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Autore: xxGiveMeLovexx    12/10/2012    0 recensioni
Tutti vorrebbero innamorarsi, ma Chiara no. Aveva già sofferto fin troppo. A causa di un coglione, ora si ritrovava a non fidarsi più di nessuno. Ma fortunatamente al suo fianco ci sono le sue migliori amiche che le staranno vicino.
[Dal capitolo 6]
-Beh, stavo solo pensando come ci si sente a essere amati così profondamente da una persona. Ma ora davvero basta parlare di queste cavolate, non è nulla di importante, capita a tutti di prendere delle delusioni.-
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sette:
Non persi nemmeno tempo per rispondere alla provocazione di quella gallina, mi precipitai subito a chiamare Lucas, volevo come minimo ringraziarlo per il gesto che aveva fatto. Nessuno aveva mai fatto tanto per me. Così corsi in camera mia a prendere il cellulare che era sul comodino e scesi giù.
Avrei fatto quella chiamata di sicuro con Martina, lei era l’unica in grado di capire senza ma giudicarmi. Arrivata Giù, entrai di corsa in cucina, - Martina, tu subito con me, ORA. – Dissi tutto d’un fiato. Lei capi al volo e mi segui fuori al balcone. – Scommetto che devi chiamare Lucas, e hai bisogno di un sostegno morale per farlo. Vero?- La guardai con una faccia sconvolta, non ho mi capacitavo di come facesse a capirmi senza che spiccassi parola. Era un dono che avevamo avuto fin da subito. Il nostro rapporto era sempre stato speciale, diverso da quello con le altre. Era la mia anima gemella, non solo perché eravamo molto, molto simili. Ma anche perché ci completavamo.  –Si, lo sai come sono. Non sono brava in queste cose.- risposi timidamente.  Mi vergognavo del carattere che avevo. Cioè ero capace di ballare davanti a 1000 persone ma non ero capace di parlare con un ragazzo a telefono, era una cosa contorta, davvero.
-Dai fai questa chiamata e togliti questo peso, vedrai che dopo andrà tutto molto meglio-
Disse accarezzandomi la spalla, per darmi un po di supporto.
Le sorrisi semplicemente e annui, digitai velocemente sulla tastiera del cellulare il numero di telefono che ormai, conoscevo a memoria, aspettai uno squillo, due squilli ma proprio quando stavo per riagganciare senti la sua voce. Rimasi quasi pietrificata, non sapevo che dire.
  • Ciao Lucas, sono chiara, beh volevo solo ringraziarti per il regalo. Davvero è fantastico, grazie ancora e ciao.- dissi tutto talmente veloce che non penso capi nulla di ciò che avevo detto. Beh questo è un altro mio difetto, quando sono in ansia, parlo davvero, davvero velocemente. Tanto che l’altra persona non arriva a capire nemmeno un decimo di quello che ho detto.
  • Cucciola, calmati. Ciao anche a te, si sto benissimo grazie e sì anche tu mi manchi. Ah si prego per il regalo. - mi rispose lui scoppiando in una fragorosa risata. Questa sua reazione fece allentare tutta la tensione che avevo accumulato nel giro di dieci minuti, la sua risata mi aveva sempre portato in un altro pianeta. – Scusa Lù, lo sai come sono fatta, quando sono in ansia, parlo a 200 km/h- dissi ridendo ancora. – Tranquilla, amore. Lo so come sei fatta. Tranquilla. Comunque davvero non è niente, è solo un piccolo pensiero. Il regalo vero e proprio deve ancora arrivare. – A quelle parole rimasi di sasso, se quello era solo un piccolo regalo e mi aveva procurato quella reazione, il regalo vero e proprio cosa fa, mi fa morire direttamente? Questo è quello che pensai ma mi limitai a rispondere con un semplice e stupidissimo .- Ah! Bene. Sai che non dovevi. Questo basta e avanza. - gli risposi dolcemente, con una voce da bambina. Sapevo che non resisteva quando facevo quella voce. Sapevo però, che quando la facevo era per farmi svelare qualche segreto. –Chiara, è inutile che tenti di corrompermi, e poi non c’è ne bisogno. Basta che ti giri per vedere di che regalo parlavo. - Ecco, lo sapevo, rimasi immobile per l’ennesima volta con la paura di tremenda di girarmi e vedere di cosa stesse parlando. La mia testa diceva girati cogliona e vedi, ma il mio corpo non reagiva, rimaneva inerme, fino a quando non sento Martina che era rimasta con me tutto il tempo urlare un.-  Oh porco cazzo-. Ecco la sua solita finezza, da scaricatore di porto. Senza pensarci due volte allora mi girai, ed ebbi la stessa reazione di Martina, Dio Lucas era lì nel mio giardino bello come il sole, che mi guardava sorridendo, con ancora il cellulare all’orecchio. Non ci pensai due volte e gli corsi in braccio. Non era possibile, dopo due anni il mio cuore batteva ancora all’impazzata, ogni volta che guardavo i suoi occhi, ogni volta che lo sfioravo. Urlai talmente forte che i ragazzi, che fino a quel momento erano ancora in cucina, a mangiare, uscirono in giardino. Da parte delle ragazze partirono un paio di gridolini, anche loro erano davvero molto affezionate a Lucas. Era il ragazzo che tutte vorrebbero, bello come il sole, dolcissimo e sempre a disposizione, per qualsiasi cosa. E poi il carattere è bellissimo, forse proprio perché è UOMO E non un bambino come i ragazzi della mia età.
Dopo un tempo infinito decisi finalmente di staccarmi da Lucas, quando appoggiai i piedi al suolo, proprio in quel momento incontrai i suoi occhi blu, come il mare, e mi persi nella loro immensità Avete presente quando fate qualcosa senza motivo, beh è quello che stava per succedere a me. Mi avvicinavo sempre di più alle sue labbra, non rompendo il flusso di sguardi che ci univa in quel momento, quella stupida distanza finalmente la annullò Lui, (diamine non posso mica fare tutto io), dandomi un bacio di quelli perfetti, di quello che ti fanno staccare dalla realtà, caotica e rumorosa.
Da subito fu un bacio dolce, di quelli che desideri da una vita. Poi si trasformò in qualcosa di passionale, di travolgente, lui mi chiese il permesso per entrare nella mia bocca e per far giocare le nostre lingue, permesso che fu accordato subito. Anch’io volevo qual bacio, lo aspettavo da troppo per tirarmi indietro o per dare spazio alla mia parte razionale. Già aveva rovinato troppo momenti, era ora di cambiare. Presa dalla passione di quel bacio travolgente mi allacciai le mie gambe al suo bacino, e gli gettai le mani al collo, lui mi teneva stretta al suo petto, con una mano, mentre con l’altra appoggiata sulla mia testa, regolava l’intensità del bacio. Furono pochi minuti che mi parvero ore, giorni, mesi. Provai delle emozioni uniche mai provate prima.
A riportarci sulla terra furono le ragazze che applaudivano come se fossero allo stadio e la loro squadra del cuore avesse segnato. Ci staccammo e guardammo il gruppo in lontananza imbarazzati, o almeno io lo ero. Lo guardai negli occhi, e vidi che aveva una luce diversa, quella luce che ti fa capire quando una persona è davvero felice, beh penso proprio che quella stessa luce si fosse impossessata anche dei miei occhi.
Lucas si avvicino e intrecciò le nostre mani poi si abbassò leggermente raggiungendo il mio orecchio e sussurrò – Adesso tu sei mia, non lo dimenticare-, ecco, adesso si posso anche morire felice. Tutto quello che volevo, lo stavo realizzando pian piano. Ora stavo con il ragazzo che amavo da due anni e stavo per fare quel saggio che mi avrebbe potuto cambiare la vita.
ERA TUTTO PERFETTO, finalmente.
 
 
Damon POV:
Finalmente posso vedere una luce diversa negli occhi di Lucas, quella luce che in due anni si era spenta. L’avevo sempre detto che la causa della sua perenne tristezza era solo la lontananza dalla ragazza che amava, ma era troppo orgoglioso per ammetterlo.
Sono qui da dieci minuti, fermo alle spalle di Lucas e Chiara e sembra che ancora nessuno si sia accorto di me, forse sono tutti troppo impegnati a vedere questa scena da film, beh sono donne. Io non sono proprio come Lucas, non avrei mai fatto una cosa del genere per una ragazza, io sono molto più rude, molto più coinciso, se voglio una cosa me la prendo. Mi presento sono Damon, Damon Salvatore e ho origini metà italiane, da parte di mio padre e metà Inglesi, da parte di mia madre. Ho ventitré anni, e lavoravo come modello in Italia, e proprio lì che ho conosciuto Lucas. Da quel giorno non ci siamo più divisi. Non ho mai capito come abbiamo fatto a instaurare questo rapporto. Siamo completamente opposti caratterialmente, Lui è dolce, romantico e timido. Io sono sfrontato, coinciso e un molto vanitoso, o almeno così dicono, beh io ritengo solo di essere consapevole della mia bellezza e di essere consapevo che tutte le ragazze non possano resistermi.
Devo dire che è la scelta migliore che io abbia fatto nella mia vita, è stata quella di venire qua con Lucas, è pieno di ragazze qui, anche se ci sono troppi ragazzi per i miei gusti, ma sono abituato alla competizione, vinco sempre io che sia chiaro. Decisi di avvicinarmi al resto del gruppo, avevo già puntato una ragazza, bellissima, l’unica che era fuori con Chiara, prima che ci vedessero. La stavo guardando già da un po’, è perfetta. Ha un fisco perfetto con le curve al punto giusto. Non è le solite mazze di scopa che si credono belle solo perché pesano meno di 30 kg. Forse, è la ragazza più bella che abbiamo mai visto e ne ho viste davvero tante. Era lì che parlava con un ragazzo dalla pelle ambrata, e gli occhi castano-dorati. Non ci feci tanto caso e mi diressi verso di lei, senza curarmi del ragazzo che, fino a poco fa, parlava e rideva con lei. Non avrebbe avuto occasioni contro di me, era inutile farle perdere tempo.
Mi avvicinai e gli tesi la mano – Ciao bellissima, sono Damon amico e accompagnatore di Lucas. Piacere. - Mi presentai, guardandola negli occhi. Infatti, notai subito che sul suo fiso scomparve quel sorriso che c’era fino qualche istante prima, al suo posto comparve un ghigno. –Martina. Non posso dire che sia un piacere. - Rispose fredda. Dopo aver risposto, si girò e tornò a parlare con il ragazzo dalla pelle ambrate, che se la rideva. Rimasi per qualche secondo sconcertato, da quella reazione che nessuna ragazza aveva mai avuto nei miei confronti. Ma questa reazione non mi sconfortò anzi, rendeva la cosa più eccitante. Lei era diversa da tutte le altre, e questo mi piaceva ancora di più. Martina era ignare del meccanismo che aveva innescato con quella sua risposto e quel ragazzino, aveva ben poco da ridere.
 
Martina POV:
 
Stavo parlando tranquillamente con Zayn, che non faceva altro che farmi ridere, con le sue battute e i suoi racconti sugli scherzi fatti ai ragazzi era davvero simpatico. Mi stava raccontando della sua famiglia, quando un ragazzo senza un minimo di educazione si era intromesso tra noi, presentandosi. Forse si aspettava una risposta piena di enfasi e gentilezza, ma ottenne l’esatto opposto. Non mi sono mai piaciute le persone maleducate e piene di se, che credono di potersi permettere qualsiasi cosa. Non mi piaceva il modo in cui mi guardava, e nemmeno il modo in cui guardava Zayn. Infatti, lo liquidai in meno di venti secondi, facendolo rimanere di stucco e ritornando a parlare con Zayn che se la rideva. Era davvero carino quando rideva sotto i baffi per non darlo a vedere, e per non offendere la persona interessata. Era l’opposto di Quel tale, era il ragazzo che piaceva a me. Un carattere perfetto per ora, poi dovevo conoscerlo meglio, insomma lo conoscevo da poco per dare un giudizio definitivo, ma speravo di non sbagliarmi sul suo conto, sarebbe stata una delusione, davvero troppo grande.
Dopo aver richiamato l’attenzione di Chiara e Lucas che non facevano altro che scambiarsi carezze e baci, decidemmo di rientrare e di organizzare una serata, tranquilla, per festeggiare l’unione di Chiara e Lucas. – Ragazzi, allora per stasera io propongo Pizza e Film. Chi è con me?-. Domandai sicura che tutti avrebbero accettato, d’altronde eravamo tutti davvero stanchi dopo la sera precedente. Come previsto tutti era d’accordo con me, tranne quella gallina che dopo appena cinque ore già mi stava sui coglioni, (abituatevi alla mia finezza, perché quando mi incazzo sono peggio di uno scaricatore di porto ubriaco.) – No, scusate, ma che palle, una serata chiusi in casa? Dio ma quanti anni avete novanta, cioè nemmeno mia nonna. Io propongo una serata in discoteca. Liamuccio, tu ovviamente sei dalla mia parte?- Chiese quella strega orrenda e brutta dalla voce da trans. In quel momento vidi tutti quanti sbuffare sonoramente e chiara alzare gli occhi al cielo, sapevo come era fatta ed ero sicura che nemmeno a lei piacesse quella barbie montata, anzi avrei giurato che se non fosse intervenuto Liam, da un momento all’altro si sarebbe alzata prendendola a sprangate sui denti con il portacenere di metallo che c’era sul tavolo. – Dani, io in realtà sono stanco, e poi non mi va di andare in discoteca. Se vuoi, vacci tu con le tue amiche, lo sai Dani non ci sono problemi. - Intervenne Liam scocciato, salvando la sua ragazza da morte certa.  Vidi Danielle farsi rossa come un peperone in meno di un secondo. Non disse nulla si alzò dalle ginocchia di Liam, prese tutta la sua roba che era riposta sul tavolo e andò via sbattendo la porta, come se fosse a casa sua, senza salutare nessuno dei presenti. Rimasi scioccata, non capivo come un tipo come Liam, dolce, bellissimo, sensibile e disponibile, potesse stare con una strega del genere, orrenda, antipatica, acida, maleducata e insensibile. Non riuscivo proprio a spiegarmelo. Dopo tutto questo casino, alla fine i ragazzi accettarono la mia idea, e non diedero peso a quello che era appena successo, per non far sentire in imbarazzo Liam, più di quanto non fosse già. Ora che la serata era decisa, dovevamo organizzare il pomeriggio, visto che era ancora molto presto e dovevamo ancora pranzare, e lo stomaco di Niall iniziava a farsi sentire. Valentina propose di ai ragazzi di andare a noleggiare qualche film per la serata, mentre noi intanto cucinavamo qualcosa, ovviamente subito acconsentirono, ed abboccarono all’idea di Valentina, di far integrare nel gruppo maschile anche Damon e Lucas che erano appena arrivati e non conoscevano nessuno oltre noi ragazze. 
   
 
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