Parole,parole ecco cosa ti ho
sputato addosso...parole.
Parole di odio,disprezzo
anche disgusto per il gesto
che hai compiuto...
La tua identità era nota
ma era celata ai miei occhi
da ragazzina innamorata;
ora corro,corro via da te,
da tutto,dal mondo da ogni
preoccupazione della vita.
Gocce di rugiada simili a piccoli diamanti mi rigano
il viso come se lo stessero
tagliando e non scende
linfa ma scie di rubino,
si scie rosse che solcano
le gote che un tempo si
infiammavano per te
Già tu che mi hai
amata,tu che mi hai
fatta sorridere e piangere,tu
che adesso mi hai mentito e pretendi
parole di perdono ma l'unica
risposta da me è il silenzio.
Corro,corro per raggiungere
un'utopia,corro per dimenticare,
dimenticare te e il tuo amore.
Ma tu più svelto e più agile,con le tue lunghe
gambe da cervo mi raggiungi e sotto
ad una cascata mi prendi per
un braccio,mi stringi e dici che hai
sbagliato ma non ti credo.
Oh principe crudele che mi hai
sedotta e abbandonata come
hai fatto con tutte le fanciulle della
tua corte;esse giacerono con te
giammai seppi quante ti dissero tenere
e dolci poesie,quali ti accarezzarono
e quali altre ancora seppero dirti
quella fatidica parola che solo la tua
vera metà sapeva dirti e completarti.
Ma adesso a causa della tua falsità
sono qui,sotto alla pioggia a piangere
per te,contro di te,contro il tuo petto,
contro il tuo maledetto amore da cui
non riesco a svincolarmi ma poi...
Inevitabile Cupido mi colpisce col suo
dardo e ogni mia accusa,ogni mio
gesto contro di te si riduce ad un sorriso
e ad un bacio. Un bacio delicato,come
solo le tue labbra di rosa sanno trasmettermi.
Le mie morbide e delicate incontrano le tue,
decise e piene di rammarico supplicano
perdono,ed io non posso fare a meno che
amarti e perdonare la tua più grande bugia.
Il sole scopre le impetuose nubi nere e irradia
col suo calore i nostri visi;ti sorrido e non posso
fare a meno di amarti. Oh mio principe amami e non mentirmi più.