“Marie lo sa benissimo!” tuonò Kazemaru, prima di voltarsi verso la porta avendo sentito il rumore di qualcuno che si scontrava contro un tavolo. Aprì la porta di scattò e trovò Marie piangere poco lontano.
“Marie-chan...” mormorò, avvicinandosi.
“Stammi lontano! Lo sapevo che tutto quello che è successo fra noi, per te è stato solo un gioco! Non dovevo lasciarmi convincere così, non dovevo!” sputò, piangendo come una disperata.
“Marie-chan, io...” non sapeva cosa dire, ma doveva trovare il coraggio di spiegarsi. “Lasciami spiegare, ti prego.” la supplicò, inginocchiandosi davanti a lei.
“No! Non voglio spiegazioni da un... fottuto bastardo come te!” gridò, tirandogli uno schiaffo. Si alzò di scatto e scappò via, più veloce del vento. Il turchese rientrò sconfitto, tenendosi la mano sulla guancia.
“Stai bene, Ichi-kun?” gli chiese Hiroto, posando una mano sulla spalla dell'amico.
“Fa male, Hiroto.” sussurrò il turchese. “Fa molto male.” spiegò poi, sospirando.
[Storia a due capitoli - dedicata a tutti coloro che mi hanno sempre letto e recensito!]