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Autore: La Mutaforma    14/10/2012    3 recensioni
Riporto la puntina sul disco.
Chopin non si stancava mai di suonare per me.
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Una giornata di pioggia come tante, a mangiare biscotti, con la musica che piove dal soffitto.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non c’è niente di meglio di ascoltare Chopin. Soprattutto con questa pioggia”

Sorrido lievemente.

Notturno opera nove numero due è il tuo brano preferito.

La puntina sembra danzare sulle note incise sul vinile, e tutto sembra così antico, e mi sembra quasi di vedere una patina ingiallita davanti agli occhi.

Come se tutto fosse una bella, vecchia fotografia. Di quelle spesse, di quelle macchiate di umidità, di quelle che ritraggono volti che non sorridono.

Volti enigmatici. Volti che non conosci.

“Cos’hai contro la pioggia?”

Il cielo è grigio, bluastro. Cala la sera, e sembra che non ci sia il tempo di salutarsi.

Il tuo sorriso abbaglia più di un lampo taciturno, impressionato dalle note del piano di Chopin.

“Penso che si abbini molto a questo pezzo”

Il rombo del tuono giunge, in un educato fragore.

Nessuno se ne accorge.

 

Fuori c’è la pioggia. E sembra piovere anche tra queste quattro pareti.

Le note gocciolano dal soffitto, il vinile piange e singhiozza mille suoni. 

Allunghi la mano sul tavolo, e prendi un altro biscotto, come se niente fosse.

Provo a parlare, ma tu distendi le dita davanti il mio viso.

“Ascolta”

E io ascolto, il mio respiro, lo sbriciolarsi del tuo biscotto.

E Chopin, naturalmente.

 

Fuori piove ancora. Chopin ha smesso di suonare, e saranno già venti minuti che sei uscito, chiudendo l’ascensore ronzante alle tue spalle.

Tutto sembra non esistere, mentre fisso la porta, come se da un momento all’altro dovessi tornare indietro.

Nessun rumore, la pioggia non scroscia.

Eppure piove ancora.

L’orologio non ticchetta.

Eppure il tempo scorre.

Riporto la puntina sul disco.

Chopin non si stancava mai di suonare per me. 

 

   
 
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