Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: 8WeirdSisters8    14/10/2012    5 recensioni
Una raccolta di racconti a carattere comico, introspettivo, enigmatico o persino dark. Il filo conduttore?
L'estate, in ogni luogo e in ogni tempo.
All'interno, il racconto "Ventuno", qualificatosi terzo al contest "Tutto accadde in una notte di mezza estate" indetto da _BitterSweet_ sul forum di Efp.
Genere: Comico, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una malsana dipendenza

 

 

«Un attacco di panico è un periodo di paura o disagio intensi, tipicamente con un inizio improvviso e durata variabile dai 2 agli 8 minuti. In alcuni casi la durata è maggiore, dalle due alle tre ore, e possono susseguirsi più attacchi consecutivi.»

                                                                                                                                                                                                                                      Wikipedia

 

 

 

 

 «Si segga. Si metta comoda. Respiri.

Ha fatto? Oh, forse è necessario inclinare lo schienale. Così, ecco. Va meglio?

Dunque, partiamo da dove ci eravamo fermati la scorsa volta.»

 

 «Non saprei…»

 «Su, non esiti. Abbiamo già passato questa fase. Mi diceva che era estate…»

 

 

 «Esatto, era estate. Le giornate erano lunghe e afose. Il sole rendeva le pareti di casa roventi e mi pareva talvolta di perdere il contatto con la realtà incandescente. A volte semplicemente, come tutti, trovavo la calura fastidiosa. Ma c’erano delle volte in cui mi sembrava che l’aria fosse troppo bruciante, pure corrosiva, per la mia gola e che di lì a poco avrei smesso di respirare.

 

Come se all’improvviso la consapevolezza di poter impazzire, possibile se non probabile, mi si affacciasse alla mente e ingoiasse tutto il resto. Non so come descriverlo meglio. Cerco di spiegarmi, mi dia un attimo.

Magari stavo davanti al computer e così, inaspettato, avvertivo un senso di affogamento, distinto, vivo ma letale. Galleggiavo nella vellutata e cocente sensazione della caducità di tutte le cose e mentre battevo i tasti percepivo fin sotto le unghie il senso della provvisorietà di ogni nostra azione. Il sentimento vivo e atroce della nullità della vita mi si abbatteva addosso con uno schianto che non produceva alcun suono, nessun fragore e mai uno strepito e che pure mi rimbombava dentro.

 

Era doloroso ed era immenso, il vuoto allora. Ce lo avevo di fronte e lo avevo ai lati. E dietro. Era sotto e sopra di me. Era in me.

La certezza che non mi avrebbe lasciato mi sopraffaceva e mi riempiva il corpo come un formicolio persistente, invadente, beffardo.

Mi è accaduto diverse volte, quell’estate e mi accadeva la sera. Ho sempre pensato che fosse l’oscurità a divorare avidamente ogni mia speranza. Così, se la sera ero preda di questi strani attacchi, il giorno il sangue mi ribolliva per la paura: avevo l’ansia che arrivassero di nuovo quelle tenebre, madide in pari misura di umidità e follia.

 

Mi accorsi, dopo le prima volte, che la cosa accadeva con una certa regolarità. Erano i Lunedì, forse, i più pesanti. Ma anche le Domeniche. E i Giovedì. Non so perché, non sono mai riuscita a spiegarmelo. All’inizio i miei familiari pensarono – e lo pensai anch’io - che avessi problemi di cuore: perché tremavo, sudavo, il cuore quasi mi balzava in gola. Qualche volta ho pensato che alla fine lo avrei vomitato. E man mano che gli attacchi si ripetevano, iniziai a considerare la prospettiva allettante, così sarebbe finalmente cessato tutto.

Naturalmente non accadde.

 

È strano ripensarci adesso. Mi sembra di descrivere un’altra persona. Adesso che l’estate è volta al termine, persino ne sorrido.

Ha visto? Non le ho risparmiato i particolari. Sono stata brava, dottore?»

 

 «Bravissima. Non mi è chiara solo una cosa: perché questi attacchi sono cessati?»

 «Perché EFP ha cambiato server ed è tornato online.»

 

 

 

 

 

 

 

 

Io mi impongo di scrivere qualcosa che non sia di genere comico. E mi credo quando me lo dico. Sinceramente.

Ma proprio non ne ho voglia. Sinceramente.

Questa grandissima idiozia che ho scritto è ispirata a tutte le testimonianze degli utenti di EFP che si dichiaravano moribondi ogni volta che il sito cadeva per sovraccarico. E’ chiaro che non soffrivano veramente di crisi di panico, ma è quello che immaginavo io mentre leggevo le loro dichiarazioni. E’ altrettanto chiaro che anche io risentivo molto del cattivo funzionamento di EFP, perché quest’archivio, pur con tutti i noti difetti, crea dipendenza.

Tra parentesi, non ho quasi mai scritto storie in prima persona, perché favoriscono troppo l’immedesimazione. Mia, non del lettore. E infatti ho rischiato, da ipocondriaca quale sono, di avere una crisi di panico mentre mi documentavo e mentre ne scrivevo. Non per niente, mi ha formicolato per mezz’ora la terza falange del mignolo sinistro.

 

Ringrazio perciò Erika e lo staff per il lavoro svolto.

Ringrazio Wikipedia perché esiste.

E ringrazio chi si asterrà dal lanciarmi una sedia, anche se solo virtuale. Gli altri li ringrazio per la sedia. In una casa non se ne hanno mai troppe.

 

Buona Domenica e buon rinnovato Efp

WS

 

 

 

PS: m’è venuto in mente un quarto di secolo dopo l’aggiornamento (secondo più, secondo meno) di modificare la raccolta da In corso a Completa. Essì, dai. Non vedo l’ora di mettermi un maglione con le renne e cantare carole di Natale, perciò non è che sia tanto motivata a scrivere racconti estivi. Programmo (da circa 3 anni, yep!) una long, ma ho il timore che mi verrebbe a noia dopo il secondo capitolo e l’abbandonerei.

Magari pubblico quella…

Magari pubblico quei primi due capitoli…

Uno normale e uno molto breve…

Uno brevissimo e uno infinitesimo…

 

Magari mi limito a mettere il maglione con le renne è.é  

 

 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: 8WeirdSisters8