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Autore: xingchan    16/10/2012    3 recensioni
"Eccolo, l'uomo dallo sguardo verde magnetico, celato lievemente da buffi occhialetti da vista e dalla barbetta incolta."
(Estratto)
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maes Hughes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Only Humans'
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A dangerous situation

 

 

Eccolo, l'uomo dallo sguardo verde magnetico, celato lievemente da buffi occhialetti da vista e dalla barbetta incolta.

Dopo qualche giorno di amicizia con lui, si viene a conoscenza della sua soddisfazione e amore eccessivo e incondizionato verso la moglie e la figlia.

Due angeli ai suoi occhi.

Angeli davvero.

Non riusciva a stare lontano da loro neanche un attimo, ma a causa del lavoro era sempre costretto a separarsene, seppur a malincuore. Ecco il perchè di quelle fotografie custodite gelosamente nella sua divisa.

Macchè gelosamente...

Appena poteva, ne offriva a centinaia in giro per l'esercito, destando l'irritazione di Roy Mustang e degli altri uomini della sua squadra.

Ogni volta che il colonello di Fuoco alzava la cornetta, la maggior parte delle volte era sempre implicato in conversazioni svenevoli che coinvolgevano in un modo o nell'altro la figlioletta del suo commilitone.

-Hai visto quant'è cresciuta la mia piccolina? E pensare che oggi compie tre anni!!!- e, tutto arrossito, mandava baci al vento e occhiate sognanti verso il vuoto, finendo con l'infastidire ancora di più coloro che gli erano attorno in quel momento.

Per poi parlare di questioni molto più serie: il caso di Scar, le sue indagini sugli alti ranghi dell'esercito, per non parlare degli homunculus, quegli esseri artificiali di cui aveva sentito parlare direttamente da Ed.

Benchè fosse un tipo molto tenero, era perfettamente ligio nel mandare avanti i suoi doveri. Tanto da rimanere in ufficio fino ad orari al limite delle normali considerazioni, e anche oltre.

Non era di certo un uomo lascivo e sconsiderato...

Aveva tutte le carte in regola per essere un ufficiale a tutti gli effetti. E di questo Roy gli era inconsciamente riconoscente.

-Io ti spingerò in alto, molto in alto...- gli diceva solennemente.

E poi guardava il cielo.

E già riusciva a scorgere un nuovo tipo di Stato fra le nuvole.

Più regolamentare.

Più giusto.

Fin dalla fine della guerra civile, si era prefissato un obiettivo simile a quello di Mustang.

Non quello di diventare l'uomo più importante di tutto il paese.

Non quello di avere potere e gloria.

Ma quello di trasformare Amestris in una nazione differente.

Tutto il contrario di quella strana terra distopica in cui era stato costretto a nascere.

Senza guerre. Tanto meno civili.

Senza differenze. Tanto meno sociali ed etniche.

Sopratutto, senza oppressione.

Senza Disperazione.

Se ce ne fossero state le possibilità, si sarebbe addossato tutte le sofferenze che provocò lui stesso durante la guerra di sterminio di Ishbar.

Quella guerra è stata un inferno. Se mai l'inferno fosse stato reale, sarebbe stato migliore. Se mai l'inferno non fosse un mondo infuocato, sarebbe stato migliore.

E questo lo sapevano tutti. Solo che era molto più facile riprendere in mano la propria vita e ricominciare.

Molto più facile far finta di niente.

Dopo quella sanguinosa guerra, soldati e civili avevano cercato ricostruire ciò che era riparabile. Cercavano di rendere un conflitto tra fratelli un ricordo lontano, e irripetibile.

Invano.

Ecco perchè Maes, fin da giovane, aveva dedicato i propri sforzi al suo amico cadetto Roy.

Qualcosa lo spingeva ad avere una cieca fiducia in quel ragazzino piuttosto ambizioso e forte di carattere. Un soldato semplice che presto avrebbe occupato il trono di Amestris.

Un trono che era nelle mani di un uomo che non era uomo.

Un Homunculus.

Un essere crudele ed immortale.

Quel giorno Maes stava scoprendo qualcosa

. Di cui nessuno avrebbe dovuto sapere. Ma non poteva rimanere con le mani in mano.

Non poteva far finta di niente e ignorare la sicurezza dello Stato.

Non quella volta.

Quella volta avrebbe mobilitato un'intero reggimento per evitare una catastrofe.

Non poteva permettere che la storia si ripetesse.

Non poteva permettere che il Paese andasse a rotoli.

Non poteva permettere che la sua famiglia subisse le stesse brutalità che sopportò la gente dagli occhi rossi e dalla pelle scura.

Non poteva.

Non quella volta.

 

 

 

 

Ciao! Eccomi ancora qui, a rompervi!! XD

L'ultima parte si riferisce alla famiglia perchè nel momento della sua morte aveva una fotografia... Ricordate?!

Spero davvero che sia stata di vostro gradimento!

Perchè per me è stato un piacere immenso scriverla!

Scusate gli errori e le ripetizioni!

A presto!! :)

   
 
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