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Autore: TooLateForU    13/10/2012    19 recensioni
“Harry è troppo buono per noi.” considerai
“Chiunque è troppo buono per due persone come noi, Rachel.”
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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just gonna stand there and watch me burn
but that’s alright because I like the way
it hurts
 
 
 
 
Inspirai lentamente, sentendo il torpore del sonno abbandonarmi. Stropicciai gli occhi, infastidita, quando sentii qualcosa di caldo che mi avvolgeva, attorno al fianco.
Mi paralizzai, ancora ad occhi chiusi.
No.
No.
No, dannazione!
Strinsi i pugni sul materasso, mentre sentivo montare la rabbia. Sapevo che, aperti gli occhi, non avrei più potuto mentire a me stessa.
Non potevo fingere di essere ancora ubriaca.
Non potevo fingere che fosse solo un errore.
Perché sbagliare una volta si può accettare, no anzi, si può dimenticare. Ma due, tre, quattro, cinque, sei, sette volte..
Non era solo un altro errore.
Spalancai gli occhi, e la realtà che mi circondava mi colpì come uno schiaffo. Scansai bruscamente il suo braccio, così fottutamente più scuro del suo, e mi alzai velocemente. Lo sentii mugugnare infastidito, e neanche mi preoccupai di far piano mentre recuperavo le mie cose.
Afferrai le mutande sul pavimento, e mi misi a cercare il reggiseno. Dov’era?
Dove cazzo era il mio reggiseno? Lanciai un’occhiata per tutta la stanza, la mia cara stanza da letto sottosopra.
Armadio, scrivania, computer, foto di me e lui in vacanza in Grecia..
Distolsi bruscamente lo sguardo, quasi vergognandomi, e finalmente trovai il mio reggiseno.
Era sotto il cuscino di quel coglione.
Risalii sul letto e tolsi il cuscino da sotto la sua testa, per prendere l’intimo.  Gli diedi le spalle, per infilarlo, ma potevo sentire il suo respiro farsi meno regolare.
Era sveglio.
“Che stai facendo?”
Mi trattenni dal sobbalzare, quando sentii la sua voce ancora impastata dal sonno.
“E’ tardi, te ne devi andare.” risposi, fredda, prima di recuperare i jeans (sotto al letto).
“Che cazz..che ore sono?” continuò, e dei fruscii mi fecero intuire che si stava rivestendo. Ma non lo guardavo, impegnata a tirare su la lampo.
“Datti una mossa, va bene?”
Improvvisamente sentii una presa sul braccio, che mi costrinse a girarmi. Mi ritrovai i suoi occhi neri a pochi centimetri dai miei, e sembrava parecchio scazzato.
“Con chi credi di parlare, Rachel? Con la tua puttana?” sputò fuori.
“Mollami.” sibilai, scostandomi “Ti sto solo dicendo che è tardi, okay?”
“Tardi, eh?” ripetè, ironico, prima di indicare la sveglia sul comodino “Sono le nove meno cinque, sai che non arriverà prima di mezzogiorno.”
“Bhè è tardi per me, e dato che questa è casa mia te ne vai quando dico io.”  
Gli diedi di nuovo le spalle, per infilarmi la maglietta ma lui non me lo permise, facendomi rigirare.
“Guardami quando ti parlo, dannazione!”
“Toccami solo un’altra volta, Malik, e giuro che mi metto ad urlare!”
“Tranquilla, non potrai fare meglio di ieri notte.”
Dovetti far forza sul mio autocontrollo, per resistere all’impulso di prenderlo a pugni.
O di prendere a pugni me stessa.
“Non doveva succedere, cazzo, non doveva succedere di nuovo!” strillai, battendo un piede a terra “Me l’avevi promesso, Zayn!”
“Certo, quindi è tutta colpa mia. Scusa tesoro, ma l’ultima volta che ho controllato sesso si fa in due.” ribattè, tra i denti.
“Sei uno stronzo, davvero.”
“Ma pensi che io non ci stia una merda, eh? E’ anche il mio migliore amico, lo conosco da una vita e..”
“E ti scopi la sua ragazza.” tagliai corto. Mi guardò come se volesse incenerirmi, ma lo ignorai.
“Esci. Da. Questa. Casa.” sibilai, lentamente.
“Sai cosa, Rachel? Sei la peggior ragazza che abbia mai conosciuto, e sai cosa mi fa incazzare? Che sia stato io a presentarti Harry, perché tu..” mi puntò il dito contro “..non meriterai mai un ragazzo come lui.”
Dio, che male.
“E allora che cazzo ci fai ancora qua? Esci, VATTENE!”
Si avvicinò al mio viso, ed io lo scostai. Non volevo che mi vedesse così, non volevo che mi vedesse con le lacrime.
Ma lui mise due dita sotto il mio mento, e con inaspettata delicatezza mi costrinse a guardarlo negli occhi “Non me ne vado perché se varco quella porta non ti rimane nessuno, Rachel.”
“N-non è vero, Harry mi ama.”
“Solo perché non ti conosce veramente, perché non ti conosce come me. Siamo soli io e te, Rachel.” Mi baciò, e non fu per niente delicato. Non era mai ‘delicato’ tra noi. Affondai le mani nei suoi capelli, quasi volessi strapparglieli, mentre mi stringeva quasi fino a farmi male, e già non ci capivo più niente, ed ero pronta a ricominciare.
Ma poi se ne andò, davvero. Alzai la testa, incrociando il mio riflesso disastrato nello specchio.
“Sei sola, Rachel Adams.”
 
“Pop corn o nachos?”
Harry spuntò da una delle file del Blockbuster, sventolando due pacchi diversi.
Sinceramente, non sapevo neanche che film avessimo preso, dove l’avremmo guardato, cosa ci eravamo detti..
Fissai i suoi occhioni verdi, i suoi ricci, la sua pelle chiara. Dietro di lui c’erano due o tre ragazzine che lo fissavano adoranti, e mi guardavano con invidia.
Perché tutti vorrebbero un ragazzo come Harry. Spiritoso, dolce, divertente, comprensivo, allegro, con un sorriso da girar la testa, sexy..
Io amavo Harry. Ma, evidentemente, ero talmente sbagliata da non riuscire a farmi bastare uno come lui.
“E’ uguale.” risposi, incolore. Lo vidi abbassare le braccia, e un velo di tristezza passò per i suoi occhi.
Ora volevo davvero prendermi a calci. Sapevo che gli stavo facendo del male, sapevo che lo facevo soffrire. Chi cazzo potrebbe volere una ragazza che da due mesi è fredda, scostante, perennemente con il muso?
Perché non mi urlava contro, perché non mi diceva di andarmene a fanculo? Doveva sbattermi fuori, dirmi che era finita, arrivare al punto di farmi pregare perché rimanesse.
Invece no, si limitava a sospirare.
“Scusa Harry, ho un mal di testa terribile. Lo so che sono insopportabile, davvero, e mi..
“Shh.” mi interruppe, posando un dito sulle mie labbra “Non fa niente.” e mi baciò dolcemente, come sapeva fare solo lui.
Mi accarezzò la schiena “Ti amo, Rachel.”
E anche stavolta, non risposi.
 
 
Inspira. Espira.
Harry, scusa se ti disturbo..
Inspira. Espira.
So che sei al lavoro, ma devo parlarti
Inspira. Espira.
Sì, certo che sto bene, devo solo parlarti
Inspira. Espira.
Mi dispiace, amore mio lo giuro che mi dispiace
Inspira. Espira.
Non posso dire ‘non volevo’ ma non sai quanto avrei voluto prendermi a calci ogni mattina dopo..
Inspira. Espira.
Mi dispiace, Harry. Credimi un’ultima volta, quando ti dico che non è colpa tua
Inspira. Respira.
Ma so che ‘mi dispiace’ stavolta non basta.
Non funzionava. Continuava a mancarmi il respiro, continuavo a sentire un peso al centro del petto, continuavo a piangere, continuavo ad avere la nausea, continuavo a bruciare.
Se avessi potuto cancellare la mia esistenza in quello stesso istante, l’avrei fatto. Ma non avevo neanche la forza di alzarmi, me ne stavo rannicchiata per terra con la testa sulle ginocchia, a sentirmi bruciare.
Sentii girare la serratura, e non mi penai neanche di alzare la testa.
Solo quando si sedette accanto a me e il profumo della sua pelle mi invase capii chi era. E non parlai.
E non parlò.
“Te ne starai qui a sentirmi piangere per sempre?” mormorai.
“So cosa hai fatto.”
Ridacchiai nervosamente “Fantastico.”
Si girò a guardarmi, e come ogni volta che lo guardavo negli occhi mi sentii annegare. Non era una sensazione affatto piacevole, ma non ne potevo fare a meno.
Sembrava stanco.
“Gli hai parlato?” chiesi
“Sì.”
Silenzio.
“Non ti ha neanche dato un pugno?”
“Magari l’avesse fatto. L’ho pregato di prendermi a pugni e fidati, se fossi stato al suo posto mi sarei dato tante botte da non farmi riconoscere neanche da mia madre. Ma era troppo sconvolto.” rispose, amaramente.
“Harry è troppo buono per noi.” considerai
“Chiunque è troppo buono per due persone come noi, Rachel.”
D’un tratto prese la mia mano sinistra, e tolse del sangue rappreso tra le dita.
“Che hai fatto?” sussurrò, continuando ad accarezzarla.
“Ho preso a pugni lo specchio, tornata a casa.” accennai con la testa al vetro rotto a terra pochi metri più in la
“Non funziona così, Rachel. Non cancelli quello che hai fatto cancellando te stessa.”
“Tranquillo, so che ci speravi, ma non ho intenzione di farmi a pezzi.”
“Taglia con le cazzate, io ti amo e tu lo sai.”
“Tu non mi ami, Zayn. Sei solo un pakistano masochista che ha deciso di frequentare una cogliona incasinata come me. Se proprio volevi ucciderti, potevi farti esplodere in una metro.”
Ridacchiò piano “Riesci ad essere razzista anche in un momento come questo.”
Ma io non avevo voglia di ridere. Mi presi la testa tra le mani, e sentii che stavo per piangere di nuovo “Sono un disastro, Zayn.” mormorai
“Ehi, ehi, smettila.”
“Ho ragione io. Faccio male a chiunque mi ami, e amo chi mi fa del male. Sono schizofrenica e stronza.”
Spostò le mani dal mio viso, e mi fece girare completamente verso di lui “Stammi a sentire, Rachel, non ho intenzione di ascoltarti mentre elenchi i cento motivi per cui dovresti buttarti sotto un treno, perché io ne conosco almeno centouno. Ma per ogni motivo, ce ne sono altri mille per cui vale la pena che tu ti alzi da questo cazzo di pavimento e faccia qualcosa. Abbiamo fatto un casino, è vero, abbiamo fatto soffrire Harry, è vero, siamo soli, è vero.” disse “Ma allora? Abbiamo ventitrè anni, la nostra vita non è finita. Io e te, Rachel, contro il mondo.”
Mi strinse una mano, più forte che poté. Sentivo le nocche bruciare, ma non mi importava.
“Io e te, Zayn?”
“Per sempre.”
E finalmente, smisi di bruciare.





una volta tanto una os un po' diversa dalle mie solite, stile unicorni gialli, fiori e patty in bici per l'argentina.
bah, non so, ho paura che sia una cagata AHAHAH però ce l'avevo in mente da ieri sera, quindi..
vabbbbuò, ditemi che ne pensate se vi gira bene. se vi gira male non mi scrivete niente altrimenti mi deprimo AHAH
okay basta. la canzone citata è love the way you lie di eminem e rihanna, comunque
besos
   
 
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