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Autore: Santanico_Pandemonium    03/10/2012    0 recensioni
"Era il 3 ottobre del 1983 e sapevo, anzi sapevamo tutti, che giornata sarebbe stata."
Piccola shot per festeggiare il compleanno di Tommy.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mick Mars, Nikki Sixx, Nuovo personaggio, Tommy Lee, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wild Party on the Wild Side

Piccola shot che la mia migliore amica mi ha invogliato a scrivere per il compleanno di Tommy che festeggia proprio oggi 50 anni. Si può dire che questo sia un episodio che possiamo ricollegare alla mia storia “Groupie” dato che i personaggi sono gli stessi.
Beh, non è niente di speciale, sperso solo vi piaccia.




Era il 3 ottobre del 1983 e sapevo, anzi sapevamo tutti, che giornata sarebbe stata.
«Nikki, dobbiamo alzarci ed iniziare a preparare.» bisbigliai all’orecchio del bassista, avvicinandomi al suo corpo caldo.
Erano le 8:37 di mattina e per noi, abituati ad andare a letto tardissimo, era ancora come notte fonda.
«Nikki…» continuai spostandogli i capelli dal viso.
Sbuffò e aprì gli occhi.
«E’ prestissimo. Dormiamo ancora un po’.» rispose con occhi imploranti.
«Dobbiamo preparare la sorpresa per Tommy. Non sarà facile, ci vuole tempo.» cercai di convincerlo ad alzarsi dal letto.
Sbadigliò a lungo e poi si mise seduto.
«D’accordo. Facciamolo.»
 
«Buongiorno stronzi!! Ciao bellezza!» ci salutò T-Bone uscendo dalla sua camera.
Io, Nikki, Vince e Mick ce ne stavamo seduti attorno al tavolino della sala da pranzo, trangugiando pancakes e bevendo litri di caffè. Al suo saluto avevamo risposto con un cenno del capo o della mano ed eravamo tornati a concentrarci sul cibo.
Tommy parve sconvolto e si limitò a prendere anche lui un piatto dal bancone e ad unirsi a noi, in silenzio.
«E’ proprio una bella giornata oggi, eh?» disse ad un tratto con la bocca piena.
«Si, non male.» rispose il chitarrista senza neanche guardarlo in faccia.
Tommy era ancora più sconvolto. Pensava che ci fossimo dimenticati del suo compleanno.
«Bene. Io vado ragazzi. Ci vediamo questa sera, sempre se sarete ancora svegli. Ho delle belle pollastre che mi aspettano e non vorrei tardare.» disse il biondo cantante poggiano le posate sul piatto.
«Si anche io ho da fare. Devo dare una sistemata alle chitarre.» si unì anche Mick.
«Pure noi usciamo. Andiamo a fare un giro in centro e a cazzeggiare un po’ in giro. Non so, vedremo. In ogni caso, ci vediamo tutti questa sera. Ah si, non c’è più da mangiare. Tommy, vai a fare la spesa.» dissi io, alzandomi dalla sedia. Nikki concordò con me ogni cosa e uscimmo tutti da casa, lasciano il batterista con la bocca aperta e la forchetta ferma a mezz’aria.
«Ma…» tentò di ribattere ma noi eravamo già al di la della porta.
Una volta in strada, organizzammo il resto della giornata. Ovviamente le pollastre, le chitarre e il cazzeggio in centro a LA erano solo una copertura.
«Uscirà tra poco, io e Nikki vi facciamo un colpo di telefono appena prende la macchina. Mick, vai a prendere la torta. L’ho già ordinata e in teoria è pronta. Controlla che sia tutto a posto e vedi che la recapitino al giusto indirizzo. Vince, occupati dei locali. Vai al Whisky e fai in modo che si siano ricordati di preparare lo spettacolo per questa sera. Contatta anche le tue amiche strippers e organizza qualcosa di carino. Ti lascio campo libero, ma vedi di non esagerare come al solito. Io e Sixx chiamiamo tutti gli altri e sistemiamo casa. Mi raccomando ragazzi, ci vediamo qui almeno per le sette di questa sera. Buon lavoro.» dissi agli altri.
Detto ciò, io e il bassista ci appostammo vicino casa e aspettammo che T-Bone uscisse, cosa che fece dieci minuti dopo. Lo vedemmo allontanarsi a bordo della sua auto e così, quando fu sparito dalla nostra vista e ci fummo assicurati che non sarebbe tornato prima di sera, rientrammo in casa. Nikki chiamò Mick e Vince per informarli che la missione “T-Bone’s birthday” era iniziata.
«Bene, cominciamo.» dissi, legandomi i capelli lunghi e poggiando le mani sui fianchi guardando il casino che regnava nelle stanze.
«Potremo iniziare tra qualche minuto…» Sixx cercò di baciarmi il collo ma lo fermai.
«No, non se ne parla. Prima il dovere e poi il piacere.» lo baciai teneramente sull’angolo della bocca e cominciai a sistemare casa.
 
Squillò il telefono e risposi immediatamente.
«La torta sta arrivando.» disse Mick dall’altra parte della cornetta.
«Perfetto. Anche noi qui abbiamo finito e Vince ha detto che sta tornando a casa pure lui. Siamo perfettamente in orario. Abbiamo già chiamato gli altri e stanno per arrivare. Allora ci vediamo qui.» chiusi la chiamata.
Guardai Nikki soddisfatta.
La casa era uno spettacolo. Ricoperta di festoni e di foto di Tommy attaccati ovunque. C’erano palloncini, coriandoli e ogni genere di stronzata che possa venirvi in mente. Attaccammo anche la musica altissima e nel giro di pochi minuti iniziò a suonare il campanello.
Il primo fu Vince, con le sue spogliarelliste. Poi Mick e tutti gli altri. Produttori, discografici, managers, roadies, guardie del corpo, tecnici del suono, amici e amici di amici. Insomma, dopo quindici minuti la casa era già piena di gente.
Io mi preoccupavo di dire a tutti come si dovevano comportare appena T-Bone fosse arrivato. La frase che ripetevo era sempre la stessa: “Quando sta per entrare, cercate di nascondervi e state in silenzio. Appena accende le luci urlate il primo insulto che vi viene in mente pensando a Tommy.”.
Ad un tratto scattò la segreteria e in casa piombò il silenzio.
«Ah.Ah.Ah. Tanti auguri a me, tanti auguri a me. Se c’è qualcuno in casa, sappiate che ho fatto la spesa e, si, oggi è il mio fottuto compleanno. Ciao. Fanculo, almeno me lo riascolterò da solo…»era la voce di Tommy che lasciava un messaggio.
Scoppiammo tutti a ridere e io corsi fuori casa per dire a quelli della pasticceria di portare dentro la torta. Era una torta un tantino “particolare” e l’avevano tenuta nella cella frigorifera del furgone per evitare che si squagliasse troppo.
«Penny, sta arrivando!» Sixx urlò spuntando con la testa dalla porta di casa.
«Grazie mille, lasciatela pure nel soggiorno.» congedai i due tizi e rientrai.
«Ok, ascoltatemi tutti! Sta arrivando, nascondetevi e preparate l’insulto!» urlai agli ospiti.
Corsi a spegnere le luci e la musica e mi nascosi insieme a Nikki dietro al divano.
Avevamo nascosto tutte le macchine distanti da casa così Tommy non si sarebbe accorto che c’era qualcosa di strano.
Lo sentimmo parcheggiare e imprecare mentre, nel vialetto, cercava le chiavi della porta per entrare.
«Cazzo! Apriti!» disse al di la della soglia di casa.
Poi eccolo.
Aprì la porta e se la richiuse subito alle spalle, sbattendola forte.
«Dove cazzo è quella fottuta luce?» continuò ad imprecare farfugliando e cercando l’interruttore. Aveva le borse della spesa in mano e non riusciva neanche a stare in piedi come una persona normale.
Ad un tratto la luce si accese e scoppiò il finimondo.
«Vaffanculo!»
«Auguri brutto stronzo!!»
«Razza di alcolizzato, auguri!»
Tutti sbucarono dai loro nascondigli urlando insulti e imprecazioni contro Tommy che se ne stava davanti alla porta con quelle fottute buste della spesa tra le mani e le chiavi in bocca.
«ANDATE TUTTI  FARVI FOTTERE, BASTARDI!!» gridò poi lasciando cadere tutto a terra e correndo in mezzo alla folla di amici.
Nikki fece ripartire la musica e la festa iniziò.
T-Bone era felicissimo e non faceva altro che gridare e correre da una parte all’altra della casa, facendosi fare gli auguri.
Le stripper ballavano e si dimenavano e c’era già gente totalmente ubriaca.
«Apri il tuo regalo!» disse Mick indicando l’enorme pacco che immobile nel soggiorno.
Tommy tagliò il fiocco e i quattro pezzi di cartone che circondavano la torta caddero sul pavimento.
«Porca puttana! E’ enorme!!» urlò mettendosi le mani tra i capelli.
La torta era gigantesca, a dir poco enorme. Sembrava anche molto buona.
Ad un certo punto, proprio mentre T-Bone stava per affondarci la faccia, la torta esplose ed uscirono due spogliarelliste che iniziarono a spalmargli la panna ovunque e poi si aggiunsero alle altre, ballando a ritmo di musica.
La festa proseguì fino a tardi e poi ci spostammo anche al Whisky A Go-Go dove avevano preparato uno spettacolo solo ed esclusivamente per Tommy.
Non era stato niente di esclusivo quel giorno, ma a T-Bone aveva fatto piacere ricevere quella sorpresa da tutti i suoi amici.
Infondo ci eravamo divertiti come pazzi ed era stata una bellissima serata.
«Grazie ragazzi, vi voglio bene.» disse Tommy con le lacrime agli occhi mentre si godeva il suo spettacolo al Whisky.
«Il più cazzuto compleanno della storia!»

   
 
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