosse né presentata, né tanto meno lo avesse salutato. Serena si voltò di nuovo verso di lui, sorridente.
-Ciao Dan-
Urlò sbracciandosi per essere sicura che il ragazzo la vedesse. Ma come poteva uno come lui, il ragazzo solitario, non vedere qualunque cosa Serena avesse fatto o detto. Pensò che da quel giorno, da quell'incontro, la sua vita sarebbe cambiata ed una volta rientrato a casa, si ritrovò a scrivere di nuovo, dopo tanto tempo.

NdA: questa è la prima flash che scrivo sui Darena, insieme ai Chair le mie ship preferite di GG. Spero di essere stata all'altezza! :)
E.