Sotto le acque gelide dell'Oceano, in un punto imprecisato dell'enorme distesa azzurra, s'aggirava furtiva una ragazza.
O meglio, una giovane sirena, che nuotava elegantemente tra i banchi d'alghe, guardandosi attorno.
I lunghi capelli castani ondeggiavano ad ogni suo colpo di coda, mentre i suoi verdi occhi si posavano sul fondo di una nave in superficie, che increspava l'acqua al suo passaggio.
Salì velocemente per osservarlo meglio: si ritrovò d'avanti un enorme vascello rossastro, dal quale proveniva tanto chiasso.
Appoggiato a prua stava un giovine, dai capelli arruffati, che sorrideva tipo ebete, giocherellando con un gabbiano e parlando in modo strano...
«¡Ohi Paco! ¡Espera!»
Guardò in acqua e, per un  econdo, i loro sguardi s'incontrarono.
«¡Paco¡ Mira la bruttezza di quella polena in acqua!»
Chiara (il nome della sirena) era rimasta così colpita da quella sublime visione e dal suo genitilissimo commento che decise di farsi trasformare in umana, di eliminare completamente la sua cosa e di fare una buona azione per sè stessa e per il mondo,
cancellando il sorrisino irritante dal viso di quel tipo.
Perciò nuotò il più velocemente possibile verso la grotta di Francis, lo Stregone del mare.
Sapeva che il suo caro nonnino (il Re di Atlantide) non le avrebbe mai permesso di rivolgersi ad un tale pervertito, ma sapeva che era l'unico che l'avrebbe potuta aiutare.
Non si poteva offendere una ragazza come lei rimanendo impuniti.
Quando arrivò alla dimora dello Stregone, un forte tanfo di putrido le pervase le narici.
Francis era sdraiato su di una roccia, che accarezzava un'anemone.
«Cherie! Di cos'hai bisogno?» diceva sorridendole.
Lei rimase impassibile.
«Non dirmelo! Vuoi un filtro d'amore?»
«Veramente no...»
«Tisana dimagrante?»
«No»
«Crema anti-cellulite?»
«...»
«Vuoi uno scrub per la pelle?»
«Io...»
«Oh! Ho capito! Cosa ne dici di questi smalti? Sono fantastici!»
«... Idiota... Dammi qualcosa per avere le gambe!»
Lo Stregone sospirò scocciato.
«Va bene... Allora tieni» le disse porgendole una fialetta «Però l'incantesimo funzionerà solamente se mi darai qualcosa in cambio» sorrise accattivante.
«No»
«Uffa! Mi accontenterò della tua voce allora. Che ne dici?»
Lo guardò scettica, ma acconsentì.
«Durerà solo un paio di minuti però! Attenta!»
In un istante, tutto fu avvolto dalla luce e Chiara si ritrovò immediatamente senza più coda, trattenendo il fiato.
Nuoto più velocemente che potè, sentendo l'ossigeno scarseggiare.
Quando arrivò in superficie ed inspirò per la prima volta, si sentì felice, e ancora di più quando vide il vascello da lei ricercato.
Niente poteva più fermarla!
L'unico problema per fargliela pagare al marinaio era solo salire a bordo...
Voleva gridare, ma senza voce non poteva, quindi cominciò ad agitarsi, ed effettivamente fu notata.
Venne issata a bordo, tutti gli uomini che l'osservavano preoccupati , tra i tanti visi, lo riconobbe.
Fu comunque l'unico che le si avvicinò a parlare.
«¿Està bien chica?»
La ragazza si alzò, guardandolo con occhi assassini, mentre lui sorrideva e ridacchiava.
Gli afferrò la testa con le mani e gli diede una testata sul petto, sotto gli occhi sbigottiti di tutti.
Si ributtò in acqua, sentendo l'incantesimo svanire.
«Idiota!» urlò quando la voce le tornò.
Mai offendere una sirena.






Rincommenti di tappy
Terve...! E dopo quasi ben un anno di distanza rieccomi qua a caricare una fanfiction... Ne è passato veramente tanto di tempo, ho ancora un sacco di roba da completare e spero di riuscirci. Comunque, tornando alla fanfiction, questo in realtà è un vecchio tema in classe sviluppato in pochi minuti. La traccia era Rielabora una fiaba già esistente modificandola in alcuni punti  e io ho preso ispirazione dalla Sirenetta. Bene... non so che altro dire, se non un "BEN TORNATA!" a me ^^" magari per molte sarà anche uno shock ritrovarmi :p
Vabbè, Bacini, bacioni bacetti da tappy!

P.S. per eventuali errori scrivete pure :p e non siate timidi a commentare!!!!