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Autore: _L_Black_    14/10/2012    0 recensioni
Un nuovo anno scolastico sta iniziando a Hogwarts, Roxanne, Lucy e Louis sono pronti per affrontare il fatidico settimo anno.
L'incontro con Antwan Simons farà palpitare il cuore di Roxanne.
Ma Antwan ha un segreto, un segreto che lo costringe a non dire tutta la verità alla ragazza.
Hogwarts non è più la stessa da quando Simons è li dentro e Lucy, Roxanne e Louis se ne stanno accorgendo a loro spese.
Morti, sparizioni, il tutto avvolto in una vena di mistero.
Forse Hogwarts è nelle mani dei tre ragazzi...ma cosa succederà quando il segreto di Antwan, li avvolgerà inesorabilmente?
E il segreto, è avvolto nell'ombra di Hyacinth.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Weasley, Lucy Weasley, Nuovo personaggio, Roxanne Weasley
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Capitolo tre 

Un giacinto bianco latte
 
<< Sarai sempre con me, Ant? >> chiese Hyacinth fissandolo negli occhi.
Il ragazzo annuì, stringendola a sé, erano nella Stanza delle Necessità, il letto trasfigurato un'ora prima era ormai disfatto, Antwan continuava a guardare i boccoli rossi che troneggiavano sulla sua spalla, come ipnotizzato.
<< Sei bellissima, Hyacinth >> sussurrò il ragazzo, continuando a guardarla.
Hyacinth alzò lo sguardo verso di lui e fece un sorriso sicuro di sé, ma non disse nulla, come a non voler rovinare quel momento assolutamente perfetto.
<< Antwan? >> lo chiamò una voce dall'entrata della stanza.
Il ragazzo voltò lo sguardo e rimase abbagliato da una Roxanne Weasley con un vestito estivo bianco che le arrivava al ginocchio, gli sorrideva, un sorriso rassicurante e incerto, uno di quelli che Antwan adorava più di qualsiasi altra cosa in quella ragazza.
<< Antwan? >> lo richiamò Hyacinth, guardandolo seria mentre si staccava dal suo petto.
 
Antwan si mise a sedere di scatto, i capelli neri attaccati al suo viso, gli occhi azzurri fissavano davanti a sé, come se si aspettasse di trovarvi Hyacinth o Roxanne, si passò più di una volta le mani sulla faccia matida di sudore.
Era solo un sogno.
Anzi, un incubo.
 
***
 
Erano le sei del mattino e Lucy Weasley era già sveglia e pronta per un'altra giornata di scuola. 
Ma non era sicura come la settimana prima, da quando si era messa con Gabriel, le cose sembravano non cambiare, se non per gli sbalzi d'umore del ragazzo che, quasi a farlo apposta, se la prendeva con lei.
Davanti allo specchio sfiorò il livido sotto l'occhio sinistro e le lacrime salirono su per quegli occhi nocciola che non avevano mai sfiorato la violenza.
Prese i trucchi e si passò un magi correttore che fece sparire il livido in un secondo, ecco...ora li davanti c'era Lucy Dahlia Weasley, la dolce e tenera figlia di Percy e Audrey...che aveva un orribile segreto.
Uscì senza far rumore dalla sua stanza e andò in Sala Comune, dove a quell'ora non c'era nessuno. 
Ripensò a come l'aveva trattata Gabriel la sera prima e, di nuovo, le lacrime risalirono su per i suoi occhi, questa volta riuscì a mandarle via con più difficoltà del solito, non appena tornavano indietro, le immagini delle mani del suo ragazzo su di lei le tornavano nella mente e loro tornavano, imperterrite, a ricordarle gli sbagli che stava facendo.
Si avvicinò alla finestra e iniziò a guardare il sole che era sorto da poco, lo fissava con occhi stanchi e pieni di paura, mentre lui invece, stava benissimo su, nel cielo azzurro pastello della mattina di Settembre.
Poteva parlarne con i suoi cugini o con la preside, eppure non lo faceva, aveva paura, una paura insana, che la portava a pensare in modo completamente contorto. 
Decise di uscire a fare una passeggiata, vista l'ora, nessuno le avrebbe detto nulla, tanto cosa potevano farle? Erano le sei e mezzo, l'ora adatta per uscire.
Così si alzò e si avviò verso l'uscita della Sala Comune, tentando di non pensare a ciò che le stava accadendo, i suoi genitori l'avrebbero derisa, i suoi cugini sarebbero rimasti schifati dal suo comportamento non proprio firmato Weasley.
Arrivò subito al parco e iniziò a camminare verso la capanna di Hagrid, sapeva che dormiva e non voleva di certo disturbarlo, stare sotto l'albero li vicino la faceva star bene e in quella lunga settimana, stando li sotto, era riuscita a dimenticare per qualche ora la sua situazione. 
<< Non sapevo che a quest'ora c'era qualcuno >> disse una voce alle sue spalle.
Lucy sobbalzò, immaginando dapprima che fosse Gabriel, quando si voltò e vide Antwan Simons, rimase stupita e sollevata allo stesso tempo, per qualche strana ragione, aveva paura che fosse lui.
<< Ciao Antwan, anche tu qui a quest'ora? >> chiese sorridendogli.
<< Uhm sì...non riuscivo più a dormire e sono venuto qui >> rispose, Antwan, guardandola. << Ho notato che ci vieni spesso qui >> notò il ragazzo, guardandola con sguardo indagatore.
<< Oh si >> mormorò la ragazza in risposta. << Mi piace venire qui a leggere >>
<< E a dimenticare >> concluse, Antwan avvicinandosi.
<< C-cosa? >> chiese, balbettando, la ragazza, mentre si portava una mano tra i capelli.
<< Senti >> iniziò Antwan, guardandola negli occhi. << Non vorrei dirti quale ragazzo scegliere, ma...beh...sai è che...insomma, vi ho visti >> disse, guardandola con un misto di pietà e gentilezza.
<< Chi? >> chiese, Lucy con nonchalance.
<< Tu e Gabriel, Lucy...non fingere con me, perché so tutto >> disse Antwan continuando a scrutare gli occhi di Lucy. << Vi ho visti ieri >> esclamò mentre la sua mano andava sotto l'occhio sinistro della ragazza.
Vi passò il pollice sopra tre o quattro volte e il magi-correttore si tolse automaticamente, facendo vedere il vistoso livido viola che sfoggiava la ragazza.
<< N-non è come pensi >> mormorò Lucy, mentre tentava di ricacciare indietro le lacrime.
<< Oh, invece è proprio come la penso...lascialo Lucy, dillo a qualcuno >> disse guardandola.
<< N-non lo farò mai...non sono coraggiosa come i miei cugini, non ho la forza >> mormorò Lucy, mentre una lacrima iniziava a solcare la sua guancia.
Antwan la guardò senza dire nulla e l'abbracciò, stringendola a sé, mentre le lacrime iniziavano a bagnare le guance della ragazza, il trucco perfetto che aveva, iniziò a sbavare sul golfino del ragazzo ma non gli interessava, guardando Lucy ridotta in quel modo, non aveva il coraggio di farglielo notare.
In quel momento, al ragazzo gli sembrava di non essere il solito ragazzo freddo, sembrava una persona normale, con una vita semplice. 
<< Non è mancanza di forza, Lucy, è paura >> 
Rimasero li, abbracciati per qualche minuto.
Abbastanza tempo da dar spettacolo agli occhi di Gabriel.
 
*** 
 
I boccoli rossi erano stati domati in una perfetta coda di cavallo, la cravatta rosso-oro era perfettamente curata sul suo collo, il golfino di Grifondoro le stava perfetto, sul corpo esile e forte allo stesso tempo.
Roxanne Weasley era pronta per un altro giorno di scuola. 
Era pronta a vedere Antwan.
In quella settimana, lui l'aveva evitata, facendola sentire come un fantasma, impossibile da vedere e sentire.
Sospirò e si avviò verso la Sala Grande, sperando di incontrare Lucy o Louis, i due in quella settimana avevano iniziato a comportarsi in modo davvero strano, per i gusti di Roxanne, la prima, era sempre tesa e non parlava con nessun ragazzo al di fuori di Gabriel, il secondo invece, era diventato silenzioso non ci provava con nessuna delle ragazze della scuola.
Solo lei sembrava esser rimasta quella di sempre, la dolce Roxanne Weasley che amava la vivacità. 
Entrò nella Sala Grande e si andò a sedere al tavolo dei Grifondoro, il suo sguardo finì al tavolo dei Corvonero, dove vi era seduto Louis che parlava distrattamente con Roger McLaggen, sicuramente di Quidditch.
Roxanne fece una smorfia e iniziò a mangiare la sua colazione.
Toast con marmellata di arance, poteva dire che adorava la colazione solo perché adorava mangiare quella pietanza che le dava un senso di piacere in bocca. 
Il piacere della colazione però finì subito, quando nella Sala Grande, entrò Lucy, con un ragazzo che non era Gabriel.
Antwan Simons stringeva saldamente la mano di sua cugina Lucy.
Per un attimo le sembrò che il pavimento si stesse sgretolando sotto i suoi piedi, il suo sguardo finì a Louis, che guardava la scena con uno sguardo inespressivo. 
Lo sguardo di Roxanne invece, diceva tutto.
Lucy, non mi parlare più.
 
***
 
Aveva visto la sua Lucy camminare con la mano stretta a quella di Simons, un senso di gelosia si era interposto tra il cervello e il cuore ma era riuscito a mascherarlo, era bravo in questo, i Delacour gliel'avevano insegnato ogni estate passata tra le colline francesi. 
Non riusciva a capacitarsene, non riusciva a guardarla lì, tra Gabriel Corner e Antwan Simons, non riusciva a capire come Lucy aveva potuto prendere il ragazzo che piaceva a Roxanne.
Sì, fuori il motivo per il suo umore, era Roxanne, la povera ragazza a cui avevano spezzato il cuore, ma dentro era lui. 
Tutti gli studenti si voltarono verso Roxanne o Gabriel, ma nessuno si voltò verso Louis e per lui, era meglio così, si alzò dal suo posto e con nonchalance si avvicinò alla porta, dove vi erano i due nuovi piccioncini di Hogwarts, Lucy lo guardò con un'espressione di chi voleva chiedere scusa, ma il giovane Weasley non si fermò, andò verso l'aula di Pozioni. 
Camminava a passo svelto e con sguardo serio, nessuno lo guardava e la cosa andava benissimo per lui, come aveva potuto la sua Lucy fargli una cosa del genere? 
Si andò a sedere all'ultimo banco, giusto qualche minuto prima che entrasse Vicky Lufkin con la bocca incollata saldamente a quella di Bruce Cresswell, lui la sbatté sulla cattedra e lei non disse nulla, se non continuando a baciarlo.
Louis si sentì in dovere di far capire la sua presenza ai due, giusto per non sembrare un pazzo psicopatico che si metteva a guardare le altre coppie che...rimanevano in intimità.
Si schiarì la gola e i due si staccarono subito, forse pensando che fosse il professore, i loro sguardi puntarono in direzione di Louis che, con una calma impossibile, li guardava.
Mentre Vicky si rimetteva apposto la cravatta della divisa, Bruce lo guardava con aria di chi voleva picchiarlo seduta stante, dal canto suo, Louis era tranquillo e ricambiava lo sguardo di Cresswell come ad invitarlo a picchiarsi. 
<< Non avevi altro da fare stamattina, Weasley? >> chiese Cresswell, guardandolo.
<< A quanto pare no, Cresswell >> rispose sarcastico, Louis mentre il suo sguardo si spostava su Vicky, che era rossa in viso e lo guardava.
<< Sloggia, Weasley >> disse Bruce, guardandolo negli occhi.
<< Chi arriva prima si tiene il posto, bello. Vattene tu >> rispose Louis mentre si alzava dal suo posto.
<< Vuoi davvero che ti faccia vedere di cosa sono capace di fare? >> chiese Bruce, mentre si avvicinava pericolosamente a Louis.
<< Lui forse, ma io no, signor Cresswell >> disse una voce alla porta. 
I tre si voltarono e videro il vecchio Lumacorno, con studenti a carico alle spalle, che li guardava con sguardo severo. 
<< Voi tre, dalla preside...ora >> disse Lumacorno, mentre si avvicinava alla cattedra. << Cinque punti in meno alle vostre case, signorina Lufkin e signor Weasley...in quanto a lei, signor Cresswell, credo che cinquanta punti in meno siano perfetti...e ora andate, forza >> esclamò mentre faceva segno di entrare agli altri studenti, che guardavano fuori dalla porta.
Louis prese la sua tracolla e si avviò tranquillo verso l'uscita, Lucy lo guardò con sguardo compassionevole e gli prese il braccio proprio sulla porta, il giovane Weasley si staccò dalla sua presa e la guardò negli occhi, avvicinò il viso all'orecchio della cugina, mentre le stringeva il braccio con una forza che sentì Lucy gemere tra le sue dita.
<< Non mi parlare più, Cugina >> sussurrò al suo orecchio prima di andarsene.
Sapeva che lo stava guardando, ma non si voltò, non voleva fare la figura di chi diceva una cosa e poi faceva l'esatto opposto.
Perché se lei glielo avrebbe chiesto, sarebbe sempre tornato da lei.
 
*** 
 
<< No, Antwan, non ti conosco neanche, e poi Gabriel si arrabbierebbe troppo e non voglio che se la prenda con te >> esclamò Lucy mentre rientravano nel castello.
<< Senti, almeno per le ore di lezione posso starti vicino? Almeno la mattina vorrei che lui non ti mettesse le mani addosso >> rispose, Antwan, guardandola.
Lucy si fermò e inclinò la testa, guardandolo con un'espressione spaventata, Antwan si voltò verso di lei e le fece un sorriso rassicurante e allora la ragazza annuì.
Aveva trovato una spalla su cui appoggiarsi.
 
Ripensando a quella scena, Lucy si pentì amaramente di aver annuito davanti agli occhi azzurri di Antwan. Ma per la sua incolumità, doveva stargli accanto, perché anche se non voleva pensarci, aveva notato che Gabriel non si avvicinava a lui, più tempo passava con Antwan, più si salvava da una storia che di amore non aveva nulla.
Era seduta in biblioteca, a studiare le erbe usate nelle pozioni curatrici, accanto a lei, una sedia vuota, tenuta occupata per Antwan per quando sarebbe arrivato. Tentava di non pensare all'espressione di Roxanne o a quella di Louis ma cosa poteva farci? Per una volta in vita sua, doveva pensare a se stessa e non agli altri.
Quando sentì lo strusciare della sedia accanto a lei, non alzò neanche il viso, sicura che fosse Antwan che si sedeva, per quanto fosse stato gentile con lei, il ragazzo era piuttosto silenzioso e non parlava mai se non per dire qualcosa di importante.
<< Ci hai messo tanto >> disse Lucy mentre continuava a leggere il libro.
Una mano la prese per il mento e la costrinse a girarsi, quando incontrò lo sguardo di Gabriel, il sangue le si raggelò nelle vene e rimase lì, impassibile senza muovere un muscolo, la paura ormai era già in circolo nel suo corpo.
<< Scusami, Amore se ci ho messo tanto >> mormorò Gabriel guardandola con disprezzo.
Lucy non rispose, lasciò che la mano di Gabriel scaricasse la sua rabbia sul suo viso senza urlare o reagire. 
<< Non devi più stare con Simons, hai capito? >> esclamò ad alta voce, il ragazzo, con gli occhi che scintillavano di collera.
Lucy non rispose e un altro schiaffo s'imbatté sul suo viso, facendola cadere dalla sedia.
Delle gocce di sangue caddero dal suo labbro inferiore, le lacrime iniziarono a scendere senza che lei potesse far nulla per fermarle, prima che rispondesse alle pretese del ragazzo, lui la prese per i capelli e la costrinse a rialzarsi, un gemito di dolore s'interpose nel corpo della ragazza ma Gabriel non se ne preoccupò.
<< Tu sei mia, Lucy Weasley, ricordatelo >> mormorò, Gabriel nell'orecchio di Lucy.
La lasciò andare e uscì dalla biblioteca come se nulla fosse, e allora in quel momento, Lucy si appoggiò allo scaffale e le lacrime iniziarono a rigarle il viso, libere di poter scendere. 
 
***
 
La pioggia aveva iniziato a scendere da un po', segno che l'autunno stava arrivando velocemente, le gocce d'acqua cadevano veloci, senza dar tempo a qualcuno di poterle guardare meglio.
Roxanne Weasley era sulla torre di Astronomia, quando iniziò a piovere e rimase a guardarla, i pensieri le offuscavano la mente, senza che potesse fermarli.
L'immagine di Lucy assieme ad Antwan non faceva che farla star male sempre di più, le lacrime si mischiavano alle gocce di pioggia che non la smettevano di cadere, la tristezza l'aveva resa mano a mano un morto che camminava, proprio come Louis e Lucy in quella settimana.
<< Sono un idiota >> mormorò tra sé mentre si voltava verso la porta.
Quando vide Antwan davanti a lei, rimase un attimo sorpresa, rimanendo per qualche secondo bloccata da capo a piedi, poi si ridestò e lo guardò con sguardo severo, incrociò le braccia e si appoggiò sulla ringhiera della torre, incurante dell'acqua che le bagnava la schiena.
<< Antwan >> disse guardandolo.
Provava a non far capire i suoi veri sentimenti, provava ed essere una stronza, ma non ci riusciva, perché lei era Roxanne Weasley, la figlia di George, la nipote di Fred...era impossibile essere stronzi in quella famiglia.
<< Roxanne >> rispose semplicemente, guardandola.
<< Vuoi qualcosa? Sappi che Lucy non è qui al momento, mi spiace >> esclamò, la ragazza con voce neutra.
Si avviò, decisa verso la porta, non voleva passare ulteriori minuti con lui per sentire il suo cuore rompersi di nuovo, quando però lui le prese il braccio, forzandola a voltarsi verso di lui, non poté fare a meno di incontrare lo sguardo azzurro del ragazzo.
<< Lucy è nei guai >> disse Antwan, guardandola.
<< E di che guai si tratterebbero? >> chiese, Roxanne, mentre staccava il suo braccio dalla stretta del ragazzo.
<< Gabriel Corner, non è come sembra >> esclamò Antwan, mentre la guardava negli occhi.
Roxanne lo guardò per un attimo e allora si ricordò dello sguardo perso della cugina.
Non può essere.
 
***
 
Il Firewhiskey scendeva giù nella sua gola con estrema facilità, non riusciva ancora a capire, perché Corner? 
Eppure non riusciva a non pensare a quanto fosse bella e intelligente, la sua Lucy. 
Bevve un altro sorso di Firewhiskey mentre guardava la pioggia scendere veloce fuori dalla finestra. 
Era così bella, proprio come Lucy, scosse la testa e finì il Firewhiskey tutto d'un sorso. Non doveva pensare a lei, era proibito, erano cugini, ma il sorriso di Lucy lo faceva stare bene, stare bene come non riusciva da tempo. 
Guardò di nuovo fuori dalla finestra, notando due ragazzi che correvano a per di fiato verso l'entrata principale della scuola, lui invece, si era rintanato nelle cucine, dove gli Elfi non badavano a lui e continuavano a lavorare, senza mai fermarsi a chiedersi se quel ragazzo ormai brillo stesse bene. 
Afferrò la bottiglia sul tavolino e andò fuori, incurante delle gocce d'acqua che scendevano, in un batter d'occhio, i suoi capelli erano bagnati e i vestiti erano umidi, si avviò verso la foresta, senza voltarsi, sicuro che tanto nessuno lo stesse vedendo.
Entrò nella Foresta e tirò un sospiro di sollievo, nessuno li, avrebbe fatto caso a lui.
Bevve un sorso dalla bottiglia e continuò a camminare verso una meta a lui sconosciuta, ogni luogo era perfetto, se Lucy Weasley non c'era. 
Arrivò a una radura e si fermò, alzò lo sguardo verso il cielo, guardando le gocce d'acqua che scendevano e s'imbattevano sul suo viso perfetto, per un attimo si ricordò del suo primo anno a Hogwarts, con Roxanne e Lucy...sì, loro c'erano sempre state per lui, ma allora perché si era preso una sbandata per la cugina già impegnata e non per l'altra? 
Era una domanda che si era posto già ma che aveva sempre scartato, perché la risposta era semplice, Roxanne non era Lucy. 
Un rumore di foglie lo fece ridestare dai suoi pensieri, il suo sguardo scattò verso gli alberi attorno a lui, lasciò che la bottiglia cadesse a terra, mise la mano sul manico della bacchetta situata nella tasca posteriore dei jeans. 
Continuava a guardare in gruppo di alberi alla sua sinistra, sicuro che da lì, sarebbe comparso chiunque aveva scaturito il rumore di poco prima, un altro suono lo fece voltare dalla parte opposta, non vedendo nessuno, si voltò di nuovo dall'altra parte, confuso.
Fu un attimo, venne spinto verso gli alberi dietro di lui, sbatté con la schiena su un tronco di una quercia, un gemito di dolore si fece strada nel suo corpo. 
Alzò lo sguardo verso il suo aggressore e rimase sorpreso di non vedere nessuno, se non la pioggia che cadeva ora lenta. 
Si voltò prima a destra poi a sinistra, confuso, che si fosse smaterializzato? Pensò, mentre si rialzava. 
Altre mani lo spinsero di nuovo, questa volta verso un altro albero, un altro gemito di dolore lo pervase, afferrò la bacchetta, ma essa volò dalla sua mano, come se qualcuno avesse dato uno schiaffo alla sua mano, facendola cadere.
Sembrava assurdo, davanti a lui non c'era nessuno, nessuno, se non la pioggia, iniziò a correre verso l'uscita della foresta, ma venne di nuovo bloccato, questa volta cadde a terra, finalmente riuscì a vedere il suo aggressore, coperto da un mantello blu scuro, con il cappuccio che copriva il viso fino al mento, Louis riuscì a scorgere la sua carnagione, bianco latte.
Il suo aggressore si chinò verso di lui e solo allora, si tolse il cappuccio.
I boccoli rossi contornavano quel viso così familiare e così delicato, solo un pazzo non si sarebbe ricordato chi era.
<< Ro... >> sussurrò il ragazzo, guardandola.
<< Shh >> lo interruppe, sibilando la ragazza. << Sarai mio, Louis? >> gli chiese guardandolo negli occhi.
Un colpo al cuore, il viso del ragazzo si aprì in un ampio sorriso, continuando a guardare gli occhi azzurri quasi ghiaccio, si ritrovò ad annuire alle parole della ragazza, con una felicità nella testa.
<< Sarò sempre tuo, Hyacinth >> sussurrò il ragazzo.
Hyacinth sorrise e si alzò, avviandosi verso una parte sconosciuta della foresta. Louis rimase a guardarla fino a quando non scomparve definitivamente, e solo allora si alzò per avviarsi verso Hogwarts.
Sono di Hyacinth.
 
*** 
 
Roxanne era seduta sul letto della cugina, la guardava piangere in silenzio, non riusciva a dire qualcosa di adatto alla situazione. 
I lividi sul suo viso, i lividi sulle braccia, i lividi sul ventre, Roxanne fu costretta a distogliere lo sguardo, voltandolo verso la finestra, solo allora si accorse del fiore posato sul davanzale della finestra.
Si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra, aprendola delicatamente, afferrò il fiore, guardandolo.
Si ritrovò tra le mani, così delicato e così bello, un giacinto.
Un giacinto bianco latte.
 

Angolino di _L_Black_ 


Ebbene ecco qui il terzo capitolo, cosa ne pensate? La parte dell'aggressione a Louis è un po' frettolosa ma capitemi, non sono molto brava in quelle scene ^^". Allora sì, se non l'avevate capito, Hyacinth è viva e vegeta e chissà cosa combinerà la nostra tenera ragazza. 
Lo scopriremo...ma non nel prossimo capitolo xD 
Vi lascio, fatemi sapere eh 
Baci 
_L_Black_
  
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