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Autore: Luce Lawliet    05/10/2012    6 recensioni
[ Capitolo finale online!!! ]
Alexis è una giovanissima studentessa, con un Q.I. decisamente superiore alla media e una vergognosissima popolarità attribuitale a causa di uno scherzo di pessimo gusto progettato dalla sua acerrima nemica Jade, proprio la sera di Halloween.
A distanza di un anno dallo spiacevole evento la ragazza ha intenzione di vendicarsi.
Ha progettato un piano di cui solo lei è conoscenza e se andrà a buon fine potrebbe anche riuscire a venire notata da Noel Kampbolt, il suo ex amore segreto da cinque anni ormai.
Tuttavia, anche la persona più scaltra del mondo può capitolare, a volte anche solo per un banalissimo errore di calcolo, se uno sconosciuto inaspettato si mette a ficcare il naso...
[ Questa storia verrà conclusa in 2 capitoli. ]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                        1.



 

31 ottobre. Ore 9.00
 
Ok, calma. Niente panico. Respira.
Sei nella tua stanza Ale, va tutto bene.
Strizzo le palpebre per abituarmi all'accecante luce del sole delle nove, frugando con le mani sotto il materasso, alla ricerca del diario.
Eccolo, è qui. Nessuno l'ha toccato e nessuno lo toccherà.
Ma ciò non toglie che tutti verranno a conoscenza di cosa c'è scritto all'interno. Non fraintendetemi, non sono andata fuori di testa. Non permetterei mai a nessuno di scoprire i miei pensieri segreti.
Infatti questo non è il mio diario.
Appartiene alla persona più odiosa, più brutta e stronza della terra, no, dell'intero universo.
E' colpa sua se mi sono appena svegliata tutta sudata e col cuore a mille.
Scalcio via le coperte e corro in bagno a lavarmi il viso. Non appena lancio un'occhiata allo specchio quasi mi viene un infarto. Ammetto fin da subito di avere sempre avuto dei capelli color carota, super stopposi e crespi, ma se oggi andassi al Guinness dei Primati vincerei il primo, il secondo e il terzo premio. Ecco perché decido di lasciar perdere il lavandino e di gettarmi a capofitto sotto la doccia.
Mi lavo come una furia, consapevole di essere già in ritardo in quella che sarà la giornata più bella della mia vita, la Serata della Vendetta.
Il nome l'avevo suggerito io.
Da una settimana collaboro con altri studenti dell'ultimo anno per i preparativi della festa di Halloween. Per questo evento abbiamo trasformato la scuola in un castello dell'Orrore, e presenzieranno anche i genitori, compresi i docenti.
" La Serata della Vendetta, senza dubbio! " gongolo e la bocca mi si riempie di schiuma.


 
Mentre la spazzola litiga con i cinquantamila nodi presenti sulla mia testa, ripasso il piano. Ho esattamente mezz'ora per raggiungere i miei colleghi e apportare le ultime modifiche, controllare che cibo, bevande e inviti siano al loro posto e aiutare con le prove della sfilata.
Di sicuro quella zoccola di Jade sarà già lì, con i suoi tacchi da quindici e mezza nuda, intenta a fare giravolte sul piccolo palco che abbiamo finito di montare ieri mattina. E' lei la proprietaria del diario che ho rubato proprio ieri sera, durante la festa a casa sua. E' stato meno rischioso di quanto pensassi intrufolarmi nella sua stanza, tanto lei era così ubriaca che manco riusciva a tenere gli occhi aperti.
E comunque sono sicura che non se ne sia accorta, perché non ho rubato il diario su cui scrive adesso, ma quello dell'anno scorso, che lei custodiva nel doppio fondo dell'ultimo cassetto del suo comodino viola.
Come facevo a saperlo?
Be', la fama di Jade non è dettata dalla sua media scolastica ( arriva alla sufficienza grazie ai secchioni ai quali fa sempre gli occhi dolci, ma lei è talmente impedita che nemmeno a copiare bene è capace ), né dalle attività sportive extra-scolastiche. Jade è una spaventosa anoressica molto brava ad ancheggiare e con dei capelli fastidiosamente vaporosi e biondi. 
Oh, è anche il capitano delle cheerleader.
Ed è Miss Liceo. Da tre anni.
Ultima cosa, ma non meno importante, è la persona che 364 giorni fa, ovvero precisamente l'anno scorso, mi ha rovinato la vita.
Metto il costume che indosserò stasera in una borsetta, poi riempio uno zainetto con tutto l'occorrente.
Sono una maniaca del controllo? Sì, lo ammetto.
Sono una secchiona? Bingo, infatti per questo mi hanno proposta come coordinatrice della festa.
Sono fidanzata? No e penso che per la figuraccia che Jade mi ha fatto fare, finché non andrò nell'università più tosta e difficile del mondo, lontana da questa massa di coglioni che l'anno scorso mi indicavano mentre passavo per i corridoi e ridevano, nessuno mi chiederà nemmeno di uscire.
Io non ho mai avuto un diario segreto, ma mi piaceva molto scrivere poesie.
E disgraziatamente, in quarta ne scrissi una per Noel Kampbolt... il capitano della squadra di football.
Ovviamente non gliela consegnai. La scrissi, ma senza la minima intenzione di far sapere a quel pezzo di dio greco sceso sulla terra della mia cotta. In fondo conoscevo già la risposta. Certo, il fatto che uscisse solo con le ragazze pon pon e che non mi avesse mai guardata per più di due secondi in quattro anni già la diceva lunga, ma lo sopportavo perché sapevo stare con i piedi per terra.
Solo la mia migliore amica Mallory era a conoscenza di questa cosa. Ricordo ancora la sua faccia mentre cercava di salire sul palco, furiosa, per strappare il microfono di mano a Jade mentre questa leggeva la mia lettera d'amore davanti a tutti, mentre io desideravo solo morire.
Volevo davvero morire dopo aver visto Noel soffocarsi con la cocacola alla vaniglia per il troppo ridere.
Non avevo fatto in tempo a fuggire dal giardino gremito di gente prima che Ronnie Boolstick, il fotografo scolastico non ufficiale, mi immortalasse almeno una trentina di volte, ripetendo in continuazione: " Foto ricordo per la più sfigata dell'anno, cheese!!! "
Avevo preso un taxi.
Casa mia dista venticinque minuti dal liceo e per tutto il tragitto non feci altro che piangere.
Il giorno dopo la bacheca scolastica era stata tappezzata delle mie foto, con la faccia imbambolata e umiliata, mentre me la davo a gambe, il più lontano possibile da quella situazione.
Mi ero domandata tante di quelle volte il perché quella ragazza ce l'avesse tanto con me, mi ero comprata un block notes numerandoci sopra tutte le possibili ipotesi, una peggiore dell'altra. Ero arrivata a quota ventidue quando alla fine decisi di scartarle tutte, tenendo solo la prima. Quella che consideravo sicuramente la più ovvia, anche se al tempo stesso, la meno probabile: l'anno scorso Noel stava con Jade. E a quanto pare lei ci aveva tenuto a chiarirlo.
Tuttavia la cosa non aveva senso.



 
Per arrivare a scuola devo prendere tre autobus tutte le mattine, ma oggi mi permetto di usare la macchina. I miei sono divorziati e vivo con mio padre. 
Mentre aspetto che l'ultimo autobus parcheggi davanti al cancello scolastico, pulisco le lenti dei miei occhiali con un lembo della maglietta.
Subito dopo prendo un bel respiro e scendo.
Ho tante cose da fare.
Nonostante siamo agli sgoccioli dell'inverno, non fa poi così freddo, grazie al cielo.
Mi assicuro di avere il diario di Jade nella tasca interna della giacca e rafforzo la presa sullo zainetto che porto in spalla, ma prima di fare un passo all'interno dell'edificio sento una voce chiamarmi.
Mallory mi raggiunge con il fiatone. Ha un enorme pezzo di stoffa rossa impigliato tra le gambe. Lo osservo attentamente e sbarro gli occhi " Ti prego, dimmi che non è... ? "
" E' successo un casino, ho bisogno di te! Ronnie è caduto dalla scala mentre cercava di annodare i tendoni ai lati del palco e... "
" Quel Ronnie? Il fotografo? " mi fa sì con la testa " Che cazzo ci fa sul mio palco? Chi gli ha dato il permesso di intromettersi nel nostro lavoro? " sbotto, pregando segretamente che nella caduta si sia rotto l'osso del collo.
" Non si è intromesso, voleva rendersi utile. Dobbiamo controllare un mucchio di cose e i tipi che abbiamo chiamato per montare le luci non si sono ancora fatti vivi. "
" Dammi il loro numero, adesso mi sentono. Dovevano già averle sistemate, a quest'ora! "
Quasi impreco ad alta voce quando da lontano scorgo Ronnie, incolume, intento a massaggiarsi una spalla, mentre due ragazze reggono tra le mani il tendone che avrebbero dovuto appendere da un lato del palco. Anche a quella distanza riesco ad accorgermi che la stoffa è squarciata.
Il mio sguardo vola su Ronnie.
Stronzo. Ho dovuto mettere trenta dollari nell'acquisto di quei tendoni.
La mia rabbia sbolle di un paio di gradi quando vedo che le due ragazze gli stanno urlando contro come iene imbizzarrite.
Una delle due mi vede e agita un braccio per richiamare la mia attenzione.
" Alexis, c'è stato un piccolo incidente... come lo sistemiamo adesso? " sbuffa non appena la raggiungo.
Mi gratto sovrappensiero la testa, mentre studio il soffitto in legno del palco. La prima tenda è già stata posizionata.
" Dobbiamo appenderla al contrario, per forza. Così lo strappo si confonderà con le onde della stoffa. "
" Ma gli anelli per agganciarla sono da questo lato! "
" Allora annodate due estremità alla sbarra. "
" Ma così il sipario non potrà chiudersi! "
" Amen! Di chi è stata la brillante idea di far salire quel... " mi trattengo a fatica, prima di riassumere un'espressione tollerante " Se riesci a trovare qualcuno in grado di ricucirla prima delle prove, tanto meglio. "
La sua espressione si fa imbronciata, ma si appresta a fare come ho detto.
Mallory fa un segnetto sul blocchetto che tiene in mano. " Oook, e questa è fatta. Prossima fermata: banco dei dolci "
" Vacci tu. Io devo andare a fare un'altra cosa. "
" Cioè? "
" Devo sistemare le mie cose... e cercare quei due ragazzi di terza che hanno ridipinto le pareti del corridoio al secondo piano. Voglio che facciano delle modifiche. "
Mi allontano prima che possa ficcare ulteriormente il naso nella mia vendetta. Non le ho detto niente dei miei piani perché so che non approverebbe. Una volta mi ha detto che la mia è una perfezione imperfetta, che il troppo stroppia e io tendo a stroppiare troppo. Inutile dire che quel commento sincero mi offese tantissimo, ma non lo diedi a vedere.
Mi affretto a salire le scale del terzo piano, ben sapendo che non ci troverò nessuno, a parte la fotocopiatrice.
Tiro fuori dallo zainetto le dieci tessere che ho comprato pochi giorni fa. Cinquecento fotocopie ciascuna. Non posso evitare di sorridere mentre tiro fuori il diario di quella vipera. L'ho letto due volte e mentre sistemo la prima pagina a faccia in giù sullo scanner posso affermare che quest'affare contiene più schifezze di un cheesburger del McDonald.
Alcune cose sono estremamente sexy, ma occupano meno della metà del diario.
Altre sono tremendamente imbarazzanti.
La cosa che però più di tutte mi fa incazzare è che ci ho messo il doppio del tempo che mi serviva a decifrare quell'insulsa calligrafia sms, tutta un: è trp figo x lei <3, e anke se mi ha assicurato k sn cm fratelli si è gstfcata dicendo k gli v.u.k.d.b., eccetera eccetera...
Un terzo del diario era interamente dedicato a Noel e ai suoi attributi.
Malgrado avessi cercato di mantenere un certo distacco professionale, la cosa mi aveva incuriosito parecchio, anche perché aveva scritto cose che non mi sarei mai immaginata. Non su Noel, almeno.
Passa quasi un quarto d'ora. Grazie al cielo la fotocopiatrice è a tecnologia digitale e ho il mio portatile dietro. Ieri sono riuscita a collegarla al pc, quindi posso terminare il lavoro a distanza, dato che ci sto mettendo troppo e temo che Mallory possa venire a cercarmi.
Afferro il plico di fogli che ho stampato e li ficco nello zaino; ci stanno per miracolo. Subito dopo scendo al secondo piano, facendo finta di nulla. Mi dirigo verso il mio armadietto, dentro il quale c'è già il mio portatile. Infilo anche lo zaino e il diario, poi  vado ai servizi.
Faccio per lavarmi le mani quando sento una risata inconfondibile avvicinarsi al bagno. Rapida, mi infilo nell'ultima cabina e mi chiudo dentro.
La porta si apre e sento la voce di Jade e di altre due ragazze, probabilmente Trina e Veronica, le sue chihuahua personali.
" Avevi ragione, è... è perfetto! La pistola poi, sembra vera! " cinguettò una delle due.
" E' vera, in effetti. L'ho presa in prestito dalle cose di mio padre. " Il padre di Jade è un  poliziotto.
" E' carica? "
" Certo che no, cretine! Anche se stasera avrei preferito tenermi un'arma, dal momento che probabilmente tutti mi salteranno addosso... "
Ah. Ah. Ah. Ma sentitelo, 'sto manico di scopa spelacchiato.
Qualcuno apre un rubinetto.
" E Noel? Non ci hai detto come è andata ieri sera! "
" Ero ubriaca marcia, Trina. Se anche avessimo discusso non me lo ricorderei. "
Frena, frena. Discutere?! Da quando Jade è in grado di discutere con Noel? Da ciò che avevo appurato in quelle pagine credevo sapesse solo scoparci.
" Però " la sento esitare " stamattina ho chiesto a mio fratello. Ha detto che lo ha visto andarsene verso mezzanotte con una tipa. "
" Che cosa?! E chi era? "
" Un'imbucata, di certo. Brutta sgualdrina che non è altro, scommetto che se la porterà alla festa di Halloween, stasera. "
Sono costretta a mettermi una mano sulla bocca per non ridacchiare. E così Noel l'ha scaricata, per questo adesso è così irritata? 
Ben le sta.
" Ma tanto sono certa che si ricrederà non appena mi vedrà stasera, con questo! " aggiunge con aria fin troppo sicura, riferendosi probabilmente al costume.
Mi alzo in punta di piedi, cercando di vedere che razza di costume indossa, ma invano.
" Ti importa ancora di lui? " le chiede Veronica.
" Onestamente no. E poi come vi ho già detto, a letto non è che sia tutta questa meraviglia. E' una questione di principio. E poi chiunque sia la sciacquetta che si porterà dietro, sarà un cesso in confronto a me. "
Mavvaffanculo, chi ti credi di essere?, mi ritrovo improvvisamente a difendere la sconosciuta che esce con il mio amore ex-segreto.
" A proposito di Noel " aggiunge sghignazzando " chissà se questa sera quella lenticchia storta di Alexis si farà viva. "
" So che l'hanno scelta come coordinatrice " dice Veronica, tra le risate.
" Scommetto che l'hanno fatto per pietà, un patetico tentativo di pareggiare i conti per il piccolo tiro mancino dell'anno scorso... Dio, quella lettera d'amore è stato un vero colpo di fortuna, ha ravvivato la serata, oltre che fatto sprofondare quella racchia dalla vergogna!"
" A proposito, non ho mai capito come hai scoperto di quella poesia... "
Adesso ho le antenne tese al massimo. Mi sono fatta tutti i giorni la stessa, identica domanda.
La sento spruzzarsi del profumo addosso. " Diciamo che ho avuto un informatore niente male... chi l'avrebbe detto che un giocatore di football ritardato come Phil avrebbe avuto la sua utilità? "
Cosa?
Cosa???
Chi sarebbe Phil? E' stato un giocatore di football a spifferarle della lettera?
Apro lentamente la porticina dopo che loro escono dal bagno.
Che storia è questa? Come poteva saperlo? Io non ho neppure il coraggio di parlarci, ai giocatori di football, quelli sono proprietà privata delle dive come Jade & Co.
Dopo due minuti mi decido a tornare di sotto.
 



 
31 ottobre. Ore 17.49
 
" Quelle le dovreste puntare sull'albero, non sulla parete della scuola! " esclamo dal megafono, considerando che è da più di mezza giornata che strillo ordini a destra e a manca e la gola mi brucia come mi avessero grattuggiato un pezzo di peperoncino sulle tonsille.
E' il più bel tramonto che abbia mai visto; il cielo arancione si è tinto con strisce grigio-violacee, ma si è anche sollevata un'aria decisamente fredda.
Dietro di me, il palco pullula di luci danzanti, mentre le modelle fanno l'ultimo giro di prova con i loro costumi. Jade indossa un costume da cow-girl, con tanto di cappello, una camicia beige sbrindellata e annodata in modo da far notare il piercing di diamante che le copre l'ombelico a cinquecento metri di distanza, pistola e distintivo. I jeans strappati le coprono solo metà sedere e tutti i presenti hanno già notato il perizoma rosso che porta sotto. 
" E adesso va bene? " borbottano spazientiti i tipi che sto massacrando da un'ora e mezza. Osservo con attenzione il grosso faro luminoso proiettato contro l'Albero dell'Impiccato. Da uno dei rami più spessi penzola una corda avvolta attorno al collo del manichino di una bambina.
Avevamo inoltre attaccato sul proiettore un cartoncino nero con ritagliate numerose figure di pipistrelli che, contro il grosso tronco dell'albero, fanno un certo effetto.
" Ok " dico loro, mostrandogli il pollice alzato. La lunga bancarella di dolcetti è sistemata. Ad un'estremità di essa vedo Mallory, un bicchiere di carta in mano, lo sguardo perso nel vuoto.
" Bu!! " le soffio da dietro e lei sussulta.
" Non ti ho vista! " balbetta, cercando di ricomporsi.
" A cosa stavi pensando? "
" A niente, ero incantata. "
" Giusto, riformulo: chi stavi guardando? " chiedo curiosa.
" Nessuno. " sbotta bruscamente, voltandosi di botto verso il tavolo. Vedo tre giocatori di football venire verso di noi. Ne conosco solo uno, Felix Rokovitch. Non ci ho mai parlato, ma tempo fa sembrava che fra lui e Mallory ci fosse qualcosa. Faccio due più due e finalmente comprendo il perché la mia amica sia paonazza.
Si riempiono tre bicchieri di cocacola alla ciliegia senza guardarci. Con la coda dell'occhio vedo Mallory aggiustarsi freneticamente i capelli, malgrado li abbia perfettamente lisci e corti.
" Ehi, capo " dice improvvisamente uno dei tre, rivolgendosi a me " Niente vodka nella coca? "
" Sì e magari anche un caffè shakerato " aggiungo ironica, convinta che mi stia prendendo in giro.
Felix estrae una fiaschetta dall'interno della giacca. " Non importa, ci ho pensato io "
Sotto il mio sguardo incredulo fa per svuotarla nella bacinella in cui abbiamo messo la cocacola.
Mi fiondo a strappargliela dalle mani, guardandolo come se fosse uno scarafaggio. " Cos'è, uno stupido scherzetto di Halloween? Stasera parteciperanno anche i primini! "
" E allora? Gli facciamo solo un favore. "
" E i docenti. "
" Non si saprà mai chi è stato, non rompere! " grugnisce, tentando di riprendersela, ma io non demordo.
" Non metterai quella roba nelle bevande, capito? "
" Perché? "
" Perché lo dico io. Mi sono fatta il mazzo per assicurarmi che questa festa andasse secondo i piani e non permetterò a nessuno di mettermi in cattiva luce. " ribatto, augurandomi che nessuno si soffermi su quell'enigmatico secondo i piani.
Gli occhi verdi di Felix si accendono di una luce maligna " Altrimenti? Che fai, mi scrivi un sonetto di rimprovero? Una ballata sulle buone maniere? "
I suoi amici scoppiano a ridere, mentre i miei occhi prendono a pizzicare. Vedo Felix incrociare le braccia al petto e osservarmi con aria vittoriosa e sfacciata. Poi lo vedo spostare lo sguardo su Mallory e - non ci credo! - il suo sguardo si fa derisorio. In quel momento non so cosa mi prende, ma mi volto ad afferrare il bicchiere pieno che Mallory ha in mano, per poi centrare la faccia del bastardo con un generoso schizzo di coca. 
Felix fa un balzo indietro dalla sorpresa e uno degli altri due si mette a ridere.
" Io adesso mi allontano. Se durante la festa mi accorgo che gli hai permesso di mettere qualcosa qui dentro me la pagherai. Sono stata chiara? " mi rivolgo duramente a Mallory solo per far sì che recepisca il messaggio.
Subito dopo entro nell'edificio per prepararmi.
Deglutisco più volte, come per mandare giù la rabbia e il nodo che sento in gola.



 
31 ottobre. Ore 21.00
 
Inspira... espira. Inspira...
Ommioddio. Ci siamo.
Eccomi di nuovo chiusa in bagno. Solo che stavolta sono andata in quello del terzo piano, tanto per stare tranquilla. Per sicurezza ho legato il mio foulard bianco ai pomelli delle ante, in modo che nessuno entri.
Ho già infilato il costume, ora sto colorando le ultime ciocche dei miei ricci con una bomboletta. Ho già provato un paio di volte quest'operazione in casa e mi è sempre riuscita perfettamente. Non posso evitare di sorridere: ho la chioma castano-rossiccia che ho sempre desiderato.
Ho preso tutte le precauzioni possibili. Applico un po' di fondotinta chiaro per nascondere le efelidi e metto sulle labbra un rossetto rosso. Con il make up mi fermo qui, anche perchè i miei occhi saranno coperti da una maschera nera. Nessuno dovrà riconoscermi, almeno fino alla fine della sfilata.
Metto le lenti a contatto e la mascherina, tenendo i capelli sciolti. Tutte le fotocopie del diario di Jade sono nel mio armadietto, mentre tutti saranno impegnati a fischiare alle partecipanti della sfilata, io me ne andrò in giro per i corridoi della scuola, sparpagliando frammenti della sua vita segreta ovunque, sotto i banchi, negli armadi, nei registri di classe, in mezzo alla carta per asciugarsi le mani del bagno, sul pavimento dei corridoi. Ma il piatto forte sarà quando Jade salirà sul palco.
Dalla finestra del bagno vedo la massa di gente sparpagliata in giardino. La maggior parte sta ordinando da bere ai tavoli, riesco a vedere una Mallory impazzita, mentre cerca di soddisfare le esigenze di tutti i clienti senza impiegarci troppo. 
Ad un tratto ecco che il dj attacca inserendo la musica introduttiva della serata. I finti fumogeni posizionati ai lati del palco sfumano le luci, creando una nebbia grigio-violacea che permea l'intero palco, mentre la prima modella sta per fare la sua entrata.
Jade è l'ultima, quindi sono in perfetto orario.
Prima di uscire dal bagno getto un'ultima occhiata allo specchio, coprendomi gli occhi con la maschera.
E sorrido.
Questa sera sarò il Cigno Nero.



 
Mi fiondo al secondo piano ed estraggo il plico dall'armadietto. Non ho idea di quanto tempo passi mentre sistemo i fogli dovunque, anche se a me sembra passata appena mezz'ora... una volta terminata la distribuzione, esco dall'uscita sul retro. Ho intenzione di fare un'entrata in grande stile, perciò rifaccio il giro, entrando questa volta dall'ingresso principale, in cui un giovane Dracula super sexy del quarto anno si passa la lingua fra i canini finti, osservandomi.
Uau, penso improvvisamente, quanto sembro bella stasera? Non mi ha neppure chiesto di vedere l'invito.
Passeggio lentamente lungo il tappeto rosso che abbiamo sistemato un paio d'ore fa in mezzo al giardino, senza fare a meno di sistemarmi la profonda scollatura del vestito. Non sono le piume nere che mi solleticano il petto a darmi fastidio, è che in mezzo al reggiseno ho sistemato un lungo tubetto, tipo quelli delle Smarties, solo che questo è di plastica e un po' più grosso. Contiene quattro o cinque vedove nere al suo interno e il tappo mi sta graffiando la pelle.
Non sono ancora molto sicura di come le userò.
Le concorrenti hanno già sfilato, ora il presentatore le sta chiamando una alla volta, per far loro ascoltare frasi di film horror celebri che vengono trasmesse attraverso enormi casse ai lati del palco; colei che indovina tutti e cinque i film passa al turno successivo.
Mi dirigo verso la bancarella dei dolci e prendo un bicchiere di cocacola, ma prima di berne un sorso strabuzzo gli occhi alla vista di Noel. 
Cristo! Noel Kampbolt!
E' vestito da... da ehm, come dire, mummia un po' troppo poco bendata. E' a torso completamente nudo ( santiddio! ) e le bende gli avvolgono le braccia, mani escluse, e le gambe. Indossa una cintura e in mezzo alle borchie ha annodato le estremità delle bende, per non farle cadere giù.
E i suoi capelli scuri sono taaaaanto scompigliati...
Merda! Sta venendo dalla mia parte!
Ruoto su me stessa, ma ora davanti a me c'è Mallory. Temendo che in qualche modo anche lei possa riconoscermi, mi allontano di qualche passo, mischiandomi ai mascherati che seguono la sfilata applaudendo e incoraggiando le ragazze.
Vedo Jade che si prepara per il suo turno e istintivamente digrigno i denti, mentre mi ritornano in mente le opzioni che avevo scritto e cancellato su quel block notes.
1) Noel era il suo ragazzo, e lei ci ha tenuto a chiarirlo.
Ma perché?!
Una come lei, quali problemi credeva mai potesse rappresentare una come me?
E' lei quella che i ragazzi si voltano a guardare, mentre cammina per i corridoi, lei è quella che riceve mezzo voto in più dal professore di biologia ad ogni interrogazione, lei è Miss Liceo, lei è il capo delle cheerleader, lei è alta un metro e settantacinque, è magra come un chiodo e veste sempre Prada!
E io? Io, con il mio metro e sessanta, la mia chioma riccia color carota, gli occhiali e le efelidi che mi ricoprono la faccia, il collo e anche un po' la zona decolletè, cosa rappresento per lei? 
Be', sono magra anch'io e forse l'unica cosa decente che ho sono le gambe, ma a parte questo? Cosa sono, un ostacolo? No di certo.
E allora tesoro, perché non te ne sei rimasta al tuo posto, senza complicare le cose a nessuno?, penso malignamente, quando lei avanza sul palco.
" Perché non sei a sfilare con loro? " domanda una voce maschile al mio fianco.
Mi ci vuole qualche secondo per capire che sta parlando con me.
Sollevo lo sguardo e di colpo mi ritrovo a fissare due occhi blu grandi e decisamente molto belli. Sollevo anche le sopracciglia quando mi accorgo che si tratta del vampirello ammiccante di poco fa...





                                                                           ♦ Continua ♦







Questa era la prima parte. Il prossimo capitolo sarà anche quello finale.
Spero sia stato di vostro gradimento e di essere riuscita a strapparvi almeno un sorriso.
Grazie mille,

Luce L.
   
 
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