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Autore: aniasolary    14/10/2012    7 recensioni
Storia postata dal capitolo 57, motivi spiegati nella pagina d'autore.
Cosa sarebbe successo se Jacob avesse fatto un scelta diversa? Se avesse lasciato Bella alla sua vita?
Se i suoi occhi non avessero mai incontrato lo sguardo di Renesmee?
La storia comincia con il matrimonio di Bella ed ogni cosa è raccontata dal punto di vista di Jacob. I suoi sentimenti,le sue sensazioni e le sue emozioni sono i veri protagonisti. 
Una strada sconosciuta ha in servo per lui una vita diversa e sarà essa insieme alla sue scelte a guidare il destino del suo cuore. 
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black, Nuovo personaggio, Seth Clearwater, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn, Successivo alla saga
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jake 74
74. Epilogo:
The way that gravity turns on you and me

Ciao, mamma.

La mia compagna di stanza dorme dopo l'ennesima nottata passata a vedere quel "Grey's Anatomy", se non ne approfitto ora non avrò più tempo per scriverti.

Per bere il sangue devo sempre correre fuori dal davanzale della finestra si vede un bosco, fitto e scuro, verdastro e luminoso di giorno.

Come quello della nostra casa a Forks.

Papà è lì con te? Digli che mi manca, come sempre. E  mi manchi anche tu.

A volte mi aspetto di sentire degli ululati, come le ultime volte in cui siamo stati a casa, tipo sette anni fa, ricordi? A volte li sogno.

Sogno anche te. Sogno un ragazzo umano che mi salva e ho scoperto che frequenta il mio stesso corso di scienze biotecnologiche…
Qui nessuno mi proibisce di andare sulla spiaggia. Immergo i piedi nell’acqua ed è fantastico, mamma. C’è un ragazzo, è quello del sogno. Anche tu facevi sogni un po' strani sul futuro quando potevi ancora dormire. Vorrà dire qualcosa di bello?

Lui mi ci accompagna sempre, posso sentire il battito del suo cuore da lontano ma so trattenermi. Quando ci sfioriamo sento che posso essere come lui.

Vengo a trovarti a Natale.

Un bacio grande.

Renesmee.

 

La tua bambina è andata via per l'Università qualche mese fa. La senti molto meno, anche se non vi siete mai dette di più oltre a com'è bella la pioggia che cade, mamma e poi Renesmee, non mettere i vestiti buoni quando vai a caccia e anche come fa Catherine a spezzare il cuore a Heathcliff, mamma? Non la sopporto.

Ha smesso di nevicare, e il bosco bianco incontra i tuoi occhi, due piccole luci opache sul mondo. 

La neve continua a cadere.

Non hai freddo, Bella?

Non più.

Non puoi sentirlo, Bella?

Non più.

Ma cammini nella neve e il ghiaccio sei tu.

Sai poco di Jacob, ormai: ne senti parlare, visite a chilometri di distanza, solo sussurri lontani. Ma troppo vicini, perché quell’eco è un battito congelato. Ancora sospeso.

L'ultima volta che l'hai avuto accanto a te avete visto il sole sorgere dalla montagna in cui vi siete baciati in un tempo che ti sembra più che altro solo immaginazione. Stava per tornare da lei. E poi... poi lui ti ha preso la mano, ha sorriso, e non credevi che sarebbe stato triste anche così, col sorriso sulle labbra. 

"Ti ho tenuto la mano mentre morivi, Bells." ti ha detto. E tu sei rimasta ferma nel tempo, mentre il suo passava. 

A volte non lo vedi, a volte è lui che decide di mostrarsi, fra le foglie che cadono, inverno o estate, tempo che non passa mai.

Ha il suo stesso manto color bronzo, scuro. E gli occhi di acqua nera che scendono su di te.

Bella Swan salvata per sempre nel cuore di un altro.

Il lupo rosso si fa accarezzare da te. Non è nessun uomo, nessun mutaforma. Solo un animale che ti raggiunge nei boschi, sempre con te. 

Perché ci sono errori che non chiedono pegno, e malattie da cui non si può guarire, mille soli che splenderanno nel cielo mentre tu non cambi mai.

Il lupo ti guarda. È quello che hai perso. Un pezzo di lui che non potrai mai avere davvero. Cosa c’entrava la tua bambina in tutto questo? 

L'imprinting era per tua figlia ma in realtà sei sempre stata solo tu.

Edward sta arrivando, Bella. E sospiri, mentre pensi a lui, perché ha un amore tenace che può ancora tenerti in piedi su quelle gambe che tremano per qualcosa che non è più emozione. Devi imparare a non sentire freddo, fra le sue braccia. E forse poi imparerai ad amarlo, un poco per volta.

Alzi gli occhi al cielo, arancio scuro di giorni che muoiono. 

Ti posi una mano sul petto, in equilibrio sulla neve.
Ancora sospesa.

Come una bambina che gioca su un trave, con i capelli al vento. 

Senza mai cadere. 

Senza mai volare.

I tuoi ricordi sono tutti i battiti del tuo cuore di marmo. 

Se chiudi gli occhi, puoi ancora sentirli.


***

And then I looked up at the sun
and I could see 
Oh, the way that gravity turns on you and me
and then I looked up at the sun
and saw the sky
and the way that gravity pulls on you and I
on you and I
Coldpaly - Gravity

«Liz? » Sono fuori la porta di casa, appoggiato allo stipite. Mi tolgo gli occhiali da sole e mi passo una mano fra i capelli. Fuori fa un caldo tremendo, andrei in giro nudo. E così potremmo anche risparmiare tempo più spesso.«Vieni ad aprire?»

«Sono in bagno, usa le chiavi.» Parla a bassa voce, ormai: sa che ho un udito che può afferrare suoni lontani di chilometri. Sa anche che con lei riesco sempre a sentire tutto. Sbuffo e cerco la chiave tra le tremila che sono appese al vecchio ciondolo che mi ha regalato. Scalcio via una vecchia scatola di celofan, casa nuova, il gatto mi soffia contro, quel bastardo... si chiama Chad e Liz non mi ha voluto dire perché. Ci sono disegni ovunque che lei andrà a dipingere e che metterà anni a finire grazie a me. 

Perché mi piace sfilarle quel grembiule bianco che si mette sempre per fare quel tipo di cose, e il suo sospiro contro il freddo del pavimento sotto la mia pelle calda d’estate.

«Te ne sei andato senza avvisare.» La sento dalla cucina. Due grandi passi e sono da lei, appoggio gli occhiali sul tavolo e mi tolgo la maglia. Alzo lo sguardo e mi si secca la lingua, il cuore si ferma, il cuore riprende a pulsare, tutto nello stesso istante.

«Ciambelle?»

Sorride con quelle labbra rosse, sono bellissime come tutto il resto. Si asciuga i capelli con un asciugamano, goccioline le cadono ancora sulla maglietta e sulla bocca, umida.

«Solo se le hai prese senza crema. »

Questa mi fa ridere.

«Ancora con quella storia della dieta? »

«Non è una storia. È la realtà.»

«Ma che cazzo…»

«Zitto. Come le vuoi le uova?»

«Sbattute.» 

Mi guarda di traverso, quegli occhi grandi e nocciolati, come se potessero davvero sciogliersi davanti a me. Faccio il giro del tavolo e la prendo fra le braccia, come se fosse scivolata. Ma lei ride e le stringo i capelli. La bacio lento, rabbrividisco quando mi tocca con le mani lì, vicino all’orecchio.

Ho ancora gli occhi chiusi, le mani appoggiate al tavolo, accanto ai suoi fianchi, quando lei si stacca da me. Le trovo la mano, e le carezzo il palmo. I capelli bagnati le finiscono sulle spalle, mentre io le solletico il collo con il naso e le mie dita la incontrano, di nuovo, dopo infinite volte in poco meno di un mese. Ci ho speso un sacco di soldi, mai fatto nemmeno un regalo del genere perché a lei queste cose non piacciono ma… è fresca e i brividi non finiscono mai. 

La sua fede al dito.

«Jake?» Il mio sguardo incontra il suo lungo la linea della sua voce, filo sottile ed indistruttibile.

«Dimmi, piccola.»

«Devo dirtelo ora?»

«Mhh? »

«Io… devo dirtelo ora.» Si volta e si avvicina al lavello. La maglietta lunga le arriva a metà cosce, rossa e bagnata sulle spalle, perché le ho fatto dimenticare che doveva asciugarsi i capelli. Che cosa deve dirmi? Non è una cosa di lavoro, l’hanno presa un anno fa in quell’azienda incredibile, poco dopo la laurea. Io… non riesco a capire.

Mi guarda, sorseggia un po’ del succo di frutta che ha nel bicchiere. Le labbra le tremano, gli occhi sono due riflessi di scintille ancora accese, e brillano. Ho un cervello di uomo del cazzo e di' qualcosa, non farmi penare.

«Amore, che c’è?» Le prendo il viso fra le mani e le guance sono bagnate e lisce, sento un fremito.

«Ecco...»

«Liz… che… »

Intreccia la sua mano alla mia, se la porta alle labbra. Ora i suoi occhi non brillano, non risplendono, altro che i diamanti che lei non ha mai voluto.

Mi accecano soltanto.

Anche ora che li chiude, e le sue labbra sono sulle mie dita. E vorrei fermarle e guidarle io, ma non capisco. Non capisco perché è lei che deve guidarmi verso la meta, in questa strada che è ancora intricata.

Ferma la mia mano sulla sua pancia e il mio cuore resta in silenzio. E vorrei anche provare a crederci ma già lo faccio, dio, ci credo, le scintille ora sono le sue lacrime e lei che sorride. 

Ho capito tutto.

«Sei... s-sei sicura?» E forse è la prima volta che balbetto in tutta la vita. Ma lei mi guarda e mi vede sorridere.

«Sì.» Mi stringe a sé, mentre lo dice. E le tocco la pancia e lo cerco, quel nuovo battito di cuore che siamo noi due insieme e che sarà uno. 

«Ma come è successo?» 

«Jake... ma che vuoi un disegno?» 

«Qualcosa di artistico.»

Quanto siamo cambiati? So solo che le bacio le lacrime, come quella volta in cui dei lacci meccanici volevano portarmi via da lei. 

Perché il destino prende le strade e le intreccia, ma è il cuore a decidere che direzione prendere.

La prendo in braccio e lei si aggrappa al mio collo, e ride e piange, e dio quelle lacrime sono dolci, non amare. La amo, l’avevo già detto? La amo. Sono morto per dirlo con le catene che stringevano e graffiavano, morirei altre mille volte. Ciambelle, torte al cioccolato, fragole, le darò tutto quello che vuole. Non voglio immaginarlo… sono solo i sogni quelli che si immaginano, ma questa volta non è così.

No.

È vera la sua pancia che cresce, il dottore che la visita. Le sue amiche che la abbracciano, la sua scrivania vuota in ufficio. Le mie mani sporche di grasso in officina quando Walt mi stringe la mano, e Embry arriva con quella rossa carina con tante cose da dire... è bianca come un mio vecchio ricordo. C'è Leah che prende a dare consigli, Brian che si limita ad osservarle il sorriso, zia Josie che ha finito di ricamare una copertina di lana bianca, Seth che sembra ancora un ragazzino nonostante tutti i casini, quando sta con quella ragazza. Sorrido.

Forse anch' io gli somiglio.

Nello stesso parco in cui io e Liz ci siamo incontrati, nostra figlia è quella bambina che ho visto scomparire un giorno lontano negli occhi cioccolato che erano stati di Bella.

Il sole è alto, Liz viene verso di noi, torna da quel negozio di colori per una modifica alla stanzetta di Iris. L'ha scelto lei, questo nome. Perché mhm, non so come spiegare, Jake. Ma pensa... dopo un'acquazzone di quelli che non vedi mai, guardi fuori dalla finestra e non c'è più il buio. Torna l'azzurro e, dalle nuvole, nascono strisce di rosso, viola... l'arcobaleno. Sì, magari dopo un po' esci in giardino e guardi per terra, ci sarà qualche germoglio che un giorno diventerà un fiore. 

Iris significa entrambe le cose.

Gattona intorno all'albero del parco. La guardo e vorrei smettere di pensarci, ma so solo che non ci riuscirò mai.

Io, Jacob Black, non avevo speranze. 

Oggi ho molto di più di una speranza. Ma se non ne avessi mai avute, non avrei tutto questo. Se non ne avessi mai avute, non sarei quello che sono ora. Un uomo che lotta, anche se gli dicono che ha già perso. 

«Ha il tuo stesso sorriso.» dice Liz. Si appoggia alla mia spalla, è mia moglie. Eppure per me rimarrà sempre la liceale di cui mi sono innamorato sette anni fa.

«È una furbetta.» 

Prendo in braccio la mia bambina, un anno soltanto. «Pà.» le viene fuori, con la voce sottile.

Se si azzardano a portarmela via prima dei trenta spaccherò dei culi. O riprenderò a trasformarmi, nessuno può mai sapere. 

«E quella faccia?» Liz ride. Iris mi mette le mani fra i capelli. Riesco a prenderla anche con una sola mano, le faccio posare la testolina sulla mia spalla. Dio, potrà pure sorridere come me ma questo viso d'angelo di sicuro non viene dal sottoscritto.

«Quale faccia?» 

«La stessa che ha fatto mio padre quando ti ha visto la prima volta.» Quindi Frank avrebbe voluto spaccarmi il culo. Bene. «A chi vuoi fare male?»

Ma il viso di Liz è espressione di gioia, amore, la mia casa in mezzo al nulla. Fra quei cartoni che non abbiamo ancora sistemato bene. Nelle lenzuola fresche che profumano di lei. Nei miei sogni la notte, quando apro gli occhi e mi accorgo che non sto sognando. È lei che dorme fra le mie braccia, leggera ed esile, o con la pancia tonda, come quando era incinta.  Anche se abbiamo litigato da morire per quella bolletta di Internet... e per quelle bomboniere rotte, non ci credeva che non lo avevo fatto apposta a farle cadere ma Liz, che palle, quel gufo è inquietante.

Liz solleva Iris, a farla volare. Forse sto sorridendo, forse guardando soltanto. Forse mi aspetto ancora che tutto questo scompaia, ma non è vero. Perché insieme è il nostro posto. Insieme è più eterno del per sempre. Perché l’ho capito, la forza di gravità mi tiene ancorato alla terra, ma lei è una forza ancora più potente, che mi fa aprire gli occhi e vivere ogni giorno. 

La mia piccola ride, la manina chiusa intorno al mio pollice. Si tiene seduta, mi guarda con quei suoi occhi marrone chiaro e acquosi che scintillano all’ombra.  Ci vedo me stesso e la strada si fa più lunga, uno sprazzo di luce, un’onda che si schianta nel cielo, un tuono nel bianco della tempesta. Nessun destino a creare tutto questo. 

Solo un cuore che batte. Semplice come inspirare ed espirare. Vivere, credere, amare. 

Senza magie e sguardi eterei.

E così ho vinto.

*

*

*

Dedicato a chi crede nei propri sogni e non si arrende.

Dedicato a chi mi vuole bene, lontano o vicino che sia. 

E a chi ha creduto in questa storia<3 

DH

"Può essere banale sia un finale triste, che un finale felice. E' il modo in cui si arriva che lo rende speciale" Ho scritto questo pensiero su facebook, a Marzo. Pensavo a questa storia, il finale non era ancora stato scritto ma ce l'avevo nella testa... e speravo che fosse così. Speravo che questo lieto fine fosse speciale <3 Spero che per voi lo sia <3

Siamo arrivati all'ultimo capitolo. Mi mancherà tantissimo, mi mancherete voi. Mi mancherà tornare ogni giorno da scuola e trovare il tempo per Jacob Black e la mia versione alternativa per la sua felicità. Mi mancheranno le vostre recensioni, i vostri consigli, le vostre emozioni. 

Mi ricordo il giorno in cui ho cominciato a scrivere. Ero in una casa diversa, con due anni in meno, con tanta voglia di cambiare le cose. Questi due anni sono davvero passati e adesso sono qui, mi tremano le mani e ancora non ci credo. Ogni capitolo è stato un salto, anche piccolissimo. Oltre che per i personaggi, anche per me. Credo di essere diventata grande, un po' di più di quello che ora prima, ma so benissimo che ho ancora tanta strada da fare per crescere. Oh, eccome se c'è. Non si finisce mai di crescere, non importa quanti anni si hanno. Forse è proprio con questa consapevolezza che non si invecchia dentro, e non c'è bisogno dell'immortalità o di un vampiro centenario per questo, anzi :) 

Grazie. Grazie perché ci siete, dall'altra parte, e questo per me è davvero importante. 

Grazie a tutti quelli che mi hanno recensito all'inizio, quando questa storia era solo una piccola briciola di quella che è adesso.

Grazie a chi ha recensito ogni tanto.

Grazie a chi ha recensito sempre. 

Grazie a chi mi ha mandato messaggi privati per farmi sapere cose ne pensava della storia.

Grazie ha chi l'ha seguita, ricordata, e preferita. 

Grazie a Caterina, (mia prima lettrice <3) Virginia, (mogliA mia <3) J(amica mia <3), Noemi(la mia fantastica Embry's Angel <3), amiche mie bellissime <3 <3 <3, Maria (Sei semplicemente meravigliosa <3) fufe, (i tuoi pensieri sono sempre stati tanto importanti per me e mi hanno resa tanto felice <3) Roberta, che mi ha letta nonostante una parte della storia fosse angst, Daniela, per seguirmi sempre su facebook <3, Roberta87, le volte in cui mi ha recensita mi ha fatto camminare due metri da terra,  MaryAliceBrandon Cullen, BRIGIDA, Many8, Sara71, Soky, Lea__91, Ramoso90, Teresa, Steffy,grazie per leggermi e per avermi fatto sapere i vostri pareri <3.

Grazie a tutti quelli che mi hanno chiesto notizie della storia quando si è cancellata per quel problema <3 

Grazie a Cristina, che è la mia consulente e c'è sempre <3 grazie, tesoro <3

Grazie a Stefania, che mi è sempre vicina <3 grazie, amica mia <3

Grazie a Deborah che è la mia salvezza, lei sa perché <3

Grazie a Dony, che vede se stessa nelle cose che ho scritto <3

Grazie alla mia famiglia: papà, che ha riparato il pc tutte le volte in cui questo aveva degli acciacchi strani xD; mamma, che si è commossa su qualche mio tema (niente di che, davvero XD); e i miei due fratelli... no, loro no, casinisti! Ma gli voglio bene lo stesso.

Sono davvero senza parole. Non vi nascondo che sono commossa, triste per aver finito questa storia. Ma allo stesso tempo felice, perché credo di aver fatto del mio meglio. Sto comunque continuando e continuerò a scrivere <3 Se vi va di leggermi ancora, ecco qui un esperimento AU con Bella e Jacob, ambientata a Parigi nel 1894. Si chiama Lucciole.

Poi sto continuando la storia su Embry, Same Mistake. E ho cominciato a scrivere il seguito di Soul's Wind.

Se vi va di parlare con me, ecco qui il mio profilo facebook. Se mi chiedete l'amicizia, mandatemi un messaggio in cui mi dite chi siete qui su efp :)) E qui invece c'è la pagina di Destiny Heart :) Penso che preparerò il pdf, quando avrò finito di rivederla <3
Sarei davvero felicissima di sapere che cosa ne pensate. Mi fareste un incredibile regalo, tanto grande. Se questa storia vi ha dato emozioni, per me sarebbe davvero fantastico vederlo scritto da voi... per chi scrive è davvero importante <3 <3 <3
Quindi grazie, a tutti voi.
Con affetto.
Vostra Ania <3


   
 
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