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Autore: GiulyHermi96    05/10/2012    3 recensioni
“A volte è più difficile trovare l'abito che il marito”
Molly Weasley lo farà presente alla figlia che, benché scettica sulla cosa, si ricrederà molto presto, quando con la madre e qualche amica si ritroverà a dover scegliere il suo abito da sposa. In fondo, Ginny ha trovato Harry molto presto e non è stato troppo difficile per lei conquistarlo...
Dalla proposta di matrimonio alla cerimonia stessa, vedremo i momenti più importanti per Ginny nell'arco di tempo della preparazione di quest'importante evento. La vedremo passare dall'esasperazione più terribile, alla felicità più estrema, all'indecisione più assoluta e vedremo il suo sogno, iniziato da bambina, coronarsi: sposare e passare la vita col suo Harry.
Storia partecipante al contest "My Wedding Dress" di HPthebest classificatasi terza col premio amore e miglior adattamento dei bonus :)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Harry & Ginny... just love them'
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Capitolo 5 - Un sogno divenuto realtà


Molly si spostò nella stanza e disse nell'orecchio ad Angelina: “Vado a vedere se Ron e Harry sono arrivati...”

Angelina annuì.

Nessuna di loro voleva che Ginny si preoccupasse, perciò avevano preferito non dirle nulla.

Molly scese le scale arrabbiata: dove si erano cacciati quei due?

Appena uscì, però se li ritrovò davanti e li guardò con espressione furiosa: “E allora?” chiese con le mani sui fianchi.

Ron sospirò: “Perché questa scena mi sa tanto di déjà vu?” borbottò abbassando gli occhi.

Signora Weasley, sono mortificato, ma ci siamo svegliati tardi e...” cercò di dire Harry.

Lei spalancò gli occhi: “Ronald, non ti è venuto in mente di mandare un biglietto? Un gufo? Qualcuno? Avete la minima idea di quanto mi sia preoccupata?” chiese furiosa arrabbiandosi più con il figlio che con il futuro genero.

Mamma, abbiamo appena fatto in tempo ad arrivare, figurati se riuscivamo a scriverti una lettera dove spiegavamo che saremmo arrivati appena in tempo...” disse lui completamente rosso beccandosi una gomitata da Harry.

Gli occhi della signora Weasley scintillarono di rabbia, poi prese un respiro profondo e cercò di calmarsi per il bene della figlia: “Bé... direi che il fatto che siate arrivati in tempo sia di salvezza per voi... tu Ronald ti sei salvato solo per il regalo a Ginevra, però...” gli disse con un misto di rabbia e gratitudine.

Ron arrossì e si girò avviandosi verso il tendone allestito per il matrimonio.

Quale regalo?” chiese Harry seguendo l'amico.

Ron alzò le spalle: “Le serviva qualche cosa di nuovo per il matrimonio e ci ho pensato io...” disse lui tagliando corto

Harry non chiese nient'altro. Conosceva abbastanza bene Ron per capire che non voleva parlare molto della cosa, in più, il posto era magnifico.

Essendo sempre nel giardino dei Weasley, la cosa era simile al matrimonio di Bill e Fleur, ma avendo questa volta un catering e degli aiuti, la signora Weasley si era sbizzarrita sui decori. C'erano rose bianche e rosse ovunque. Il tendone era stato abbellito con scintille argento e verdi e la luce soffusa del sole dietro le nuvole faceva sembrare tutto più bello e più fresco.

Prendendo un respiro profondo, iniziò a salutare con cordialità tutti i presenti. Ovviamente erano presenti tutti i Weasley, compresa zia Muriel che, purtroppo per lui, riuscì a fermarlo.

Buongiorno, come sta?” chiese cordiale Harry.

Sto molto male, ma grazie per avermelo chiesto...” disse con voce acida: “La mia schiena sta sempre peggio e nessuno qui sa dove io mi debba sedere... ah i giovani d'oggi! Spero proprio signor Potter che lei non sia così!” disse storcendo il naso.
Harry sorrise cordialmente: “Farò del mio meglio, signora. So io dov'è seduta, una cosa che abbiamo ritenuto importante, io e Ginny, è stata quella di assegnare i posti per la cerimonia e per il pranzo... la accompagno.” disse porgendole un braccio.

Bene, sono assolutamente d'accordo, l'altra volta al matrimonio di Bilius è stato terribile, ma deve essere stata colpa dei francesi, non c'è dubbio.”

Harry annuì seriamente senza ascoltare una parola della signora.

Ron lo guardò e cercò di non ridere, Harry alzò gli occhi al cielo e gli fece segno di andare a prendere altri invitati.

Bene, in fondo sembri un bravo ragazzo, Potter. Hai avuto degli atteggiamenti un po' altalenatanti, se devo essere sincera, ma credo che sarai un buon marito per Ginevra, cosa ci trovi in quella ragazza, poi... oh, niente da dire, è una delle mie uniche mie pronipoti femmine, ma è cresciuta in mezzo a dei maschi e la cosa non l'ha di certo aiutata...” disse sedendosi mentre si appoggiava al bastone.

Harry cercò di non replicare.

Zia Muriel gli ricordava tantissimo zia Marge, la sorella di zio Vernon, era solo un po' più magra e un po' più vecchia. Se se la fosse ritrovato davanti a tredici anni e l'avesse offeso o preso in giro, non sarebbe rimasta molto tempo su quella sedia... pensò con un sorriso.

Con un saluto, quindi, si congedò dalla donna.

Distrattamente guardò l'ora e si fermò.

Mancavano dieci minuti. Dieci minuti e sarebbe iniziata la cerimonia. Poche ore e Ginny sarebbe diventata sua moglie. Ginny Potter... suonava davvero bene.

Al ragazzo iniziarono a tremare le gambe e si appoggiò distrattamente allo schienale di una sedia.

Hey, Harry... tutto bene?” chiese Ron poggiandogli una mano sulla spalla.

Harry prese un respiro e annuì: “Certo, ho solo avuto un... lampo di verità, per così dire...” disse il ragazzo con un sorriso incredulo.

Ron rise: “Oh, andiamo Harry! Hai avuto esperienze peggiori di un matrimonio!” gli disse l'amico ridendo.

Harry sospirò: “Sì, è solo che... in questi momenti, ho davvero paura di svegliarmi.” disse il ragazzo confessando la sua paura.

Ron sorrise e abbracciò l'amico, poi disse per sdrammatizzare: “Hey... in caso ti pizzico io il braccio” disse ridacchiando.

Harry alzò gli occhi al cielo: “Grazie Ron...” disse fissando poi la casa dei Weasley.

Sarebbe scesa di lì a poco. Di lì a cinque minuti, avrebbe riavuto la sua Ginny vicino a se.

* * *

Ginny si sedette su una sedia.

Non era ancora iniziato nulla e già non si sentiva più le gambe.

Insomma, era Ginny Weasley, non la deboluccia Cho Chang!
La ragazza digrignò i denti al pensiero.

No... non poteva rovinarsi l'umore a quel modo.

Al pensiero che poco dopo avrebbe dovuto camminare in mezzo a tutte quelle persone per sposarsi la rese felice e un pochino spaventata allo stesso momento.

Non era esattamente impaurita, solo... confusa.

Insomma, era già stata una damigella e, bene o male, aveva capito quale sensazione si provasse là lungo la 'navata' di casa Weasley, ma questa volta non sarebbe stata una semplice damigella, sarebbe stata l'attrazione principale... o almeno così diceva George.

Sorrise rimanendo comunque nervosa.

Era ridicolo! Aveva fatto la cacciatrice per anni, giocando a Quidditch davanti a moltissime persone senza imbarazzo! Perché in quel momento il cuore le batteva a mille e il respiro le si mozzava? Perché non riusciva a calmarsi e si guardava di continuo la gonna impaurita che fosse troppo lunga o che si strappasse?

Oh, Ginny! Questo è ridicolo!” si disse da sola per calmarsi: “Ora uscirai e andrà tutto bene. Quanto ci metterai? Qualche minuto? Non di più.” si disse prendendo un respiro profondo.

Qualcuno bussò alla porta e Ginny alzò la testa: “A-avanti...” disse con voce spezzata maledicendosi subito dopo.

Arthur Weasley entrò e si fermò sulla porta.

Ginny...” la chiamò arrossendo vedendola in abito bianco.

Lei sorrise dimenticandosi le sue preoccupazioni per un momento: “Papà...” sussurrò e gli corse incontro abbracciandolo.

Oh tesoro...” l'abbracciò a sua volta Arthur.

Ginny non era mai stata una bambina da baci e abbracci. Essendo cresciuta con tanti fratelli, era sempre stata o molto timida o molto forte, tanto che a volte aveva rifiutato i gesti d'affetto, quindi quell'abbraccio spontaneo lo aveva piacevolmente sorpreso.

Dobbiamo andare?” chiese la ragazza guardando il padre.

Lui annuì arrossendo: “Ti terrò stretta...” disse gentilmente stringendo a se la figlia adorata.

Ginny arrossì un pochino e sorriso: “Grazie papà...” lo ringraziò scoccandogli un bacio sulla guancia e sorridendogli.

Lui le accarezzò una guancia triste e felice allo stesso tempo: “Sarai sempre la mia bambina...” la rassicurò.

Ginny sorrise di rimando con gli occhi lucidi, ma trattenendosi e non disse altro, passò il proprio braccio sotto quello del padre e prese un respiro: “Sono pronta.” sentenziò.

Arthur sorrise e uscirono insieme iniziando a scendere le scale: “Lo sei sempre, tesoro.” disse stringendole una mano e portandola giù.

Hermione e Luna sorrisero quando la videro e si avviarono.

Hermione rimase poco prima di Ginny. Aveva accettato di fare sia da damigella che da testimone, cosa che, in realtà, non aveva sorpreso nessuno, visto il passato di Hermione nel riuscire a fare tante cose insieme.

Prima di uscire, sia Ginny che Arthur presero un respiro.

Nervosa?” chiese il signor Weasley.

Ginny sorrise: “Non ne sono sicura... credo che le partite mi abbiano aiutata in questo frangente...” confessò: “Più impaurita che passi tutto troppo in fretta, o di essere interrotta... o di svegliarmi...” sussurrò infine.

Arthur sorrise: “Anche io mi sono sentito così quando ho sposato tua madre...” le disse guardando Luna uscire per prima.

Ginny fissò il padre: “Sul serio?” chiese sorpresa.

Arthur sorrise: “Pensavo che fosse troppo per me...” disse arrossendo sulla punta delle orecchie: “Ma lei mi ha fatto capire che ero ciò che voleva. Sono certo che anche Harry la pensa così...” disse sorridendo e guardando Hermione partire.

Ginny sorrise e strinse il braccio del padre alzando la testa e cominciando a camminare con lui.

La 'location', per così dire, era magnifica. Forse per gli occhi lucidi, o per i colori così luminosi, a Ginny sembrava che tutto brillasse.

Le scintille brillavano attorno ai fiori e sul soffitto della tenda, le rose erano magnifiche e fresche e le persone sorridenti intorno a lei sembravano rendere l'atmosfera ancora più scintillante.

Ginny strinse il braccio del padre che la tenne stretta.

Stava per lasciare la sua unica figlia femmina al suo futuro genero. Quegli ultimi passi verso Harry furono strazianti per lui, ma Arthur pensò che non avrebbe potuto chiedere un genero migliore.

Quando Ginny era entrata, Harry aveva sorriso, sentendo tutte le sue preoccupazioni, tutti i suoi dubbi su se stesso svanire, insieme agli invitati, al prete e al signor Weasley.

Non c'era nessun altro se non lui e Ginny.

Lei era bellissima, ma perché si sorprendeva? Si chiese Harry sorridendo. Lei era sempre bellissima, ovviamente lo sarebbe stato altrettanto in abito da sposa.

Il vestito era proprio da lei: fluttuava attorno alla sua figura minuta e forte al contempo. Era bianco e quel decoro scintillante sembrava fatto apposta per ricordare il brillio sotto la tenda.

Incontrò gli occhi di Ginny che arrossì un pochino sulle guance ma sorrise felice.

La ragazza si avvicinò e Arthur passò la mano della figlia a Harry, nel movimento più vecchio e conosciuto del mondo.

Harry la prese e trovò la mano della ragazza ferma e sicura, benché gli occhi di Ginny fossero lucidi dall'emozione.

Harry le sorrise e insieme si girarono e si avvicinarono ancora al prete, affiancati da Ron e Hermione.

Entrambi poterono dire, in quel momento, di essere completamente felici.

Si guardarono e sorrisero stringendosi la mano. Insieme avrebbero affrontato qualsiasi cosa, sarebbero andati indubbiamente incontro a delle difficoltà, ma sarebbero sempre stati fianco a fianco, accogliendo insieme la vita.

La cerimonia passò in un attimo per i due che si ritrovarono a dover dire quasi subito i voti.

Infine, si girarono l'uno verso l'altra e si baciarono trasformando il loro sogno in realtà.

Angolino autrice:
Bé... eccoci qui.
Questo era l'ultimo capitolo ç.ç
Spero davvero vi sia piaciuta la storia. Io mi sono divertita un mondo a scriverla :3
Qui sotto metto di nuovo l'immagine dell'abito di Ginny perché il link dell'altro capitolo non era visibile ad alcuni utenti (ancora perdono ç.ç)
In più metto il giudizio della giudiciA e i banner molto carini che mi ha fatto :)
Un saluto, grazie, grazie, grazie di cuore a tutti voi che avete accettato la mia storia! Siete cresciuti in pochissimo tempo e vi adoro tutti *^*
Un bacio,
Giuly

ABITO DI GINNY :3

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Giudizio di HPthebest :)

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Giudizio: 
Grammatica 8.3/10 
Originalità 8/10 
Descrizioni 8/10 
Gradimento personale 9.7/10 
Punti bonus 3/3 
Totale: 37/43 



Commento: 
La storia mi è piaciuta molto, principalmente perché il pairing è il mio OP e mi ha fatto molto piacere legger su di loro. L’ unico consiglio è quello di mettere più punti e meno virgole. 



Spiegazioni: 
- Glielo aveva chiesto a qualche cosa tipo le cinque del mattino -> Glielo aveva chiesto verso le cinque del mattino 
-McGrannitt -> McGranitt 
-se -> sé 
- Magic shop! Where your dreams come true di -> a Diagon Alley 
- Era ormai l'una di notte, avevano giocato del -> nel campo 
- “è -> È solo che 
- Hai avuto degli atteggiamenti un po' altalenatanti -> altalenati 
- Se se -> Se ora se la fosse ritrovato davanti 

   
 
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