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Autore: Finitem_    12/10/2012    21 recensioni
Ormai tutti sanno chi sono. Svenite al loro passaggio, urlate i loro nomi, ridete alle loro battute e cantate le loro canzoni...
Ma sapete davvero di chi state parlando? Conoscete davvero la loro storia e la loro vita? Sapete come tutto iniziò?
No, non sto parlando dei cinque classificati al terzo posto ad X Factor nel 2010.
Sto parlando dei cinque deficienti di Holmes Chapel, le cinque catastrofi della scuola, i cinque paglicci della compagnia.
Il mio passato, presente, e forse anche futuro.
Estratto dal 2° capitolo:
La partita era cominciata, e le pallonate fendevano l'aria come proiettili.
Una cannonata di Liam mi aveva sfiorato l'orecchio, facendomelo fischiare.
Niall era in prigione, e quindi mi era nemico, ma almeno aveva la sensibilità di lanciare la palla dalla parte opposta rispetto a dove mi trovavo.
Però poi Harry era stato preso, e Mr Styles la sensibilità non sa' nemmeno dov'è di casa, quindi mi ero ritrovata in costante pericolo, perchè anche se odio ammetterlo, Jennifer ha ragione: io ho paura della palla. Louis era incazzatissimo com me, gli avevo fatto perdere almeno due palle buone[...]
Paonazza, avevo deciso di nascondermi dietro a Zayn per il resto della partita...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Certe cose, non cambiano mai.

"Aula gialla: Samantha Gerrard, Liam Payne, Anne Queen, Emma Thompson, Harry Styles..."
La bambina nel grembiulino rosa a scacchi piange e si attacca alla madre.
Un altra, provvista di codini, le si avvicina e le regala una caramella, già scartata.
Intanto, due bambini si mettono in fila. Uno saltella ansiosamente su e giù. Urta l'altro che protesta a gran voce "Ehi, non mi spingere!!"
Non era niente, ma era l'inizio di tutto.

Negli anni, restano sempre uguali...

"Emma, fammi vedere i compiti"
"Maestra, li ho dimenticati a casa di Sam quando sono andata a trovarla"
"Guarderai su quelli di Liam"
"Liam è malato Maestra"
"Allora perchè non aiuti tu Emma, Niall? Sono sicura che i tuoi compiti andranno bene."
"Non posso Maestra. Non li ho"
"Non li hai?"
"Si, li ho prestati"
"E' a chi gli hai prestati?"
"A Harry"

"Harry, puoi prestare i compiti di Niall a Emma?"
"Un attimo Maestra. Devo ancora finire di copiarli"

 ...Finchè non cominci a contare su di loro...

"Thompson, Gerrard, ora vi separo. Parlate troppo. Malik, si sposti in mezzo a loro. E non si lasci traviare, vedrà che si integrerà  bene stando vicino a queste due logorroiche di prima categoria. Cosa ci trova da ridere Styles? Vuole fare cambio di posto con Horan e venire vicino a me al primo banco? No? Allora chiuda quella ciabatta. Signor Payne, alla lavagna a correggere gli esercizi di compito. Confido nel fatto che li abbia eseguiti..."


...E a darle per scontate...

"Gerrard"

"Ci sono"
"Horan"
"Presente"
"Malik"
"Presente"
"Payne"
"Ci sono"
"Styles"
"BUOOOOOOOOOONGIORNO PROF!!!"
"Thompson"
"Presente"
"Tommlinson"
"Quella polo è uno sballo prof! Dove l'ha comprata?"


 ...E ti dimentichi quanto sono importanti.

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Certe cose non cambiano mai; è un postulato matematico, oramai: la mattina Emma Thompson, studentessa liceale pigra e un po' citrulla, non viene svegliata dalla sua sveglia, con la pila ormai moribonda, che viene quotidianamente ignorata, ma dalla sua migliore amica, Samantha Gerrard.
Succede da quando andavamo all'asilo e sua madre l'affidava a mia madre prima di andare al lavoro. Mangiavamo latte e biscotti sul divano (la sottoscritta ancora in pigiama) sbrodolandoci tutte mentre guardavamo i cartoni animati, e poi mia mamma ci portava all'asilo.
Tutto questo si è perpetrato anche alle elementari, anche quando, a metà della seconda, la mamma e il papà di Sam avevano divorziato.
La madre si era trasferita in America, mentre suo padre era rimasto fortunatamente nel nostro piccolo e anonimo paesino. Dopo due anni si era anche risposato con una ragazza irlandese, che aveva un figlio nostro coetaneo, Niall. Ogni tanto anche lui veniva a "chiamarmi per andare a scuola" o in altre parole "fare colazione come al bar". Solo che quando c'era lui, mia mamma doveva preparare la colazione per quattro dal momento che il ragazzo sembrava possedere uno stomaco senza fondo.
L'abitudine si era tanto radicata in noi, che continuavamo a portare avanti la tradizione anche se eravamo alle superiori.
DRIIIIIIIIIN
Aveva insistito il campanello.
Mi ero trascinata verso il bagno mentre mia mamma apriva ai nostri mattutini ospiti,
"Non fregarmi la colazione Niall!!" avevo strillato affacciandomi dal corrimano delle scale.
"E' il tuo giorno fortunato" mi aveva sorriso Sammy "L'aspirapolvere non c'è"
Sam è la persona più divertente e paziente che conosca. Molti al mattino avrebbero perso la calma, strillando cose tipo "arriveremo in ritardo" o "Perderemo l'autobus anche stavolta". Sam  no. Si accontenta di chiacchierare con mia mamma mentre stira, spiluccare qualcosa dalla mia colazione e ingurgitare i deliziosi cornetti della mamma che mettono tutti di buon'umore.
"Dov'è che hai detto che andava Niall?" avevo chiesto, una volta uscite di casa masticando ancora la colazione (era davvero tardi).
"Non l'ho detto, ma mi pare di aver capito che ha preso il bus delle 7.30 per passare a casa di Zayn"
"E come mai tuo fratello è così mattiniero?"
"Fratellastro"
"Fa' lo stesso"
Sam aveva sospirato.
"Credo che volesse copiare i suoi compiti. E dare un occhiatina a sua sorella"
"Coooooosa?!" avevo detto incredula.
"A quanto pare sì, è innamorato" aveva sogghignato la mia compare "Chiama sempre apposta quando Zayn non c'è per poterle parlare..."
"Awwwwwww" avevo fatto io, vedendo l'autobus arrivare in fondo alla strada.
"Ma dov'è Harry?"
Non avevo nemmeno fatto in tempo a finire la frase quando due ragazzi erano giunti alla fermata correndo.
Il primo reggeva in una mano lo zaino aperto, tenendolo dalla cerniera, e una volta che si era fermato si era infilato la camicia nei pantaloni e pettinato i capelli ricciuti con la mano libera, mentre il secondo (che non aveva neanche il fiatone) commentava tranquillamente "Hai le stringhe slacciate Harry"
Harry sbuffò, salendo sull'autobus e mollando la cartella sul primo sedile libero che trovava.
"Fammi indovinare" aveva chiesto Sammy, sarcastica "Colpa di Harry??"
"Si, diamo sempre la colpa a Harry!" aveva commentato il diretto interessato.
"Non ho chiesto a te, ma a Liam"
Liam scoccò uno sguardo di scuse all'amico "Bhe, in effetti..."
"Senti bello, non è colpa mia se quella stordita di mia sorella ha tenuto il bagno occupato per ore!! Pensavo di doverla fare in giardino" aveva brontolato Harry.
"Evita" gli avevo consigliato io: infatti io e lui eravamo vicini di casa. Il suo giardino era il mio giardino.
Aveva aperto la bocca per ribattere, ma uno "Shhh" secco ci aveva fatto tacere tutti. Insomma, c'era gente che alla mattina dormiva.
Una volta arrivati in stazione avevamo aspettato il pullman di Louis, che arrivava dal paese vicino.
Inutile dire che era così addormentato che non ci aveva visto (nonostante lo aspettassimo tutti i giorni) finchè non ci aveva sbattuto addosso.
"'Giornooo" aveva sbadigliato... La sera leoni, la mattina....
Eravamo corsi a scuola, incontrando nell'atrio Niall e Zayn, uno che mangiava (indovinate chi?) e l'altro che studiava.
"Ciao" li avevo salutati. Un "Mfgherhft" e un "Shhhh che oggi interroga" mi avevano calorosamente accolta, mentre mi sedevo nel banco vicino a Sam.
Poi la campanella e la prof avevano segnato l'inizio di un'altra interminabile giornata.
"Oggi cambiamo i posti!" annunciò la prof in modo lugubre. Fantastico, la giornata prometteva bene...
"Non possiamo tenerli così?" chiesi, stritolando il braccio di Sammy.
Insomma, non era giusto, ogni stramaledettissimo anno la stessa storia: Io e Sammy ci uccidevamo per avere i posti in fondo vicini, in modo da poterci imboscare durante le lezioni, poi i prof cominciavano a urlarci addosso perchè non prestavamo attenzione (assolutamente vero) e perchè chiacchieravamo (assolutamente falso). E solitamente la povera sfigata che finiva al primo banco, sotto il naso adunco degli insegnanti, ero io.
"Si, appunto, non ci reputa abbastanza maturi da poter scegliere?" rincarò Sammy, sorridendo come Giuda.
"Assolutamente no" disse categorica la prof.
Sbuffai, rassegnata e mi limitai a pregare di non finire di fianco alle antipatiche del terzo banco.
Non fraintendete, amo la mia classe. Cerco di andare d'accordo con tutti e di dare una mano quando posso. Solo che, da quando mondo è mondo (ovvero da quando Jennifer in quarta elementare aveva dato una festa di Halloween invitando tutti tranne me, perchè secondo lei non ero abbastanza cool), ci sono tre elementi in particolare che proprio non reggo. Io sono per il vivi e lascia vivere, ma loro no. Sono troppo piene di se', troppo superiori per accettare una convivenza civile.
E quindi, appena possono colpiscono con cattiverie, scherzi e frecciatine come se fossimo ancora in quarta elementare.
" Samantha Gerrard e Louis Tommlinson, nella terza bancata a destra, per favore. Al secondo banco"
Cooooooooosa?! Cioè, separavano me e Sammy e la mettevano insieme a Louis?! Volevano far saltare in aria l'intera scuola?! Quei due facevano già casino da soli, figurarsi messi assieme.
Avevo aspettato con le dita incrociate sotto il banco ripetendo ossessivamente a bassa voce "Non con Jennifer, non con Jennifer". Con Harry Potter aveva funzionato, speravo di essere graziata anch'io.
"Thompson e Malik, bancata centrale, primo banco"
Aveva funzionato!!!
Avevo raggiunto Zayn e mi ero seduta di colpo sul banco, sorridendo a trentadue denti. Avevo fatto per aprire le bocca e iniziare una conversazione col mio nuovo vicino di banco, ma la prof mi aveva interrotto ruggendo "SILENZIO!!!! O GIURO SUL PRESIDE CHE INTERROGO!!!!" avevo sbirciato Sam che aveva mimato col dito "le manca una rotella" mentre Louis si picchiava le dita in testa come un pazzoide e mimava gesti grotteschi.
Dopo aver assegnato gli ultimi posti (Harry vicino a Jennifer con gioia di lei e un po' meno di lui, Liam appena dietro Sammy e Niall tre file dietro di me) avevamo iniziato la lezione.
La prof sparava nozioni veloce come una macchinetta, e io dopo aver riempito la pagina di scarabocchi incomprensibili e illeggibili ero rimasta indietro.
Avevo chiesto alla prof di ripetere ma quella aveva fatto orecchie da mercante e aveva continuato con la sua tiritera sulla riforma protestante. Alla fine, mi ero persa. Mi sporta verso il quaderno di Zayn, che scriveva veloce come un treno, e che, accortosi del mio tentativo di copiare i suoi preziosissimi appunti, gli aveva coperti con il braccio.
"Devi imparare a prendere appunti" disse a mezzavoce, ghignando malefico.
"Dai fammi vedere!" avevo supplicato, invano. Infatti lui mi aveva ignorato bellamente, tornando ai suoi appunti. Avevo cercato di spostargli il braccio, l'avevo spinto, strattonato, solleticato, e perfino morso, ma lui non si era mosso di mezzo millimetro. Così, dimentica di essere in classe mi ero spaparanzata sul suo banco, mentre lui, scrivendo con la destra e spingendo via la mia testa con la sinistra cercava di farmi sloggiare. Dopo un mio assalto particolarmente audace ( mi ero quasi ritrovata seduta sulle sue ginocchia) aveva perso la pazienza sbottando: "Finiscila rompicoglioni che non sei altro!!! Te li passo dopo no?!"
"MALIK! Non usare questo linguaggio scurrile nella MIA classe!!"
Dietro, intanto, si stava svolgendo un altro piccolo teatrino. Niall, accortosi della nostra zuffa si era distratto e aveva cominciato a ridere silenziosamente.
Più la zuffa diventava violenta, più le risate lo scuotevano, così aveva finito col cadere dalla sedia, e si era alzato imprecando nel suo dialetto tutto particolare.
"HORAN! Anche tu! Come vi permettete!!! Alla lavagna, interrogati!!"
I due si erano avviati alla cattedra come se andassero al patibolo.
Sammy si era agitata nel banco impaziente, pronta a suggerire ai malcapitati.
Zayn non era un problema, dal momento che studiava SEMPRE. Sempre, mai una volta che sgarrasse.
Con Niall era diverso. Quando una persona normale viene interrogata, e riceve dei suggerimenti, si comporta in due modi: se capisce il suggerimento inizia ad esporre, annaquando il discorso, come a dimostrare che ha studiato, oppure, se non lo capisce, temporeggia e inventa risposte che non stavano ne' in cielo ne' in terra.
Ma Niall non faceva niente di tutto questo. Il suo problema non era ricevere i suggerimenti, infatti tutti cedevano al suo sguardo da Bambi abbagliato in mezzo alla superstrada. Il problema era che, la sua mente perversa trasformava le nozioni suggerite in porcate assolute, che lo facevano arrossire e piegare in due dalle risate.
"Il regno di Enrico VIII, Hornan, quali innovazioni comportò e perchè segnò la storia della religione cattolica"
Silenzio.
"Ehm"
Ancora silenzio.
Sammy si sbracciava dal suo banco, comunicando con un labiale esagerato "SEI MOGLI, SEI MOGLI!!" probabilmente era l'unica cosa che si ricordava di tutto il programma.
"Ecco, Enrico VIII aveva sei mogli...." iniziò Niall tentennando.
"Chissà come se la spassava" sogghignò maliziosamente Louis a voce abbastanza alta da farsi sentire in tutta la classe, e purtroppo anche dall'interrogato che diventò viola cercando di non lasciarsi sfuggire una poderosa risata.
"Eh, ecco..." Niall fissò la sorellastra, in attesa.
Quell per tutta risposta giunse le mani e alzò gli occhi al cielo, sembrando una versione lievemente punk della Madonna delle nevi.
"Le mogli, eh, pregavano"
"Pregavano?" chiese la prof educatamente incredula.
"Si, pregavano..."
"Pregavano.... loro pregavano Dio..."
Bisbiglio concitato da parte di Zayn.
"Pregavano Dio secondo religioni diverse!!!" esclamò il biondo trionfante, esultando come se avesse segnato un goal a calcio.
"Grazie Malik per la prontezza di spirito. Ti andrebbe di continuare?"
Ovviamente, quel maledetto secchione saccente non s'e l'era fatto ripetere due volte e aveva cominciato a elencare nomi, date, fatti... Caterina D'Aragona, Anna Bolena, il Papa....
Era soporifero, e dopo un po' ero scivolata in un dormiveglia sonnacchioso, avrei potuto appoggiare la testa sul banco e dormire...
"E quindi, quale fu la sorte di Anna Bolena, signor Horan?" la voce secca della prof e la manata rumorosa che aveva dato al mio banco mi aveva decisamente risvegliata.
"Anna Bolena. Si dunque, lei fu..."
Harry finse degli spasmi agonizzanti sul banco.
Sammy si fece il segno della croce con moooolta enfasi.
Liam si passò un dito sulla gola, eloquente.
Louis, contagiato dall'euforia generale, fece finta di strangolarsi con passione.
Io mi limitai a fissare l'orrorifico neo sotto il collo della prof, dotato di pelo taglia XXL.
"Anna Bolena fu impalata, e quindi morì"
Risata collettiva.
La prof si coprì gli occhi con una mano e Niall diventò scarlatto, realizzando quello che aveva detto.
 Sempre tenendosi gli occhi coperti aveva fatto un gesto a Zayn che aveva ripreso a parlare, rinfrancando l'insegnante.
Quando aveva finito con la sua tiritera, il secchione aveva decisamente risollevato il morale all'insegnante che aveva azzardato a fare un'altra domanda a Niall.
"Se rispondi a questa ti do' il sei. Quindi attento: Dimmi i due nomi dei più importanti umanisti della riforma protestante"
Zayn aveva fatto un rumore orribile, come se si fosse strozzato con la saliva.
Sam aveva sfogliato freneticamente le pagine del libro alla ricerca della risposta. Quando finalmente l'aveva trovato (mentre Niall si fingeva super concentrato, ma risultando concentrato quanto un vecchietto stitico) aveva cominciato a indicare teatralmente Louis.
All'interrogato si era accesa la lampadina di Alchimede "Tommaso Moro!!!".
"E il secondo?" aveva chiesto la prof
Sammy si era gelata sul posto.
Louis ridacchiava istericamente.
Liam gemeva "Oh, no!!!"
Non avevo capito il perchè, finchè non avevo sentito Harry sussurrare "Erasmo da Rotterdam"
Oh Dio Santissimo.
Niall aveva spalancato gli occhioni azzurri, ed era diventato fosforescente. Aveva provato a controllarsi, a combattere contro il suo impulso malsano...
"Erasmo" avevevamo suggerito in coro.
"Erasmo!!!"
Niall aveva chiuso gli occhi, inspirando per calmarsi, e infine aveva risposto, quasi urlando:
"ORGASMO DA ROTTERDAM!!!!"











Angolo Autrice:
Hola! Complimenti per essere arrivati fin qui. E' la mia prima ff sugli Oned, e vorrei ricevere un'opinione in base alla quale decidere se continuare o meno =)
Quindi ditemi: mi do' all'ippica o ho qualche speranza di piacervi/migliorare???
XXX
Ps: Se qualcuno vuole farsi due chiacchere su Twittah io sono @ForNarniaaaaa su non siate timidi=)


























  
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