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Autore: De_drums    15/10/2012    1 recensioni
."Un pallido sole d'autunno fece capolino tra la foschia.
Il ragazzino seduto sull'altalena si guardò intorno; il parco era deserto ma la sensazione di essere osservato non lo abbandonava. Il vento gli scompigliò i capelli castani e gli occhi, azzurri come il cielo, si socchiusero nel vano tentativo di ripararsi da quella luce innaturale. Frank, questo era il suo nome, si alzò e si diresse verso la scuola. Odiava quel luogo, le persone lì erano sempre pronte a giudicare; gli sguardi dei compagni erano carichi di diffidenza nei suoi confronti.
Eppure, cosa aveva di sbagliato?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un pallido sole d'autunno fece capolino tra la foschia.
Il ragazzino seduto sull'altalena si guardò intorno; il parco era deserto ma la sensazione di essere osservato non lo abbandonava. Il vento gli scompigliò i capelli castani e gli occhi, azzurri come il cielo, si socchiusero nel vano tentativo di ripararsi da quella luce innaturale. Frank, questo era il suo nome, si alzò e si diresse verso la scuola. Odiava quel luogo, le persone lì erano sempre pronte a giudicare; gli sguardi dei compagni erano carichi di diffidenza nei suoi confronti.
Eppure, cosa aveva di sbagliato? È vero, non seguiva le mode, e allora?
Lui era quello "diverso", quello che ascoltava punk rock e si vestiva con le prime cose che trovava. Di certo non stava a pensare alla moda del momento, non aveva soldi da buttare via in capi firmati; ma gli altri, ovviamente, non potevano sapere dei suoi problemi economici. Aveva sempre le cuffie, la musica era l'unica cosa che lo faceva stare bene, e amava starsene da solo. Asociale, lo chiamavano. Se solo avessero provato a conoscerlo meglio, avrebbero scoperto che la timidezza e le prese in giro gli avevano creato delle grosse difficoltà nel fare amicizia. E anche quel giorno fu un incubo, come sempre; cercava di concentrarsi sulle lezioni ma gli sguardi degli altri pesavano su di lui e sentiva risatine sommesse alle sue spalle. Avrebbe voluto gridare al mondo che lui andava bene così com'era, che nessuno aveva il permesso di farlo sentire strano o sbagliato.
Non ce la faceva più, prima o poi sarebbe scoppiato.


Stavano provando i nuovi pezzi della trilogia, doveva rimanere concentrato.
Cercò di scacciare quei pensieri, inutilmente. Lacrime amare solcarono il volto del batterista, che crollò: le bacchette caddero a terra e lui rimase li, con la testa tra le mani, a singhiozzare. Aveva 40 fottuti anni,com'era possibile che i ricordi lo tormentassero ancora?
Pensare a quel periodo della sua vita lo faceva stare male. Tanto.

È possibile essere depressi a 14 anni? Frank ormai ne era convinto, la sua vita era un vero schifo. La gente lo escludeva, c'era sempre qualcuno più bello e più simpatico di lui; tutti guardavano solo alle apparenze, l'ipocrisia era ovunque. Lui cercava di fregarsene, ma dentro di se soffriva; sapeva che se questa situazione non fosse cambiata non avrebbe resistito ancora a lungo.

-Trè? Cazzo Frank, dì qualcosa!- disse Mike scuotendo l'amico, mentre Billie Joe lo guardava preoccupato.
Intanto nella mente di Trè i pensieri andavano sovrapponendosi ,sapeva che alla fine avrebbe raccontato tutto agli amici ma non sapeva da che parte iniziare! Si asciugò gli occhi e cercò di calmarsi.
-C'è una parte del mio passato che non conoscete: prima di incontrarvi ero il solito ragazzino sfigato, preso in giro da tutti. E ogni tanto, quando le immagini di quei giorni riaffiorano, sento il bisogno di sfogarmi. Non sono sempre stato la persona apparentemente forte e sicura di sè che conoscete, che ride e ha la battuta pronta per ogni cosa. Ho le mie debolezze,anche se non mi piace mostrarle... Quando vi ho conosciuti ormai ero cambiato, ma avevo ancora il cuore ferito dagli insulti. E come vedete, non sono ancora riuscito a superare del tutto la cosa. La mia adolescenza è stata una vera merda, insomma.-
Mike e Billie si guardarono in silenzio, non sapendo cosa dire; dopotutto credevano che Trè non avesse mai avuto grossi problemi a rapportarsi con la gente.
-Ah, volevo ringraziarvi perché inconsapevolmente mi avete aiutato ad attutire almeno un po' il dolore.-
-Ti amiamo così come sei. Per noi sei sempre stato perfetto, lo eri allora e lo sei anche adesso e se qualcuno osa dire il contrario, giuro che gli spacco la faccia!- il nano era sempre il solito esagerato quando si trattava di difendere le persone a cui teneva.
-Beh,volevo dire qualcosa anche io ma Bill mi ha rubato la scena! Credo che un semplice "ti vogliamo bene" dica tutto, no?- disse il bassista abbracciando Frank.
-Grazie Mickey, e grazie anche a te Billie, siete fantastici.-
  
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