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Autore: angelikakiki    17/10/2012    0 recensioni
E dopo l'inaspettato successo di " Harry Potter e la Camera delle Sorprese"... Come promesso, rieccomi alla carica, più demenziale che mai! Harry Potter è come al solito il maghetto più figo del mondo... ma come potrà avere la meglio sui Vampennatori e su tutte le altre avventure e rivelazioni che vivrà? Tra comincità e colpi di scena ecco la mia nuova parodia!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Harry andò con Ron e Hermione a Divinazione. Come al solito li accolse la professoressa Cooman, colei a cui Harry aveva augurato cento anni di sfiga.

“ Salve, ragazzi… allora, bevete questo the e…

“ E vomitiamolo tutti per quanto fa schifo! Ah Cooman, ma che c’hai messo dentro?” chiese l’esuberante maghetto che aveva appena assaggiato il the.

“ Cacca di drago ovviamente!” esclamò la Cooman raggiante.

“ Anvedi sta zoccola!” esclamò Ron vomitando tutto.

La Cooman si riavvicinò a Harry.

“ Tu… MORIRAI GONFIO!” esclamò di nuovo.

“ Se… me l’hai già detto…

“ Tu… Verrai MUTILATO GRAVEMENTE!

“ E pure questa è storia vecchia…

“ Tu… TU SEI UN VAMPENNATORE!

“ Te sei sbagliata con Diggory…

“ Tu arriverai a 40 anni vergine!

“ Quello è Piton…

“ Tu…” improvvisamente cambiò voce. “ Il Signore Oscuro risorgerà più forte che mai e…

“ Aspetta, aspetta aspetta… ma che me la stai a tirà de novo?”

“ Lo aiuterà un suo servitore…”

“ A Cooman, ma che stai a dì’?

“ Questa notte… egli risorgerà…”

“ E fino a qua c’ero arrivato…e poi?”

La Cooman fissò il vuoto.

“ Porca troia, m’è andata via la connessione! Cooman? Cooman??????” Harry allora per farla rinvenire cominciò a spaccare le sfere di cristallo senza un motivo apparente.

“ Tu, o maghetto blasfemo, che stai facendo? Le mie sfere!” disse riprendendosi dalla trance.

“ Oh! Finalmente… allora… che stavi a di del mitico zio Voldy?” chiese il giovane maghetto.

“ Che cosa?

“ Ma sì… della sua risurrezione…

“ Mio caro maghetto, io non potrei mai predire una cosa tanto inverosimile!” affermò scandalizzata.

“ Professoressa, secondo le “ Norme e Regole per Non Contraddire Il Maghetto più Romano del Romano del Colosseo”…

“ Signorina Granger, lei è frivola!” esclamò la Cooman sulla difensiva. Il gelo calò nella classe.

“ CHE CAZZO HAI DETTO BRUTTA BALDRACCA?” urlò Hermione.

“ Hai capito Er Mione è…” disse Harry a Ron.

“ Sì… cioè… hai poca aura…”

“ Te la faccio spuntà io l’aura, zoccola!” disse Hermione tirando fuori la bacchetta. Ron e Harry allestirono una stangi ovation, capitanata stavolta dal maghetto.

“ OLLE LE! OLLA LA! FACCELA VEDé! FACCELA TOCCà!!!” cantò Harry a squarciagola. Hermione si voltò arrabbiata.

“ E questo cosa centra con la faccenda?

“ Boh, mi sembrava l’occasione giusta per dirlo…” cercò di giustificarsi il maghetto. Ron già stava raccongliendo firme a favore della causa, ma Hermione cruciò tutti, compresa la Cooman, andandosene poi sbattendo la porta e urlando “ VADO DAL MIO MALFERRET!”.

“ E chi se lo aspettava?” domandò Ron con un’espressione tra l’ammirazione e la perversione. Arrivò Hagrid in tutto il suo splendore.

“ Harry… Oggi mi morirà l’uccello…”

“ EHH?????” urlò tutta la classe scandalizzata tranne Harry.

“ A regà, sta battuta è vecchia come il sedere di mia nonna… Hagrid di quale uccello stai parlando…?

“ Di Fierobecco…

“ No, di Umileala…” disse Harry credendosi simpatico. Ovviamente in classe calò il gelo.

“ A belli, e su con la vita che mi parete quell’emo depresso di Mirtilla Malcontenta… Hagrid… che cazzo me ne frega a me se te more l’uccello? Ao, mica tutti gli uccelli so belli e sani come il mio…” disse. La classe trattenne il respiro.

“ E basta regà! Stavo a parla del GUFO!” esclamò indignato il Prescelto.

“ AHHH…

“ Bhè Hagrid, condoglianze, dai, consolati, lo useremo per il giorno del Ringraziamento…

“ Ma Harry, tu sei Inglese!” esclamò Ron confuso.

“ Embè??? So un maghetto globalizzato io… mica come te, sfigato!” disse Harry pavoneggiandosi. Ma visto che nessuno se lo filava, disse:

“ Vabbè, Hagrid, sti cazzi, punto e basta” e se andò tronfio per le scale.
  
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