Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: LittleMilkshake    16/10/2012    3 recensioni
Dicono che il tempo guarisce qualsiasi tipo di ferita.
Già, come no.
Secondo me, a volte ci sono ferite così profonde che non si possono rimarginare.
Un vaso, una volta rotto, per quanto tu possa cercare di aggiustarlo, non tornerà mai come prima.
Le ferite lasciano sempre delle piccole crepe, che al primo attacco si trasformano in vere e proprie voragini.
Come succede ai cuori feriti.
Come è successo a me.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






Dicono che il tempo guarisce qualsiasi tipo di ferita.
Già, come no.
Secondo me, a volte ci sono ferite così profonde che non si possono rimarginare.
Un vaso, una volta rotto, per quanto tu possa cercare di aggiustarlo, non tornerà mai come prima.
Le ferite lasciano sempre delle piccole crepe, che al primo attacco si trasformano in vere e proprie voragini.
Come succede ai cuori feriti.
Come è successo a me.
Un cuore infranto non si rimargina. Un cuore infranto non torna mai come nuovo.
Puoi aggiustarlo, tentare di rimettere insieme i pezzi, ma farlo non riesce a cancellare i dolori che hai provato.
Nel peggiore dei casi, quelle ferite ti trasformano in chi non sei.
Ti rendono quasi glaciale, fredda, distaccata e apatica.
Insomma, non ti riconosci nemmeno.
A tutte è capitato di sentirsi così almeno una volta, vero?
A me sì. E ancora, quella ferita fa male.
Perché quella ferita non è stata causata da uno stronzo che mi ha fatto credere di essere speciale e poi mi ha lasciata per un’altra.
Quella ferità è solo un buco che nessuno riuscirà più a riempire. Solo una persona potrebbe riempirlo, ma ormai non può più farlo.
 
 
La mia storia inizia, quasi a presa di giro, nella città più romantica al mondo: Parigi.
O meglio, a Disneyland. Nel luogo dove le favole si avverano.
Ricordo bene tutto quanto, perché è rimasto dentro me come un tatuaggio.
Avevo solo 18 anni quando andai lì in vacanza con le mie amiche del liceo.
Il nostro viaggio di maturità, volevamo tornare bambine.
La nostra ultima occasione di esserlo.
Ero nel labirinto di Alice, lo ricordo bene.
Mi ero persa, non sapevo dove andare per ritrovare l’uscita.
«Bisogno di aiuto?» sembrava essere lì ad aspettarmi.
Lui. Alto e con i capelli castani.
Lui. Con un sorriso così dolce da farti sciogliere.
Lui. Bello come non mai.
«Ecco, è imbarazzante.. Non riesco a trovare l’uscita» arrossì visibilmente, abbassando lo sguardo.
Lui rise. Credo di non aver mai sentito un suono così dolce in tutta la mia vita.
«Ti aiuto io, va bene?» mi sorrise.
Annuii, non avevo comunque alternative.
«Comunque, io mi chiamo Liam» stava lì a pochi metri da me, sorridendo con una mano tesa verso di me.
«Shan, piacere» gliela strinsi.
«Shan? Che razza di nome è?»
«È un nome»
Scrollò le spalle e pure in quel semplice gesto fu bellissimo.
«Come ti pare. Dai, andiamo Shampoo»
«Shan, non Shampoo»
«Shampoo, balsamo. Come ti pare» scrollò le spalle e prendendomi per mano, mi trascinò per viali con Stregatti, Brucaliffi, Carte da Gioco, Regine di Cuori e Fiori parlanti.
E mi portò fuori di lì, dalle mie amiche che mi cercavano ovunque.
Non mi ero nemmeno resa conto che la sua mano stringeva la mia così forte, era una sensazione così bella e così familiare che ti faceva stare bene.
«Ti stavamo cercando Shan»
«Mi ero persa.. Mi ha aiutato lui ad uscire dal labirinto»
Lo guardai e lui sorrise. Di nuovo quel suo splendido sorriso.
«Grazie mille, ha un senso dell’orientamento penoso. Ci siamo voltate un momento e lei non c’era già più»
Le mie amiche ridacchiarono e Liam si unì al loro coretto «Non importa, l’ho aiutata volentieri»
Guardai la mia mano che ancora stringeva la sua.
«Liam, rimani insieme a noi. Ci divertiamo tutti insieme, che ne dici?» chiese la mia amica Karen.
Lui annuii «Volentieri»
Le ragazze sorrisero e le vidi avviarsi, davanti a noi, verso la foresta di Biancaneve.
Liam si voltò verso di me e poi fissò la mia mano ancora intrecciata alla sua.
«Meglio che ti tenga con me, non vorrei che ti perdessi Shan»
Mi sorrise di nuovo e io ricambiai.
Andammo dietro alle altre e per tutta la giornata, non fece altro che tenermi per mano.
Quando fu ora per il parco di chiudere, io e Liam ci trovavamo al Disney Village.
Le ragazze erano andate in hotel a fare una doccia ed io ero rimasta ancora un po’ a chiacchierare con lui.
«È stata proprio una bella giornata oggi Shan»
«Sì, mi sono divertita molto»
«Vale lo stesso anche per me»
Ci sorridemmo nuovamente, i sorrisi ci venivano così spontanei stando insieme.
«Credo sia ora che io vada, i miei amici mi staranno aspettando» disse lui d’un tratto.
Annuii, era ora che andassi anche io.
Ci avviammo entrambi verso gli hotel. Io stavo al NewPort Bay Club e lui al Sequoia Lodge.
«Quindi, domani andate a Parigi?» mi chiese mentre camminavamo.
«Esatto, domani Parigi e dopodomani ce ne torniamo a casa»
«Vacanza finita, purtroppo» sospirò Liam.
Arrivammo davanti al mio hotel e dopo averlo nuovamente ringraziato per la giornata, cercai di entrare. La sua mano, però, ancora mi teneva.
«Liam, non posso andare se non mi lasci la mano»
«Prima voglio fare una cosa»
Mi attirò a sé e prendendomi la testa tra le mani, mi baciò dolcemente.
Il mio cuore perse un paio di battiti e la mia testa, sebbene tenuta ferma, iniziò a girare vorticosamente.
Risposi al bacio e feci passare le mie braccia dietro al suo collo, in modo da tenerlo più vicino a me.
Quando ci staccammo, mi sorrise e mi baciò delicatamente il naso «Ciao biondina»
Lo vidi allontanarsi verso il suo hotel e cercai di ricordarmi, per il primi 5 minuti, come si faceva a camminare e a respirare.
 
Dopo quella giornata, io e Liam continuammo a tenerci in contatto per sms e per mail.
Quel ragazzo mi aveva letteralmente stregata, mi aveva rapito il cuore.
Non mi ero mai sentita così bene, mi sembrava di toccare il cielo con un dito.
Ma dall’alto, prima o poi, devi scendere.
Pioveva quella mattina, era un mese dopo la nostra vacanza a Disneyland.
Aprii il pc, una mail di Liam.
Un sorriso mi si dipinse in volto, come ogni volta che vedevo un suo messaggio.
Quella però, era una mail diversa. Lo notai subito.
Non mi raccontava le sue giornate come faceva sempre, non mi diceva che ero bellissima o che gli mancavo.
Non c’era scritto niente. Solo poche parole.
 
“Grazie di tutto. Promettimi che andrai avanti, sempre e comunque”
 
Stranita, gli scrissi chiedendogli spiegazioni.
La mail di risposta però, non arrivò mai.
Erano passati due giorni e ancora niente.
Ebbi notizie di Liam il terzo giorno, mentre guardavo la TV.
«Ed ora passiamo alle notizie internazionali. Ha fatto commuovere il web la storia del ragazzo inglese a cui restavano pochi mesi di vita.
Il 19enne malato di cancro si è spento ieri sera, al London Hospital.
Liam Payne aveva pubblicato…»
Liam Payne? Cosa?
Perché il mio Liam era al TG? E perché sentivo questa enorme voragine nel cuore?
“Malato di cancro”? “Si è spento ieri”?
No, vi sbagliate. Liam sta benissimo.
Liam non può essersene andato, non può.
Mi avvicinai alla TV, cercando di capire tutto quello che la telecronista diceva.
«… Il giovane aveva tenuto sino ad ora un blog, scrivendo cosa gli accadeva giorno per giorno.
Appena un mese fa, aveva scritto, felice, di aver conosciuto una bellissima ragazza che lo aveva fatto innamorare.
Sembrava felice negli ultimi giorni, parlando di lei e di come lo faceva stare bene nonostante la loro distanza.
Due giorni fa, il ragazzo è stato trasportato in ospedale a causa di un malore.
Nonostante le cure dei medici e la tenacia che ha dimostrato, Liam non è riuscito a sconfiggere il cancro, spegnendosi ieri sera intorno alle 18.30»
Il mio cuore, si sgretolò completamente.
Lui, la ragione del mio sorriso, il ragazzo che si era preso il mio cuore, adesso non c’era più.
Mi sentivo improvvisamente così sola, così perduta.
Perché? Perché era successo?
Perché non mi aveva mai detto niente?
Le lacrime cominciarono a solcarmi il viso, mi sentivo morire dentro e nulla sembrava più avere senso nella mia vita.
Finalmente, adesso capivo la ragione delle sue parole.
Non aveva voluto dirmi nulla perché avrebbe fatto troppo male.
Ma adesso, faceva male comunque.
Adesso ero sola, senza di lui.
 
Quella ferita, causata dalla morte di Liam, non è mai guarita.
Non si è mai minimamente rimarginata.
Ha sempre lasciato un vuoto dietro di sé.
Liam, però, mi aveva chiesto di promettergli una cosa.
Mi aveva chiesto di andare avanti sempre e comunque.
E ancora oggi, io lo sto facendo.
Lo sto facendo per lui.
Lo farò per lui per sempre, fino al giorno in cui non saremo insieme di nuovo.
So che lui mi protegge giorno per giorno.
E so che lo farà per sempre.
Vero, amore?!

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: LittleMilkshake