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Autore: Frankie92    08/10/2012    6 recensioni
Happy Klaine Week! Questo è il mio piccolo contributo per questa iniziativa, bellissima e necessaria per sopravvivere a queste lunghe settimane. Grazie a chiunque leggerà questa raccolta che spero vi regali un sorriso, anche se piccolo.
Day 1: Cooper + Klaine: Fratelli di troppo e boxer fortunati
Day 2: Roomates Klaine: Dalton Arrest
Day 3: Heroes!Klaine: New York's Hero
Day 4: Skank/Nerd Klaine: Smoke and Bowties
Day 5: Photographer/Model: Purple Album
Day 6: Dalton Klaine: Modellini, colazioni e sorprese speciali
Day 7: Winter in NY Klaine: Best moments with you
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Fratelli di troppo e boxer fortunati 






Blaine amava suo fratello. Certo, c’erano stati svariati dissapori, litigi e quant’altro, ma l’affetto che provava per Cooper era sempre rimasto. Fino a quando il cosiddetto fratellone non aveva deciso di prendersi una pausa da Hollywood, o come la chiamava lui “una breve vacanza dedita alla cura della sua persona fisica e mentale”: in poche parole non era riuscito a trovare un ingaggio per l’estate che non fosse una pubblicità di trenta secondi.
E in un primo momento Blaine ne era felice: passare qualche giorno insieme a suo fratello sarebbe stato fantastico, si sarebbero sicuramente divertiti mentre i loro genitori si godevano un tour in tutta Europa. 
Oh, quanto si sbagliava.
 
“Coop, io vado da Kurt!” Lo avvisò Blaine mentre prendeva le ultime cose da portar via “L’ho finalmente convinto a scollarsi da davanti al condizionatore e ad andare a fare un picnic al parco. Ora, dove ho messo quei dolcetti che ho fatto ieri?” Iniziò a cercarli per tutta la cucina, maledicendo se stesso per essere così distratto, non notando neanche l’entrata di Cooper, intento a mangiare da un contenitore di plastica. 
“Fratellino, è rimasto un po’ di latte? Questi dolcetti al cioccolato sono così secchi che la mia gola chiede pietà”
Blaine sbuffò “Guarda tu stesso, no? Non ho mica stampato sulla fronte ‘cameriere personale di Anderson Cooper’” 
Cooper sembrò pensarci un attimo “Hai ragione, dovrei avere una specie di maggiordomo come Batman. Fratellino, non hai detto di voler un lavoro estivo?”
Il ragazzo sospirò drammaticamente e si girò verso il fratello “Coop, smettila di dire sci…. COSA DIAVOLO STAI MANGIANDO?”
Per poco Cooper non si strozzò per la sorpresa “Ma sei impazzito?!? Potevo morire e tu avresti privato il mondo della mia magnifica persona!”
“Magnifica persona un corno! Hai idea di cosa stai mangiando?!?”
Il più grande guardò prima la scatola di dolcetti, poi il fratello “Una qualche specie di dolcetti secchi troppo dolci?”
Indeciso se piangere per avere un idiota divoratore compulsivo di dolci come fratello o per aver quasi rischiato di far venire un coma diabetico (o per lo meno qualche carie) al suo amato ragazzo, Blaine scosse la testa e continuò a preparare il cestino del pranzo, decidendo di comprare un piccolo cheesecake alla pasticceria all’angolo.
“Comunque hai detto che andate al parco? Effettivamente è da tanto che non faccio un picnic. Che ne dici se mi unisco anch’io? Potrei anche portare un pallone da football o guantoni e palla da baseball!”
Blaine lo guardò come se fosse pazzo “Coop, stai scherzando vero?”
“No, perché?”
“Non credo che Kurt voglia anche la tua presenza”
“Ma se mi adora! Non gli darà di certo fastidio!”
“Ho organizzato un pranzo per sole due persone”
“Sai come si dice, no? Dove si mangia in due si mangia anche in tre. E poi basta passare al supermercato e prendere qualche altro panino”
“Coop, ti prego…”
Cooper si alzò uscendo dalla stanza “Allora vado a cambiarmi e a prendere guantoni e palla! Vedrai che ci divertiremo!”
Blaine sbuffò sonoramente: perché non era in grado di farsi valere con il fratello?
 
L’intero pomeriggio fu rovinato, almeno per il povero Blaine. Il pranzo bastò a malapena per tutti e tre, Coop si prese la fetta più grande di cheesecake alla fragola e Kurt non faceva che pendere dalle labbra di suo fratello, ascoltando interessato ogni minima storia su Hollywood.
Si portò una fragola alla bocca, continuando a maledire quell’idiota di suo fratello.
 
“Andiamo, tesoro! C’è questo bellissimo parco acquatico a Westerville dove io e i Warblers siamo andati l’estate scorsa. Sì, quando eri in vacanza da tua zia. No, non c’erano bagnini attraenti. Giuro che ti ricopro di crema solare almeno ogni due ore, ok? Grazie amore! Sì, passo domani. Ti amo tanto anch’io”
Blaine chiuse la chiamata e iniziò a saltellare felice per camera sua, preparando tutto il necessario.
“Ehi fratellino” lo salutò Cooper sul ciglio della porta “Hai per caso un rasoio? I miei li ho finiti tutti”
“Sì, li puoi prendere in bagno” rispose continuando a canticchiare Teenage Dream.
Il fratello lo guardò stranito “Perché sembri un bambino che ha vinto una scorta di dolci a vita?”
“E perché pensi sempre al cibo te?” ribatté Blaine con uno sbuffo “Comunque, domani vado al parco acquatico con Kurt. Almeno ci rinfrescheremo un po’; non sopporto più questo caldo”
“Hai ragione” concordò Cooper mentre armeggiava con il suo cellulare “Sai dove la mamma ha messo gli asciugamani?”
Blaine sembrò pensarci su “Nell’armadio in bagno, no?”
“Intendo gli asciugamani da portare in piscina. Finn dice che Puck ha rubato il suo e mi ha chiesto di prestargliene uno”
Oh no. No, no, no, no.
“E perché gli serve?” chiese temendo di conoscere già la risposta.
“Per domani, no?”
“Cooper, chi ti ha detto di…”
“Sarà fantastico, amico!” disse Cooper tutto eccitato “Una giornata solo per fratelli! Ci divertiremo un mondo!”
“Ma Coop…”
“Hai ragione, sarà meglio che inizi a preparare tutto. Dove avevi detto che erano gli asciugamani?”
 
Il viaggio in macchina verso il parco fu pieno di urla, canti a squarciagola, giochi stupidi sul conteggio delle auto colorate e lamenti del tipo “quanto manca?!?”. Sul serio, Cooper e Finn insieme raggiungevano l’età mentale di un bambino di dieci anni.
Guardò il suo ragazzo sorridergli teneramente dal sedile anteriore della macchina e tutta la frustrazione scomparve: quella giornata non sarebbe stata rovinata da quei due bambinoni.
Arrivati, si posizionarono a bordo piscina e, una volta sistematosi, Cooper e Finn li costrinsero a provare tutti gli scivoli del parco. Letteralmente.
La loro routine era: passare quasi un’ora a fare una fila chilometrica, litigare su chi dovesse andare per primo (Coop e Finn), godersi 15 secondi di divertimento e ricominciare tutto da capo.
Non riuscì nemmeno a fare lo scivolo con il gommone a due con Kurt, perché Finn aveva paura che Cooper l’avrebbe fatto capovolgere e sarebbero morti.
Così era finito seduto sulla sdraio, mangiucchiando uno stupido tramezzino e con un broncio infantile sul viso.
Kurt lo notò, si sedette dietro di lui e iniziò a massaggiargli le spalle.
“Dai amore, ora convinco quei due a farsi una nuotata e io e te ce ne stiamo qui, soli soletti”
Blaine sorrise e gli baciò una guancia “Miglior fidanzato di sempre”
Ma si sa, la sfiga non si ferma mai, perché proprio in quel momento iniziò a piovere.
Kurt riparò sia lui che Blaine sotto l’ombrellone “Vedrai che finirà presto”
Ma la pioggia durò per circa un’ora, costringendo i gestori del parco a chiuderlo in anticipo.
E senza neanche rimborsare il biglietto.
 
Inutile dire che Coop continuò ad interferire con ogni attività che Blaine aveva organizzato insieme al suo fidanzato.
 
“Andiamo, Blainers! Non puoi davvero avere paura delle montagne russe!” lo prese in giro Cooper scompigliandogli i ricci liberi dal gel.
“Non toccarmi i capelli! E non mi fido di quelle cose: e se rimaniamo appesi durante il giro della morte?”
Kurt sospirò “Tesoro, se non te la senti, potrei…”
Cooper prese il futuro cognato per un braccio “Venire a farmi compagnia al posto di questa mammoletta? Ottima idea, Kurtie” E senza neanche riuscire a proferire una parola, Blaine li vide dirigersi verso la giostra, cominciando a maledire per l’ennesima volta quell’idiota di suo fratello.
 
“E quindi questa è la storia di come ho ottenuto la mia prima pubblicità” finì di dire Cooper ingoiando un enorme raviolo al vapore.
Kurt annuì e prese un pezzo di anatra all’arancia “Un bel colpo di fortuna”
“No, mio caro cognato. Il colpo di fortuna è stato trovare questo ristorante cinese a Lima, giusto Blainers?”
Blaine borbottò un sì mentre, quasi con aria sadica, continuava ad infilzare un povero pollo alle mandorle.
“Oh Kurt, dovresti sentire questa: ero al provino per un film…”
Quella sera Blaine si convinse di una cosa: non avrebbe mai più mangiato cucina cinese.
 
“Andiamo, Coop! Sono in bancarotta, come puoi scucirmi soldi che non ne ho?!?”
Cooper scosse la testa e tese la mano “Fratellino, hai fatto sempre schifo  a Monopoli. Ora paga”
Kurt prese una manciata di banconote e le offrì a Blaine “Pensi davvero che lascerei il mio ragazzo in mezzo alla strada, anche se per finta?”
Gli occhi di Blaine brillarono davanti alla premura del suo fidanzato, ma come al solito Cooper ci metteva il suo zampino “Niente carità, Kurtie! Adesso la sfida è tra me e te!”
E Blaine sbuffò, trattenendosi dal rovesciare l’intero tabellone e sbatterlo in testa al suo caro fratellone.
 
Cooper Anderson era steso comodamente (o meglio stravaccato) sul divano di casa, i marshmellow da una parte e il telecomando dall’altra, cambiando canale ogni trenta secondi: doveva controllare la concorrenza, no? 
Era così incentrato (concentrato?)  su una pubblicità di costumi da bagno (sempre per spiare la concorrenza, si ripeteva) che non si accorse dell’entrata furiosa di Blaine, che, senza troppe spiegazioni, gli rubò il telecomando dalle mani e spense la televisione. 
“Ehi! Stavo lavorando!” protestò Cooper con due marshmellow in bocca.
Il fratello roteò gli occhi “Guardando le modelle in costume da bagno? Molto professionale”
“Quale parte di ‘Spiare la concorrenza’ non hai ancora capito?”  
“Non mi interessa, io e te dobbiamo parlare” disse serio il ragazzo mentre si sedeva su una delle poltrone.
Cooper iniziò a preoccuparsi “È successo qualcosa? Non dirmi che hai litigato con Kurt? Andiamo, voi due siete come una vecchia coppia sposata! Vedrai che si risolverà tutto!”
Blaine scosse la testa “Non centra il mio rapporto con Kurt. O meglio centra, ma non in questo modo”
L’attore lo invitò ad andare avanti, guardando Blaine diventare sempre più nervoso.
“Coop, adoro averti qui, sul serio. Sei il mio fratellone, mi piace passare il tempo con te a guardare film o uscendo ogni tanto” Marcò bene l’ultima parte “E quando dico ‘ogni tanto’ non intendo dire ogni volta che io e il mio ragazzo usciamo: non è che mi dia fastidio averti con noi, ma mi piacerebbe passare del tempo da solo con Kurt, ok? Ma ogni volta vuoi venire con noi, trovi ogni scusa possibile per aggregarti. Non è una cosa che mi da fastidio di tanto in tanto, ma non ogni singola volta che sto per uscire con Kurt”
“Quindi…” iniziò a dire Cooper “Ti da fastidio che passi così tanto tempo con te e il tuo ragazzo?”
“È che tra la scuola, il Glee e i nostri genitori, stare insieme è diventata quasi un’utopia. Durante l’estate invece abbiamo più tempo libero per stare insieme e…”
“E accoppiarvi su ogni superficie orizzontale e non”
Blaine arrossì vigorosamente “Voglio solo passare più tempo da solo con il mio fidanzato”
“Fratellino, ti ricordi la mia prima ragazza?” 
Cosa centrava questo? “Mi pare si chiamasse Sarah o Sabrina”
“Sarah. Avevo quattordici anni e tu ne avevi quasi cinque. La prima volta che la portai a casa per farla conoscere  a mamma e papà,  ti beccasti tutta la sua attenzione: ti prendeva in braccio , ti pizzicava le guance e giocava sempre con te. Non me la presi ovviamente, eri solo un bambino ed era normale che ti piacessero così tanto le attenzioni. Una sera, mamma e papà uscirono a cena fuori e io ti facevo da baby sitter insieme a Sarah. Ti feci cenare, fare il bagno e ti misi a letto alle nove precise. Così io e Sarah avremmo avuto un po’ di tempo per ‘stare soli’, ma tu non eri della stessa idea” Cooper sembrava quasi trattenersi dal ridere “Quella sera chiedesti una ventina di volte un bicchiere d’acqua, una decina di favole della buonanotte, ti intrufolasti un paio di volte nel salotto e alla fine fummo costretti a guardare un cartone della Disney per farti stare tranquillo e ti addormentasti completamente cinque minuti prima che mamma e papà tornassero. Mi avevi completamente rovinato la serata”
“Io non mi ricordo” borbottò Blaine confuso e imbarazzato.
“È normale, avevi solo cinque anni, ma eri un guastafeste. Ogni sacrosanta volta che mi trovavo con qualche ragazza, arrivavi tu e non ci mollavi più. Ti ricorda qualcosa?”
“Un momento” lo interruppe il fratello “Quindi ti sei autoinvitato ad ogni uscita con Kurt per vendicarti?”
Coop scosse la testa “Non è una vendetta. Fartela pagare per avermi rubato i boxer fortunati prima di un audizione, quella sarà una vendetta. Questa volta era più una piccola ripicca”
“E che differenza c’è?”
“Che, visto che sono un fratello spettacolare, stasera me ne vado a cena fuori con un’aspirante modella, mentre tu avrai casa libera. Fanne quello che vuoi, ma non sul mio letto, ti prego”
Blaine sorrise felice e si buttò ad abbracciare il fratello “Grazie, fratellone!”
“Non c’è di che, fratellino”
 
“Sì mamma, sto andando fuori a cena. Blaine rimane a casa, è abbastanza grande per rimanere solo, no?”
Erano circa le otto di sera quando Cooper telefonò ai suoi genitori, avvertendoli dei piani della serata.
“No, Kurt ha una cena di famiglia stasera, non verrà, ho già parlato con  Burt” mentì con estrema facilità (era un attore nato) “Oh, non ti preoccupare, non farò tardi” Si appoggiò al cofano della macchina, lo sguardo puntato sul SUV di Kurt parcheggiato lì vicino “Devo lasciarti, o perdo la prenotazione. Vi voglio bene anch’io, ciao”
 
Blaine avrebbe passato tutto il suo tempo in quella situazione: Kurt sopra di lui, una miriade di baci su ogni parte del suo corpo, il silenzio della casa. Sarebbe stata la serata perfetta.
Allungò un braccio verso il comodino, mentre il suo ragazzo si dedicava a mordere e baciare un punto indefinito sul suo colloe aprì il cassetto, iniziando a cercare i preservativi e il lubrificante, ma non li trovò. Cercò meglio, ma niente. Provò con il secondo cassetto, stesso risultato.
“Kurt, Kurt, aspetta” lo fermò allontanandolo appena “Non trovo i preservativi”
Kurt alzò un sopracciglio “Li tieni sempre nel primo cassetto, sicuro di non averli finiti?”
Blaine scosse la testa “Ho controllato stamattina. Avevo ancora mezzo pacchetto. Ed è sparita anche la bottiglietta di lubrificante”
Entrambi iniziarono a svuotare il cassetto, ma ancora niente.
Blaine si alzò dal letto “Vado a vedere in bagno o in camera di Cooper” Rabbrividì al solo pensiero, ma non aveva altra scelta. Passò venti minuti a setacciare ogni angolo della casa, ma fu una ricerca vana. 
Tornò da Kurt sconsolato, buttandosi sul letto “Ero sicuro di averli qui!”
“Tesoro, calmati. Non è successo niente. Dovrò ricordarmi di portare una specie di kit di emergenza per le prossime volte” 
Furono interrotti dallo squillo del cellulare di Blaine, che lo prese subito.
“È un messaggio da Cooper”
“Caro fratellino, rubarti i preservativi e il lubrificante proprio ‘questa sera’, questa è una vendetta. Così ci penserai due volte prima di rubare i miei boxer fortunati”
“COOPER!!!!!”
 
Cooper premette inviò e ghignò “Scusami, Allie. Era un messaggio importante. Stavamo dicendo?”
“Oh, non ti preoccupare” rispose la modella bionda con sguardo ammaliato “Mi stavi dicendo di come hai ottenuto la tua pubblicità”
“Giusto. Sono andato al provino e…”
Mentre parlava, ripensò alla busta piena di preservativi che aveva in macchina e alla faccia di Blaine dopo aver letto il suo messaggio.
Cooper Anderson era una brava persona, forse un po’ troppo vanesia, ma era pur sempre un attore. Cercava di essere un bravo figlio e un grande fratello. Ma quando si trattava dei suoi boxer fortunati, era pronto a tutto pur di vendicarsi.

Note dell'autrice:
Bene, salve a tutti e buona Klaine Week a tutti! Questo è il mio primo tentativo di partecipare ad un'iniziativa così grande (almeno dal mio punto di vista) e direi che sono terrorizzata? Un pochino forse? Ma ho voluto comunque provare, un po' per risollevarmi dalla 4x04 (il personale 21-12-2012 delle Klainer) un po' perchè scrivere migliora sempre l'umore (e dopo due ore di chimica a disegnare bastoncini e pallini, diventa una cosa ESSENZIALE) sono qui, con queste one shot di poche pretese se non quella di strapparvi un sorriso.
Ma direi di passare a questa storia in particolare: amo Cooper Anderson, sul serio (oltre ad amare spudoratamente Matt Bomer), ma soprattutto amo Cooper Anderson in versione vendicativa. 
E quest'idea mi è stata gentilmente ispirata da vicende familiari molto simili (avete presente l'adorabile Blaine bambino che rompe al fratello? Ecco mio zio potrà confermarvi quanto io sia stata più sadica e rompiscatole alla tenera età di cinque anni) e adesso ne sono costretta a pagare le conseguenze, come il povero Blaine (anche se non a quei livelli, ma Cooper Anderson ha il suo stile, no?) 
Bene, forse dovrei finire questo monologo.
Un ringraziamento speciale va alla mia splendida Beta, Michela, che si mette a betare pure di notte solo per farmi un favore. Grazie Mickey, sei fantastica!
E un grazie a voi che siete arrivate fino allo fine di questo sproloquio e spero vivamente che questa one shot vi sia piaciuta.
Fatemi sapere le vostre opinioni se volete, sono aperta anche alle critiche!
A domani con una nuova storia (e un nuovo sproloquio, ma questi sono dettagli)
Baci

Frankie xX 
  
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