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Autore: Hogwarts_lady    03/10/2012    5 recensioni
Natale del quinto anno, una serata difronte alle braci morenti del camino in compagnia di latte e biscotti, ma una strana conversazione si insinuerà tra tutta questa calma.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Latte, tè, cioccolata, biscotti...'
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LATTE E BISCOTTI

 

Appena qualche ora prima Casa Weasley appariva totalmante diversa da come la si poteva trovare di notte. Il soffio del vento era l'unico rumore che si poteva udire e un freddo innaturale avvolgeva l'intera l'abitazione. Tutto era immobile e taceva.

Tutte le lancette del vecchio orologio puntavano la sola direzione: a letto. Ma se tra quelle ne fosse stata persente una con la foto di Hermione sicuramente avrebbe puntato in tutt'alta direzione.

La giovane Grifondoro era scesa qualche minuto prima, quella sera non era riuscita a prendere sonno, e stanca di rigirarsi tra le coperte, aveva scacciato copriletto e trapunte optando per la lettura di un libro.

Così, per non svegliare Ginny, aveva deciso di scendere nel salotto della Tana. Una volta entrata nell'accogliente stanza con un libro - dall'elegante copertina in cuoio rosso e scritte oro in rilievo- sotto braccio, aveva tentato di ravvivare il fuoco e si era accoccolata su una poltrona tirandosi sulle gambe una trapunta rossa scarlatta, probabilmente fatta a mano dalla signora Weasley, sperando di scaldarsi almeno un po'.

Guardare la scena dall'esterno sarebbe stato molto suggestivo: i fiocchi di neve cadevano lenti e aggraziati ricoprendo il giardino della tana, il grande abete verde vivo ricoperto di addobbi collezionati in anni di allegri Natali in famiglia catturava l'attenzione con la sua maestosità, il vivo fuoco nel caminetto scoppiettava allegramente e diffondeva in tutta la stanza calore e luce soffusa ed una ragazza infreddolita rannicchiata su una poltrona davanti all'allegro fuocherello con un libro in grembo.

Un quadretto perfetto insomma, da racconto Natalizio sia Babbano che magico, suggestivo e romantico, tranne che per un piccolo dettaglio... un rumore di vetro infranto e qualche “miseriaccia” fecero dissolversi in una nuvola di vapore tutti i presupposti della graziosa e infreddolita ragazza per una tranquilla nottata di letture.

Subito si alzò, ma neanche il tempo di muovere un solo passo con i piedi nudi sul soffice tappeto che un ragazzo altro, goffo, con i capelli scarlatti e il viso spruzzato di lentiggini fece il suo ingresso nel salotto tutto trafelato. In una mano teneva un bicchiere di latte, mentre nell'altra un piatto di biscotti grandi come un palmo di una mano e guarniti di gocce di cioccolato. La ragazza potè subito riconoscerlo come Ron, uno dei suoi migliori amici.

<< Ron, Santo Cielo, cosa fai in piedi a quest'ora? >> la domanda parve subito inopportuna, cosa poteva mai fare a quasi mezzanotte una persona sempre affamata come Ron con latte e biscotti?, e la ragazza si diede mentalmente della stupida, dato che poteva porgerle esattamente la stessa domanda, cosa che non si risparmiò dal fare.

<< E tu?... >> la ragazza si mise a balbettare parole alla rinfusa, cercando quelle più plausibili, ma ci pensò il suo interlocutore a salvarla <<...Anche tu non riuscivi a dormire? Io quando non riesco a prendere sonno faccio uno spuntino. >> neanche lui riusciva a dormire?, lui che dormiva fino le undici ogni qualvolta ne aveva la possibilità? << Io invece leggo >> Il ragazzo sorrise scuotendo leggermente la testa, così che la ragazza si accigliò leggermente << Ti sembra strano? Molta gente per prendere sonno legge! >> disse lei leggermente alterata, il ragazzo sentendosi in netta difficoltà rispose come meglio credeva << Non ti arrabbiare, non ho detto nulla, solo che sei... unica: chi mai potrei trovare nel mio salotto a quest'ora sveglia a leggere? Te! >> la ragazza si rilassò un attimo e rispose senza più arrabbiatura, ma solo divertita << E chi mai potrei trovare in piedi a mangiare? >>, << Tecnicamente non sto mangiando, ma comunque: Io! >> rispose lui rosso con una mano tra i capelli imbarazzato ma divertito.

<< Vuoi sederti? >> chiese la ragazza all'amico spezzando il silenzio imbarazzante che si era creato e sedendosi lei stessa. Il ragazzo non disse nulla ma recuperò dal tappeto, sul quale era caduta, la coperta rossa e si accomodò vicino all'amica. Ron porse alla sua migliore amica il piatto dei biscotti, chiedendole con lo sguardo se ne volesse, lei improvvisamente si accorse affamata e ne prese uno, il gusto era delizioso: si sentiva il burro, ma non disturbava, era facile capire che l'impasto era fatto con maestria e abitudine e le goccie di cioccolato fondente lo rendevano dolce e amaro al contempo.

Hermione una volta sistemata più comodamente e rilassatasi quasi totalmente riprese in mano il suo libro, ma neanche il tempo di leggere qualche pagina che il Rosso prese la coperta e, un po' impacciato, gliela sistemò sulle gambe. Lei sollevò lo sguardo dal libro imbarazzata, e lui, se possibile, ancor più rosso di lei disse << Sei congelata. Così ti riscaldi un po'. >> come scusa << G-grazie >> biascicò lei.

Hermione alla fide cedette anche alla tentazione di mangiare un'altro biscotto, così si appoggiò il libro in grembo e allungò una mano per prendere un'altra delizia di Molly. Ma quando stava per afferrare l'oggetto del suo desiderio lo mancò, ma qualcosa afferrò ugualmente: la mano di Ron. Così imbarazzata, con la sua mano in quella grande del Rosso, la ritrasse e per sviare la conversazione chiese la prima cosa che le stava passando per la mente.

<< Harry? >> disse lei, Ron, anche lui imbarazzato, balbettò << B-Bene! >> dicendolo forse più forte di quanto volesse. Così i due rimasero rossi, imbarazzati e in silenzio per qualche minuto.

Poi lui chiese l'unica cosa sensata che poteva ancora chiedere e cioè << Come mai non riuscivi a dormire? >> ecco come mai non riusciva a dormire? << Ecco, ehm... avevo pensieri per la testa. >> aveva detto la verità se fosse stata quella, e non che pensava a lui. << Quali pensieri? >> la ragazza si fermò a guardare il fuoco, rosso come lei, ma che ormai stava morendo.

Ne rimanevano solo braci.

<< Le solite cose: la scuola, i compiti, i miei genitori, le vacanze... te >> appena pronunciò quella frase si diede maledì mentalmente. <<...Me? >> chiese Ron più rosso persino dei suoi capelli. << Ecco, ehm, io... sì, pensavo a te, mi chiedevo se avevi finito i compiti. >> tentò di rimediare lei con una scusa davvero molto banale. << Ti stavi chiedendo, davvero, se avevo finito i compiti? >> No, questo avrebbe voluto rispondere, ma non lo fece.

<< Il latte? C'è ancora un po' di latte? >> chiese lei tentando di cambiare discorso. <> così facendo prese il bicchiere e glielo porse. Ma si sa Ronald Weasley più tarda notte più Hermione Granger non sono insieme vincente. Nel tragitto dalla sua mano a quella di Hermione ne cadde un po' sul pavimento e al povero Ron non rimase che imprecare un << Miseriaccia! >>. Hermione forse per l'ora tarda, forse per la stanchezza o probabilmente per la sua presenza in quel momento non se ne preoccupò << Tranquillo prima di andare a dormire puliremo! >> Ron non credeva alle sue orecchie! Hermione Granger che non si preoccupava!

<< Tu come mai non riuscivi a dormire? >> chiese lei, lui non impiegò molto a rispondere << Pensavo a te e quanto sarebbe bello... >> non sapeva esattamente da dove veniva il tutto quel coraggio, forse il suo spirito Grifondoro aveva deciso di andare in suo soccorso.

Lei nel frattempo stava bevendo il latte, solo che quando allontanò il bicchiere dalla bocca la parte superiore era cerchiata da baffi bianchi. << Ehm... sei... >> le indico il punto in cui c'era del latte e lei capì subito, perchè si pulì immediatamente.

I loro occhi erano incatenati << ...baciarti >> disse lui, così si avvicinò lentamente fin quasi a sfiorarle la punta del naso.

Ma in quel momento le braci morenti del camino si spensero.


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

  
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