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Autore: Hikari93    04/10/2012    13 recensioni
Sasuke e Sakura corrispondono via mail da tre mesi, ma non si sono mai visti né parlati. E non lo avrebbero fatto, se Naruto, migliore amico di lui, non si fosse intromesso nelle loro vite.
Dal Secondo Capitolo:
Potrebbe: aspettare i dieci minuti che restano prima dello scoccare delle dodici – sta consumando l’orologio al polso regalatogli da suo padre a furia di fissarlo con intensità – e poi alzarsi in piedi sul tavolo, molto teatralmente, e reclamare, con tanto di colpo di tosse, il fantomatico attimo di attenzione, gridando a gran voce il nome di Sakura.
Possibilità di successo: basse, considerando che, insomma, chi lo ascolterebbe? Anche se urlasse, e anche se Sakura lo sentisse, sicuramente lo scambierebbe per Sasuke. Non che ci fosse niente di male in lui, ma ecco… poi finirebbe di certo per innamorarsi di lui, Naruto ne è sicuro. E non è quello che vuole.
Quindi. Potrebbe numero due: alzarsi dalla sedia su cui si è stravaccato a pensare, abbandonare la vista dei tovagliolini messi al centro e andare a stanare il teme, chiedendogli le informazioni che gli occorrono, senza farsi scappare di aver propinato e combinato un appuntamento a sua insaputa.
[SasuSaku. Accenni NaruHina - ShikaIno]
[Completa ♥]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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A Saku88s,
perché non è mai abbastanza per ripagarla della sua gentilezza.
Mi fai sentire brava. ♥

 





 
 

Hot Mail – Naruto Namikaze in missione speciale
 


 
Prologo
[Tutto inizia da una mail e da un dobe]

 
 







 
Naruto Namikaze ha coraggio, nessuno può negarlo.
Si tuffa a capofitto in qualunque situazione a bollino rosso, che chiunque, possedente anche solamente di una microscopica dose del tanto raro sale in zucca, eviterebbe come la peggiore delle malattie. Non lui, lui non lo fa. Ma questo non significa che Naruto Namikaze sia uno sprovveduto. E’ soltanto coraggioso. Molto ma molto coraggioso. 
Gongola da matti di fronte allo schermo luminoso dell’ultramoderno notebook di Sasuke Uchiha, suo amico dai tempi della culletta e delle poppate.
Fuori è notte fonda, Sasuke dorme nella stanza a fianco. Gli ha dato un’occhiata prima di alzarsi e dirigersi dal notebook, compagno futuro di malefatte, e lo ha scorto che riposava sereno e pacifico – strano, considerato il soggetto – con la testa leggermente inclinata appoggiata al gomito piegato e alcuni ciuffi di capelli sudati, poiché vittime dei trenta gradi notturni, appiccicati alla fronte inspiegabilmente pallida.
Perché solo Sasuke sa essere pallidissimo, curato e liscio come un bambino anche d’estate. Naruto se lo immagina mentre, per evitare i raggi solari, tenta goffamente di avvalersi dell’aiuto delle ombre piatte e grigiastre dei balconi, strusciando con la schiena contro il muro fino ad appiattirsi come una fetta di salame in un toast.
Non sa quale collegamento possa scattare nella sua mente, che in altre occasioni alle tre di notte dovrebbe già essersi riposata di qualche ora, ma gli sovviene la bizzarra idea che, se mai il suo migliore amico decidesse di appiattirsi contro i muri delle case, avrebbe almeno la punta del naso, sfuggente all’ombra sempre più fina man mano che avanza la giornata, abbronzata.
«Bah, lasciamo perdere» conclude infine, scacciando a suon di sforzi sovraumani quelle sciocchezze. «Piuttosto, occupiamoci d’altro…» ridacchia, come se stesse mettendo in atto il piano di distruzione totale del pianeta.
Si complimenta con se stesso. Visto che i genitori di Sasuke sono in visita ad alcuni parenti lontani per alcuni giorni, mentre Itachi rincaserà al massimo entro la fine della settimana,  Naruto è stato cortesemente invitato da Sasuke a trascorrere quel po’ di tempo necessario con lui, alla sua meravigliosa casetta sulle isole Sakishima – Dai teme, che ti annoi in una casa così grande tutta per te! Posso venire? Anzi, non rispondere, ho già portato le valige per il trasloco!
E in quelle ore che ha passato a spiare il suo migliore amico, è riuscito a fregargli la password dell’e-mail.
E senza farsi scoprire, naturalmente.
Alla faccia di chi gli da’ dell’idiota incapace di portare a termine qualsiasi piano escogitato!
Poi, che abbia trovato, nottetempo, l’indirizzo e-mail, con tanto di password a caratteri cubitali, di Sasuke scritto su un foglietto accartocciato appositamente al limitare della scrivania, in un angolino visibilissimo – ma pur sempre un angolino! –, e che l’abbia soltanto sgrovigliato e lisciato è un altro discorso e comunque non cambia la sostanza, ovvero che lui è un piccolo genietto incompreso.
Ammonendo con un’occhiataccia il mouse che sembra fare decisamente troppo rumore quella sera, inserisce tutti i dati, sbagliando diverse volte a digitare, costringendosi a cancellare e ricancellare.
Odia le password così lunghe, odia i puntini neri del codice di sicurezza che gli impediscono di capire dove ha sbagliato e che lo costringono, perciò a rimettere tutti i caratteri daccapo.
Lo vedi che sei complessato, teme? Metti una password di sicurezza così lunga e poi la lasci su un foglio qualunque a mia portata? No, non sei complessato, sei soltanto scemo! Anzi, forse neanche… è il sottoscritto che ti fa abbassare sempre la guardia!
Dopo il terzo tentativo, sul deskpot si visualizza finalmente la tanto agognata casella postale di Sasuke.
Yatta!
C’è qualche e-mail non letta. Naruto non si premura la riservatezza che dovrebbe mostrare – sono il suo migliore amico… se non le so io certe cose, chi dovrebbe saperle? – e le legge. Qualcuna è pubblicità che Sasuke non considera a tal punto da ritenere, evidentemente, inutile persino cancellarla.
Naruto scorre velocemente con gli occhi fino in fondo all’elenco di messaggi nuovi e già visualizzati e si stupisce quando non trova quello che sta cercando. Allibito, tenta di provare con la pagina successiva, prima di accorgersi, tuttavia, che la pagina seguente non esiste; Sasuke è un tipo alquanto ordinato, pensa Naruto. Di certo ha pensato bene di cancellare quasi tutta la sua posta. Naruto non ha difficoltà nell’immaginarlo a cancellare ogni mail che sfiori dalla prima pagina, quasi fosse una fissa.
«Non può essere! Deve stare qui da qualche parte!» borbotta a voce un po’ troppo alta, accompagnandosi col ritmico tamburellio dell’indice sulla scrivania in legno massiccio.
Decide di ricontrollare l’elenco prima di disperarsi ed è contento di scoprire che ha avuto un’idea brillantissima.
“Sakura Haruno”, eccola qua! Yatta due, la vendetta!
E la mail è recentissima, un’ora fa appena. Sasuke non l’ha ancora letta, e lui sarà il primo a poter giovare di quello che considera un enorme privilegio.
Si concede delle piccole manifestazioni di gioia e di esaltazione alla Namikaze, anzi, meglio dire alla Uzumaki, come sua madre, la donna che gli ha donato circa il novantacinque per cento del suo carattere esuberante e tutto pepe. Ridacchia sotto i baffi, lancia diversi te l’ho fatta stavolta! a Sasuke e, se fosse giorno, griderebbe un dattebayo liberatore tanto potente da assordare i vicini.
Però si trattiene, per il bene superiore e per il bene dei suoi denti bianchi e, se non perfetti, almeno ottimi, che l’amico gli farebbe cascare a suon di pugni e mazzate.
Vediamo un po’ cosa gli dice questa fantomatica e misteriosa ragazza!
Apre finalmente la mail, dopo averla guardata per minuti con un’espressione, direbbe Sasuke da beota, semplicemente estasiata sul viso, e ne comincia a leggere il contenuto.
Sakura gli racconta della sua passione, dei libri, e di un certo classico che sta leggendo – che Naruto non conosce e nemmeno se ne stupisce –  e che l’ha appassionata parecchio. Gli chiede se ne abbia mai sentito parlare e, in tal caso, cosa ne pensi. Inoltre, aggiunge alcune righe sulle giornate frenetiche trascorse al mare, sulle isole Sakishima, che sta visitando per la prima volta. Infine lo saluta augurandogli una buona giornata per l’indomani, ma a Naruto non interessa più.
Sakura si trova lì, al loro stesso posto, e loro – anzi, Sasuke – nemmeno lo sanno.
E non lo saprà. Per ora.
Naruto non sa esattamente come siano andate le cose tra di loro – tra Sakura e Sasuke – ma da quando il suo migliore amico ha cominciato una discreta corrispondenza con lei, lui ha capito che si tratta della ragazza giusta per l’impassibile visino di Sasuke.
Non la conosce, non sa niente di lei tranne che per quel pochissimo che gli racconta Sasuke, ma la ispira. E soprattutto vuole congratularsi con lei per essere riuscita a intessere un legame – anche se virtuale – con Sasuke l’antipatico per più di tre mesi.
Le altre e-mail sono state eliminate, perciò Naruto non può averne la conferma. Tuttavia, ricorda approssimativamente che Sasuke ha cominciato a parlargli di lei – o meglio, lui l’ha beccato e gli ha estorto le preziose informazioni con la forza della parola e della supplica bombardante – da Maggio, mentre, adesso, il calendario appeso alla parete sventola orgoglioso il mese di Agosto, i primi giorni.
Naruto sa che è meglio non impicciarsi e che chi si fa i fatti suoi campa cent’anni, e lo sa tanto quanto è sicuro che vivere un giorno da leoni sia assolutamente meglio che trascorrerne cento a belare in continuazione. Quindi, rischia, si azzarda molto più del voluto.
Ciao Sakura, comincia a rispondere, non credendo di interpretare bene i modi scorbutici di Sasuke. E’ indeciso se cancellare o meno le uniche due parole che ha scritto, ma alla fine opta per mantenerle belle e intatte. Ragionando alla teme, infatti, le uniche frasi che gli sovvengono assomigliano a cacofonici monosillabi senza senso logico, che causerebbero, come minimo, la chiusura di ogni contatto tra lui e questa ragazza.
Sospira.
Pensa alla teme ma non troppo, pensa alla teme ma non troppo, pensa alla teme ma troppo…
Sospira ancora, le mani alzate sulla tastiera e le punte della dita già pronte a pigiare i tasti giusti. E via…
Ciao Sakura. Ovviamente conosco il libro che hai citato. L’ho intravisto tra i numerosi volumi della libreria di mio padre ma…
«Che lo stia facendo vantare troppo? Ma se non lo facessi non sarebbe Sasuke Uchiha Teme. Sarebbe Sasuke Uchiha e basta, e non andrebbe bene» si dice. «E adesso…? Ah, ci sono!» esulta trionfante, permettendosi ancora una volta di rischiare di svegliare il padrone di casa – che svegliato senza che le sue palpebre si aprano da sole diventa intrattabile più del normale e del limite consentito.
Naruto tende l’orecchio al silenzio, contento, per una volta, che sia il suo solo compagno, in quel momento. Ricomincia da dove si è fermato, prima di ritrovarsi privo dello sprint che gli serve.
… ma non ho ancora avuto il piacere di leggerlo, conclude sbrigativo, desideroso di passare al punto B, quello davvero importante. Anch’io sono alle isole Sakishima, che coincidenza! Ti va di incontrarci domani a mezzogiorno in spiaggia alla Miyako al bar? Avrei voglia, se per te non è disturbo, di scambiare quattro chiacchiere con te in diretta. Rispondi appena puoi.
Il rispondi appena puoi non ha potuto ometterlo. Proprio no. E neanche si è sforzato di mantenere i toni alla Sasuke per non fare insospettire la ragazza, semplicemente perché è troppo fiero di se stesso per l’appuntamento che ha propinato a quella ragazza che conosce soltanto attraverso racconti elaboratissimi.
Ma si sa, un migliore amico pseudo fratello capisce al volo quando quella è la persona giusta con la quale condividere la vita. Lo sa, ne è convintissimo e ha anche le sue dovute e precise ragioni.
Nessuna ragazza è stata mai capace di mantenere un rapporto – anche se lontano e virtuale – col teme per più di due settimane, prima di abbandonare la visione celestiale dei suoi occhi scurissimi e tuffarsi nel mare di antiromanticismo e impassibilità del caratteraccio di Sasuke, pieno di difetti.
Inoltre, come conseguenza, Sasuke deve trovare quantomeno accettabile la sua compagnia, visto che, anziché ignorarla, le ha risposto per bene tre mesi. Cosa le abbia risposto rimane un mistero, ma bisogna notare anche un simbolo differente da mh.
Lui, Naruto Namikaze, sente che è così. Sente che Sasuke è troppo nervoso ultimamente, e che trovarsi una ragazza possa fargli bene, sia a livello di – scadenti per ora – relazioni sociali, e sia perché, magari, lei potrebbe insegnargli un po’ di umanità.
Controlla che la mail sia stata inviata correttamente, e ne sorride. Uno sbadiglio vaporoso gli ricorda che si sono fatte quasi le quattro e che domani non potrà poltrire fino all’una perché, oltre che andare all’appuntamento, dovrà anche convincere Sasuke ad andare in spiaggia. Probabilmente è per la folla di ragazzine adulanti che si accerchiano intorno a lui ogni estate che Sasuke preferisce rintanarsi in casa come un topolino in trappola, ma Naruto sarebbe riuscito a cacciarlo fuori di lì a furia di calci nel sedere.
Perdere un’opportunità del genere? Giammai!
Sbadigliando ancora, con gli occhi impastati dal sonno e le ciglia appiccicate, Naruto prega il notebook di spegnersi in fretta e di lasciarlo andare a nanna. Vorrebbe acciambellarsi persino sul tanto invitante divanetto alle sue spalle, ma infine, quando il display finalmente si spegne, il ragazzo si muove a mo di zombie verso camera sua – sperando di riuscire quantomeno a riconoscerla e a non appisolarsi sul water –, distrutto ma felice.
Ora gli pare incredibile non aver avvertito un tal peso imponente della stanchezza sulle sue spalle mentre si organizzava mentalmente per rispondere alla mail. Insieme alla soddisfazione del piano riuscito – ricorda a malapena che Sakura ancora non gli ha risposto, ma sa che lei andrà da lui e lui andrà da lei, per forza  –, gli si è riversata addosso la mancanza di un sonno decente in quegli ultimi tre giorni, passati a litigare con Sasuke, a fare scherzi idioti a Sasuke, a telefonare Sasuke perché doveva pur spendere i minuti gratis di quella promozione che scadeva a breve e a dare la buonanotte a Sasuke anche dall’altro lato della casa, urlando e ricevendo contro i peggiori urli e insulti di conseguenza da uno che “a differenza tua, dobe, io voglio dormire!
 Troppo Sasuke gli fa male, per questo deve trovargli una fidanzata.
Così dividono il dolore a metà.

 
 
 
 












 
 
 
Buongiorno. ♥
Ho capito che non si addicono le frasi come “posto quando ho finito la storia”. Non ci riesco, è più forte di me. Ci sono, però, diversi motivi che mi hanno spinta a pubblicare, a parte il “non resisto più”.
Uno, l’ho dedicata a una persona speciale e molto gentile.
Due, questa storia mi sta divertendo un mondo. Ho scritto già tre capitoli, il prologo più altri due capitoli che sono il doppio di questo. Spero che mi risollevi dallo pseudo-blocco che mi ha preso, ovvero un blocco dello scrittore che mi impedisce di scrivere tutto tranne quello che voglio(?).
E tre, mi dedicherò, a settimane alterne, non lo so come, a questa e un’altra fanfiction soltanto, che sono le mie due long più recenti. Voglio imparare di nuovo a essere una scrittrice di cui potersi fidare e che porta a termine quello che fa, senza essere sconclusionata. Pian piano, poi, spero pazienterete, completerò anche le altre. Spero che questa fic possa aiutarmi a riprendere i ritmi dei primi tempi.
Grazie.
Poi, altre precisazioni: io sono un impiastro con la geografia, del Giappone soprattutto. Ho trovato tutte le informazioni su Internet.
Il titolo, “Hot mail”, non ha niente a che vedere con il sito di posta. Piuttosto è un insieme di due parole inglesi: “hot”, che si rifà al caldo dell’estate e, chissà, anche un probabile rating più alto, in futuro UwwwwU e “mail” perché tutto parte da una corrispondenza di e-mail.
Ho detto tutto, mi pare.
Spero che vi sia piaciuta, grazie! ♥


Dal Primo Capitolo:

«Dobe, c’è qualcosa che non so?»
L’espressione furbesca di Naruto è evidente, ma lui si limita comunque e scuotere la testa. «Posso almeno portarti un bicchiere d’acqua?»
«Non ho sete.»
«Ma fa caldo» obietta Naruto.
«Ma non ho sete.»
«Va bene. Sasuke?»
«Che vuoi, dobe?» La paletta in plastica che Sasuke sta usando per girare il polpo sbatte contro la superficie della pentola, lasciando schizzare qualche goccia d’acqua danzante. E’ un avvertimento. «Va’ al punto, stavolta.»
Naruto intuisce che a Sasuke non serve che gli porti il ventilatore che hanno abbandonato nel piccolo salottino dove solitamente guardano la tv e comprende che sia inutile anche domandarglielo. Inutile e pericoloso, perché Sasuke è armato di mestoli, di padelle roventi e di acqua ustionante. Ma, soprattutto, controlla totalmente la sua colazione – e lui non può perdersela, lo stomaco già brontola al profumino e non sopporterebbe di privarsene.
«Perché non andiamo al mare oggi?» propone, dunque.
 
   
 
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