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Autore: CrazyLife    15/10/2012    6 recensioni
L'esaltazione dell'essere state prese alla prima audizione di X Factor, per poi dover sopportare la delusione dell'essere state rifiutate al bootcamp...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Che diamine ci faceva lì? Sul serio, come poteva solo fantasticare di poter far parte di quel talent show, in competizione con migliaia e migliaia di persone?
Sospirò, completamente distrutta. Ce la doveva fare e non doveva farsi prendere dall’ansia, come era successo già, d’altronde.
Sì, ingenuamente, ci aveva già provato tre edizioni prima, ad entrare ad X Factor. Ed aveva miseralmente fallito. Ma allora aveva soltanto quindici anni, no?
Poi, come se non bastasse, ci aveva provato anche l’anno prima, fallendo di nuovo. Eppure, non avrebbe mai pensato che il “Mi dispiace, ma sei ancora troppo piccola” della prima delusione, sarebbe cambiato in “Mi dispiace, ma non sei per niente sicura di te stessa.”
Ed ora, dopo ben due tentativi, si ritrovava di nuovo lì, pronta ad andare contro al suo destino. Quell’anno erano cambiati anche i giudici e si sentiva doppiamente in agitazione.
Il tecnico le fece cenno di presentarsi davanti i giudici e, inghiottendo a vuoto, si dette coraggio da sola. «Vai Jade, ce la puoi fare.»
Passare l’audizione fu, per la terza volta, esaltante e piena di aspettative. Essere mandata via al bootcamp fu, per la terza volta, una scottante delusione. E per la terza volta pianse.
 
Leigh Anne si sentiva sicura di se, quel giorno. Aveva provato la canzone fino alla nausea (sua sorella Sarah minacciava di sgozzarla, se avesse cantato per l’ennesima volta quella canzone), quei pochi passi che avava aggiunto all’esibizione avrebbero fatto capire ai giudici che lei era un’artista a tutto tondo, il look era impeccabile e si sentiva una specie di leonessa.
«Ce la farò.» pensava mentre si esibeva davanti ai quattro giudici.
E ce la fece, all’audizione. Peccato che il suo sogno fu infranto al bootcamp.
Si chiese il perché: era stata perfetta in tutte le esibizioni, non aveva steccato e aveva ballato benissimo.
La delusione fu tanta, e l’unica cosa che riuscì a fare, fu quella di piangere, anche se non era da lei mostrarsi così debole davanti a tutte quelle persone. Non era stata presa.
 
«No»
Jesy era una persona molto sensibile, e non riusciva quasi mai a non scoppiare a piangere quando qualcosa la feriva profondamente. Okay, aveva passato l’audizione iniziale, ma il ‘no’ di Gary le bruciava così tanto. No? Perché no? Cosa aveva sbagliato? Qualche passo? Aveva stonato e non se n’era resa conto?
Odiava quando le persone le dicevano ‘no’, senza spiegare il motivo del perché. Aveva bisogno che le dicessero la verità. Anche se avrebbe fatto male, l’avrebbe digerita maggiormente.
Tra le ragazze che erano passate, lei era l’unica ad aver avuto tre sì su quattro e questa cosa la faceva sentire male. E se avesse passato il bootcamp e il suo mentore fosse stato proprio Gary? Non sarebbe riuscita a sopportarlo.
E forse, proprio per quel motivo insensato, non dette tutta se stessa all’esibizione del bootcamp. E appena le dissero che non avrebbe partecipato all’ottava edizione di X Factor se ne pentì immediatamente. L’unica cosa che poteva fare era una: piangere.
 
Ansia, ansia, ansia, ansia. Perrie quando era ansiosa, aveva il vizio di diventare o iperattiva o rimanere in posizione fetale finché l’ansia non scompariva.
Sospirò. Sospirò. E sospirò di nuovo.
Odiava quella sensazione. Aveva paura. Si girò un po’ intorno e vide milioni di persone. Si chiese come avrebbero mai, tra tutte quello persone, potuto scegliere lei.
Sì, non faceva segreto che aveva una voce potente, ma se i giudici volevano qualcosa di di più?
Ma lei non era banale e con lei nemmeno la sua voce.
Con quella nota positiva, mise su il miglior sorriso del suo repertorio e si presentò d’avanti gli giudici.
«Hai una voce magnifica!», così l’aveva lodata Kelly quando aveva ricevuto quattro sì (anche se Louis non era stato molto contento della sue esibizione). Ed allora, se aveva una voce magnifica, perché non aveva superato il bootcamp?
E, insieme a tre ragazze che conosceva solo da un paio di settimane, si mise a piangere. Lei un po’ più silenziosamente delle altre.
 
Quando le avevano chiamate, tutte e quattro ancora mezze distrutte, non si aspettavano quello. Sì aspettavano un “ragazze, mi raccomando, provateci anche l’anno prossimo”, ma mai quello che Kelly disse.
«Ragazze, pensete di poter lavorare insieme?»
Jade, Leigh-Anne, Jesy e Perrie si guardarono, piene di felicità e piene di speranza. «Perché no?», pensarono, in contemporanea.
«Sì», dissero.
E bé, l’audizione alla casa della loro mentore Tulisa e la vittoria, anche se combattuta, non furono così difficili. Erano insieme, e anche vincere il talent show più importante dell’intera Inghilterra sembrava una cosa semplicissima, una cosa da Little Mix.
 

Spazio Autrice
Ciao a tutti! Allora, inizio dal dire che è tutto frutto della mia immaginazione (ma le Little Mix sono davvero state “create” così, solo le loro emozione le ho “inventate io”).
Io le amo con tutto il cuore, sono bravissime e si meritano tanto successo. ♥
Spero vi sia piaciuta!
Lasciate una recensione, per piacere. ♥
Besos,
Marciu.
  
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