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Autore: Iknowisnteasy_    09/10/2012    3 recensioni
"Un rumore. Un sospiro. Un passo.
Impercettibili.
quel tanto che bastò a far si che Blaine si girasse lentamente prima di sentire la terra crollargli sotto i piedi.
Il suo cuore rallentò i battiti in modo tale da far si che il suo respiro si fece più lento e prolungato. Poi una scia di gelo gli attraverso il corpo con la stessa intensità di un fulmine a ciel sereno."
Ecco come io ho pensato la riappacificazione della mia Klaine. Perché in questo periodo ho bisogno, di sentirli ancora una volta vicini
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di ritorno, ora che la Klaine week è iniziata la mia vita è completa! Diciamo che torno dopo esattamente quasi un ehm mese di assenza? Ho deciso di tornare in carreggiata con qualche OS tanto per riprenderci la mano.
 

Quindi nulla, buona lettura a tutti.


NB: Scrivo questa FF perché la quarta puntata mi ha scioccata e io dovevo riprendermi dal dolore emotivo e fisico.. quindi scrivo questa cosa che è ispirata alla riappacificazione Klaine  (secondo ciò che la mia mente ha pensato) e nulla. Spero di non portarvi via quel poco di sanità mentale rimasta in voi.

Buona lettura a tutti.



 

Questa OS è dedicata alla mia amica Silvia perché mi sopporta sempre con gli scleri che faccio,  perché mi ha assistito mentre la scrivevo e perché  sentivo il dovere di dedicargliene una dopo che lei me ne ha gentilmente dedicata una a sua volta .. contorto come ragionamento ma.. si.! Ti voglio bene Cccara!





 

Un mese.

trenta giorni e una settimana.

Blaine li aveva contati. Erano passati esattamente trentasette giorni dall’ultima volta che aveva visto Kurt. Dall’ultima volta che lo aveva guardato nei suoi occhi azzurri, persi. Smarriti dopo quando gli aveva appena detto.

Aveva commesso il più grande errore della sua vita. E gli faceva male. Troppo.

Avrebbe certamente dato tutto per far si che quello che aveva fatto non fosse mai accaduto, avrebbe fatto tutto per poter tornare indietro e potersi dare un sonoro schiaffo in facci e urlarsi contro che stava commettendo un’idiozia.

Ma non poteva. Ciò che aveva fatto oramai era incancellabile. irrimediabile

Lo aveva perso. Era davvero finita? Perché Kurt non gli lasciava spiegare quanto dannatamente si sentisse in colpa. Quanto gli faceva male l’idea di esserselo fatto scivolare dalle mani in quella maniera  così stupida.

Così infantile quasi.

Non gli rispondeva al telefono ne ai suoi messaggi. L’ultima volta che era riuscito a sentire il suono della sua voce fu quando, preso da un attacco di disperazione, aveva provato a chiamare Kurt con il cellulare di Finn.

Ma il piano falli miseramente. Come tutto il resto d'altronde.

Aveva  smesso di ridere lo si poteva capire dal fatto che il colorito sulle sue guance, spesso roseo e vivace, era divenuto pallido e freddo.

Aveva smesso di cantare gli assoli al Glee club. A dir la verità ancora non riusciva a spiegarsi perché ci andava ancora. Che senso aveva senza di lui ?

Che senso aveva la sua vita senza Kurt a riempirgli le giornate?  A ricordargli costantemente quanto, a modo suo, fosse perfetto.

Nulla aveva più senso senza di lui. nulla


Le luci del palco erano ancora accese nonostante tutti se ne fossero oramai andati.

Blaine poteva sentire la stanchezza cadergli a picco, partire dalla testa, scendendo fino giù alla spina dorsale fino ad arrivare alle gambe e ai piedi.

Aveva dato il meglio di se questo era più che sicuro. Ma sicuramente non era stato grandioso come lo scorso anno.

Nulla era stato minimamente paragonabile all’ultimo spettacolo a cui aveva partecipato.

Forse perché il ricordo del suo amore appena sbocciato gli faceva male al cuore o semplicemente perché gli ricordava la prima volta che aveva fatto l’amore. Ma la risposta balenò così lentamente in testa che Blaine si sentì  stupido. Cercava di darsi costanti spiegazioni al fatto del perché fosse divenuto così triste e malincolico, ma per quanto ci provasse la risposta era sempre ferma li. Sempre uguale.

Sempre la stessa, un punto fermo nel bel mezzo di tutto.

Kurt. Kurt . Kurt . Kurt e ancora Kurt.

Non riusciva a pensare a null’altro che fosse lui. Gli mancava tutto, la sua voce, la sua risata, i suoi occhi così chiari come l’azzurro del mare e poi gli mancava la sua presenza fisica all’interno della giornata. Gli mancava tutto .
Era solo nel bel mezzo di tutto, eppure Blaine aveva deciso di restare li. Al silenzio.  Godendosi un po’ di serenità.

Gli piaceva quel posto.

Eppure gli faceva così male. Perché tutto attorno a lui gli ricordava ogni singolo istante di felicità.

Il modo in cui le loro labbra si baciarono in modo languido e lento come a sigillare l’inizio della notte più importante della sua vita.

Al solo pensiero di  come le loro mani si sfioravano lentamente.

A come i loro sguardi si intrecciavano e i loro nasi si arricciavano e il modo in cui le loro guance si arrossavano presi forse dal troppo amore che contenevano cercando timidamente di non sembrare così impacciati.

Ricordava tutto.

E faceva male. Perché  in quel momento di accorse del fatto che aveva permesso a qualcun altro, ad un'altra person che  non era Kurt, di toccarlo in quel modo.

E subito dopo si fece schifo da solo.

Come anche solo gli era potuta balenare in testa l’idea di potersi far toccare da un altro ragazzo, come anche solo poteva averlo pensato?

Come aveva potuto.

<< Razza di idiota.>> si disse.

Aveva solo foglia di farsi del male. Si sarebbe picchiato volentieri, si sarebbe preso a schiaffi da solo se ne avesse avuto la forza.

Ma la verità era che.. non ne aveva.

Aveva smesso di lottare contro se stesso da quella   sera. Dalla sera nella quale era fuggito via da casa di quel tipo del quale conosceva solo il nome ancora, così schifato di se stesso da farsi paura.

Stava quasi per andarsene. Voleva solo chiudersi in camera e dormire. Dormire e rifugiarsi in quel luogo dove tutto era così dannatamente facile.

Poi..


Un rumore. Un sospiro. Un passo.

Impercettibili.

 quel tanto che bastò a far si che Blaine si girasse lentamente prima di sentire la terra crollargli sotto i piedi.

Il suo cuore rallentò i battiti in modo tale da far si che il suo respiro si fece più lento e prolungato. Poi una scia di gelo gli attraverso il corpo con la stessa intensità di un fulmine a ciel sereno.

Kurt era in piedi a qualche metro di distanza da lui. Era serio, con una strana espressione sul viso e le braccia conserte.

Sembrava immobile. Quasi come se qualcuno lo avesse fermato. Bloccato

Blaine si alzò lentamente rimanendo in silenzio, anche se lottò contro l’istinto di buttarsi per terra urlando e piangendo dicendogli che gli dispiaceva da morire e che avrebbe preferito morire piuttosto che vivere senza di lui.

Ma semplicemente non lo fece. Rimase in silenzio.

Ancora impressionato dalla figura di Kurt davanti a lui domandandosi se fosse solo una proiezione della sua mente decisamente troppo stanca e insonnolita.

Domande senza risposta vagano nella mente persa di Blaine.



Cosa ci faceva li?  Perché? Era reale? .. ma soprattutto, gli avrebbe parlato?

Domande alle quali ancora non riusciva a darsi una risposta sensata.

La sua testa gli girava e sentiva di essere sull’orlo di cadere. Crollare.

Come aveva sempre fatto.

Blaine si chiese se mai avrebbe parlato. Iniziava ad avere seri dubbi.

Credeva che sarebbero rimasti così, immersi in quel silenzio terribile fino ad arrivare al punto di impazzire.

Blaine odiava il silenzio.  Lo odia

L’ultima volta che era stato così tanto in silenzio con la voglia nel cuore di voler urlare, ma senza che nessuno rispondesse, fu quando, dopo il suo ultimo ballo studentesco, si era ritrovato sul cemento freddo del cortile del retro della scuola con le ultime lacrime che gli prosciugavano il viso  che lentamente andavano a sigillare quel dolore così forte che avrebbe ricordato per tutta la vita.

Le macchie di sangue dai vestiti se ne sarebbero andate. Ma quella impressa nel suo cuore, no. Mai.

Ed era esattamente così che si sentiva, incapace di parlare di ascoltare. Di vivere.

Gli occhi di Kurt continuavano a scrutarlo.

Dalla testa ai piedi. Blaine si sarebbe infastidito con chiunque altro. Ma non con lui.

Non con Kurt certamente.

Dopo che ebbe finito sospirò profondamente.

<< trenta giorni..>> disse a fior di labbra.

Un sussurro. Ma per Blaine era il paradiso.

<< Esattamente trenta giorni.>> disse scandendo di più le parole.

Li aveva contati.
Kurt aveva contato quanto tempo erano stati separati l’uno dall’altro.

<< Kurt..>> disse Blaine con l’imputo di buttarsi tra le sue braccia e piangere disperatamente.

Ma il ragazzo indietreggiò non appena avanzò di un passo.

<< Chi era?..>> disse in tono freddo e terribilmente serio. Blaine rimase a fissarlo per qualche secondo con faccia sbalordita

<< Blaine..>> disse  come se facesse male pronunciare ancora una volta il suo nome.

<< Ti ho chiesto di dirmi chi era..>> Disse infine senza staccare mai i suoi occhi penetranti dal suo volto sbalordito.


Devo dirglielo.. devo dirgli chi era. Ci sono vicino, con cautela Blaine, affronta tutto un passo alla volta.


<< Si chiama Elliot… >> ammise in tono deplorevole e terribilmente schifato.

Kurt non disse nulla. Ma i suoi occhi divennero innaturalmente lucidi e vuoi come quella sera

Lo incoraggiò a continuare.

<< Lui..  è un vecchio amico di Wes. Non era mia intenzione contattarlo.. io volevo -.. >>

<
<< però lo hai fatto. >>> lo interruppe Kurt con tono freddo.


<< Si.>> ammise.


<< Continua..>> aggiunge il ragazzo in piedi difronte a lui.


<< Io mi sentivo così solo, così spaesato. Volevo solo parlare con qualcuno che mi capisse. Voglio dire, capisse quello che intendevo. Parlarne con qualcuno che non comprende non avrebbe risolto nulla Kurt. Nulla… ti giuro ero andato li, volevo .. volevo solo parlargli ma poi lui sembrava così fisicamente attratto da me che mi ha baciato capisci?  Io.. non dovevo e dio mi dispiace. Mi dispiace più di ogni altra cosa  al mondo sono stato una persona schifosa. E che..>> << Mi dispiace..>> disse infine Kurt bloccando Blaine come se il “Mi sentivo così solo” fosse sufficiente. Gli fosse bastato per sentirsi abbastanza in colpa.


<< Cosa..?>> disse Blaine del tutto senza spaesato... Gli aveva appena chiesto scusa?.


<< Mi dispiace.. da morire. E’ stata tutta colpa mia. Avevi ragione. Avevi ragione su tutto, ti ho assillato per giorni su cose stupide senza alcun senso, trascurando i tuoi veri problemi.. trascurandoti… >>

Per quanto i suoi occhi apparissero così lucidi e freddi, Blaine poteva ancora vederci dentro la stessa luce che aveva ogni volta che erano assieme.

<< No.. Kurt non è stata colpa tua.. è stata tutta colpa mia. Io.. sono stato terribile. Non dovevo cedere in tentazione, ma ti giuro.. non siamo andati oltre mi ha solo..lui mi ha solamente.. >> provò a dire ma si accorse che le parole gli sbloccarono in gola.

<< baciato? toccato >> disse Kurt come se quelle parole gli importassero relativamente poco.

forse perché era così.


Blaine.. guardalo. Guarda cosa hai fatto lui.. lui si sta sentendo in colpa a causa tua. Sei una persona schifosa. Lui non ti merita. Lascialo andar-

<< E’ davvero finita tra di noi?>> disse Kurt. Sei parole. Eppure fecero così male.

Con una coltellata al cuore avrebbe sentito meno dolore.

-NO

Si urlò nella mente.. lo aveva realmente fatto?..
<< No Kurt. Non è finita prima e non finirà.. Dio, non è finita neanche adesso..>> e prima ancora che potesse dire qualunque altra cosa, le sue labbra erano sulle sue.

ancora una volta.
Era un bacio lento. Languido.

Blaine stringeva Kurt in modo quasi disperato, tanto da fargli male. Era terrorizzato all’idea di doverselo far scappare dalle mani ancora una volta. Perché con la stessa semplicità con la quale era venuto, Kurt poteva andarsene.

Sparire.

Era come se non riuscissero a staccarsi l’uno dall’altro.

Le pause erano brevi e poche, quel tanto che bastava per fargli riprendere ossigeno e poi ancora..

e ancora e ancora e ancora .. fino a non averne mai abbastanza

Perché Blaine di Kurt non ne aveva mai abbastanza.

Continuava a stringerlo più forte che poteva fino che non si rese conto del fatto che, letteralmente, era sul punto di soffocare.

Solo quando dopo una serie di interminabili minuti, le loro labbra di separarono il tanto che bastava per permettergli di parlare, anche se in quel momento non avevano bisogno di parlare.

L’unica cosa che Blaine voleva ere Kurt. Voleva sfiorarlo, baciarlo, accarezzarlo.. farci l’amore fino allo stare male.

<< Kurt..>> disse in un modo che faceva così male, era realmente li? Era realmente tutto finito?..

<< Si.. sono qui >> rispose.


E’ finita Blaine. E’ tutto finito..


Si disse quasi piangendo dalla felicità..

<< Se ti chiedessi cosa vuoi fare adesso.. quale sarebbe la tua risposta?>> disse cercando di far tornare il suo battito regolare.

<< Probabilmente ti risponderei che voglio andare a casa tua come  quella sera vedendo ancora una volta la tua espressione incredula e sbalordita.. ti direi che non voglio passare mai più un altro secondo senza di te. E ti direi che voglio che tu, come ogni volta, mi trascini timidamente su in camera tue poi finiamo puntualmente a fare l’amore… e poi ti sussurrerei che è finita. E’ che tu non devi sentirti in colpa di nulla.. ho sbagliat->>

<< Abbiamo sbagliato..>>

Kurt sorrise istintivamente.

<< Mi sei mancato da morire..>> disse Blaine baciandolo ancora una volta. disperatamente
<< andiamo a casa..>> aggiunse in fine Kurt guardando Blaine nei suoi occhi verdi come il prato e lucidi come la rugiada mattutina.

<< Andiamo a casa..>>



Quella sera fare l’amore fu semplice. Spontaneo.

Fu come la prima volta, come quando i loro corpi si erano sfiorati per la prima volta..

Fu come rinascere.


Dio Blaine è finito. E’ ancora qui, è ancora tuo hai sbagliato Blaine anderson.. ma sei stato forte.

Ed era finita.

Era finita sul serio.





Angolo autrice;

Seeeeeh. Sto morendo.

Sto morendo perché scrivere mi è mancato quanto ad un bambino manca la sua coperta.

Mi è mancata la mia Klaine dolce e tenera e mi è mancato il loro essere, riservati, ma allo stesso tempo come dire ehm sempre vicini.

Nulla, mi sono immaginata la loro riappacificazione in questo modo (del tipo che ci ho ficcato dentro anche il bacio di “the notebook” maaaa dettagli irrilevanti) ovviamente questo è uno sclero da fangirl del  mio manuale inventato da me su “come sopravvivere e uscire sane di mente dalla 4x4” lol
Rinunciamoci, i RIB non ci daranno mai una cosa simile.. è matematico :’D

lol Ad ogni modo questi sono loro.. nulla di più nulla di meno…


Tenevo a precisare che le parti scritte in corsivo sono ciò che pensa Blaine

Perché negli ultimi episodi l’ho visto MOOOLTO contro se stesso e nulla, volevo che ci fosse anche qui un po’ di lotta interiore :3

E nulla –“ Blaine, you drive me insane”. Disse una volta un ragazzo ..

Spero vi sia piaciuta.

Ho una bella long in cantiere. :3

Grazie a tutti. Un abbraccio.._

June_

  
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