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Autore: JoJo    07/10/2012    2 recensioni
Castiel non c’era più.
L’ultima speranza per il Paradiso era sparita con un semplice schiocco di dita, così come aveva fatto Gabriel poco dopo di lui.
Gli angeli tornarono in cielo subito dopo, incapaci di rimanere in quel mondo pieno di malignità troppo a lungo e i demoni di Lucifero si sparpagliarono, cercando di ritrovare la creatura tanto ambita dal loro signore.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Nessuno sapeva che fine avesse fatto Dio.
Il Creatore dell’Universo era ormai latitante da secoli e neanche gli arcangeli, che erano a lui più vicini di qualunque altro angelo, erano a conoscenza del luogo in cui si trovasse.
Eppure a volte Lui si manifestava.
Non era sempre facile notarlo. Spesso non era che un sussurro, una brezza leggera che faceva muovere l’aria rinfrescando il viso, poco più che un raggio di sole che si intrufolava fra le foglie di un albero ad illuminare a tratti il terreno.
Ma quella volta…
Quella volta il segno era chiaro, impossibile da non notare.
In Paradiso la voce si sparse in fretta e, vinti dalla curiosità e dal cocente desiderio di rivedere il proprio Padre, alcuni angeli scesero sulla Terra, nel punto esatto in cui sentivano bruciare con forza il Suo potere.
Dio non era lì, però.
La radura risplendeva, perfetta con il suo prato verde spruzzato di rugiada, gli alberi ad abbracciarla come un muro protettivo ed il fresco profumo dei fiori che la ornavano che si diffondeva nell’aria, chiara manifestazione della presenza del Signore, di cui però non vi era altra traccia.
“Padre?” chiamò Michael, l’arcangelo, mentre i suoi piedi strusciavano incerti fra i fili d’erba mentre si addentrava nello sprazzo di verde seguito dai suoi fratelli.
Come lui, anche gli altri angeli si osservavano intorno circospetti, gli occhi vigili e suoi volti eterei la sempiterna speranza di ritrovare il proprio Creatore.
Ma Dio non rispose.
Successe qualcos’altro, però. Qualcosa di inaspettato ed unico.
All’improvviso una luce abbagliante, più di qualsiasi stella di ogni galassia del creato, iniziò ad ardere proprio davanti agli occhi esterrefatti di tutti gli angeli presenti.
Non durò che pochi istanti, quasi come il flash di una macchina fotografica, ma il calore che emanava, la purezza, la bellezza, la Grazia, restarono lì, concentrandosi in una figura accartocciata sul terreno fresco.
Anael fu la prima a riscuotersi da quell’evento, affiancandosi immediatamente alla creatura.
“Un angelo.- sussurrò, passando la mano fra i capelli corvini del suo nuovo fratello, che giaceva addormentato fra le sue braccia- Nostro Padre ha creato un nuovo angelo.”
Gli altri soldati celesti si misero a vociare fra loro, perché erano passati millenni da quando Dio aveva creato l’ultimo angelo, le loro voci piene di meraviglia e pronte ad inneggiare canti di gioia come benvenuto al nuovo arrivato.
Michael si avvicinò alla creatura neonata.
Era speciale, di questo non vi erano dubbi. Aveva intravisto l’ombra delle sue ali, poco prima che la luce da cui era nato sparisse, ed erano enormi, e nere, come mai ne aveva viste prima. Ed era anche lucente e immacolata la sua Grazia, che pulsava viva e brillante.
L’arcangelo gli posò una mano sul capo, chinandosi vicino a lui “Benvenuto fra noi, Castiel.”
Sembrava tutto perfetto.
Il Signore li aveva benedetti con un nuovo angelo, un segno che ricordava loro che c’era ancora speranza e che Lui vegliava ancora su di loro e su questa terra.
Invece, all’improvviso, quella radura perfetta ghiacciò e quei pochi angeli lì radunati si misero subito sull’attenti.
“Benvenuto, sì.- fece eco alla voce di Michael una più profonda e glaciale- Ma non scommetterei sul fatto che rimarrà con voi.”
Michael spalancò gli occhi, riconoscendo immediatamente il nuovo arrivato “Lucifer.”
Il panico assalì i presenti. Lucifer, la Stella del Mattino, l’angelo caduto, era lì di fronte a loro.
“Come osi presentarti alla manifestazione dell’amore di nostro Padre?” sibilò il più antico degli arcangeli, mettendosi in difesa dei suoi fratelli più giovani.
“Michael.- ribatté il dannato, puntando i suoi occhi azzurri e freddi sulla creatura appena nata- Tu sai che cosa voglio.”
La battaglia iniziò così.
Alcuni demoni comparsi dal nulla diedero il via agli attacchi.
Quel luogo, cessò di essere pacifico in quel momento, quando le urla e il sangue di creature millenarie si riversò sul suo terreno.
E mentre Lucifer stava per raggiungere il suo obiettivo, mentre le sue mani stavano per afferrare Castiel, pronte a strappargli la sua Grazia ed usarla per i propri fini di vendetta contro quel pianeta e quegli esseri umani che tanto odiava, Gabriel, l’arcangelo che da secoli aveva fatto perdere le proprie tracce, si mise in difesa del nuovo fratello, frapponendosi fra lui e il demonio.
“Gabriel!” ringhiò Lucifer.
Ma l’arcangelo non rispose. Gli rivolse un ghigno divertito e, sfregando fra loro l’indice e il medio sparì, così come il nuovo angelo.
La battaglia perse importanza in quel momento.
Castiel non c’era più.
L’ultima speranza per il Paradiso era sparita con un semplice schiocco di dita, così come aveva fatto Gabriel poco dopo di lui.
Gli angeli tornarono in cielo subito dopo, incapaci di rimanere in quel mondo pieno di malignità troppo a lungo e i demoni di Lucifero si sparpagliarono, cercando di ritrovare la creatura tanto ambita dal loro signore.
E lì, in quella radura una volta perfetta, non rimase altro che l’eco dell’urlo adirato del Diavolo.

 


NdA: Storia liberamente tratta dal libro di Luis Sepúlveda "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare".  Non so come mi sia venuta questa idea, ma sappiate che sono perfettamente consapevole del fatto che non è propriamente normale. -.-'' Detto ciò, spero che la storia possa interessarvi, e sappiate che mi farà assolutamente piacere avere la vostra opinione, di qualsiasi tipo. Baci -JoJo
   
 
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