Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Alchbel    14/10/2012    5 recensioni
Finalmente giunge una nuova settimana Klaine, a cui stavolta anche noi abbiamo deciso di aderire.
Perciò eccovi una serie di 7 capitoli/shot (separati l'uno dell'altro) per sette momenti Klaine!
Enjoy it ♥
Day 1: Cooper + Klaine
Day 2: Roomates!Klaine
Day 3: Heroes!Klaine
Day 4: Skank/Nerd
Day 5: Photographer/Model
Day 6: Dalton!Klaine
Day 7: Winter in New York
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

But give me winter

 

 

A Kurt non era mai piaciuto tanto l’inverno. Inverno significava freddo, vento gelido e miriadi di vestiti da mettersi addosso – che lo faceva assomigliare a un’enorme cipolla con miriadi di strati; le sue labbra si seccavano, la sua carnagione pallida diventava rossa tutto d’un colpo ed era costretto a riempirsi di crema più di quanto facesse; il Natale si avvicinava e, per lui che non credeva in Dio e non aveva nessuno con cui trascorrerlo se non suo padre, era solo triste. Vedeva gli altri ragazzi, euforici e frettolosi alla ricerca del regalo perfetto, le coppiette che passeggiavano sotto le illuminazioni, e Kurt avrebbe solo voluto avere qualcuno con cui condividere tutto quello, festeggiare il Natale con la persona che amava, festeggiare per l’amore che gli era stato regalato e basta.

 

Nei suoi primi diciassette anni di vita non fu fortunato. E poi arrivò Blaine.

 

Blaine, meraviglioso, dolce, perfettamente imperfetto Blaine. Il suo migliore amico, il suo primo amore, l’amore della sua vita. Il loro primo Natale insieme non lo scorderà mai, le promesse che gli fece Blaine nel corridoio affollato del McKinley donandogli quel piccolo anello costruito con la carta di caramelle che Kurt ancora conservava, dopo tutti questi anni.

 

Kurt non si è mai dimenticato di quelle promesse, nemmeno in tutti quei mesi che lui e Blaine stettero separati. Ci mise parecchio a perdonarlo, a fidarsi ancora di lui, e Blaine lottò per riottenere la sua fiducia; e più passavano i mesi, più Kurt si rendeva conto di non poter vivere senza Blaine. Lui era davvero l’amore della sua vita. Nei primi mesi dopo averlo perdonato, Kurt si era chiesto spesso se avesse fatto la scelta giusta, ma da allora non se n’era mai pentito.

 

Grazie a Blaine, lui aveva imparato ad amare l’inverno. Blaine aveva le mani calde, che stringevano sempre le sue quando camminavano fuori al freddo; portava sempre con sé un burrocacao in più, e Kurt faceva finta di esserselo dimenticato solo per poter usare quello di Blaine. Quando si erano trasferiti a New York, poi, Blaine gliel’aveva fatto amare ancora di più, mostrandogli quanto la città si illuminasse a causa delle decorazioni natalizie, quanto fosse bello l’Albero di Natale al Rockefeller, quanto la neve bianca conferisse a Central Park un’aria ancora più mistica e quasi da favola.

 

Kurt si era ritrovato a essere d’accordo con tutto questo, perso negli occhi brillanti ed entusiasti di Blaine, le sue mani calde strette nelle proprie, cercando di avvicinarsi quanto più possibile al calore che sembrava emettere il corpo di Blaine – e, dopo un’occhiata a metà tra il divertito e il consapevole del suo ragazzo, ritrovarsi stretto a lui in un abbraccio che sapeva di casa.

 

Ma la favola più bella, era la loro.

 

Kurt aveva imparato ad amare l’inverno, amarlo veramente, aspettare impaziente il suo arrivo, solo per dei momenti come quello.

 

Era steso nel suo letto, il respiro un po’ pesante di suo marito, ancora addormentato, e altri, più corti e leggeri, che riempivano l’aria.  Kurt si puntellò su un gomito, girandosi su un fianco nello spazio ristretto del suo letto, mentre lasciava che i suoi occhi scivolassero sulle tre figure addormentate vicino a lui.

 

Blaine, dall’altro lato rispetto a lui, aveva una massa indisciplinata di ricci tutti davanti al viso, le labbra semiaperte e un’espressione un po’ corrucciata. Il suo braccio era stretto attorno alla vita esile di Iris, la loro bellissima bimba di cinque anni; i suoi boccoli castani erano sparsi sul cuscino, le palpebre chiuse che celavano i suoi occhi identici a quelli di Blaine. La mano della bimba era posata sul cuscino, vicino al viso del suo fratellino, di un anno più grande di lei. Graham aveva la guancia premuta sul cuscino, la bocca aperta e due occhioni azzurri spalancati e fissi su di lui. Kurt sorrise al figlio e gli passò una mano tra i capelli neri.

 

“Buongiorno cucciolo,” sussurrò piano per non svegliare gli altri due.

 

“Ciao papi…” Graham sbadigliò, rabbrividendo appena e facendosi più vicino per accoccolarsi contro Kurt e scatenando una risatina da parte del padre. “C’è un bel calduccio qui.”

 

Kurt non disse niente, si limitò ad abbracciare il figlio e tenere lo sguardo fisso sulle tre persone che amava di più al mondo. Dopo qualche minuto, anche Iris aprì gli occhi, riservando a Kurt un dolce sorriso prima di girarsi e iniziare a disturbare Blaine.

 

Papà… Papà, svegliati!”

 

Umpf…” mugugnò Blaine, aprendo dopo un po’ un occhio assonnato. “Buongiorno principessa.”

 

“Papà, il papi sta abbracciando Graham. Tocca a te ora!”

 

Blaine e Kurt si scambiarono un sorriso, entrambi consapevoli che cosa stesse chiedendo Iris con tanta insistenza. Kurt fece spostare il figlio un po’ più verso il centro del letto, mentre Blaine faceva lo stesso con la figlia. Dopodiché si trovarono tutti e quattro vicinissimi; Iris stringeva forte la maglia del pigiama di Blaine, la fronte appoggiata contro il collo del papà. Graham aveva una mano stretta a quella della sorellina, il corpo vicinissimo a quello di Kurt che, girato su un fianco, aveva steso un braccio fino a raggiungere la spalla di Blaine, chiudendo tutti in un caldo abbraccio.

 

Stettero tutti e quattro lì, respirando profondamente e lasciandosi cullare dal calore che quell’abbraccio dava loro. Ben presto i bambini si riaddormentarono, stretti tra le braccia dei loro papà; nel frattempo Blaine non aveva smesso un attimo di guardare Kurt, che invece aveva lo sguardo fisso sulla finestra, oltre la spalla di Blaine.

 

Stava nevicando, il cielo era grigio e sarebbe stata una giornata davvero fredda. Kurt fece una smorfia, pensando al freddo che li avrebbe assaliti quando sarebbero scesi per andare a pranzo da Rachel e Finn, ma poi la sua espressione corrucciata fu sostituita da un sorriso. Incrociò lo sguardo di Blaine, rivolgendogli un sorriso pieno d’amore. In quel momento, sotto le coperte del suo letto, avvolto dal calore dei suoi bambini e dagli occhi di Blaine, Kurt era certo di amare l’inverno.

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA:

Buonasera! Non so da voi, ma qui si gela; avrei davvero bisogno di un po’ di calduccio anche io e questa cosina qui su… si è scritta da sola. Volevo inserire una daddy Klaine, perché ora più che mai ne abbiamo bisogno, ma davvero non avevo idea di come gestirla! Spero non sia venuta una completa schifezza!

 

Il titolo di questa ultima OS per la Klaine Week (Winter in NY) viene da una canzone di Bruce Springsteen, Winter Song, mentre i nomi dei bambini sono presi rispettivamente dai personaggi del film L’amore non va in vacanza, interpretati da Jude Law (Graham) e Kate Winslet (Iris). Il nome Iris l’avevo già usato per l’altra Daddy Klaine che avevo scritto, e diciamo che richiama anche la canzone che ha fatto da titolo a questa raccolta - Iris dei Goo Goo Dolls. Nella mia mente, Iris è il nome della bimba di Kurt e Blaine *__* Un po’ più difficile è stato scegliere il nome per il fratello, ma alla fine mi è uscito Graham proprio perché nel film (che, se non avete visto, dovete farlo perché è l’amore!) i due sono fratelli!

 

E con questa si conclude la Klaine Week! Sinceramente questa settimana mi ha aiutata parecchio a superare un po’ la tristezza causata dalla 4x04. Finora tutte le storie che ho letto (e con le quali sono rimasta tremendamente indietro, ma giuro che recupererò tutto) mi sono piaciute davvero tanto. Credo che ciascuno abbia dato il meglio di sé, pertanto ci tenevo a ringraziare tutti coloro che hanno scritto e partecipato all’iniziativa. Grazie a tutti.

 

Un grazie speciale va a Flan, che ha organizzato tutto.

Un altro grazie speciale va al Kurt del mio Blaine, all’Alch del mio Bel perché è sempre un piacere e un onore lavorare con lei.

E un altro grazie va ad hale_y perché mi è stata più vicina che mai in questo periodo, perché ha sempre una parola di conforto per qualsiasi cosa mi renda triste e alla quale dedico questa OS. Perché la Daddy Klaine fa sempre bene al cuore!

 

Speriamo che questa raccolta vi sia piaciuta, tanto quanto a noi è piaciuto scriverla!

Un abbraccio!

Bel

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Alchbel