Titolo: Silent symphony
Personaggi e Pairing: Naruto, Hinata, Naruto/Hinata
Genere: Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: Oneshot
Introduzione: Di notte Naruto si abbandona ad alcuni pensieri su Hinata e sul suo essere silenziosa
Note dell'Autore: Ringrazio michiyo1age per avermi betato la fic (grazie fifi). La quantità di fluff e dolcezza in questa fic potrebbero causare carie e diabete!
“Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.”
Mi piaci quando taci - P. Neruda
Naruto adorava Hinata.
Adorava
il suo viso tondo da bambina, adorava il suo sorriso luminoso, adorava
i suoi occhi limpidi, così grandi e trasparenti, veri e propri
specchi della sua anima e dei suoi sentimenti. Adorava i suoi capelli
lunghi e morbidi, con i quali a volte giocava, intrecciandoli ed
abbellendoli con fiori colorati. Adorava il suo fisico scattante ed
allenato, ma allo stesso tempo morbido e pieno di curve: il corpo di
una donna ormai sbocciata. Adorava la sua risata cristallina, i suoi
balbettii imbarazzati, i suoi modi di fare gentili ed educati, la sua
capacità di tirarlo fuori dai guai, la sua pazienza, il modo in
cui arrossiva quando lui le faceva un complimento o una carezza.
Ma più di tutto, Naruto adorava il suo silenzio.
Perché
Hinata non era una di quelle ragazze che sentono il bisogno di riempire
ogni momento della propria vita con chiacchiere inutili –ma anche
con discorsi intelligenti, non era quello il punto. Hinata lasciava
molte cose non dette per due ragioni principali. Per prima cosa, si
comportava in questo modo per abitudine: aveva passato metà
della sua vita ad osservare l’oggetto del suo amore da dietro le
quinte, con muto sostegno. Come se non bastasse, doveva osservare la
regola del silenzio anche tra le mura famgliari, ed ingoiare ogni sua
opinione riguardo alla faccenda della casate principale e cadetta.
Fortunatamente, se così si può dire, lo scontro con Pain
aveva distrutto quella diga emozionale che si era auto costruita, e
Hinata finalmente si era liberata dalle sue stesse catene.
La
seconda ragione del silenzio della giovane Hyuuga era che, secondo la
sua personale opinione, la maggior parte delle cose che non diceva,
erano dati di fatto. A lei non piaceva ripetere le cose, specialmente
quelle imbarazzanti, così invece che offrire alla gente il
patetico spettacolino di lei che diventava rossa come un peperone ed
iniziava a balbettare senza riuscire a concludere una frase di senso
compiuto, Hinata preferiva rimanere in silenzio, cercando di comunicare
i suoi sentimenti attraverso gli occhi. O, nel caso di Naruto, le
azioni.
Immerso
in questi pensieri, l’Uzumaki osservò la sua gemma nella
notte, la sua bellissima principessa che aveva reso la sua vita un
idillio. Accarezzando i capelli della sua piccola Hinata, Naruto la
guardò fare alcune smorfie nel sonno, strizzare gli occhi e
muovere flebilmente la bocca. Si chiese se stesse facendo dei bei
sogni, e non poté trattenere un sorriso affettuoso. Sempre
silenziosa e posata anche mentre dormiva, la sua principessa. Lui, al
contrario, rumoroso, agitato, sempre e comunque in movimento. Si
completavano: la calma di Hinata tranquillizzava Naruto come nulla
finora era riuscito a fare, e l’energia di Naruto dava ad Hinata
il coraggio di cui aveva bisogno. Continuò ad accarezzarla in
contemplazione, senza pensare veramente a qualcosa: gli bastava essere
lì, in camera sua, con la sua Hinata addormentata tra le
braccia, a guardarla alla luce della luna.
La
ragazza aprì lentamente gli occhi. Sbatté le palpebre un
paio di volte e si girò pigramente verso Naruto. Lui la
salutò con un sorriso ed una carezza.
-Hey.- mormorò senza smettere di sorridere.
Lei
non parlò: sorrise, e si accoccolò contro di lui,
abbracciandolo stretto. Rimasero così a guardarsi negli occhi
per ore, giorni, anni, minuti, non importava: il tempo, lo spazio,
tutto era diventato irrilevante per loro. Per Naruto esistevano solo
quegli immensi e dolcissimi occhi lillà, e per Hinata nulla era
più importante di quegli specchi vivaci azzurro cielo. Entrambi
poterono leggere nei propri occhi tutto l’amore che provavano
l’uno per l’altra, tutti i loro pensieri, anche le loro
paure. Naruto iniziò poi a spaziare sul suo volto, ma gli occhi
di lei restarono fissi nei suoi. Hinata poté vedere la
meraviglia farsi strada negli occhi di Naruto, come se fosse la prima
volta che la vedeva veramente. Lo vide osservarla affascinato, vide la
sua incredulità di essere proprio lui, il bambino odiato da
tutti, ad tenere tra le sue braccia la piccola e dolce Hinata. Il
ragazzo le spostò la frangetta dalla fronte e scese ad
accarezzarle il viso, per poi tracciare il contorno delle sue labbra
con un dito. Lei ne approfittò per posare un leggero bacio su
quelle dita e Naruto, come risvegliato da una trance, riportò
gli occhi su quelli di lei. In quel momento Hinata vide tutto
l’amore che Naruto provava per lei, e provò la stessa
incredulità che aveva visto in lui prima.
Naruto,
dal canto suo, vide la sua ragazza chiedersi come fosse possibile che
lei, il “fallimento” della famiglia Hyuuga, la timida ed
anonima Hinata potesse essere non solo il suo oggetto di interesse per
lui, ma addirittura essere amata da
lui. Vide nei suoi occhi il dubbio di…qualcosa, non sapeva bene
neanche lui cosa fosse, era il dubbio di essere in un qualche modo
ingannata, che tutto questo non fosse reale. Le fece una carezza per
rassicurarla, e la vide tranquillizzarsi e rilassarsi, la calma che
invadeva il suo sguardo. E infine vide il suo travolgente amore per lui
esplodere, ed investirlo completamente, lasciandolo quasi intontito.
La
sua mano raggiunse la nuca di Hinata e, intrecciando le dita ai suoi
capelli, la attirò a sé per baciarla e trasmetterle i
suoi sentimenti. Hinata si beò in quel dolcissimo incontro e non
si separò dalle sue labbra finché il bisogno d’aria
non si fece impellente.
-Ti amo.- disse Naruto appoggiando la fronte a quella di lei.
Hinata
non disse nulla, ma il ragazzo fu certo di aver sentito chiaramente una
risposta gemella alla sua dichiarazione. Poteva vederlo nei suoi occhi.
Perché Hinata era una ragazza silenziosa.
E Naruto amava il suo silenzio.
Grammatica e stile: 7.5/10
Originalità: 7/10
IC: 7/10
Trama: 7/10
Giudizio personale: 7.5/10
Totale: 36/50
Commento di Yume_no_Namida: Allora... io sono quella delle premesse lunghe e nonsense.
Quella
che spende un’ora a parlare di come un ipotetico gatto
immaginario le sia saltato sulle gambe nel leggere il passaggio di una
storia e abbia miagolato quasi in segno di approvazione [tanto per fare
un esempio arrandom], e poi finisce per spararti l’essenziale in
flash talmente improvvisi e repentini che alla fine neanche lo capisci,
qual’era l’essenziale.
Ragion
per cui adesso proverò a saltare inutili convenevoli e ad
arrivare dritta al punto [come se già non avessi scritto
un’abnorme quantità di cose da
‘WTF?’/’Francamente, me ne infischio’, ma
facciamo finta che...].
Tu li ami.
Ami
Naruto e Hinata, e non so come ma si sente, mentre lo sguardo scorre da
una riga all’altra non puoi fare a meno di percepirlo.
Tuttavia, la storia presenta delle pecche.
Innanzitutto,
ciò che ho rimproverato a molte: una descrizione fin troppo
piana, non eccessivamente originale, e una poesia che c’è,
in tal caso guida anche la narrazione, ma non permea il testo fino in
fondo.
Naruto
adora Hinata, adora il suo silenzio, ma è come se del suo
sentimento tentasse di dare una spiegazione cervellotica [a tratti
quasi ‘scientifica’], e la poesia non parla mai, mai con la
voce della lucidità, semmai per immagini e rivelazioni in
istantanea, di un’intensità disarmante!
I
chiarimenti e le spiegazioni sull’essere silenziosa della Hyuuga
sono perfetti dal punto di vista dell’autrice [infatti li ho
parecchio apprezzati, trovo centrino in maniera profonda e quasi
perfetta uno dei lati più affascinanti del personaggio di
Hinata], un tantino ‘stonati’ dal punto di vista di Naruto
- e a tratti finiscono anche per rendere meno lineare la narrazione,
con conseguente abbassamento del punteggio riguardo allo stile [la
grammatica invece, a parte qualche passaggio stridente sul piano
sintattico - es. “ma anche con discorsi intelligenti, non era
quello il punto”, che appesantisce il testo e fa un attimo andare
fuori fase -, è ok. Ed io sono, ancora una volta, commossa.
Profondamente commossa e felice *cry*].
Mi
hanno fatto storcere il naso anche alcune espressioni utilizzate da
Naruto [es. “la sua gemma nella notte, la sua bellissima
principessa che aveva reso la sua vita un idillio”] che a mio
parere mal collimano con la sua personalità fondamentalmente
sempliciotta e baka - per quanto gentile e tenera -, ma si tratta pur
sempre di opinioni ed è legittimo dissentire, yesyes ù_u.
La
trama è forse un po’ scarna, a tratti sembra girare su se
stessa, ma tutto sommato buona, e il tuo attaccamento al pairing si
percepisce talmente tanto che non ho potuto non gradire,
nell’insieme >w<
And... that’s all, folks!
Spero di ritrovarti a un prossimo contest :) ... mata ne!
Grammatica e stile: 7.5/10
Originalità: 7.5/10
IC: 7.4/10
Trama: 7.2/10
Giudizio personale: 7.5/10
Totale: 37.1/50
Commento di Mokochan: la
storia non è scritta male, anzi, è veramente buona, forse
solo lo stile non mi è piaciuto del tutto, poiché non
è riuscito a trasmettere di più.
Però
è altrettanto vero che ami questi due e si sente, quello si
sente e capisce più di tutto il resto, concordo perfettamente
con Yume.
Hai
usato una poesia in cui il silenzio - quello di Hinata - la fa da
padrona. E' una sua caratteristica affascinante, perché anche
senza dire niente questa ragazza dice tutto. Con gli occhi, con le
labbra, con le guance che diventano rosse per l'imbarazzo o la
timidezza, per tante cose. E a Naruto basta guardarla per capire tutto,
per avere tutte le conferme del mondo (la risposta a quel "Ti amo"
è perfettamente percettibile).
Sono
IC, anche se Naruto mi mette qualche dubbio - forse perché
è troppo 'dolce' o 'tenero', privo di quell'allegria che l'ha
sempre caratterizzato. E un po' ci sta, però, un momento del
genere, fluffoso al massimo. Dolce, tenero - vivo.
Nel silenzio, attimo dopo attimo, con gesti lenti e affettuosi.
Sì,
un momento d'intimità del genere lo immagino... al caldo, nel
silenzio, lontano da tutti e tutto, in quella quiete che non deve
essere intaccata, fatta solo degli sguardi di Hinata e del suo
splendido silenzio.
Che dire? La storia mi è piaciuta, per quanto semplice (: non c'è che dire! Buonissima!
Complimenti (:
Totale: 73.1/100