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Autore: Tikkia    17/10/2012    6 recensioni
Partecipante (Settimo posto) al NaruHina Contest [IV° Edizione: 'E per amore sarò, sarai, saremo'] indetto da Mokochan e Yume_no_Namida’.
Naruto riflette sul silenzio e sulla sua relazione con Hinata. NaruHina.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Silent Symphony Autore: Tikkia 
Titolo: Silent symphony 
Personaggi e Pairing: Naruto, Hinata, Naruto/Hinata 
Genere: Fluff 
Rating: Verde 
Avvertimenti: Oneshot 
Introduzione: Di notte Naruto si abbandona ad alcuni pensieri su Hinata e sul suo essere silenziosa 
Note dell'Autore: Ringrazio michiyo1age per avermi betato la fic (grazie fifi). La quantità di fluff e dolcezza in questa fic potrebbero causare carie e diabete! 

 

 

“Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio

chiaro come una lampada, semplice come un anello.”

Mi piaci quando taci - P. Neruda

 

Naruto adorava Hinata.

 Adorava il suo viso tondo da bambina, adorava il suo sorriso luminoso, adorava i suoi occhi limpidi, così grandi e trasparenti, veri e propri specchi della sua anima e dei suoi sentimenti. Adorava i suoi capelli lunghi e morbidi, con i quali a volte giocava, intrecciandoli ed abbellendoli con fiori colorati. Adorava il suo fisico scattante ed allenato, ma allo stesso tempo morbido e pieno di curve: il corpo di una donna ormai sbocciata. Adorava la sua risata cristallina, i suoi balbettii imbarazzati, i suoi modi di fare gentili ed educati, la sua capacità di tirarlo fuori dai guai, la sua pazienza, il modo in cui arrossiva quando lui le faceva un complimento o una carezza.

Ma più di tutto, Naruto adorava il suo silenzio.

Perché Hinata non era una di quelle ragazze che sentono il bisogno di riempire ogni momento della propria vita con chiacchiere inutili –ma anche con discorsi intelligenti, non era quello il punto. Hinata lasciava molte cose non dette per due ragioni principali. Per prima cosa, si comportava in questo modo per abitudine: aveva passato metà della sua vita ad osservare l’oggetto del suo amore da dietro le quinte, con muto sostegno. Come se non bastasse, doveva osservare la regola del silenzio anche tra le mura famgliari, ed ingoiare ogni sua opinione riguardo alla faccenda della casate principale e cadetta. Fortunatamente, se così si può dire, lo scontro con Pain aveva distrutto quella diga emozionale che si era auto costruita, e Hinata finalmente si era liberata dalle sue stesse catene.

La seconda ragione del silenzio della giovane Hyuuga era che, secondo la sua personale opinione, la maggior parte delle cose che non diceva, erano dati di fatto. A lei non piaceva ripetere le cose, specialmente quelle imbarazzanti, così invece che offrire alla gente il patetico spettacolino di lei che diventava rossa come un peperone ed iniziava a balbettare senza riuscire a concludere una frase di senso compiuto, Hinata preferiva rimanere in silenzio, cercando di comunicare i suoi sentimenti attraverso gli occhi. O, nel caso di Naruto, le azioni.

Immerso in questi pensieri, l’Uzumaki osservò la sua gemma nella notte, la sua bellissima principessa che aveva reso la sua vita un idillio. Accarezzando i capelli della sua piccola Hinata, Naruto la guardò fare alcune smorfie nel sonno, strizzare gli occhi e muovere flebilmente la bocca. Si chiese se stesse facendo dei bei sogni, e non poté trattenere un sorriso affettuoso. Sempre silenziosa e posata anche mentre dormiva, la sua principessa. Lui, al contrario, rumoroso, agitato, sempre e comunque in movimento. Si completavano: la calma di Hinata tranquillizzava Naruto come nulla finora era riuscito a fare, e l’energia di Naruto dava ad Hinata il coraggio di cui aveva bisogno. Continuò ad accarezzarla in contemplazione, senza pensare veramente a qualcosa: gli bastava essere lì, in camera sua, con la sua Hinata addormentata tra le braccia, a guardarla alla luce della luna.

La ragazza aprì lentamente gli occhi. Sbatté le palpebre un paio di volte e si girò pigramente verso Naruto. Lui la salutò con un sorriso ed una carezza.

-Hey.- mormorò senza smettere di sorridere.

Lei non parlò: sorrise, e si accoccolò contro di lui, abbracciandolo stretto. Rimasero così a guardarsi negli occhi per ore, giorni, anni, minuti, non importava: il tempo, lo spazio, tutto era diventato irrilevante per loro. Per Naruto esistevano solo quegli immensi e dolcissimi occhi lillà, e per Hinata nulla era più importante di quegli specchi vivaci azzurro cielo. Entrambi poterono leggere nei propri occhi tutto l’amore che provavano l’uno per l’altra, tutti i loro pensieri, anche le loro paure. Naruto iniziò poi a spaziare sul suo volto, ma gli occhi di lei restarono fissi nei suoi. Hinata poté vedere la meraviglia farsi strada negli occhi di Naruto, come se fosse la prima volta che la vedeva veramente. Lo vide osservarla affascinato, vide la sua incredulità di essere proprio lui, il bambino odiato da tutti, ad tenere tra le sue braccia la piccola e dolce Hinata. Il ragazzo le spostò la frangetta dalla fronte e scese ad accarezzarle il viso, per poi tracciare il contorno delle sue labbra con un dito. Lei ne approfittò per posare un leggero bacio su quelle dita e Naruto, come risvegliato da una trance, riportò gli occhi su quelli di lei. In quel momento Hinata vide tutto l’amore che Naruto provava per lei, e provò la stessa incredulità che aveva visto in lui prima.

Naruto, dal canto suo, vide la sua ragazza chiedersi come fosse possibile che lei, il “fallimento” della famiglia Hyuuga, la timida ed anonima Hinata potesse essere non solo il suo oggetto di interesse per lui, ma addirittura essere amata da lui. Vide nei suoi occhi il dubbio di…qualcosa, non sapeva bene neanche lui cosa fosse, era il dubbio di essere in un qualche modo ingannata, che tutto questo non fosse reale. Le fece una carezza per rassicurarla, e la vide tranquillizzarsi e rilassarsi, la calma che invadeva il suo sguardo. E infine vide il suo travolgente amore per lui esplodere, ed investirlo completamente, lasciandolo quasi intontito.

La sua mano raggiunse la nuca di Hinata e, intrecciando le dita ai suoi capelli, la attirò a sé per baciarla e trasmetterle i suoi sentimenti. Hinata si beò in quel dolcissimo incontro e non si separò dalle sue labbra finché il bisogno d’aria non si fece impellente.

-Ti amo.- disse Naruto appoggiando la fronte a quella di lei.

Hinata non disse nulla, ma il ragazzo fu certo di aver sentito chiaramente una risposta gemella alla sua dichiarazione. Poteva vederlo nei suoi occhi.

Perché Hinata era una ragazza silenziosa.

E Naruto amava il suo silenzio.

Grammatica e stile: 7.5/10 
Originalità: 7/10 
IC: 7/10 
Trama: 7/10 
Giudizio personale: 7.5/10 
Totale: 36/50 

Commento di Yume_no_Namida: Allora... io sono quella delle premesse lunghe e nonsense. 
Quella che spende un’ora a parlare di come un ipotetico gatto immaginario le sia saltato sulle gambe nel leggere il passaggio di una storia e abbia miagolato quasi in segno di approvazione [tanto per fare un esempio arrandom], e poi finisce per spararti l’essenziale in flash talmente improvvisi e repentini che alla fine neanche lo capisci, qual’era l’essenziale. 
Ragion per cui adesso proverò a saltare inutili convenevoli e ad arrivare dritta al punto [come se già non avessi scritto un’abnorme quantità di cose da ‘WTF?’/’Francamente, me ne infischio’, ma facciamo finta che...]. 
Tu li ami. 
Ami Naruto e Hinata, e non so come ma si sente, mentre lo sguardo scorre da una riga all’altra non puoi fare a meno di percepirlo. 
Tuttavia, la storia presenta delle pecche. 
Innanzitutto, ciò che ho rimproverato a molte: una descrizione fin troppo piana, non eccessivamente originale, e una poesia che c’è, in tal caso guida anche la narrazione, ma non permea il testo fino in fondo. 
Naruto adora Hinata, adora il suo silenzio, ma è come se del suo sentimento tentasse di dare una spiegazione cervellotica [a tratti quasi ‘scientifica’], e la poesia non parla mai, mai con la voce della lucidità, semmai per immagini e rivelazioni in istantanea, di un’intensità disarmante! 
I chiarimenti e le spiegazioni sull’essere silenziosa della Hyuuga sono perfetti dal punto di vista dell’autrice [infatti li ho parecchio apprezzati, trovo centrino in maniera profonda e quasi perfetta uno dei lati più affascinanti del personaggio di Hinata], un tantino ‘stonati’ dal punto di vista di Naruto - e a tratti finiscono anche per rendere meno lineare la narrazione, con conseguente abbassamento del punteggio riguardo allo stile [la grammatica invece, a parte qualche passaggio stridente sul piano sintattico - es. “ma anche con discorsi intelligenti, non era quello il punto”, che appesantisce il testo e fa un attimo andare fuori fase -, è ok. Ed io sono, ancora una volta, commossa. Profondamente commossa e felice *cry*]. 
Mi hanno fatto storcere il naso anche alcune espressioni utilizzate da Naruto [es. “la sua gemma nella notte, la sua bellissima principessa che aveva reso la sua vita un idillio”] che a mio parere mal collimano con la sua personalità fondamentalmente sempliciotta e baka - per quanto gentile e tenera -, ma si tratta pur sempre di opinioni ed è legittimo dissentire, yesyes ù_u. 
La trama è forse un po’ scarna, a tratti sembra girare su se stessa, ma tutto sommato buona, e il tuo attaccamento al pairing si percepisce talmente tanto che non ho potuto non gradire, nell’insieme >w< 
And... that’s all, folks! 
Spero di ritrovarti a un prossimo contest :) ... mata ne! 


Grammatica e stile: 7.5/10 
Originalità: 7.5/10 
IC: 7.4/10 
Trama: 7.2/10 
Giudizio personale: 7.5/10 
Totale: 37.1/50 

Commento di Mokochan: la storia non è scritta male, anzi, è veramente buona, forse solo lo stile non mi è piaciuto del tutto, poiché non è riuscito a trasmettere di più. 
Però è altrettanto vero che ami questi due e si sente, quello si sente e capisce più di tutto il resto, concordo perfettamente con Yume. 
Hai usato una poesia in cui il silenzio - quello di Hinata - la fa da padrona. E' una sua caratteristica affascinante, perché anche senza dire niente questa ragazza dice tutto. Con gli occhi, con le labbra, con le guance che diventano rosse per l'imbarazzo o la timidezza, per tante cose. E a Naruto basta guardarla per capire tutto, per avere tutte le conferme del mondo (la risposta a quel "Ti amo" è perfettamente percettibile). 
Sono IC, anche se Naruto mi mette qualche dubbio - forse perché è troppo 'dolce' o 'tenero', privo di quell'allegria che l'ha sempre caratterizzato. E un po' ci sta, però, un momento del genere, fluffoso al massimo. Dolce, tenero - vivo. 
Nel silenzio, attimo dopo attimo, con gesti lenti e affettuosi. 
Sì, un momento d'intimità del genere lo immagino... al caldo, nel silenzio, lontano da tutti e tutto, in quella quiete che non deve essere intaccata, fatta solo degli sguardi di Hinata e del suo splendido silenzio. 
Che dire? La storia mi è piaciuta, per quanto semplice (: non c'è che dire! Buonissima! 
Complimenti (: 


Totale: 73.1/100

  
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