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Autore: LadyMaria    03/10/2012    1 recensioni
[Lost in Austen ]
Martha giovane studentessa, dallo spirito forte e autoritario, si perde nella lettura dei romanzi di Jane Austen su consiglio della propria compagna di stanza. "Mansfield Park" è il romanzo che la lascia senza parole, quel tipaccio di Henry Crawford proprio non le piace... peccato però che succederà qualcosa che le farà cambiare idea.
(Questa storia nasce in ispirazione al telefilm "Lost in Austen")
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Marta si stiracchia nel letto e sospira. Apre lievemente gli occhi e si guarda attorno spaesata. Se non ricordava male si era addormentata dopo aver litigato col professor Stolts e Caroline aveva cercato di calmarla un po’,ma….quella non era la loro stanza. Marta si trova sola,in una camera a lei sconosciuta. Volta la testa verso destra e vede un comodino con un portacandele che ne regge una ormai consumata. Marta si alza dal letto e ne tocca la punta. Era ancora calda,il che significava che si era spenta da poco. Sospira e  ammira tutto ciò che la circonda: lunghe tende di seta che partono dal limite della finestra e  toccano il pavimento,un grande tappeto sotto il letto con dei ricami strani,mobili all’antica….. dove era finita? Cammina un po’ avanti e indietro in cerca di Caroline….sicuramente era uno scherzo.
-Dai,Caroline…non è divertente-,ma l’amica non risponde. 
Bussano alla porta e Marta titubante l’apre ed esclama –Caroline….-,ma quella persona non era certo Caroline. Era un uomo. Lei nota che l’uomo la guarda di sbieco e cerca di evitare di guardarle la veste da camera–Fanny cosa stai facendo? Ti stiamo aspettando tutti per la commedia!E tu non sei ancora vestita!-.
-Fanny?-ripete lei stranita- No,no ci deve essere un errore io mi chiamo Marta Scott!-.
Il giovane ride e distoglie lo sguardo da lei –Marta Scott?Ma cosa stai dicendo? Dai vestiti,ti stiamo aspettando tutti….- l’uomo si mette una mano davanti agli occhi per evitare di vederla e poi scende le scale. Marta si affaccia sul corridoio:pavimento e soffitto fatti di legno,ma con legno antico…
Storce la bocca e rientra nella stanza. Quel ragazzo l’ha chiamata Fanny Price. Marta si precipita allo specchio e controlla le fattezze del viso.Sono le sue,quella riflessa è Marta non è Fanny !E allora che cosa stava succedendo?  Si dirige verso un armadio e lo apre. Inizia a controllare i vestiti ivi contenuti: vestiti della moda vittoriana!Stava vivendo sicuramente un sogno,brutto,ma un sogno. Ne prende uno a caso e lo indossa. Scende frettolosamente le scale e arriva in un altro piano,probabilmente il primo. Decide di scendere ancora e arriva in un piccolo corridoio che immette in un salotto dove sono riunite molte persone. Il ragazzo che era venuto a chiamarla le va incontro – Fanny,finalmente sei dei nostri…- Marta rimane in silenzio e lo guarda perplessa.
-Fanny stai bene?-chiede notandone lo sguardo perso.
-Sì,tutto bene….ma tu chi sei?-
-Come chi sono?Fanny,sono io- il ragazzo si indica- sono Edmund!-.
Marta spalanca gli occhi- Bertram?-
-Certo,Bertram….Fanny,ma sei sicura di stare bene? –chiede preoccupato.
-sì,sì….è stato solo un brutto sogno a spaesarmi…- dice tranquilla. Sta sognando,perché non può essere altro che un sogno. Perciò convinta che prima o poi si sveglierà anche lei decide di fare la sua parte.
-Dai,Fanny abbiamo bisogno che tu aiuti Mr.Rushworth a ripassare le sue battute –le sorride affabilmente e la conduce davanti ad un uomo grassoccio che la guarda dall’alto in basso.
-Oh,Miss Price…finalmente siete qui..ecco,tenete…-  le porge un libretto che recita “Giuramenti d’innamorati”. 
pensa Marta.
-Certo che vi aiuto….-risponde con un sorriso prendendo tra le mani il copione della commedia.
-Bene…..queste sono le mie battute…-gliele indica mentre Marta non gli presta affatto attenzione,dato che il suo sguardo viene catturato da una giovane ragazza intenta a civettare con un giovane uomo. Se si ricorda bene quei due dovrebbero essere Maria e Mr.Crawford. Mentre Mr.Rushworth  le ripete le battute lei continua ad osservare i comportamenti degli altri presenti. Notando che un’altra ragazza è quasi in lacrime Marta volge lo sguardo di nuovo verso Maria ed Henry,i quali stanno civettando in modo molto più esplicito di prima.
-Scusatemi Mr . Rushworth. …..Julia ,per favore, potresti venire da noi un attimo?- non appena Julia si avvicina ad entrambi le consegna il copione in mano – vi lascio nella mani di Miss Julia, io mi sono appena ricordata di dover chiedere una cosa a Mrs. Norris…-e con questa scusa si allontana lasciandoli entrambi spaesati. Marta si dirige verso il palcoscenico allestito evidentemente alla svelta, vi si intrufola dentro  e come immaginava vi trova Miss Maria insieme a Mr.Crawford intenti a “fingere” di recitare la loro parte. Li guarda di traverso mentre entrambi spalancano gli occhi.
-fanny non è come…..-inizia a dire Maria per discolparsi,ma Marta non gliene dà la possibilità. Prende la copia che ha tra le mani Mr. Crawford e con un sorriso beffardo dice ad entrambi –Sarà meglio che questo copione lo prenda io..ne avevo giusto bisogno…e Mr. Crawford credo che Miss Julia vi stia aspettando….-.
Maria la guarda tra l’incredulo e l’adirato –Fanny cosa stai facendo?- chiede risentita.
La bocca di Marta si tinge di un sorrisetto amaro –Quello che dovreste fare voi,mia cara…- poi rivolge un’occhiataccia a Mr.Crawford il quale non ribatte nemmeno ed esce di scena con il pensiero non più rivolto a Maria,ma all’intraprendente Fanny Price. Cos’era quello sguardo ardente?Da quando visitava casa Bertram,e ormai capitava assiduamente, non aveva mai visto gli occhi di Miss Price brillare di quel luccichio.
Ovviamente rimaste da sole la giovane Maria inizia a battibeccare con la povera Marta, e quest’ultima non la degna nemmeno di uno sguardo e torna a dedicarsi al futuro sposo di lei.
-Mr.Rustworth sapete la parte perfettamente – dice Marta con un velo nascosto di ironia. 
-Oh,voi credete?-chiede lui gonfiando il petto.
-Certamente…..- altro tono sarcastico. Marta continua a sorridere ed elogiare Mr. Rushworth  mentre si accorge con la coda dell’occhio che Mr. Crawford la sta osservando. Con poca galanteria Marta ricambia lo sguardo e muove la mano sinistra avanti e indietro come se volesse chiedergli –Ma cosa vuoi?-. Vede un sorriso da furbetto spuntargli sulla faccia e lo vede avvicinarsi a lei.
-Scusatemi Signore,ma avrei bisogno di parlare con Miss price…- dice Mr. Crawford rivolto all’altro gentiluomo.
-Certo ,fate pure….-risponde l’uomo tornando a leggere le sue battute.
-Da solo…-specifica Mr. Crawford.
E dopo aver esclamato un –Oh!- Mr.Rushworth si dilegua altrove.
Marta solleva un sopracciglio contrariata mentre lui si avvicina sempre di più –Dopo una più attenta riflessione credo che potreste fare una parte in questa commedia.-
Marta gli sorride forzatamente e risponde con un –Anche no,grazie…-
-Come prego?- chiede lui perplesso.
-Ho detto di no,Mr. Crawford…siete sordo?- esclama lei con fare arrogante. La qual cosa sembra farla aumentare di fascino davanti agli occhi del giovane.
-Non sono sordo,Miss Price…ci sento benissimo. Vorrei sapere solo perché rifiutate a priori la mia proposta- cerca di dire lui con fare pacato.
-Oh,vediamo…- Marta fa finta di pensarci ed assume un’aria meditativa –Perché io non recito nei bordelli…-
Mr.Crawford spalanca gli occhi –Miss Price non vi facevo così….- non sa come terminare la frase.
-Così come? – chiede lei sorridente- forse con un briciolo di carattere in più?Quante poche cose sapete sulle donne,Mr. Crawford..- fa per andarsene quando arriva Edmund ad interrompere il loro discorso.
-Ci siamo,la messa in scena avverrà tra pochi istanti…- inizia a dire con tono fiero il povero Edmund,quando sente un rumore di passi in lontananza avvicinarsi e dalla porta si affaccia un Sir Thomas affatto contento. Inutile riportare lo stato d’animo dei presenti e la costernazione di Sir Thomas nel constatare l’infantilità dei suoi figli,che ormai credeva già cresciuti. Marta non apre bocca nemmeno quando Sir Thomas le chiede delle spiegazioni. Finalmente dopo un’ora di predica Sir Thomas lascia la stanza e i presenti a smontare il tutto. Edmund si trova insieme a Miss Crawford e sono intenti a smontare una trave di legno,mentre Marta è stata relegata da sola in un angolo a togliere la tenda color porpora. Nonostante cerchi di allungarsi verso il gancio non riesce a prenderlo. È in quel momento che nota una mano sbucare dal niente e la vede dirigersi in direzione del gancio. La tenda cade a terra,Marta si volta e si ritrova davanti Mr. Crawford. Senza nemmeno ringraziarlo esclama- Ancora voi?-.
Lui le sorride con il suo solito fare da malandrino – Ve ne dispiace così tanto?-
-Sì……- risponde lei storcendo la bocca e si china a terra per raccogliere la tenda. Anche in quel momento lui le si affianca e l’aiuta 
-Dovreste arrabbiarvi più spesso,siete molto più bella…-.
Marta non riesce più a contenersi e scoppia a ridere.
-siete un comico nato,Mr. Crawford – prende la tenda tra le braccia,si alza e ricaccia l’aiuto che lui le sta offrendo.
-Per favore,sono capace di alzarmi da sola,non ho bisogno di una balia…- lo rimprovera.
Più lei gli sfugge,più lui si sente attirato.
-Miss Price,cosa vi  è capitato?siete così diversa…- gli fa notare mentre lei piega la tenda fino ad ottenere una sottile striscia di tessuto.
-Ancora?Io non sono Fanny price!Sono Marta Scott!E questo è un incubo e presto mi sveglierò…e voi – lo indica sgarbatamente –siete il personaggio di un romanzo,siete sciocco e presuntuoso e un dongiovanni che potrebbe fare concorrenza perfino a Casanova….Tutti lo sappiamo come andrà a finire..- sta parlando a voce talmente alta che tutti si fermano ad ascoltarla ,ciascuno chiedendosi se non sia impazzita – Voi dovreste fare la corte a Julia,ma lei non vi piace…e allora andate dritto su Maria che però si sposerà con Mr. Rushworth,un uomo certo buono,ma diciamocelo che di intelletto in quella testa ce n’è assai poco..-Sospira e mentre nomina ogni persona li indica- e poi c’è il mio caro cugino Edmund,che non si è accorto che Miss Price lo ama da una vita,da quando erano ragazzi ….Perché la sua mente è troppo occupata dal pensiero di Miss Crawford,vostra sorella……che diciamolo sinceramente è una vera rompipalle!Una vera e proprio dittatrice allo stampo di Hitler o Stalin….- Più lei parla e più tutti la guardano esterrefatti. Quella non può essere davvero Miss Price. Stavolta è Mr. Crawford che cerca di salvare la situazione,ha notato l’aria adirata di tutti i presenti,in particolare di Maria. Si avvicina a Marta e sussurrando in modo che solo lei possa sentire – Ma cosa state dicendo?-.
-Sto dicendo che voi tutti – gli indica uno per uno – non esistete!Vivete solo nella mia mente!Accidenti a me e quando ho letto quel romanzo…..se non lo avessi letto non avrei mai conosciuto nessuno di voi…- sbuffa irritata e si dirige verso la porta quando sente una mano afferrarla per il polso. È sempre lui,Mr. Crawford. – Miss Price,non vi state comportando affatto bene……dove vorreste andare?-
Lo guarda al limite dell’esasperazione e cerca di liberarsi dalla sua presa –Io voglio tornare a casa mia!-. In quel momento tutto inizia a diventare nero,ma Marta può ancora percepire la presa dell’uomo sul suo polso. Sembra quasi di precipitare in un burrone,ma non c’è modo di ribellarsi…bisogna seguirlo.
  
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