L’odore della zuppa che lentamente cuoceva sul fuoco aveva riempito casa Tendo. L’intera famiglia , tranne Kasumi che era intenta a girare il contenuto della pentola con un grosso mestolo, si crogiolava in giardino. Come sempre il signor Saotome e il signor Tendo passavano il tempo giocando a Scarabeo il meno onestamente possibile, Nabiki leggeva e Ranma dormiva rumorosamente. La pace regnava sovrana in quella serata d’Aprile, quando con un gran fracasso scese le scale Akane, probabilmente entrata dalla finestra, sembrava letteralmente furiosa.                       
Senza degnare nessuno di uno sguardo, si sedette a terra con le braccia incrociate e un’espressione tutt’altro che amichevole stampata sul volto; si voltò verso Ranma che continuava a russare beatamente come se si aspettasse una qualche risposta a una domanda mai posta. Il ragazzo si stiracchiò, socchiuse gli occhi e ricambiò per un momento lo sguardo di Akane, poi saltò in piedi ed esclamò con una faccia vagamente impaurita:
“Hey, perché mi stai fissando?”                                                                                                          
“Cosa diavolo stai dicendo? Perché mai dovrei fissarti? Sei solo un idiota!”                                      
Ranma la guardò indispettito senza ben capire cosa avesse fatto questa volta per farla innervosire. Che sia chiaro, litigare con Akane era il suo passatempo preferito, ma generalmente era a conoscenza di ciò che aveva commesso per farla irritare. Cercando di cambiare discorso con un’aria sognante disse:
 
“Mhhh che odorino! I manicaretti di Kasumi non deludono mai! Anche se avrei proprio voglia di un bel piatto di ravioli al vapore!”
Akane con due fessure al posto degli occhi rispose:

“Beh se ci tieni così tanto ai tuoi stupidi ravioli, perché non vai a prenderteli da Shampoo? Andate così d’accordo ultimamente no? ”                                                 
“Ma che cavolo….”                                                                                                                                          
Ranma non fece in tempo a terminare la frase che Akane era corsa verso la palestra urlando “Ramna, sei un idiota!”                                                                                                         
Ranma la fissò con aria interrogativa senza aver ben capito cosa le fosse preso, ma sembrava l’unico ad essere sorpreso della brusca reazione della ragazza.                                              
Poi si rivolese a Nabiki “Ma cosa è preso a quella pazza, me lo sai spiegare?”                    
 La sorella mediana distolse svogliatamente lo sguardo dalla rivista e disse:                                    
“Ma come, non lo sai? Oggi la mia cara sorellina è andata al ristorante cinese di quella vecchiaccia per saldare un conto ed ha trovato Shampoo che si vantava per come l’hai elogiata per la sua cucina. E dai tuoi commenti si è sentita libera di dire ad Akane che senza dubbio avresti preferito lei come mogliettina, dato che i suoi pasti non sono immangiabili..”
 
Ranma sembrava ancora più perplesso di prima
 
“E quella stupida se la sarebbe presa per questa sciocchezza?”                                                      
“Ranma, devi trattare meglio la tua fidanzata! Non puoi andare in giro a dare speranze alla concorrenza!”                                                                                                                    
“Ma quale fidanzata? Quali speranze? Quale concorrenza?”                                                               
“Ranma, ho sempre pensato che tu non fossi molto intelligente, ma non pensavo fino a questo punto!”                                                                                                                       
Il signor Tendo si alzò improvvisamente e si gettò ai piedi di Ranma con le lacrime agli occhi:
 
“Ragazzo mio, ti prego, vacci a parlare tu! Mi fa paura quand’è così arrabbiata!”                                                                                                                                                     
“E va bene, va bene, ora vado” disse infine scocciato.                                                                    
Ranma davvero non capiva cosa centrava lui se Akane era un totale disastro in cucina, anche se era la sua fidanzata non era per loro volere, era stato un tranello dei loro padri. Comunque sia non aveva fatto niente. Era stata quell’oca giuliva di Shampoo, ogni qual volta possibile, adorava seminare zizzania tra i due.                                       
 Akane stava tirando calci in aria per sfogare la sua rabbia, Ranma non voleva interromperla ma si fece coraggio e buttò lì un:
 
“Hey”                                                                                                                                                    
“Cosa vuoi?”                                                                                                                                        
“Volevo vedere come stai..mi sembravi un po’..fuori di testa..”                                                                    
 
“Beh certo, se ti sembro fuori di testa perché non vai dalla tua cinesina?”                                           
 
“Ma sei pazza? Quella ragazza si trasforma in gatto! È terrificante!”                                                                     
“Se non fosse per quello però..”                                                                                                                   
“Che ti piaccia o no, sei tu la mia ragazza, non potrei mai sostituirti con nessun’altra”                                                                                                                                 
“Potresti parlare con mio padre.. forse capirebbe dopo un po’ ” disse abbassando lo sguardo, gli occhi lucidi.                                                                                                                               
“E se io non volessi? Questo non ti è mai passato per la mente?”                                                                   
Akane alzò improvvisamente lo sguardo stupita.                                                                             
“Perché mai non dovresti volerlo?”                                                                                                               
“Beh magari i suoi pasti non rischiano di farmi morire per avvelenamento e lei non ha la finezza di uno scaricatore di porto e forse ha anche un maggiore sex appeal.. però né Shampoo né nessun’altra ragazza è lontanamente paragonabile a te”                                                                                                                                                                   
Ranma le prese le mani e la guardò negli occhi                                                                                            
“Con nessun’altra mi divertirei a litigare come con te, forse, mio malgrado, dopo tutto questo tempo, devo ammettere di essermi abituato all’idea di stare con te”                             
Akane senza un motivo ben preciso iniziò a piangere, Ranma si avvicinò, abbassò leggermente il viso, i loro nasi si sfiorarono e in un attimo li seguirono le loro labbra. La ragazza per la prima volta in vita sua, quella sera, sembrava aver perso l’uso della parola. Lui la guardò e le sorrise mentre lei continuava a fissarlo ammutolita così rossa da poter essere scambiata con un’aragosta.
 
“Genma i nostri figli finalmente lo hanno ammesso, si amano, la palestra è salva! Oh amico mio come sono felice!”                                                                                                             
I due ragazzi si girarono imbarazzati e si trovarono davanti  all’intera famiglia in festa.
 
“Hey, hey! Non giungiamo a conclusioni affrettate!”disse Ranma per giustificarsi come un colpevole davanti al giudice ma tornò a guardare Akane con un sorriso complice.  



*Angolo di follia*
 
Hey! Salve! Se sei arrivato quì significa che ti sei sorbita il frutto del mio vuoto pomeriggio
Mi dipiace molto  per averti rovinato la giornata ;)
è la mia prima fanfiction ed è venuta così insomma..
non ne sono soddisfatta a dirla tutta...ma dopo il tempo perso ho detto
"Beh ormai è fatta, pubblicala e subisci l'umiliazione pubblica"
Comunque mi farebbe piacere sapere che ne pensate
vabbè se vi va lasciate una piccola recensioncina e vi darò un cioccolatino :3
Altrimenti alla prossima
ciao ciao

#Padfoot