Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Vic 394    14/10/2012    2 recensioni
Non uccidetemi, avevo un enorme bisogno di uno sclero bello triste, ed ecco che cosa mi è uscito fuori :)
Dalla storia:
Urla. Urla disperate, piene di rancore, rabbia, tristezza, progetti mai realizzati.
Una porta che sbatte. Due persone che piangono.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

AGAIN
 

 

Urla. Urla disperate, piene di rancore, rabbia, tristezza, progetti mai realizzati.
Una porta che sbatte. Due persone che piangono.
 
Nick si svegliò di colpo. Aveva dormito per quasi tutto il viaggio da New York.
Aveva conosciuto Hannah ad un party di un amico comune, e dopo varie uscite insieme erano diventati quello che la gente chiama "la coppia perfetta".
Avrebbero capito solo dopo che la perfezione non esisteva.
Pochi mesi prima Nick era entrato in contatto con Emma, una newyorkese in viaggio per lavoro.
Fu proprio lei a distruggere la coppia perfetta.
Nick aveva i soldi, conosceva persone importanti, Nick era bello. Emma cercava una vita facile, e aveva trovato la preda che faceva al caso suo. Riuscì ad attirarlo nella sua trappola. Hannah era lì. Vide tutto. Decise di perdonare Nick.
Pian piano però tutto cominciò a sfaldarsi, Nick sembrava assuefatto da Emma e Hannah soffriva in silenzio.
Finchè non ne potè più.
Cacciò Nick dopo una litigata furiosa, dopo avergli rinfacciato tutto il male che le aveva fatto, gratuitamente.
Per questo lui era andato a New York, era partito subito dopo aver capito cosa era davvero importante.
Parlò con Emma. Lei gli tirò una scarpa. Ma almeno ora non avrebbe più occupato parte della sua vita, che avrebbe potuto dedicare interamente ad Hannah.
 
Scese dall'aereo e prese il cellulare. Non l'aveva mai acceso durante i suoi due giorni a New York, così non si stupì delle chiamate e dei messaggi che aveva trovato.
Lesse i messaggi e si sentì quasi male. Hannah era sparita. Al telefono non rispondeva, a casa non apriva, i cellulare staccato e non si vedeva più nei posti che frequentava abitualmente.
Sempre più preoccupato Nick controllò la segreteria telefonica.
Tra tutti i "Rispondi" e "Richiama" di questo mondo trovò anche un messaggio di Hannah.
 

È stato bello.

 
Nick allontanò il telefono dall'orecchio lentamente, cercando di collegare quello che aveva appena sentito con la sparizione di Hannah.
La chiamò varie volte, ma non era raggiungibile. Un lampo di terrore gli attraversò la mente.
Cominciò a correre verso casa come un pazzo. Corse finchè ogni singolo muscolo del suo corpo gli implorò pietà, e corse ancora più veloce. Corse dall'aereoporto fino a casa, spinto dalla forza della disperazione.
Aprì la porta col fiato corto e cominciò a cercare la ragazza.
Controllò il soggiorno, la cucina, il bagno; niente.
Andò verso l'ultima tappa: la camera da letto.
La trovò che dormiva, tirò un sospiro di sollievo che lasciò presto il posto ad una smorfia di terrore.
Hannah era stesa sul letto, la pelle generalmente chiara era bianchissima. Sembrava una bambola di porcellana.
Una bambola di porcellana con due grossi tagli sui polsi ed un coltello in mano.
Nick rimase impietrito sulla porta, osservando il grottesco spettacolo che gli si parava davanti. Cercò di parlare, ma dalla sua bocca uscì solo un grido strozzato. Dopo qualche secondo corse fino al letto, prese il coltello sporco di sangue dalla mano gelida di Hannah e lo gettò lontano sul pavimento.
Abbracciò la ragazza senza vita piangendo e sussurrando il suo nome.
Rimase così finchè non notò sul comodino un foglio di carta piegato in quattro. Lo prese e lo aprì, per poi leggere in una grafia ordinata:
 
Caro Nick,
Mi dispiace. Mi dispiace di non essere mai stata abbastanza, mi dispiace di non essere riuscita a darti quello che volevi.
Mi dispiace che tu abbia dovuto cercare quello di cui avevi bisogno in un'altra donna.
Ma soprattutto mi dispiace di essere arrivata a questo.
Non posso vivere sapendo che non mi ami, spero che un giorno riuscirai a perdonarmi.
Ti amo.
Hannah.
 
Nick finì di leggere la lettera, bagnandola con le sue lacrime disperate.
Restò a fissare il foglio per minuti che sembrarono ore, rileggendo più volte quelle righe dedicate a lui.
Hannah non lo meritava. Non meritava tutto quello che lui le aveva fatto, il dolore che le aveva arrecato. Senza pensarci due volte si alzò dal letto, recuperò il coltello e tornò da Hannah. Le posò un veloce bacio sulle labbra e le sussurrò che l'amava.
Si portò il coltello al petto e prese l'ultimo respiro profondo della sua vita.
 
                              
 
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Angolo Vic :D
 
Dunque, da dove cominciare?
La storia mi è venuta in mente quando ho ascoltato per puro caso questo pezzo su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=4apNlHSeS2A
 
Dopo un periodo di stallo la 4x04 di Glee mi ha fatto ricordare che dovevo finire la storia e mi ha permesso di darle ancora più dramma del previsto (voi Gleek capitemi)
La dedico alla mia amata Violetta, che è stata la prima a sapere di che si trattava e a cui ho letto la prima parte :D
 
Un altro grazie a Diletta che ha fatto il disegno :D
 
Un altro grazie va a Melissa, una nuova amica che mi ha dato il coraggio di pubblicare questa storia :D
 
Fatemi sapere che ne pensate!!!!
Alla prossima
xoxo Vic :D
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Vic 394