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Autore: demsstrength    08/10/2012    4 recensioni
Meredith Wears è una sedicenne che si trasferisce a Londra.
Cerca di essere ottimista ma trova compagni ancor più stronzi di quelli a Napoli.
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- Meredith Wears. Che dici se ci iniziamo a conoscere con una sana scopata? Magari a casa mia.- mi sussurrò qualcuno prendendomi i fianchi da dietro.
-Non toccare mia sorella Tomlinson.-
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.. io dovrei fare un disegno per domani..- si avvicinava ancora.
-Se vuoi che te lo faccia hai sbagliato persona.- continuai io con tono calmo, come sempre.
Prese il mio braccio e mi strattonò facendomi avvicinare ancora di più a lui.
-Tu mi farai quel disegno.- mi sussurrò.
Annuii a testa bassa.
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Senza dire niente mi posò le labbra sulla fronte, come una mamma fa con il figlio per controllare se ha la temperatura alta. Irrigidii e sbarrai leggermente gli occhi stranita per quella sua reazione e come me anche i ragazzi restarono scioccati.
-Non hai niente, ti riaccompagno io appena finiamo.- mi mise una mano dietro la testa e mi sorrise, per poi spingermi in avanti quasi dolcemente.
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Che ne dite? Vi ha incuriosito? Sono piccole parti prese da vari capitoli.. vi aspetto c:
Sciaau bele!
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Londra. Sono nell’aereo per Londra. Si, proprio una delle città che odio di più. Il cibo è pessimo e la gente è fredda. Odio la pioggia.. l’aereo è fermo all’aereo porto proprio per questo motivo, qui diluvia.. ecco, anche madre natura ha deciso di far piovere per farmi restare qui. Non siamo nemmeno partiti che già mi manca il sole della mia bellissima Napoli. Odio la mia vita. Ti saluto unico amico che mi capisce. Meredith »

Riposi il quadernino cartonato nel mio zaino prendendo l’iPod e le mie amate cuffiette. Si prevedeva una giornata mooolto lunga.

                               11 Settembre 2008

 

«Sono passati due giorni dal mio arrivo a Londra e non ho messo piede fuori casa anche perché non siamo nemmeno a metà settembre che si gela, almeno questi due giorni ha fatto freddissimo. Sono le 6:30 e dovrei prepararmi per il primo giorno di scuola, ho un’ansia tremenda.. forse per i nuovi compagni … tanto per non dimenticare quello che è successo il primo anno di liceo a Napoli.. Baci.. Meredith»

Dovevo trovare un nuovo nascondiglio a quel diario prima che Josh lo avrebbe trovato. Pensai qualche secondo ma non avevo affatto voglia di arrivare tardi il primo giorno quindi mi limitai a metterlo nel cassetto della biancheria. Mi diressi verso il mio bagno – l’unico lato positivo del trasferimento era che avevo una stanza con un bagno all’interno tutto per me – feci una smorfia notando le mie cose ancora impacchettate  ma senza perdere tempo mi privai del pigiama e lasciai che il getto d’acqua calda mi scaldasse. Uscita e asciugata indossai dei jeans stretti, una maglia vintage con un cardigan sopra e il mio cappello portafortuna, riguardo al trucco misi solo un sottile filo di fard  per nascondere il mio chiarissimo colorito.

-Buon giorno fratello coglione, mamma e papà sono già usciti?- dissi schioccando un bacio sulla guancia del mio fratellone.

-Si.. sei pronta?- raccolse la sua cartella.

-No.-              

-Perfetto andiamo.- mi afferrò il polso e io feci appena in tempo a prendere la tracolla che uscimmo.

Il tragitto fu silenzioso ma subito arrivammo, la scuola era dietro l’angolo; ci ritrovammo davanti ad un imponente edificio dai mattoncini rossi circondato d’avanti da un cortile e sul retro da un parcheggio.

-C’è troppa gente che mi fissa, non voglio entrare.- sussurrai a mio fratello.

-Ci sono io.- mi strinse forte la mano e mi fece un sorriso che ricambiai. In effetti per quanto non lo sopportassi lui c’era sempre stato.

Cominciammo a camminare attraversando il portoncino e ci dirigemmo verso un muretto vuoto e stranamente tutti ci guardavano preoccupati.

-Signorini, aria.- ci si avvicinò un gruppetto di ragazzi con aria strafottente.

-Si scusate, andiamo Josh..- stavo per allontanarmi con la testa bassa ma mio fratello mi bloccò per il polso.

-No.- li sfidò.

-Questo è il nostro posto, dovete andare via.- fece il uno di loro che aveva i capelli tipo Justin Bieber.

-Cazzo Liam, non devi essere così gentile.- lo rimproverò un altro con la pelle ambrata e un ciuffo kilometrico.

-Non lo ripeterò un’altra volta, andate via o non finirà bene.- continuò lo stesso ragazzo che aveva cominciato, aveva la stessa pettinatura di Liam.

-Josh, andiamocene.- gli sussurrai continuando a fissare impaurita quel ragazzo.

-AHAHAH! Ti fai difendere dalla tua ragazza?- rise con la stessa area strafottente.

-E’ mia sorella.-

-Oddio! AHAHAHAHAHAH.-

Serrò i denti e i pugni sempre più convinto di saltargli addosso e a dare inizio ad una rissa.

-No ok, adesso..- era pronto per sferrargli un pugno ma una ragazza bionda con gli occhi azzurri si mise davanti.

-Louis no. Siamo al primo giorno di scuola e già cominci?- lui si fermò e abbassò lo sguardo.

-Venite via..- ci trascinò via.

-Lo sai che tua sorella ha un bel culo?- urlò quello riccio.

-Non preoccuparti, fanno sempre così.. sono il gruppo di stronzi della scuola.- fece la ragazza notando che Josh stava per ribattere.

-Stategli alla larga.. comunque io sono Abbie- ci sorrise.

-Io sono Josh.-

- Meredith.- sorridemmo.

-Perché si è fermato?-

-Oh, è mio.. mio fratello.- abbassò la testa imbarazzata.

-Ah, e i tuoi..?-

-Non sanno niente, viviamo qui a Londra solo io e lui.-

-Ok.. comunque, potresti aiutarci a trovare i nostri armadietti?-

-Certo.. dammi il bigl..- non feci in tempo a porgerglielo che spalancò gli occhi.

-Cosa c’è?-

-Bene, la notizia buona è che siete vicino a me, quella cattiva e che siete anche vicino a quei cinque…-

-Vabbè, non saranno mica male..- finsi un sorriso ma dentro avevo paura, avevo paura delle prese in giro, avevo paura dei dispetti …

Le lezioni cominciarono e alla prima ora avevo arte, ottimo modo per cominciare.. si, amo l’arte, amo l’odore dei pastelli, della cera..

Ero seduta accanto ad Abbie e dietro di noi c’era il ragazzo dal ciuffo kilometrico che si chiamava Zayn, Zayn Malik. Mi prestarono un foglio da disegno e mentre ero concentrata sulle varie sfumature per colorare un tramonto cominciano ad arrivare palline di carta; mi guardo in torno e noto Zayn che si sbellica dalle risate, lo ignoro. Ed eccone un'altra, mi volto verso di lui incavolata nera ma mi fa cenno di leggere il biglietto:

‘Bel culo Wears’

Continuai ad ignorarlo nonostante lanciava una pallina al secondo.

La lezione finì presto e dopo che Zayn calpestò il mio disegno che mi aveva fatto cadere fuggii da quella classe dirigendomi con Abbie verso il mio armadietto.

-Josh, com’è andata la prima lezione?- sorrisi al mio fratellone.

-Una merda, sono in classe con quel Louis, ha la mia età…-

-Dai, ignora tutto che andrà meglio.-

- Meredith Wears. Che dici se ci iniziamo a conoscere con una sana scopata? Magari a casa mia.- mi sussurrò qualcuno prendendomi i fianchi da dietro. Un piccolo brivido mi percose la schiena.

-Non toccare mia sorella Tomlinson.-

-Altrimenti che mi fai Wears?- mi mollò e si mise di fronte a mio fratello con aria di sfida.

La campanella che ci imponeva di rientrare in classe suonò; cambiai velocemente i libri e mentre mi dirigevo da sola verso un’altra classe passò il riccio e mi diede una sonora pacca sul sedere che mi fece irrigidire.

Anche quest’ora e le seguenti passarono velocemente e ci ritrovammo tutti in cortile anche se io sarei voluta andare a casa.

-Allora  Meredith, che dici se uno di questi giorni studiamo insieme?-

-Ti prego chiamami Mer.. odio il mio nome. Certo, mi farebbe piacere.- sorrisi.

-Beh, allora oggi ti va di venire da me? Louis dovrebbe stare a casa di Harry fino alle otto.-

-Ehm.. ok..- annuii non pienamente sicura della mia risposta.

-Perfetto, ho il tuo numero.. ti mando un messaggio con l’indirizzo.-

-Perfetto, ora andiamo.. Josh?-

-Cosa? Ahh ok.. Ciao.-

 

-Siamo a casa!- urlò mio fratello ma nessuno rispose. Infatti andati in cucina c’era un biglietto attaccato al frigo che diceva:

‘Siamo a lavoro. Nel fornetto trovate la pasta ancora calda, buon appetito xx

PS. Torniamo tardi, ordinate una pizza’

E come sempre anche qui i miei non c’erano, sempre a lavorare..

Io e mio fratello pranzammo in silenzio e dopo essermi messa d’accordo con Abbie stavo per uscire di casa.

-Dove vai?- mi bloccò Josh.

-Da Abbie.. torno stasera.-

-Tu non ci vai.-

-Ehm.. io ci vado.- ribattei ridendo.

-Abita con Louis, è sua sorella. Vuoi andare nella tana del lupo? Bene, fai come vuoi, ma poi non dire che non ti avevo avvertita.- si spostò e potei uscire.

 


Yoooo I'm Baack!
La mia testolina ha sfornato qualche giorno
fa questa storiella.. volevo fosse una OS ma alla fine meglio mettere più capitoli..
tanto durerà poco..
Vabbè, se la leggete fatemi un segnale..
Sciaoo c:
-Louisa

  
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