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Autore: Shari Deschain    17/10/2012    0 recensioni
[Spoiler 2x09 e 2x10; Duke/Evi]
Duke non poteva dire di non saperlo, né poteva negare di apprezzarlo: con Evi era sempre stato tutto un gioco di bugie.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duke Crocker, Evi Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Pairing: Duke/Evi
Rating: PG
Wordcount: 604 (Fdp)
Warning: Spoiler 2x09 e 2x10, Angst.
N/A: Scritta per la Staffetta In Piscina @ piscinadiprompt, prompt “Si j'étais un mystère quel courage /Aurais-tu pour me connaître {trad. Se io fossi un mistero che coraggio /Avresti tu per conoscermi} [Un Geste de Vous – Le Roi Soleil OST]”, e per 500themes_ita, prompt #42. Mentimi.





The lying game




Duke non poteva dire di non saperlo, né poteva negare di apprezzarlo: con Evi era sempre stato tutto un gioco di bugie.
Bugie piccole, grandi, innocenti, pericolose, divertenti, crudeli. Uno, dieci, cento splendidi castelli fatti di bugie.
Era il loro gioco preferito cercare di ingannarsi a vicenda. Non tenevano il conto delle sconfitte e delle vittorie, ma tendevano a ritenersi pari finché riuscivano ancora a fare l'amore e ad organizzare insieme un'altra truffa. Se il lavoro o il sesso cominciavano ad andare male allora capivano che le bugie erano diventate troppe, o troppo pesanti da sopportare, quindi si dividevano per un po'.
Prendevano strade diverse, si dedicavano a lavori diversi (e a volte persino legali, almeno nel caso di Duke), e lasciavano che il tempo, aiutato dalla nostalgia, facesse il suo lavoro.
Alla fine riuscivano sempre a ritrovarsi in un modo o nell'altro, per un motivo o per un altro ─ mai apposta, però. O almeno: nessuno dei due avrebbe mai ammesso di aver cercato l'altro di proposito ─, e allora ricominciava il gioco.
Era difficile stancarsene, perché le regole, se poi davvero ce n'erano, cambiavano di volta in volta. L'unica cosa che rimaneva veramente costante era la fiducia, o meglio: la sua totale mancanza.
Duke non si fidava di Evi. L'amava, la desiderava, e l'aveva addirittura sposata ─ contravvenendo ad una delle regole principali che si era imposto molto tempo prima, quando si era lasciato dietro la sua famiglia con la ferma convinzione che fosse uno dei peggiori fardelli che un uomo potesse accollarsi ─, ma potendo evitarlo non le avrebbe affidato nemmeno il suo bucato, perché sapeva che se lei avesse trovato un modo di guadagnarci qualcosa avrebbe venduto anche quello.
Non si sentiva in colpa per questo. In fondo nemmeno Evi si fidava di lui, e lo riteneva equo, quasi ovvio. Non lo infastidiva nemmeno la consapevolezza che lei potesse fregarlo da un momento all'altro, perché ormai ci aveva fatto il callo, e a dirla tutta anche lui l'aveva fregata un paio di volte. Erano fatti della stessa pasta loro due: niente legami, niente da perdere, tutto da conquistare. A qualsiasi prezzo. Soprattutto se il prezzo poteva essere pagato da altri.
Poi Duke era tornato ad Haven.
Quella città faceva qualcosa di brutto alle persone. Perfino alle persone disoneste.
Non che lui fosse diventato uno stinco di santo, ovvio, ma di sicuro aveva fatto più buone azioni in quei mesi che nel resto della sua vita.
Roba che se non stava attento rischiava di finire sul registro dei collaboratori della polizia invece che su quello degli indagati. Quale disonore.
Per la maggior parte era colpa di Audrey, naturalmente. E anche Nathan c'entrava qualcosa, quel bastardo.
In un modo o nell'altro, comunque, era stato travolto da Haven, dai suoi abitanti e dai loro segreti, finendo per farne parte lui stesso.
E quando infine Evi era riapparsa, Duke si era già stancato delle bugie, perfino di quelle di sua moglie.
Così quando l'ultimo inganno di lei era venuto a galla, aveva fatto una cosa che non avrebbe mai dovuto fare: le aveva chiesto la verità. E contrariamente ad ogni sua aspettativa, per la prima ed ultima volta, Evi aveva provato a dargliela, quella verità.
E loro l'avevano uccisa.
Sotto i suoi occhi.
Uomini migliori di lui erano impazziti per molto meno, questo lo sapeva. Lui però aveva tenuto duro, o almeno ci aveva provato, perché la natura di una persona non cambia tanto facilmente.
Ma ora che anche il reverendo era morto, intorno a lui non c'erano più bugie, la verità giaceva anch'essa sottoterra, e l'unica cosa che Duke ancora desiderava era una vendetta che non sapeva più come ottenere.



   
 
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