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Autore: deba    12/10/2012    1 recensioni
ff che parte dalla 3x12 e l'arrivo a Mystic Falls di una ragazza davvero interessante. ma chi è questa Iuli? e come faremo a scoprirlo se lei per prima non lo sa? attirerà l'attenzione di Elijah, ma soprattutto quella di Damon...
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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18

È una vita che non posto.. scusate..

 

 

 

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CAPITOLO 18

 

 

 

Il risveglio di quel giorno fu per tutti un inferno, forse perché tutti non avevano chiuso occhio quella notte. Klaus aveva bruciato la quercia bianca, inoltre, come se ciò non bastasse, aveva scoperto il segreto di Iuli. Dovevano agire prima di lui, ucciderlo prima che lui facesse lo stesso con loro.

 

Elena era rimasta a dormire da Stefan dopo che con lui e Bonnie, avevano accompagnato Caroline a casa. La vampira bionda si era ripresa dall’attacco di Klaus, ma non era quello a farle male, era il cuore, o la cosa più vicina ad esso che un vampiro potesse possedere. Klaus aveva usato l’amore di lei nei confronti di Tyler, per estorcerle informazioni. Non sapeva cosa odiare di più. Bè Klaus, senza ombra di dubbio, ma non poteva non provare rabbia anche nei confronti di Tyler, per la sua debolezza, per non riuscire a spezzare il legame che lo univa all’ibrido, per farsi comandare così come un cane. Tuttavia, ciò non sarebbe più successo, non si sarebbe mai più fatta trovare impreparata.

La strega aveva deciso di rimanere con lei, voleva parlarle, questa era stata la giustificazione. Perciò Elena finì alla pensione Salvatore. Sapeva bene lo stato d’animo di Stefan e non lo avrebbe lasciato solo, per nessun’altra cosa al mondo, sebbene lui le avesse chiesto di lasciarlo riflettere. Ormai, però, lo conosceva abbastanza per sapere quanto fragile potesse essere la sua armatura da persona calma e riflessiva.

 

Damon aveva accompagnato a casa Iuli la sera precedente, ma nel momento in cui lei le stava per chiedere di restare, il cellulare di lui era squillato e non poté non rispondere a quel che lesse, il messaggio era troppo importante. Lui era ancora troppo inesperto delle sue emozioni, e si sentiva stupido a dover dare spiegazioni o scuse, lui infine era sempre Damon, freddo e cinico. Il pappamolle non gli si sarebbe mai vestito giusto. Bastava e avanza Stefan per questo. Ma per fortuna di lui, non era Katherine o qualsiasi altra donna ad avere davanti, era Iuli. Lei ragionava più o meno alla stessa maniera di lui, sapeva e sentiva che tutto stava sfuggendo loro di mano e che avevano bisogno di calma per chiarirsi. E poi quella situazione era tutta così nuova per loro. La notte prima avevano fatto una mezza dichiarazione e avevano dormito assieme, ma non erano arrivati ancora ad un punto di comune accordo, se così si poteva dire.

Iuli aveva letto l’incertezza negli occhi di lui, dopo l’arrivo del messaggio, perciò mossa dall’istinto le si era avvicinata e dopo avergli lasciato un dolce bacio sull’angolo della bocca si era accomiata con un ‘Ci vediamo domani’.

Era poi entrata in casa e salita in camera sua, ma come era ovvio aspettarsi, Damon si lasciò guidare dall’istinto. Lei lo capiva e non l’avrebbe lasciata prima di fare una cosa.

Iuli stava chiudendo la porta della sua camera quanto sentì una presenza avvicinarsi, ma sapeva e sentiva che era lui. Si voltò veloce già con un mezzo sorriso all’angolo della bocca. Lui la guardava serio. Non ci furono parole solo un attrazione come quella della più potente calamita. Si scambiarono un bacio che sapeva di tutto: comprensione, coinvolgimento, passione, dolcezza, desiderio, aggressività, bramosia e … amore. Si staccarono e si guardarono incendiandosi negli occhi dell’altro, poi lui svanì nel buio della notte e lei si sedette a terra, frastornata da quel turbine di emozioni mai provate prima.

 

Alla mattina Iuli si era risvegliata tra i suoi soffici cuscini, avvolta dalla coperta che di solito si trovava in fondo ai piedi del letto.

Sbuffò mettendosi un braccio sopra gli occhi per oscurare la luce intorno a lei.

“Non dirmi che mi sono addormentata a terra?!”.

Lui ghignò.

“ti ho fatto un paio di foto, era davvero una strana posizione.. quasi quasi..”.

Lei si voltò per tirargli uno schiaffo, ma lui prontamente bloccò la sua mano e si portò su di lei.

“idiota!”.

Lui la guardò beffardo e con un sopracciglio alzato. Le si avvicinò pericoloso e sexy, soffiandole a pochi centimetri dalle sue labbra. “come mi hai chiamato?” Lei si sentì andare a fuoco, aveva capito cosa stava facendo e non gliel’avrebbe data vinta. Invertì le posizioni, così da trovarsi sopra di lui.

Aveva addosso il vestito della sera precedente, così spudorata come non mai, se lo levò lentamente e teatralmente.

“certo che qua dentro fa caldo non trovi Damon?”.

Centro. Lui si era fatto improvvisamente serio e aveva affilato lo sguardo.

Lei si avvicinò mettendosi a carponi e con sguardo sbieco e tono da bambina cattiva rispose alla sua domanda.

“ah, ti ho chiamato idiota!”.

Non terminò la frase che lui fece sue le labbra di lei. Damon nel suo cervello si ripeteva stupido per aver ceduto, ma non gliene fregava. In situazioni come queste l’orgoglio era momentaneamente inesistente, ora lui vedeva solo lei. Una creatura letale per il suo ritrovato cuore.

Il bacio non ci mise molto ad approfondire, la voglia che avevano per entrambi era grande, ma a quanto pare, avrebbe dovuto aspettare ancora una volta.

Iuli si staccò da Damon, che la guardava interrogativo, lei lo guardò sensuale e irritata allo stesso tempo. Prese poi con una velocità inaudita la lampada del comodino e la scaraventò fuori dalla finestra, colpendo perfettamente in faccia Kol.

“Ahi… sorellina, che guastafeste!”.

L’antico, si era posizionato sul ramo dell’albero che si ergeva davanti la stanza di Iuli e osservava divertito la scena dei due piccioncini, ma per sua sfortuna Iuli, sapeva rimanere vigile, anche se solo di un 1%. Cosa invece che non era riuscito a fare Damon, il quale non si era per niente accorto dello scomodo spettatore.

“giuro che lo uccido!”.

Lei sbuffò un po’ divertita.

“nah.. basterà rimetterlo un altro po’ nella bara..”.

Da sotto in giardino arrivò la risposta.

“provateci solo e vi ammazzo! E comunque muovetevi…”.

Iuli alzò una sopracciglia.

“muovetevi?”.

“fattelo spiegare da quello là…”.

“che succede?”.

“Due buone notizie. La strega ha un’idea e abbiamo la quercia bianca…”.

Iuli si tirò su veloce.

“frena.. come avete la quercia bianca?”.

Damon sorrise beffardo, come se era ovvio che le cose non sarebbe per forza dovuto andar male.

“beh.. Alarick è molto utile a volte.. e la sua smisurata mania per la storia ci è tornata utile.. essendo professore di storia gli è stato chiesto di rifare la scritta del Wickery Bridge. Gli è stato dato per cui l’insegna col nome… e indovina di che materiale è fatta l’insegna?”.

Iuli tirò un respiro di sollievo. Almeno oltre a lei ed il suo sangue, almeno tutti loro avevano un’arma in più per combattere Klaus.

“perfetto. Dov’è andato Kol?”.

“riunione in casa Salvatore…  che mi chiedo come mai sia diventato una sorta di quartiere generale. Stanotte io e Rick abbiamo tagliato l’insegna e ne abbiamo ricavato un bel po’ di paletti.”

Iuli fece per alzarsi, ma lui la riportò su di sé.

“dove vai?”.

Lei lo guardò di sbieco.

“ok allora se proprio insisti, verrò ‘vestita’ così!”.

Lui corrucciò la bocca.

“è meglio che ti aspetti di sotto! Muoviti!”.

Si alzarono e lei rise sulle sue labbra, poi si voltò ed entrò nel bagno.

 

*

 

Una volta che tutti furono presenti, Bonnie e Caroline esposero cosa la loro notte in bianco aveva portato a frutto.

L’evento di quel sabato era un ballo nella palestra della scuola. Rebekah, che era entrata nell’organizzazione, aveva scelto barra ordinato, che il tema fossero gli anni ’20 litigando teatralmente con Caroline, che invece voleva gli anni ’70. Alla fine era stata l’originaria ad avere la meglio.

Quella sera c’era da aspettarsi che molti studenti sarebbero stati soggiogati, per cui essendo le due bionde nel comitato di organizzazione, si sarebbero assicurate di correggere tutte le bevande con della verbena, così da lenire un po’ il male. Eventuali soggiogazioni in tempo reale non sarebbero potute avvenire.

Tutti erano d’accordo. Era una cosa di poco conto, ma questa volta, anche il minimo dettaglio non andava trascurato.

Caroline continuò poi soppesando e aggressivamente pensando che gli ibridi di cui Klaus disponeva erano molto probabilmente solo Tyler, ma non si poteva esserne sicuri al cento per cento. C’era sempre la possibilità che si avvalesse di un qualche vampiro e lo armasse di qualche paletto di quercia bianca o che sfruttasse anche una strega. Per questo, Bonnie aveva pensato di fare un incantesimo tutt’intorno alla scuola. Una volta che fossero stati sicuri che Klaus si trovava lì, lei avrebbe manipolato le menti di tutti gli umani e li avrebbe fatti uscire, così da lasciare campo libero.

Alcuni nella stanza erano alquanto perplessi, perché l’incantesimo di Bonnie non avrebbe permesso a Klaus di uscire così come non lo avrebbe permesso a loro, o meglio ai vampiri. Deviare l’incantesimo per loro, sarebbe troppo per Bonnie ed Esther, che non potevano permettersi di affievolire i loro poteri per un incantesimo del genere. Spettava al popolo della notte decidere se si o no. Entrare nella scuola avrebbe significato solo una cosa, la guerra definitiva di cui un solo schieramento ne sarebbe uscito vincitore.

Elena ovviamente si oppose, ma si accorse di essere l’unica contro. Qualcun altro non era pienamente convinto, ma questa era l’ultima occasione e tutti lo sapevano. L’aria che si respirava era la quiete prima della tempesta, per cui dopo un po’, la risposta arrivò unanime.

 

*

 

Era la sera prima della grande battaglia e tutti decisero di passarlo con le persone a cui più tenevano. La famiglia degli orinari si era avvolta attorno al caminetto del grande salone, uniti come lo erano stato tanti secoli prima. Tutti sapevano che all’appello mancasse qualcuno, ma questo non provocava loro dolore, poiché i componenti mancanti, a parte Heinrick, erano per loro persone odiate.

Elena cenò con Jeremy, come non facevano da tempo, addirittura da quando i loro genitori erano morti in quel fatidico incidente quando Stefan si imbatté in lei. Loro avevano perso quasi tutti i loro familiari ed erano rimasti solo loro due e finalmente avrebbero potuto avere la loro vendetta personale. Il ragazzo poi andò dal professor Saltzman col quale aveva instaurato un profondo rapporto, quasi paterno.

Caroline cenò con la madre senza rivelarle nulla, l’aveva poi affettuosamente salutata per recarsi da Bonnie, la quale era rimasta sola al mondo, e la vampira bionda non l’avrebbe di certo lasciata così quella notte, che era forse la prima di un futuro migliore o forse l’ultima.

I fratelli Salvatore condivisero una bottiglia di bourbon in silenzio, terminata la quale si abbracciarono. Un gesto provenuto dal sentimento che avevano sempre provato l’uno per l’altro. Stefan si era poi voltato per recarsi dalla sua Elena, ma non passarono neanche 2 minuti che Damon si trovò di nuovo in compagnia. Anche stavolta il silenzio regnò sovrano. Iuli si avvicinò a lui in mondo dolorosamente lento, tanto che una volta che gli fu davanti, Damon la attirò possessivamente nel loro bacio più appassionato.

  
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