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Autore: RiverSong96    07/10/2012    1 recensioni
" Percepivo uno strano rumore, un bip tipo quello delle apparecchiature degli ospedali che progressivamente acquistava velocità, la giusta frequenza di un battito cardiaco."
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4


 

Mi trovavo ancora stesa sul divano e avevo lo sguardo perso nel vuoto. Pur avendo circa un milione di domande da fare non riuscivo a parlare. Dove sono? Perchè mi trovo qui? Come ho fatto a sopravvivere? Ho mirato bene? Sono morta e questo è l'inferno? O sono sopravvissuta? No, impossibile, un colpo alla tempia è fatale! Istintivamente portai una mano alla tempia destra, ma prima che potessi toccare il prete mi interruppe <> Una lacrima rigò il mio viso, non avevo risolto un bel niente, era stato tutto inutile. All'improvviso fui animata da una forza che in quel momento non credevo di avere, mi lanciai contro Don Rodi afferrandogli il collo con entrambe le mani, la poltrona dove si trovava il prete si rovesciò sotto il nostro peso, ma non mi importava, l'unica cosa che in quel momento mi interessava era saperne di più, il dove, il come, il quando e il perché. Non si sfugge alla morte , e soprattutto non ad una morte di quella portata, è impossibile. << Io non dovrei essere qui!>> sibilai. Stranamente il volto del prete non era neanche lontanamente attraversato da nessuna paura, c'era una luce nei suoi occhi, era sinistra, e da quello sguardo capii che non ero io ad incutere timore, lui deteneva il totale controllo. Senza neanche accorgermene sentii come un rumore di vetri rotti, era il mio corpo che distruggeva la TV in tanti piccoli pezzi che si andarono a conficcare nella mia carne, dando vita tanti piccoli copiosi rivoli di sangue, e caddi a terra, cosciente ma senza forze. “Merda, dove diamine sono finita!”

* * * * * * * * * * * * * * *


 


 

 

Ed eccone un'altra che si aggiunge alla schiera dei fedeli”
pensava il dottore.
Ancora un'altra, frutto di una tecnologia fino a cinquecento anni prima sconosciuta, altra vittima di una lotta inutile che perdura ormai da secoli, troppi. Strappata dalle braccia della terra che cinque secoli prima e mai ritornata nel luogo di riposo. Chi avrebbe mai creduto che la tecnologia potesse arrivare a tanto? Non è la prima, è di questo passo non sarà neanche l'ultima... . Tanti piccoli soldatini di legno, addestrati ed educati a chinare la testa ad un potere superiore, in cui io, in qualità di scienziato e ricercatore, non credo, ma....che dire …... sono pagato per questo, e poi, se non lo facessi, perderei tutto...”
Mentre il dottore si abbandonava a questi pensieri che ormai gli affollavano la mente da molto, anzi troppo tempo, pensava anche che doveva avvisare l'Istituto del “nuovo arrivo”. A lui non piaceva questa situazione, ma non poteva farci niente, doveva abbassare la testa e obbedire, altrimenti sarebbe stata la fine, non per lui, ma per la cosa a lui più cara al mondo, la cosa per cui continuava a fare questo sporco lavoro, la cosa per cui stava sacrificando tutti questi “ritornati”, il motivo: sua figlia.

   
 
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