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Autore: Melipedia    03/10/2012    2 recensioni
''Sam Evans e Noah Puckerman. Non ci avrebbe mai scommesso un soldo nessuno. Nemmeno io. Mi ricredo solo ora che li osservo da una panca dello spogliatoio, mentre si fanno la doccia, facendo battutine e amandosi. Sono tornati al loro inizio.''
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Sam Evans
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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The Scientist

 

Come up to meet you, tell you I’m sorry 
You don’t know how lovely you are. 
I had to find you, tell you I need you, 
Tell you I set you apart. 

Stupido, stupido Noah. Perché non fai mai niente di buono nella tua vita? Perché fai sempre la cosa sbagliata? Perché ti complichi la vita così? Sai che è tardi ormai, che non credi di avere più possibilità, ma corri lo stesso, corri per inseguire quel sogno che negli ultimi mesi non ti ha mai abbandonato, nonostante te lo volessi negare. Sai che è li , da qualche parte, devi solo correre e cercare per bene. classe dopo classe. In palestra, nel cortine, nel auditorium. E poi cosa vuoi fare? Non lo sai ancora, ma sai che appena lo troverai ti basterà stringerlo forte fra le braccia e le parole verranno da sole.

Tell me your secrets and ask me your questions 
Oh, let’s go back to the start. 
 Running in circles, Comin’ up Tails 
Heads on a science apart .

È iniziato tutto per caso.  Dopo un allenamento. Eravate gli unici rimasti nelle docce, e lui non riusciva a tenere quella sua boccaccia enorme chiusa un secondo. Doveva sputare fiumi di parole che ti confondevano, facendo quelle strane imitazioni che non riuscivi a riconoscere. E poi te lo chiede. Ti chiede come facessi ad avere tutto quel successo con le ragazze.
-Perché sono uno stronzo!- gli rispondi sorridendo compiaciuto del tuo stesso successo. Lo vedi abbassare la testa, sorride , ma c’è qualcosa di triste in tutto quello.
-Pensavo avresti detto per il tuo fascino o per le tue doti- e mentre lo dice ti fissa negli occhi, e poi scende, e osserva il tuo gioiellino con fare famelico. La cosa che ti spaventa di più non è che sembra che voglia ingoiartelo tutto fino a soffocare, e che se lo facesse non ti dispiacerebbe, e non ti dispiacerebbe nemmeno provare il suo. Così inizia, così continua dopo ogni allenamento. Siete sempre voi due, li soli, che vi scambiate battutine allusive. E sempre li che vi zittite con un bacio, prima timido, e poi più passionale, sempre li che date sfogo a quelle voglie che vi hanno accompagnato dopo ogni allenamento.

Nobody said it was easy 
It’s such a shame for us to part 
Nobody said it was easy 
No one ever said it would be this hard 
Oh take me back to the start 

Ed a un certo punto ti ha chiesto qualcosa a cui non eri pronto. Ti ha chiesto di smettere di nascondervi e tu non c’è l’hai fatta. Avete urlato, tanto. Troppo, e se ne è andato, e l’hai lasciato andare, perché non sapevi cosa fare. Sapevi che sarebbe stato difficile, voi non siete la Klaine.  Voi eravate due dei ragazzi più gettonati della scuola. Ma pensavate che insieme, in qualche modo ce l’avreste fatta.

I was just guessin’ at numbers and figures 
Pulling your puzzles apart 
Questions of science, science and progress 
Do not speak as loud as my heart 

È ti ci è voluto tanto, troppo. Perché esageri sempre è Puck? Ma stavolta ti capisco. Eri stufo di perdere ogni cosa bella che ti capitasse fra le mani solo perché sei un coglione. Hai voluto pensare a lungo, come mai in vita tua. Hai deciso che potevi rimediare, ma che dovevi fare un passo alla volta. Hai iniziato a rifiutare tutte le ragazze che venivano da te, lanciando sempre uno sguardo verso lui. Hai lasciato che i tuoi amici si preoccupassero, ti venissero a parlare. Gli hai detto che ti sentivi strano, che tutte quelle che ti si presentavano non ti piacevano, non ti dicevano niente. Ed erano tutti li, e lui ti guardava, e stava zitto con gli occhi bassi perché sapeva, e Kurt aveva capito, ma è stato zitto e ti ha semplicemente sorriso. Sapevi  ti avrebbe aiutato.  E da qui è stato tutto un lungo passo verso il tuo coming-out ufficiale. Davanti a tutto il Glee, dopo aver cantato una canzone, senza mai staccare gli occhi da lui. Ed è li che è scappato, e tu ti sei sentito morire. Il tuo Sam non ti voleva più? Si era offeso perché ora che non stavate più insieme ti eri sentito di ammettere a tutti che le ragazze non ti andavano più a genio? È per questo che stai ancora correndo , che ancora lo stai cercando. E nella foga non ti rendi conto che sai dove è ,anche se ci hai già controllato, sai che è li, nello spogliatoio. Non può essere altrove. Ma quando entri li non c’è, di nuovo, e ti chiedi come è possibile. Ti siedi sconfitto, demoralizzato e pensi, pensi tanto. e ricordi. Ricordi ogni momento con lui, ricordi la prima volta che avete parlato, al campo di football. E ti picchi mentalmente, perché è li he saresti dovuto correre li subito.

And tell me you love me, come back and haunt me 
Oh and I rush to the start 
Running in circles, Comin’ up Tails 
Comin’ back as we are 

È seduto, accovacciato, sotto gli spalti. La testa fra le ginocchia e la schiena scossa dai singhiozzi. Quando si accorge di te si alza e ti urla addosso, e tu ascolti tutto, non rispondi, subisci soltanto. E se ne va, ti da le spalle una altra volta e corre via, ma stavolta lo segui. Lo prendi per un braccio, facendogli anche male, e lo trascini con te in un posto dove potete stare soli. Lo blocchi contro il muro e lo baci, lo baci finche non si calma e smette di dimenarsi. Ti stacchi da lui, ma tieni la fronte incollata alla sua egli accarezzi il viso per asciugare le lacrime. Gli dici tutto, tutto quello che non hai mai avuto le palle di dirgli. Gli dici che lo ami, che non hai mai provato niente del genere per nessuno. Che non avresti voluto allontanalo, ma avevi bisogno del tuo tempo. E gli chiedi di non lasciarti più, di dirti che ti ama e se è pronto a ricominciare come prima, ma sotto gli occhi di tutti.

Nobody said it was easy 
It’s such a shame for us to part 
Nobody said it was easy 
No one ever said it would be this hard 

E stavolta è lui che esita e a te non importa, gli dici che sai che è difficile e che gli starai accanto ad ogni passo. Gli chiedi, lo supplichi però di non lasciarti ancora, non ti importa di quanto patetico possa suonare in quel momento. Tu vedi solo lui. Lui che ti sorride e ti stringe forte. Il tuo Sam dalla bocca larga. Quella bocca che tanto ti ha fatto godere e che mai smetteresti di baciare.  E quando le vostre labbra si incontrano di nuovo vi accorgete quanti vi siete mancati. Le lingue si scontrano furiose, le mani lo sono di più sul corpo del altro, si infilano nei pantaloni, li slacciano, li lasciano calare insieme ai boxer , e per ora vi soddisfate così, una sega veloce, con una muta promessa negli occhi di prendere di più dopo.

I’m goin’ back to the start 

Sam Evans e Noah Puckerman. Non ci avrebbe mai scommesso un soldo nessuno.  Nemmeno io. Mi ricredo solo ora che li osservo da una panca dello spogliatoio, mentre si fanno la doccia, facendo battutine e amandosi. Sono tornati al loro inizio.

Ok , loso, ho due storie da aggiornare, ma non sono ispirata per quelle, non lapidatemi. Mi annoiavo e dovte ringraziate Pippy_Bubu   , a cui dedico questa storia :3  perchè mi ha aiutato a tscegliere i pg.
Come al solito se vi piace commenatate , se no commentate. se volete che sparisca commentate, se volete che rimanga commentate. la canzone è The Scientist dei Coldplay. se approvatela scelta cooemnate, se no, commentate. insomma commentate!
Melassa <3

   
 
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