Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: Valerie Clark    09/10/2012    0 recensioni
Questa è la mia storia,o meglio la storia di cosa sono diventata.Forse scriverla qui è l'unica cosa che mi resta.Chiedo già scusa se ci sono errori;non ho avuto le palle di rileggere cosa avevo scritto.
'E ci sono questi occhi e ci sono io.
Sono brutta, poi bella e poi niente.
Niente è un aggettivo: io sono niente. Io valgo niente.
Quello che ero mi è stato portato via.'(capitolo5)
-Ogni capitolo ha il titolo di una strofa di 'Shake it out' dei Florence&the machine-
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Shake it out.
(And it’s hard to dance with a devil on your back, so shake him off)
-
 
Fine o non fine a me non sembra sia cambiato tanto.
Accidenti, doveva essere l’anno in cui cambiava tutto, o almeno cambiava qualcosa.
Che è cambiato? Un cazzo.
 
‘Accidenti, hai presente quando vuoi dire così tante cose che non riesci a dirne nemmeno una?
Quando vuoi correre ma sei paralizzata?
Quando vuoi urlare ma ti brucia la gola?
Quando vuoi dormire ma hai paura?
Quando vuoi qualcosa talmente tanto che fai di tutto per ottenerla?
Quando vuoi qualcosa talmente tanto che sai che non la otterrai mai?
Hai presente?’
 
‘Di cosa hai bisogno? Vieni qua, te lo do io. Vieni qua, ti aiuto io. Sono sempre stata bravo a capire le persone.
Posso aiutarti. Permettimi di aiutarti.
Posso amarti, lo so fare. Permettimi di amarti.
Non preoccuparti, va tutto bene. Stiamo solo cadendo a pezzi, va tutto bene.
Vieni qua, ti asciugo quelle lacrime, ti pulisco quel mascara, ti curo quelle ferite.
Abbracciami, te la do io la forza che ti serve.
Annullami, sono qui per te.
Guardami, ti aiuto io.
Spiegami, io ti capisco.
Rispiegamelo, lo puoi fare.
Amami.
Ma non odiarmi, ti prego non odiarmi. Non odiarmi se non riesco in qualcosa, se non faccio altro che fallire, se non riesco ad essere abbastanza per te.’
 
Sono a pezzi.
Le prove d’amore, le pene d’amore, tutte queste stronzate non funzionano se stai cercando di conquistare te stessa.
 
‘Hai paura? Lo so che hai paura.
Lo so che tutto ti fa paura.’
 
‘Fallisco. Sto fallendo.
Non faccio altro che fallire.
È vero ho paura.
Ho paura che il mondo mi crolli addosso, ho paura che la vita abbia altre sorprese per me.
Ho paura che se ne vada, ho paura che anche la mia vita se ne vada.
Ho paura di non accorgermene.
Ho paura di non fare in tempo.
Ho paura di svegliarmi una mattina e capire che è troppo tardi, ho paura di non aver fatto tutto.
Ho paura di non essere abbastanza, ho paura di fallire.
Ho paura di avere paura, ho paura di non aver mai avuto paura prima.
Ho paura di perdermi qualcosa, ho paura di addormentarmi.
Ho paura della luce, ho paura di svegliarmi.
Ho paura di sognare, ho paura di rivederti.
Ho paura di finire.
Ho paura di essere finita, ho paura di aver rovinato tutto.
Ho paura di piangere, ho paura di non saper impedire al mio cuore di battere forte.
Ho paura di convincere le mie gambe a muoversi.
Ho paura di fare un passo, ho pura di correre, ho paura di andare avanti.
Ho paura di non riuscire ad andare avanti.’
 
‘Cosa ne è stato dei sogni che avevamo? Cosa è successo a quella ragazzina che voleva diventare un pirata? Cosa è cambiato da quando davi il massimo?’
 
‘Il pirata? Ma che non lo sai che a me il mare fa schifo, con tutto quei pesci e le alghe viscide?
Ma che te lo devo spiegare io cosa ti piace e cosa no?
Non voglio farlo, il pirata.
Non sono abbastanza forte per fare il pirata.

Però è vero, io il pirata lo volevo fare davvero. Io coraggiosa volevo esserlo davvero.
E io do il massimo! Lo sai che lo faccio, solo che non basta.
Evidentemente il mio massimo non è abbastanza. Evidentemente i miei sogni erano sbagliati.
E non guardarmi così, lo sai che ho ragione.
E lo so che sei brava a convincere le persone, cosa credi.
Lo so che basta guardarti negli occhi per accorgersi che hai ragione, anche quando menti.’
 
‘Saresti perfetta, nella tua imperfezione.
Saresti brava se solo ci credessi.
Saresti il più forte e coraggioso pirata del mondo.
Saresti tutto, solo che non vuoi esserlo.
Se solo fossi determinata …’
 
‘Lo ero.
Se volevo qualcosa me lo prendevo, se volevo essere pirata tornavo indietro nel tempo per diventarlo.
Io non piangevo, non piangevo mai.
Io non perdevo.’
 
Basta prenderti in giro, Chià.
Basta litigare con te stessa.
Parla, cristo, parla!
Urla, grida!
Fa’ qualcosa, non lasciarti andare così, non perderti così.
Non dimenticarti cosa sei.
Non permettere a te stessa di farti del male.
Non prenderti a pugni, non odiarti.
Non annullarti, ti prego.
Ascoltati, aiutati.
Calmati.
Guardati: cosa sei diventata?
Riprenditi ciò che era tuo di diritto.
Amati.
Non perdere tempo, non avere paura.
Tu non hai paura, non puoi avere paura.
Non lasciarti scappare tutto dalle mani.
Non recitare, getta la maschera, sei stanca ormai.
Non sei stanca? Non vuoi cambiare qualcosa?
Perdio, non è vero che non puoi farcela.
Era un’espressione che non conoscevi, non fallire.
Guardati allo specchio; cosa vedi? Ti piace?
Non credo.
Ti prego, Chià, non perderti così.
Una volta lessi in un libro ‘perchè tengo un diario?semplice,perché sono in guerra e ritengo quindi opportuno ricordare bene ogni mossa.’.
Anch’io sono in guerra;non combatto per un ideale o per la patria,combatto per me e contro di me.
Sono il nemico che più temo,la mia più grande insicurezza,il mio unico punto debole.
Ma chi vuoi prendere in giro?
Ma chi voglio prendere in giro?

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: Valerie Clark