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Autore: Russian Sonia 1992    04/10/2012    1 recensioni
"Lo so, tesoro; qualcuno dai piani alti ha deciso che stanotte ci siano i tuoni. Adesso la mamma ti racconterà una bella favola, contento?"
"Va bene, ma voglio una favola diversa!"
"Diversa... come?"
"Voglio una favola in cui ci sei tu! E in cui ci sono anche gli zii!"
Se c'era una cosa in cui JJ non era brava, era quella di inventare storie in cui fosse la protagonista; questa volta desiderava assecondare il piccolo Henry, ma si poneva una domanda: vale la pena raccontare una storia ispirata alla propria vita e al proprio lavoro?"
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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MH1

Gli eroi di Munroch Hill








Pioveva moltissimo quella notte, così tanto da non fare uscire di casa gli abitanti di Washington e chi era solo di passaggio.

"Mammina, io ho tanta paura!" gridava la voce di un bambino, proveniente da un piccolo appartamento.

"Sto arrivando, tesoro, non ti preoccupare!"

JJ sapeva con certezza che suo figlio era terrorizzato dai tuoni che si sentivano quella notte.

Nonostante la stanchezza per il viaggio da Menphis (ovviamente, per un caso che definire intricato era riduttivo), correva nella camera del piccolo, in modo da poterlo rassicurare.

"Sono qui: cosa ti prende?"

"Quei rumori non mi fanno dormire!"

"Lo so, tesoro; qualcuno dai piani alti ha deciso che stanotte ci siano i tuoni. Adesso la mamma ti racconterà una bella favola, contento?"

"Va bene, ma voglio una favola diversa!"

"Diversa... come?"

"Voglio una favola in cui ci sei tu! E in cui ci sono anche gli zii!"

Se c'era una cosa in cui JJ non era brava, era quella di inventare storie in cui fosse la protagonista; questa volta desiderava assecondare il piccolo Henry, ma si poneva una domanda: vale la pena raccontare una storia ispirata alla propria vita e al proprio lavoro?

"D'accordo, ma sarai abbastanza coraggioso da ascoltarla tutta?"

"Lo farò, mammina!"

Dopo aver fatto un respiro profondo, JJ incominciava a raccontare...




Tanto tempo fa esisteva un piccolo paese situato nel sud della Virginia; esso era chiamato Munroch Hill e aveva una particolarità: non accadevano cose brutte.

Era un paese talmente tranquillo da non avere forze di polizia, perché il male praticamente non esisteva.

O almeno così pensavano tutti.

Da molti giorni, infatti, alcune fanciulle in età da marito sparivano nel nulla, senza che gli abitanti di Munroch Hill se ne accorgessero; poi ritornavano...

"Ma se poi tornavano, cosa c'era di tanto brutto?"

"Se mi lasci finire, lo spiegherò. Dicevo...


Poi ritornavano, ma non del tutto: a Munroch Hill arrivavano solo i vestiti che indossavano quando sono sparite e, cosa alquanto insolita, anche i loro capelli.

C'erano ragazze nobili, borghesi e qualcuna di bassissimo rango.

A quest'ultima classe sociale apparteneva Elizabeth Rossi, figlia di uno spazzacamino di origine italiana.

Quando aveva trovato il vestito grigio e i capelli corvini della figlia, il povero uomo non riusciva a trattenere le lacrime e i singhiozzi.

"Qualcosa non va, David?" chiedeva un rappresentante dell'alta borghesia, cliente abituale dello spazzacamino.

"Signor Hotchner"  rispondeva, gli occhi arrossati dal pianto "Questi resti appartengono alla mia Elizabeth; non riesco a credere che non sia più qui!"

"Orsù, vieni a casa mia; la mia cameriera ti preparerà una tazza di tè per rimetterti in forze."

"La ringrazio, non c'è miglior rimedio!"

Entrati nella dimora di Hotchner, i due uomini si sedevano su delle poltroncine situate nel salotto.

"Ecco il suo tè, padrone, ed il suo, signor Rossi!" esclamava una giovane donna bionda.

"La ringrazio, Jennifer!" rispondeva Hotchner.

"Sei tu, mammina!" esultava Henry.

"Potevo forse mancare?"

"No, mammina!"


"Allora, David, da quanto tempo Elizabeth non si faceva più viva?"

"Due settimane e tre giorni." rispondeva singhiozzando.

"E come hai saputo del suo... ritrovamento?"

"Un mio collega mi ha riferito di aver trovato dei vestiti e dei capelli in un vicolo."

"E come hai fatto a capire che erano di tua figlia?"

"Insieme ad essi c'era anche questo!"

David tirava fuori dalla tasca dei pantaloni un ciondolo di smeraldo.

"Apperteneva a sua madre e lo ha portato sempre con sè, sin da quando ci siamo trasferiti qui."

"Ascoltami, io posso aiutarti a scoprire chi ha preso tua figlia. Conosco delle persone fidate che possono darci una mano."

"Davvero lo faresti, signor Hotchner?"

"Certo: non posso rifiutarmi di aiutare un amico e tu per me lo sei."

David abbracciava l'altro uomo e gridava: "Grazie, è ciò che volevo sentirmi dire!"

"Ehm... posso venire con voi?" li interrompeva Jennifer.

"Quello in cui andremo non sarebbe un luogo da donne" affermava Hotchner "Ma se vuole che qualcuno la protegga, può contare su di noi; lei ha la stessa età delle dodici ragazze scomparse, perciò se fosse da sola, sarebbe in pericolo di vita."

"Ma le ragazze scomparse hanno i capelli neri o castani, quindi non dovrei essere in pericolo, visto che sono bionda."

"In teoria non lo sarebbe, ma chiunque abbia rapito quelle giovani donne potrebbe sempre cambiare idea."

"Quindi posso unirmi a voi nel trovare quel farabutto?"

"Lei deve unirsi a noi; io e David siamo contenti di questa sua iniziativa."

"Siete certi di riuscire a trovarlo?"

"Ne siamo più che certi, Jennifer!"










Eccomi a voi!

Da tempo concepivo quest'idea folle, ma sono riuscita a partorirla solo oggi.

Inizio col dirvi che questa AU è in parte ispirata al film "Profumo - storia di un assassino", con la differenza che:

- la vicenda è ambientata nell'immaginario paese di Munroch Hill ai primi del Novecento, invece che nella Provenza del Settecento;

- è narrata dal punto di vista dei nostri profiler, qui in altre vesti.

Per facilitarne la realizzazione, ho dovuto aggiungere una cornice narrativa, ovvero JJ che la racconta (pur esitando inizialmente) a suo figlio come se fosse una favola.

Spero che la mia idea sia di vostro gradimento.

Russian














  
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