N.B: Premetto che la
fanfic è nata tutta in
una sera, mentre mi guardavo il video girato dal Panda durante
l’encore a
Jakarta. Il video lo trovate qui.
Quando ho notato che GD non indossa il braccialetto azzurro
non ho potuto fare a meno di fangirleggiare e far lavorare la mente.
N.B. 2: Questa fanfic è stata scritta come seguito di Nessuno
può amarti come ti amo io...
Un paio di braccia gli passarono di fronte agli occhi.
GD abbracciò Seung Ri e sbadigliò, mentre
poggiava il mento sulla sua spalla.
- Non vai a letto, Ri? -
Mormorò, fissando lo schermo del tablet di Seung Ri, che era
intento a
girovagare per Internet senza una meta precisa.
- No, mi è passato il sonno. -
Ji-Yong sorrise.
- Con quel cavolo di tablet acceso lo hai fatto passare pure a me... -
Il leader si staccò da Seung Hyun e si buttò sul
letto, prendendo il
telecomando dal comodino.
- Secondo te c’è qualche canale coreano? -
Il minore si abbandonò contro lo schienale della sedia e
portò la testa
all’indietro a fissare il suo hyung.
- Boh, cerchiamoli... -
Rispose, mentre si
alzava e si univa al maggiore sul letto, poggiando la testa sulla sua
pancia.
Ji-Yong sorrise istintivamente e prese ad accarezzargli i capelli.
- Il mio piccolo panda... -
Seung Hyun sorrise e socchiuse gli occhi.
Era qualche settimana che Ji aveva l’abitudine di chiamarlo
così quando erano
soli e la cosa a Seung Ri piaceva, e tanto.
Fissavano entrambi lo schermo, mentre il pollice di GD continuava a
premere sul
tasto per cambiare canale, senza trovare veramente nulla che catturasse
la loro
attenzione.
Alla fine, Ji-Yong spense la televisione e la stanza piombò
nel buio, vagamente
illuminata dalle luci di Jakarta.
Sentendolo muoversi, Seung Ri si alzò, rimanendo seduto e
osservando per un
attimo la finestra. Poi, la mano di GD gli prese il mento e lo fece
voltare
verso di lui.
Un secondo dopo, le loro labbra entrarono in contatto, in un tenero e
dolce
bacio.
- Mi manchi... -
Fu il sussurro che si infranse sulle labbra del più giovane.
Seung Ri,
inevitabilmente, scoppiò a ridere.
- Hyung, ma che cavolo dici? Sono qui, sono insieme a te, o sbaglio? -
Ji-Yong ridacchiò appena, come succedeva spesso ogni volta
che l’altro apriva
bocca.
- Sì... però da quella sera in Giappone... -
Fu un bene che fossero immersi nel buio della stanza perché
GD, con quella
frase lasciata in sospeso ma ricca di significato, aveva fatto
arrossire il
povero maknae.
Seung Ri tentò di liberarsi dalla sua presa e
portò le mani sui polsi di
G-Dragon, allontanando le sue mani dal suo corpo.
Poi, realizzò una cosa.
- Hyung... il braccialetto... -
Commentò, stupito e sconvolto nello stesso tempo.
- Già, non lo porto più... -
Concluse per lui Ji-Yong con un sorriso che gli andava da un orecchio
all’altro.
- Perché? -
- Ha senso portare addosso qualcosa che mi ha regalato una persona che
non amo?
-
Il cuore di Seung Ri saltò qualche battito, forse troppi,
perché si ritrovò a boccheggiare
per la sorpresa. Ji-Yong continuò a ridacchiare, divertito
come al solito dalla
reazione del suo maknae.
Seung Ri, per un solo, minuscolo istante, gonfiò le guance,
infastidito dalla
reazione del leader. Poi, reagì e lo spinse di nuovo disteso
sul letto.
L’attimo dopo, stava baciando l’altro con un
passione e una voglia che non
aveva mai mostrato prima.
Ma soprattutto, era felice.
Era dannatamente felice.
Non era così felice da prima dell’estate.
Ji parve apprezzare la sua felicità, perché lo
abbracciò e lo fece stendere
completamente su di lui, carezzandogli delicatamente la schiena.
- Vedi che non ero il solo a sentire la mancanza di qualcuno? -
Rise Ji-Yong, portando le mani sul volto di Seung Ri e strapazzandogli
un po’
le guance. L’altro si ribellò e si
sollevò a sedere sul bacino del maggiore.
Poi si tese ad accendere l’abat-jour sul comodino
più vicino e tornò a fissare
G-Dragon.
- Sai perché ho deciso di andare in Giappone? -
Mormorò, posando una mano sul petto nudo di G-Dragon. Lui
scosse la testa,
continuando a fissarlo in volto e stringendogli delicatamente i fianchi
con le
mani, come se volesse ribadire il suo possesso su di lui.
- Avevo... paura, credo... Quando ho visto che avevi riniziato ad
indossare il
braccialetto, mi sono sentito morire... avevo paura che tu provassi
qualcosa
per TOP e allora... sono scappato. Non riuscivo ad affrontare la
realtà che
potevi non essere solo mio. -
Confessò, con voce esitante e tremante e gli occhi fissi
sulla propria mano,
che si muoveva lenta sul petto di G-Dragon.
- Avevo paura che fossi arrabbiato con me, sai? Poi, quando ho letto
quell’articolo, ho pensato veramente che ti stessi vendicando
di me. -
Iniziò GD, con non poche pause e difficoltà.
- E quando sono venuto a casa tua e ci siamo amati di nuovo come
facevamo
prima, ho creduto che tutto fosse tornato al proprio posto. Ma da
allora, ogni
volta che ci siamo incontrati, sia quando siamo stati a Singapore che
quando siamo stati
in Thailandia, non mi hai rivolto uno sguardo né una parola
dolce... ho creduto
davvero che volessi in qualche modo vendicarti... -
Seung Ri sorrise a quella confessione e sollevò lo sguardo,
dispiaciuto.
- Scusami... -
- Ora è tutto a posto, no? -
Aggiunse G-Dragon, sollevandosi a sedere e abbracciando Seung Hyun.
- Ora possiamo amarci di nuovo come prima, mio dolce panda? -
Chiese, in un sussurro suadente contro l’orecchio del minore.
Seung Ri non
rispose, ma allentò appena l’abbraccio, quel tanto
che gli bastava per posare
le labbra su quelle di Ji-Yong e baciarlo.
Quello che si scambiarono fu dapprima un bacio tenero, fatto di piccoli
morsi e
risatine, poi divenne un bacio lento e passionale, dove le loro lingue
si
intrecciavano e la saliva di uno si mischiava con quella
dell’altro.
Un bacio degli innamorati.
Un bacio di quelli che conservi per tutta la vita per la persona
speciale.
Un bacio dopo al quale un “Ti amo” non è
fuori posto ma la cosa più giusta da
dire.
E quando G-Dragon sentì la voce che tanto adorava di Seung
Ri pronunciare
quelle parole, il suo cuore scoppiò di gioia e una lacrima
di felicità gli
solcò la guancia, perdendosi sulle loro labbra nuovamente
unite.
Non perse tempo e le sue mani cominciarono ad esplorare la schiena del
minore,
carezzandola e solleticandola, soffermandosi a contare ogni vertebra,
causando
brividi di piacere che scuotevano il minore. Spingendolo disteso sul
letto, le
sue mani iniziarono a vagare sul petto di Seung Ri, seguite poco dopo
dalle
labbra vogliose e curiose, che si accanirono contro quel capezzolo che,
come il
leader ben sapeva, era capace di portare il maknae prossimo
all’orgasmo quasi
quanto l’essere toccato in altri posti.
E in effetti, i gemiti che iniziarono a giungere all’orecchio
di GD gli
facevano capire quanto Seung Hyun stesse apprezzando quelle attenzioni.
Quando dal suono
che giungeva alle sue orecchie capì che ormai aveva portato
il suo amato panda
al limite, si fermò e con un sorriso quasi sadico lo
guardò.
Ansimante e sudato, Seung Ri sentì come se
l’eccitazione che provava il quel
momento stesse aumentando sotto lo sguardo di G-Dragon. Chiuse gli
occhi, per
evitare quegli occhi così profondi ed eccitanti, e
sollevò le braccia,
stringendole attorno al collo del più grande.
- Ti amo... -
Mormorò in tono dolce ma allo stesso tempo sensuale, mentre
G-Dragon ricambiava
l’abbraccio.
- Amore... ti va di dirmelo per tutta la vita? -
Seung Ri sussultò e arrossi piacevolmente, colpito dal tono
in cui G-Dragon si
era rivolto a lui.
Non lo aveva mai sentito parlare in tono così rispettoso nei
suoi confronti e
quel nomignolo, poi...
Quel nomignolo gli aveva messo addosso una felicità tale che
poteva scoppiargli
letteralmente il petto.
- Amore mio... -
Sussurrò a sua volta, mentre le loro labbra tornarono ad
incontrarsi, dando il
via all’ennesima lotta tra le loro lingue.
Quella notte, si amarono diverse volte, fino a quando qualcuno,
probabilmente
Tae Yang che dormiva nella stanza accanto, con un pugno
intimò loro di
smetterla.
A quel punto, esausti per tutti gli amplessi, si abbracciarono,
intrecciando
braccia e gambe in una stretta mozzafiato.
- Grazie... -
Sussurrò GD affondando le labbra nei capelli scuri di Seung
Ri.
- Per cosa? -
- Per avermi scelto come persona speciale. -