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Autore: Deb    14/10/2012    1 recensioni
Emily entrò in casa con passo svelto. Lanciò la borsa sul divano e continuò la camminata fino in cucina.
“Nolan, dobbiamo...”, il discorso rimase in sospeso in quanto si accorse che davanti a lei non c'era il biondo, ma una ragazza, per giunta molto carina, che la guardava con stupore.
“Chi diavolo sei?”, chiese la vendicatrice incrociando le braccia al petto. Aveva lo sguardo severo, non le piaceva trovare intrusi in casa propria. Soprattutto in quel momento, visto che di quella donna non ne conosceva nemmeno l'esistenza.
“Ciao! Nolan è andato un attimo al piano superiore a prendere un pc”.
“Ti ho chiesto chi sei, non dov'è Nolan”, rispose prontamente con lo stesso tono di voce che aveva utilizzato precedentemente.

{Accenni Nemily - Spoiler seconda stagione}
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emily Thorne, Nolan Ross, Padma Lahari
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Gelosa, Ems?


Emily entrò in casa con passo svelto. Lanciò la borsa sul divano e continuò la camminata fino in cucina.
“Nolan, dobbiamo...”, il discorso rimase in sospeso in quanto si accorse che davanti a lei non c'era il biondo, ma una ragazza, per giunta molto carina, che la guardava con stupore.
“Chi diavolo sei?”, chiese la vendicatrice incrociando le braccia al petto. Aveva lo sguardo severo, non le piaceva trovare intrusi in casa propria. Soprattutto in quel momento, visto che di quella donna non ne conosceva nemmeno l'esistenza.
“Ciao! Nolan è andato un attimo al piano superiore a prendere un pc”.
“Ti ho chiesto chi sei, non dov'è Nolan”, rispose prontamente con lo stesso tono di voce che aveva utilizzato precedentemente.
“P... Padma”, finalmente rispose alla sua domanda. Aveva balbettato, il che significava che Emily la metteva in soggezione.
La bionda sospirò, “Vattene”.
Sembrava stesse ringhiando, come se fosse un felino che doveva proteggere il proprio territorio.
“Ma stiamo...”, cercò di parlare la mora, senza scomodarsi di scendere dallo sgabello nel quale era seduta. Come se fosse stata casa sua.
“Vattene da casa mia”. Scandì bene tutte le parole, sottolineando il fatto che si trovava all'interno di un'abitazione privata e lei, di certo, non era stata invitata dalla padrona.
Padma – così si chiamava, giusto? –, finalmente, si alzò in piedi e, dopo aver preso la sua borsa dal bancone, le si piazzò davanti.
La guardava negli occhi con un’espressione di sicurezza, ma, allo stesso tempo, di incertezza.
Non sapeva chi avesse davanti a sé e questo non le piaceva. Non comprendeva come comportarsi, non del tutto, almeno.
“Scusami”, affermò abbassando un po' la testa, “ero venuta a trovare Nolan per discutere...”
Emily sospirò, non aveva voglia di avere a che fare con altre persone ancora. Aveva troppe cose a cui pensare e non voleva perdere tempo con le amichette del suo complice. Che si trovasse una casa sua per quello!
“Non mi interessa, ora vattene da qui. Ho da fare”.
Forse era stata troppo brusca, ma aveva davvero da fare. Doveva escogitare vendetta e l'unico posto dove farlo era a casa sua. In pace.
Quando Padma uscì finalmente dall'abitazione, Emily tornò in salotto, piazzandosi davanti alle scale.
“Padma, eccomi, allora...”
Il biondo si bloccò, con il computer in mano e fermandosi a metà scalinata.
“Ems, sei a casa. Dov'è Padma?”, la raggiunse e buttò un occhio verso la cucina, notando che fosse vuota.
“L'ho mandata via”, rispose lei con nonchalance. “Se vuoi incontrarti con qualcuno fallo fuori da casa mia”, continuò con tono duro.
“È la mia analista, era qui per lavoro, Ems...”
“Non voglio estranei nella mia casa. Mi sto decisamente pentendo di aver acconsentito a farti stare qui”. Rispose, massaggiandosi le palpebre.
“Scusami tanto, Ems, se ogni tanto devo lavorare. Anche tu ci guadagni con la Nolcorp, devo ricordartelo sempre?”.
Emily sentì che Nolan stava perdendo la pazienza. In effetti, forse, si era comportata male. Sarebbe dovuta essere un po' più gentile. Forse.

Si incontrarono nuovamente nello stesso bar dove erano andati la prima volta.
Nolan si chiedeva perché Emily fosse stata così antipatica, in fondo, Padma era soltanto una sua dipendente e lo stava aiutando.
“Scusami, non sapevo che la tua ragazza fosse così gelosa”.
Nolan inarcò un sopracciglio.
“La mia che?”, chiese sorpreso, cercando a stento di trattenere una risata.
“La tua ragazza, quella bionda. Non sapevo convivessi. È parecchio gelosa... bhè, in effetti, trovarsi a casa una sconosciuta che deve passare del tempo...”
Il biondo sorrise divertito, “ti fermo subito. Ems non è la mia ragazza, siamo solo coinquilini, almeno finché non trovo una casa”.
“Ah... credevo, sì, insomma... mi è sembrata alquanto ingelosita quando ha capito che ero lì per te”.
“Gelosa, Ems?”, non riuscì a trattenersi e scoppiò in una risata divertita. Era fuori discussione una cosa del genere. Emily pensava soltanto alla sua vendetta e lui era soltanto il suo esperto di computer.

“Ti sei visto con quella, come si chiama, Padma?”, domandò Emily prima di portarsi alla bocca un involtino di pollo.
“Sì. Forse non lo sai, ma la Nolcorp è sotto ispezione”.
Nolan si buttò sul divano, vicino a lei.
“Per cosa?”.
“Stanno indagando sui conti offshore, dobbiamo studiare un po' la situazione”.
Emily sbatté più volte le palpebre.
“Certo...”.
“Cos'è questo sarcasmo, Ems?”, sorrise, lui, ripensando alle parole della sua dipendente.
Lei fece spallucce. “Non dovreste parlarne in ufficio invece di incontrarvi in via così poco ufficiosa?”
Il biondo rise, “Ems, davvero, sei un enigma”. Affermò rubando un contenitore di cibo cinese e cominciando a mangiare.
Emily lo osservò con la coda dell'occhio.
Cosa voleva da lei? Era normale il suo pensiero. Di solito si discute di lavoro al lavoro, non in un bar o in casa, da soli.
Solo in quel momento notò che erano seduti vicini, troppo vicini in un divano così grande, le loro spalle si sfioravano e, per la prima volta, pensò che si fosse comportata in quella maniera per gelosia. Come se non volesse condividere il suo amico barra complice con nessuno.

La mattina dopo, Emily si risvegliò nel suo letto, anche se non ricordava come e quando ci fosse arrivata.
Si voltò dalla parte opposta e sgranò gli occhi quando si ritrovò a pochi centimetri dal viso di Nolan.
Lo guardò un attimo dormire e sorrise nel sapere che, comunque, aveva sempre affianco un amico fidato.
Era vero che aveva ammesso di non fidarsi di nessuno, lui compreso, ma sapeva che non era effettivamente così. Non glielo avrebbe mai ammesso, ma era felice di sapere che lui sarebbe stato al suo fianco ad aiutarla, sempre.
“Buongiorno”. sussurrò con voce roca il biondo, una volta aperti gli occhi.
“Hai una stanza dove dormire, lo sai?”, domandò scocciata.
“Uhm, sì. Ma avevi gli incubi”.
Emily si alzò dal letto ignorando ciò che gli aveva detto, “ti vedi con Padma?”, chiese realmente curiosa.
“Credo di sì, ti servo per qualcosa?”, rispose lui, imitandola.
“No, tranquillo. Vai e divertiti”.
“Non è che andiamo ad una festa, eh?! Lavoriamo. Semmai vado e mi annoio”.
Emily sorrise, “come se Padma non ti piacesse. Non passeresti con lei tutto questo tempo”.
Nolan indossò le scarpe, “se fosse per me, starei decisamente con te”. Dichiarò, per poi rendersi conto del doppio senso che la frase avrebbe potuto avere. “a meditare vendetta, intendo”.
“Quando vuoi”. Rispose uscendo dalla camera per concedersi la sua corsa mattutina con un sorriso involontario stampato sul viso.

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Buongiorno! Eccomi qui con la mia nuova OS (: Spero vi sia piaciuta! *0*
Ovviamente, accenni Nemily! :D Ho pensato a come potesse comportarsi Ems se si dovesse trovare Padma in casa sua, senza che lei sapesse nulla xD
Inoltre, nelle sue azioni, c’è una velata gelosia. u.ù Trovo che potrebbe davvero provare un po’ di gelosia per Padma, anche se forse – ancora – minima.
Ho pensato a questa OS una sera, quando ero coricata a letto – perché l’ispirazione arriva sempre prima di dormire? xD – e, la mattina dopo, l’ho scritta per la totalità al cellulare visto che non avevo modo di stare al pc u.ù Fortunatamente l’ispirazione non mi aveva abbandonata! xD
Baci
Deb
   
 
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