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Autore: Zez    04/10/2012    4 recensioni
Cantastorie? Č cosi che si chiamano le persone che immaginano? Bene, allora io sono una di quelle. Ogni giorno invento qualcosa di nuovo, ma quando le storie si sovrappongono alla realtą, č li che inizia il vero problema.
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mamma sto arrivando" 
"No , non sono da sola c č Giulia con me" 
"Si, staró attenta"
"Va bene, ciao"
 La solita conversazione telefonica con mia mamma al ritorno dall'allenamento di pallavolo. 
La solita strada buia e lunga che facevo da sola.
Le solite bugie in cui dicevo che Giulia era con me quando in realtą su 3 anni in cui gioco in quella squadra , non abbiamo mai fatto la strada insieme.
La solita allenatrice rompipalle a cui sto sul cazzo.
La mia vita era monotona, ogni giorno mi svegliavo , aspettavo che Ali mi venisse a prendere per andare a scuola insieme, mi subivo le 5 pesantissime ore scolastiche giornaliere e poi finalmente arrivavo a casa dove avevo giusto il tempo di posare lo zaino che mi dovevo gią mettere a studiare come una porca per un misero 6.
Volevo cambiare, trovare qualcosa per cui valesse la pena vivere... qualcosa o qualcuno ma a quanto pare in questo mondo, con 7 miliardi di abitanti, nessuno era chi cercavo e colui di cui avevo bisogno.
La mia vita mi faceva talmente schifo che ero diventata bulimica, non perchč fossi o mi sentissi grassa, ma semplicemente per avere qualcosa che mi desse soddisfazione  , ero riuscita a perdere tre kili in una settimana !
 
Schiacciai play alla canzone "Give your heart a break" di Demi Lovato, una delle poche che mi piacevano, riusciva a donarmi tranquillita ma allo stesso tempo riusciva a farmi pensare, sognare e sperare ; senza di questa sarei gią impazzita da molto tempo. 
Amavo ascoltare la musica, era una via d'uscita dalla tristezza, e poi mi faceva riflettere. 
Mi ponevo domande sulle questioni pił strane, cercando risposte grazie all'immaginazione. Infatti mi inventavo moltissime storie,  alcune erano davvero assurde!
Una volta avevo addirttura immaginato di trovarmi su marte , a vivere con gli alieni e con i personaggi di spongbob. Ma pił comunemente mi capitava di sognare storia di principi e principesse, talmente belle da fare invidia anche alla pił affascinante donna del mondo. 
Ma quella di oggi era seria, molto attuale e reale.
La protagonista era una ragazza, solare e felice, si chiamava Sara. 
Aveva sempre avuto problemi famigliari, sua madre era un alcolista e suo padre era scappato appena lei era nata.
Aveva un migliore amico, Giacomo, ma lei amava chiamarlo Jack, e accarezzarli i ricci capelli biondi, guardarlo nei suoi occhi verdi e ridere. Si, perchč loro quando erano insieme ridevano e basta, tanto a creare problemi c'era gią il resto del mondo. Loro ridevano semplicemente , si godevano quelle poche cose che la vita nascondeva ancora. 
Sara, nonostante tutto, sorrideva, almeno  fino al giorno in cui le successe uno spiacevole incontro.
 
 
Un urlo? Tolsi le cuffiette dell'ipod per sentire meglio. Si era proprio un urlo. Qualcuno stava gridando qualcosa , ma vista la zona in mi trovo penso che sia normale, sono stati trovati talmente tanti cadaveri, che se il regista di CSI New York venisse qua diventerebbe milliardario.
 
"Corri!" urló qualcuno di lontano. Decisi di girarmi. 
Un uomo alto, incappucciato stava correndo. Non capivo da cose stesse scappano ma il mio cuore inizió a battere fortissimo. Senza che me ne resi conto le mie gambe si stavano muovendo, in una direzione di cui ingnoravo l'arrivo.
L'uomo mi seguiva, sembrava spaventato . Mi aveva quasi raggiunto.
Questa situazione non mi piaceva, non capivo cosa stesse succedendo ma sentivo puzza di pericolo. 
Vidi passare una macchina, c'era una donna al volante. 
Feci il gesto pił istintivo e forse stupido.
"Aiuto!Signora aiuto! Mi porti via da qui!!"
Il rumore di uno sparo. 
La macchina aveva accelerato e se ne era andata.
Un altro sparo, e poi un urlo.
Poi capii tutto , era finita nel mezzo di un litigio tra gang.
L'ultimo sparo , un dolore acuto e il buio mi circondó.
  
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