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Autore: LadyMaria    03/10/2012    1 recensioni
[Lost in Austen ]
Martha giovane studentessa, dallo spirito forte e autoritario, si perde nella lettura dei romanzi di Jane Austen su consiglio della propria compagna di stanza. "Mansfield Park" è il romanzo che la lascia senza parole, quel tipaccio di Henry Crawford proprio non le piace... peccato però che succederà qualcosa che le farà cambiare idea.
(Questa storia nasce in ispirazione al telefilm "Lost in Austen")
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Marta si sveglia di soprassalto e si ritrova seduta sul suo letto. Si guarda attorno,stavolta si trova nella sua stanza e indossa i suoi vestiti “moderni”. Tira un sospiro di sollievo e si ributta pesantemente sul letto. Si porta una mano sulla fronte dicendo -Era solo un sogno-. -Che cosa era solo un sogno?- chiede una voce che proviene dalla sua destra. Marta volta appena,appena la testa di lato e si trova un uomo sdraiato vicino. Non era possibile!Era Mr.Crawford! Istintivamente si allontana da lui e cerca appiglio nell’armadio -è….è……è uno scherzo?- chiede lei iniziando ad avere paura. -Miss Price che cosa dovrebbe essere uno scherzo?E poi…- nota che l’uomo inizia a guardarsi intorno con sguardo perso. –Che posto è questo?Dove siamo finiti?- -Niente Miss Price….io non sono Price – si dirige verso l’attaccapanni,estrae il portafoglio dalla sua giacca nera e ne estrae la patente –Vedi?Io sono Marta Scott!- gli porge il cartoncino plastificato. Lui inizia a studiarlo con attenzione –Che cos’è?- -Come che cos’è?è una patente!- -Una patente?-ripete quasi sillabando. Marta si massaggia la fronte con una mano –Non è possibile…..ditemi che non è vero..- La porta del dormitorio di apre ed entra Caroline –Ciao Marta…finalmente ti sei svegliata- -Caroline….- Marta l’abbraccia e la stringe forte – Caroline sono felice di rivederti.- Caroline l’accoglie nell’abbraccio e mentre regge con la mano destra a mezz’aria il bicchiere del caffè appena comprato allo Starbucks commenta con un –Anche io,ma mi stai soffocando….- -Oh,scusami……-si allontana da lei e le chiede- quanto ho dormito esattamente?- -Poche ore…sono uscita una mezz’oretta fa e ancora dormivi…- Caroline nota la presenza dell’uomo e le chiede –Chi è quello?-. Mr. Crawford si inchina –Mr.Henry Crawford al vostro servizio- Caroline fa rovesciare il bicchiere del caffè per terra –è uno scherzo?- chiede rivolta a Marta. -Io credevo che fosse un tuo scherzo!- risponde perplessa. -Mio?No di certo!......- si avvicina a Mr. Crawford e lo guarda attentamente – stavo per dire che sto sognando ma è troppo reale!- Marta si morde nervosamente il labbro inferiore e cammina avanti e indietro – Caroline……-dice tutto ad un tratto fermandosi proprio davanti a lei – il tuo ragazzo,George,è sempre solo nella sua stanza vero?- -Sì…..perché me lo chiedi?- -Potrebbe venire per qualche giorno qui insieme a te,mentre io e – indica Mr. Crawford – non ci trasferiamo di là? Almeno finché non scopro da dove viene e come faccio a rimandarlo indietro- dice tutto d’un fiato Marta. -Ma certo…..ti stavo per proporre la stessa cosa qualche giorno fa,ma non volevo che tu la prendessi male….- risponde Caroline avvicinandosi a lei. -Male?Figurati – le sorride e si dirige verso l’armadio. Estrae un borsone da sotto il letto e inizia a riempirlo con qualche vestito. Mr.Crawford le si avvicina e le chiede –Che fate,Miss Price?-. Marta getta dentro il borsone l’ultimo indumento e sbotta spazientita –BASTA!Non sono Miss Price!Quante volte dovrò ripetervelo ancora?-. Lui le si avvicina e inizia a guardare i suoi vestiti – Certo che portate dei vestiti strani….- Marta guarda Caroline in modo quasi supplichevole,l’amica intuisce che è meglio allontanare l’uomo da lei. -Mr. Crawford….venite a guardare questo….- aspetta che lui si avvicini e gli mostra una lampada. Accende l’interruttore e la lampadina si illumina. Henry rimane a bocca aperta e tocca la boccia di vetro bruciandosi un dito –Stupefacente… e c’è qualche meccanismo ad olio che la fa attivare?- -ad olio?- ripete Caroline scuotendo la testa –No,no questa è elettricità….- -E-Elettricità?Mai sentita una parola del genere…- Marta ha terminato di preparare il suo borsone e se lo mette in spalla avvicinandosi ad entrambi –Caroline ti ringrazio per la pazienza e….- in quel momento nota che Mr. Crawford indossa gli abiti “vittoriani”,se qualche studente del campus lo vedesse conciato in quella maniera sarebbe un grande guaio. –Suppongo che dovrò andare a comprare qualche vestito per voi…..- -Per me?- Henry si guarda e domanda ingenuamente –Che cos’ho che non va?- -Siete vestito come un damerino vittoriano,ecco che cosa non va…-risponde Marta spazientita. -Puoi prendere i vestiti di George….molti non li ha mai nemmeno usati- le sorride incoraggiante Caroline mentre è intenta a pulire il tappeto sporco di caffè. -Grazie,friend……..-si passa una mano sulla fronte e sbuffando si rivolge ad Henry -Andiamo?-. Mr. Crawford si inchina di nuovo e Marta lo rimprovera dicendo –No,no basta questi inchini…i tempi sono cambiati Mr. Crawford….potete anche dimenticarvi tutta la galanteria che vi è stata insegnata. Qui non vale niente- La guarda stupito,ancora non è abituato a tutta quella franchezza in una giovane dai tratti apparentemente così dolci. Lo prende per mano e apre la porta,guarda attentamente che non ci sia nessuno nel corridoio e con un rapido scatto arrivano alla stanza del fidanzato di Caroline. Marta bussa,ma nessuno le risponde. In quel momento vede passare Michael,il peggior elemento dell’università,noto per la sua “capacità a non star mai zitto”. Le si avvicina e le sorride con fare malandrino –Marta….- -Michael…-sibila lei guardandolo di sbieco. -Dove sei sparita bellezza? – le prende il mento e continua a fissarla negli occhi. Marta con la coda dell’occhio si rende conto che Mr.Crawford sta per difenderla quando è lei stessa che blocca il polso di Michael e fissandolo nelle pupille dice,quasi digrignando i denti –Toglimi queste manacce …- Michael non se lo fa ripetere due volte e la saluta con un cenno della mano –Se cambi idea,sai dove trovarmi..- e si dirige a grandi passi verso l’aula magna. -Miss Price state bene?- chiede Henry premurosamente. Lei lo fulmina con lo sguardo –Ahh!Ancora Miss Price?Sono Marta!- gli apre la porta e lo fa entrare,ma Henry la blocca dicendo –No,no prima le signorine….- . -Andiamo,Mr.Crawford passi attraverso questa porta o giuro che vi ci butto dentro a calci!-. Henry sorride appena ed entra per primo –Non vorrei mai farvi sporcare le vostre deliziose mani- gliene bacia una,e Marta ritrae la mano schifata. -Se ci tenete alla pelle non lo fate mai più – sente altri passi avvicinarsi e spinge Mr. Crawford dentro la stanza e richiude la porta velocemente. -Miss Marta….questo è tutto molto sconveniente…- inizia a dire avvicinandosi un po’ troppo a lei. Marta gli ride letteralmente in faccia – Mr.Crawford! Siete in tempi pazzi,ve lo dico sinceramente!Qui una cosa del genere non è affatto sconveniente..anzi….- lo scosta e dirigendosi verso il secondo letto inizia a disfare il borsone – qui potrete essere il libertino che siete sempre stato, qui le donne possono venire sedotte e abbandonate senza pubbliche umiliazioni….- -Perbacco,il vostro mondo è assai strano!-. Marta apre l’armadio e ne estrae una camicia color nero,un paio di pantaloni blu e un paio di scarpe. Porge il tutto all’uomo. -Ecco ,tenete…vestitevi e sembrerete “normale…- Marta solleva un sopracciglio e notando che Mr. Crawford rimane fermo gli chiede –Cosa c’è che non avete capito?- -Non posso svestirmi davanti a voi!- replica lui indispettito. -Mr.Crawford non avete niente di strano che io non abbia già veduto in altri uomini – Marta si volta di spalle e continua dicendo- e poi non vi guardo……fate pure e toglietevi dalla bocca quelle parole piene di pudore che proprio non vi si addicono- -Miss Marta!-esclama lui esterrefatto – ma…ma..volete dire che…qui è concesso fare simili cose?- Marta si volta e lo vede vestito in abiti moderni –Cosa intendete dire? Prendere una ragazza,approfittare di lei e andarsene senza nemmeno una parola? Qui è la normalità….e credo che vi ci troverete bene,non è vero?- aggiunge con uno sguardo minaccioso e avvicinandosi a lui. -Miss di cosa mi state accusando?di essere un libertino della peggior specie?- chiede risentito aggrottando la fronte. Marta sospira appena e si dirige verso il borsone. Ne estrae un libro e glielo porge –Leggetevi e ditemi voi cosa ne pensate…..-, è il romanzo di Jane Austen “Mansfield Park”. Henry inizia a sfogliare le prime pagine e chiede sedendosi sul letto – L’avete scritto voi?- Marta lo guarda sollevando un sopracciglio –Magari…l’avessi scritto io non starei ancora all’università!-. -Ma….ma è quello che è successo fino all’altro giorno?- Mr.Crawford indica le pagine del libro –Cioè….è assurdo…..io dunque non esisto?- Marta gli si avvicina e gli pizzicotta un braccio –Ahia…..- esclama lui. -Avete sentito dolore?E allora esistete!- notando lo sguardo perso dell’uomo si ricorda di quanto si era sentita spaesata lei. Sospira e gli si siede accanto- Vedete,Mr.Crawford,io non so per quale strano motivo ma sono entrata nel vostro mondo nei panni di Fanny Price… e non so come mai quando vi ho detto di voler tornare a casa la cosa si è avverata,e così anche voi siete venuto con me…- si massaggia la fronte con fare stanco e continua dicendo –Mi dispiace perché non so come rimandarvi indietro…- -Quindi voi… - la scruta con attenzione –Non siete davvero Miss Fanny Price…- -Mr.Crawford!Ve lo sto dicendo da un’eternità che non sono Fanny Price! Se lo fossi mi sarei già tagliata le vene- risponde Marta accigliandosi. -Eppure siete identica….- Henry si stupisce davanti alla sua affermazione –Di grazia,che cos’ha Miss Price di sbagliato?- Marta si alza dal letto e inizia a camminare avanti e indietro borbottando –Andiamo,è un personaggio insulso!Non ha carattere!Quando voi vi dichiarate lei accetta alla seconda volta e poi ritira l’offerta!Voglio dire una donna deve essere decisa nei suoi propositi! – e più parla e più cammina,Mr.Crawford la guarda agitarsi,diventare rossa in volto e declama le sue idee con un tale fervore che capisce seduta stante che quella che ha davanti non è Fanny Price,e nemmeno lo era il giorno della rappresentazione teatrale. Henry si alza all’improvviso e la ferma –Vi prego,Miss Marta…fermatevi o mi farete girare la testa a furia di vedervi andare avanti e indietro …ora so per certo che non siete Miss Fanny Price…lei non avrebbe mai parlato in codesto modo volgare….- -Volgare?- Marta lo guarda quasi adirata- Ecco,vedete?Voi uomini vittoriani!Una donna non può avere un minimo di carattere che diventa volgare…e voi allora? Siete il peggior libertino di cui io abbia mai letto ma non siete volgare?!- -A me è concesso……io sono un uomo – declama lui gonfiando il petto. -Ah,bella scusa! In questa epoca ,Mr.Crawford,le cose son diverse…svegliatevi o sarete presto carne da macello…- Marta si allontana e si sdraia sul secondo letto,quello vicino alla finestra. Socchiude gli occhi e sospira profondamente. Come farà per rimandarlo nel suo mondo? Non riesce a trovare una soluzione. Riapre gli occhi e trasale notando Mr.Crawford che ha il volto vicino al suo. Si mette a sedere e lo butta giù dal letto -Che cosa fate?- chiede arrabbiata. -Vi guardavo……- risponde lui massaggiandosi il sedere,dato che la botta contro il pavimento è stata alquanto rumorosa e dolorosa. -Lo vedo,ma perché?- chiede con il fuoco negli occhi. -Avete detto che qui si può fare di tutto!- -Non con me!Ve lo sognate,proprio!Sareste l’ultimo uomo sulla terra che potrebbe mai catturare la mia attenzione!- dice lei tutto d’un fiato. -Ah,si?- chiede lui con uno sguardo da malandrino,la cosa iniziava davvero a farsi interessante. –Eppure vi proclamate una donna tanto libera e non riuscite ad accettare la mia corte?-. Marta inizia a ridere e si tiene lo stomaco con le braccia a causa degli spasmi che ne derivano –Voi mi fate la corte? Se un sacco di patate mi facesse la corte sarei più contenta-. Mr.Crawford si irrigidisce –Non c’è bisogno di essere così…..- cerca il termine adatto – antipatiche,Miss Marta. Ho capito.- si dirige verso la porta e l’apre – Vedo che qui non son gradito…cercherò compagnia altrove.- sbatte violentemente la porta dietro il suo passaggio e lascia Marta sola. “Forse sono stata troppo cattiva…….” Pensa tra sé e sé “Ma andiamo!è Mr.Crawford! un uomo tremendamente sgradevole!Figurarsi se si è arrabbiato per così poco…..che se ne vada a rimorchiare qualche studentella menomata…..” ,rimane distesa sul letto e socchiude gli occhi,finché il sonno non ha la meglio su di lei.
  
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