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Autore: HisRose    14/10/2012    4 recensioni
“Ti ricordi qualcosa dei momenti in cui Cassandra era in te?”, chiese il Dottore.
(ambientata nella 2x01 - la vendetta di Cassandra)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Ti ricordi qualcosa dei momenti in cui Cassandra era in te?”, chiese il Dottore.
Da una parte voleva che lei si ricordasse del bacio, avrebbe voluto parlare con lei, dichiararle i suoi sentimenti, ma un’altra parte voleva che lei non si ricordasse niente e  sapeva che la seconda opzione era la migliore perché lui e Rose non potevano stare insieme, o almeno era lui che la pensava così. Si condannava sempre ad una vita senza amore, perché lui era immortale, senza pensare che un modo si sarebbe potuto trovare.
“No. Cioè qualcosa, ma solo dei tratti confusi”, mentì lei.
In realtà si ricordava tutto ed era gelosa, non di Cassandra, ma del coraggio che l’ultima umana aveva avuto. Un coraggio che lei non avrà mai anche se avrebbe voluto baciare quelle labbra con tutta la sua anima. “Perché?”, chiese. Avrebbe tanto voluto sapere cosa passava per la mente del Dottore, se volesse che lei si ricordasse del bacio o meno.
Il Dottore era un po’ deluso.
 “Era solo una curiosità”, le disse iniziando a premere qualche pulsante della console.
Rose prese un respiro profondo. Era il momento di dimostrare coraggio, forse non tanto coraggio come Cassandra, ma un coraggio più piccolo, confessandogli che si ricordava del bacio. Ma le parole le morivano in gola, erano come bloccate dalla paura di essere respinta.
“Io…”, iniziò a dire la biondina.
“Sì?”, disse lui quasi speranzoso girandosi a guardarla.
“Be’ ecco, io p-potrei, ecco, insomma, ricordarmi, sì, ricordarmi, di un momento”, confessò lei, senza specificare quale fosse.
“E quale sarebbe?”, le chiese lui nascondendo l’ansia.
Ecco, era giunto il momento di dirlo, di dimostrare il suo coraggio, ormai il dado era tratto, non poteva sottrarsi e si sarebbe maledetta se si fosse fatta uscire dalla bocca un altro momento che non fosse stato quello.
“Il bacio”, disse veloce.
I due si fissarono per un lungo periodo di tempo, nessuno dei due parlava.
“Be’ ma è stata Cassandra comunque”, disse Rose interrompendo il silenzio.
“Certo, certo. Sì, lo so”, disse il Dottore deluso.
“Ma io ero lì”, continuò la biondina.
“E io ero me stesso”, le rispose il Dottore sperando che capisse.
“Tu mi ami?”, chiese la biondina sorpresa di sé. Ma da dove le era uscito tutto quel coraggio? Non lo aveva mai usato e ora usciva tutto in una volta.
Il Dottore annuì e basta perché ammetterlo era troppo doloroso.
“Anch’io ti amo”, confessò Rose, avvicinandosi di più a lui.
Il Dottore la bloccò per i fianchi.
“Rose, non posso”, le disse amareggiato.
“Ma io sì”, rispose solo lei per poi premere le sue labbra contro quelle del Dottore.
Il signore del tempo si lasciò andare, godendosi il bacio, senza cercare di respingerla.
Solo perché lui non poteva non voleva dire che doveva far soffrire la sua Rose, così l’accontentò.
Pensava fosse un’idiota perché cercava tante scuse per giustificare la sua resa a lei, ma in realtà era solo un’egoista. La strinse più forte a sé decidendo di esagerare e godendosi quel momento di felicità che ormai non provava da più di settecento anni.  
  
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