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Autore: _Underwater    18/10/2012    16 recensioni
Lei è una brava ragazza. Ama sua madre, ama suo padre, adora i bambini,
è allegra, è vivace, è divertente, è innamorata.
Io sono vanitoso, malizioso,
sarcastico, rompipalle, geloso...
Sono un cattivo ragazzo. Ma, la amo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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She's a good girl, loves her mama,
loves Jesus and America too...
She's a good girl, crazy 'bout Elvis,
loves horses and her boyfriend too!

 

 

 

 

 

 

Lei è una brava ragazza. Ama sua madre, ama suo padre, adora i bambini,

è allegra, è vivace, è divertente,

è innamorata.

 

 

 

 

 

 

Era il 7 novembre e, quella mattina, mi ero svegliato decisamente col piede sbagliato.

Forse perchè era domenica ed ero stato costretto a svegliarmi presto, o forse perchè sono caduto dal letto sbattendo la testa sul comodino. Entrambe le motivazioni, direi.

«Domani, arriva mia cugina da Cambridge, dobbiamo fare una bella impressione su di lei! Quindi, alzati presto e renditi decente!» aveva ripetuto per l'ennesima volta, Niall.

«Quanto tempo deve rimanere questa in casa nostra?» avevo chiesto scocciato. Cioè, per quale motivo dovevo alzarmi presto, pulire l'appartamento e non portare ragazze in casa? Ah, già. Arrivava sua cugina.
«Questa qui, si chiama Sara, e rimarrà finchè ne avrà voglia.»

«Perfetto.» sbottai più scocciato di prima.

Bhè, la mattina seguente mi ero svegliato presto, e dopo aver preso una botta in testa, scesi in cucina a cercare del ghiaccio. «Stupido comodino...» grugnii aprendo il congelatore. Presi una bistecca posizionandola sulla mia nuca, mentre chiudendo gli occhi poggiai la fronte sul frigo. «Giusto oggi questa doveva venire? Poi, perchè cazzo devo andarmi a lavare, vestire, rendermi decente per questa? Neanche posso scoparmela!»

«Ehm, ehm!» Qualcuno tossì alle mie spalle facendomi sobbalzare. Ragelai vedendo Niall immobile sulla soglia della porta, accompagnato da una ragazza. Mi lanciò un'occhiataccia lasciando cadere le valigie sul pavimento. In quel momento, sperai solo che nessuno dei due mi avesse sentino.

«Zayn, questa è Sara.» sibilò Niall uccidendomi con lo sguardo. A quanto pare mi sbagliavo. Avevano sentito, tutto.

Poggiai la bistecca sul tavolo e dopo avere asciugato velocemente la mano sul pantalone del pigiama, mi avvicinai a lei sorridente.

«Zayn Malik.» mi presentai sfoggiando uno dei miei sorrisi migliori.

Osservò la mia mano con un sopracciglio inarcato. «Perchè ti presenti? Tanto non puoi scoparmi!» mi sorrise maliziosa.

Oh, fanculo. Tanto mi stavi già sulle palle.

«Va bene, va bene!» si intromise Niall «Sara, vieni con me... Ti faccio vedere la tua camera.»

Lei prese il borsone lanciandomi un'occhiataccia. Poi, seguì Niall al piano di sopra.

«Bhè, non male come inizio...» sussurrai.

 

 

 

 

 

 

Lei è sarcastica,

è acida a volte...

 

 

 

La stessa sera, sempre il 7 novembre, ero ancora più incazzato della mattina. Perchè? Bhè, perchè mentre Niall portava a spasso sua cugina, io dovetti occuparmi della cena. Non mi complicai la vita, però. Infatti, ordinai delle pizze, ma... Mi toccò, comunque, mettere in ordine la cucina e apparecchiare.

«Ma cosa sono? Un maggiordomo?» mi lamentai posizionando dei fazzolettini sul tavolo.

«Parli spesso da solo?» sobbalzai voltandomi verso la porta. Possibile che questa ragazza piombasse sempre nei momenti meno opportuni? Mi stava osservando con le braccia incrociate sotto il petto e un sorrisino malizioso stampato sulle labbra.

Mi inumidii le labbra. «No, solo quando sono incazzato.» le risposi aprendo il frigo. Presi delle bibite e le posizionai sul tavolo.

«Oh, e come mai sei incazzato, Malik?» mi chiese sedendosi su una sedia.

La mia sedia.

«Non lo so, è la giornata.»

Scoppiò a ridere lanciando la testa indietro. «O la mia presenza.» aggiunse lei.

Perspicace la ragazza.

«La tua presenza?»

Annuì sorridendo. «Dai, lo so che ti sto sul cazzo... Non c'è bisogno di fingere con me.» mi fece l'occhiolino.

Poggiai i gomiti sul tavolo sorridendole. «Sai che ti dico? Hai ragione. E' la tua presenza che mi rende nervoso. Non lo so, mi stai sul cazzo!» le sorrisi, soddisfatto della mia risposta.

«Bhè, Malik... Neanche tu sei il massimo della simpatia.»

Stavo quasi per risponderle, ma per fortuna Niall irruppe nella stanza. «Quando cazzo arrivano queste pizze? Dio, sto morendo di fame!» sbraitò sedendosi accanto a Sara.

Ci lanciò un'occhiata confusa. «Tutto ok?»

Sorrisi sedendomi a tavola. «Tutto ok.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lei, è protettiva.

 

 

 

 

 

Era passata una settimana e il mio umore non migliorava. Quando incrociavo quella ragazza per casa, avevo voglia di correre e lanciarmi giù dalle scale, rotolare fuori, prendere un taxi e fuggire in un paese sperduto dove non avrebbe potuto mai trovarmi.

A salvare la situazione però, c'era una festa. Quella sera mi sarei divertito, senza pensare a quella psicopatica che vagava a casa mia sbraitando qualcosa tipo: "Per minchirindina! Ho bisogno di cibo!"

Mi preparai sorridendo come un idiota. Bhè, le feste mi mettono di buon umore.

Scesi in salotto canticchiando un motivetto che conoscevo solo io e dopo aver preso le chiavi della moto, passai per il salotto dove Niall stava guardando la tv spaparanzato sul divano.

«Ciao Niall...» lo salutai.

«Aspetta, dove vai?» mi chiese sorridendo.

«Ad una festa.»

Si alzò velocemente dal divano. «Sara! Vieni! Puoi andare alla festa con Zayn!»

Sgranai gli occhi a quelle parole. «E no, eh! Quella con me, non viene.»

Mi zittì con un gesto della mano, e poco dopo Sara scese in salotto con un sorriso a 32 denti stampato sul volto. Possibile che era già pronta?

«Come cazzo ha fatto?» chiesi confuso.

«A fare che?» mi domandò lei mentre si metteva il cappotto.

«Come fai ad essere già pronta?»

Sorrise aprendo la porta. «Sapevo che andavi ad una festa oggi. E ricorda, dove c'è festa... C'è Sara.»

Ruotai gli occhi al cielo. «Ti porto alla festa» sussurrai al suo orecchio. «Ma una volta entrati, io non ti conosco. Hai capito?»

Scoppiò a ridere. «Oh Dio, grazie! Temevo che mi saresti stato attaccato tutta la sera!»

Inarcai un sopracciglio. «Ah, e per quanto riguarda l'orario di ritorno...»

«Non prima delle tre del mattino.» mi interruppe lei.

Bhè, io volevo tornare alle due del mattino, ma allora, potevo prolungarmi.

Una volta arrivati alla festa, io andai in cerca di ragazze e lei sparì per il resto della serata.

Dopo essermi divertito un po' con delle turiste, mi avvicinai al bancone delle bibite. Era arrivata l'ora di rallegrarmi. E cosa c'è di meglio dell'alcol?

 

 

«Zayn! Alzati...» sentii qualcosa muovermi per un braccio.

Alzai lo sguardo vedendo una sagoma che si muoveva. «Sono morto?» mugugnai alzandomi.

«No, sei solo ubriaco. Idiota!»

Strinsi gli occhi a causa del mal di testa. «E tu chi sei?»

La sagoma mi trascinò per un braccio. «Sara.» sbuffò facendomi rabbrividire.

«Oh, tu sei... Tu sei una gran rompi palle!» le dissi nel massimo della sincerità.

Scoppiò a ridere. «E tu sei un deficiente.»

«Ma...» aggiunsi barcollando. «Sei carina.»

Continuò a ridere. «Vieni Zayn, ti riporto a casa.»

Le sorrisi. «Posso farcela da solo!»

«Oh, certo...» disse sarcastica.

«Non mi credi?»

«Ti credo, voglio solo accompagarti a casa. Va bene?»

«Oh, adesso capisco... Vuoi provarci con me!» esclamai sicuro di me.

«Cammina, idiota!»

 

 

 

 

 

 

Lei non è così antipatica, come sembra.

 

«Zayn, perchè sei sempre incazzato con me?» mi chiese lei mordendo il gelato che le avevo comprato.

«Non sono sempre incazzato con te...» mi giustificai.

«Ah, no?» inarcò un sopracciglio sorridendo.

«No.»

«Oh, bhè... Allora dimmi: perchè dieci minuti fa stavi dicendo a Niall "Mi sta sul cazzo. E' scorbutica, psicopatica, ride da sola e ha la finezza di un elefante"?»

Scoppiai a ridere. Aveva sentito tutto.

«Che bella descrizione, non trovi?» le sorrisi malizioso.

«Bellissima...» commentò con un pizzico di sarcasmo.

«E comunque, non sono sempre incazzato con te. E' che sei irritante.» scoppiò a ridere.

«Anche tu lo sei...»

Mi passai la lingua sulle labbra avvicinando il mio viso al suo. «Davvero?»

«Davvero.» mi sussurrò all'orecchio prima di andare verso Niall correndo.

La osservai allontanarsi continuando a sorridere come un idiota. Dai, in fin dei conti... Non era poi così insopportabile.

Era solo un po'... Vivace. Forse troppo vivace.

 

 

 

 

 

 

Lei è dolce, a volte.

 

 

 

 

 

«Niall...» grugnii tra un colpo di tosse e l'altro. Mi ero preso l'influenza dopo aver accompagnato Sara a pattinare sul ghiaccio. Stupido ghiaccio, stupidi pattini e stupida influenza.

«Niall...» riprovai coprendomi di più con il piumone.

«Sì, Zayn?» rispose Sara fermandosi davanti la porta.

«Ho chiamato Niall, non te.» sbottai acido.

Scoppiò a ridere avvicinandosi a me. Mi poggiò una mano sulla fronte e poco dopo uscì dalla stanza canticchiando.

«Che stronza...» farfugliai chiudendo gli occhi.

«Zayn, preferisci cioccolata calda o una tazza di thè?» sobbalzai vedendo Sara accanto a me che sorrideva.

«Eh?»

«Cioccolata o thè?» mi chiese, di nuovo.

«Cioccolata.»

Mi fece l'occhiolino e poco dopo ritornò con una tazza di cioccolata fumante e una coperta sotto braccio.

Mi misi seduto sul letto e afferrai la tazza iniziando a sorseggiare il liquido che c'era all'interno.

«Così non senti freddo.» mugugnò poggiandomi la coperta sulle spalle.

Non era una stronza. «Grazie.» le sorrisi.

«Prego.» mi fece l'occhiolino scompigliandomi i capelli. «Sai? Sei ancora più carino con i capelli arruffati e la barba.» mi disse lasciandomi stupito.

Sentii qualcosa dentro il mio stomaco muoversi, e non era la diarrea.

«Anche tu sei più carina quando non fai la stronza»

 

 

 

 

Lei è presente, sempre, nei momenti meno opportuni.

 

 

 

 

 

Iniziava a starmi più simpatica... Forse perchè mi ero abituato alle sue battutine, o forse perchè la sua risata era condagiosa...

Quando la vedevo in giro per casa le sorridevo , la sua voce non mi dava più fastidio e mi ero abituato anche al suo modo di sbraitare ogni mattina.

Mi piaceva, forse.

«Dov'è Sara?» chiesi a Niall dopo essere rientrato a casa con la spesa.

«Di sopra...» aveva risposto lui.

«Oh, ok. Adesso vado a farle vis...»

«Senti Zayn.» mi interruppe.

«Sì?»

«Ti piace mia cugina?» chiese velocemente. Sobbalzai trattenendo le risate.

«Ma che cazzo dici?»

«Non lo so, ultimamente sei più carino con lei... La cerchi sempre.»

Scoppiai a ridere. Dovevo difendermi, adesso. «Senti, Niall. Mi hai chiesto tu di essere più carino con lei, di mettere in ordine, di camminare in giro per casa vestito e di non portare ragazze nell'appartamento. Sai cosa significa? Sono 3 settimane che non scopo!» sbottai facendolo ridere. Ma, alla risata di Niall si aggiunse anche un'altra, la sua.

«Quindi sono 3 settimane che non scopi, Malik?» mi prese in giro lei.

Sorrisi nervosamente. «Emm...» farfugliai cercando una risposta da darle.

Mi diede una pacca sulla spalla. «Oh, non preoccuparti... Vado via presto» mi fece l'occhiolino. Andava via? No.

 

 

 

 

Lei è furba.

 

 

 

 

Avevo provato diversi metodi di seduzione con lei, uno andava peggio dell'altro. Perchè ci provavo con lei? Non lo sapevo nemmeno io... Forse perchè iniziava davvero a piacermi... Nah, ci provavo perchè era carina. Tutto qui.

 

 

«Sara... Sai, sei più bella del solito questa sera.» le avevo sussurrato mentre le aprivo lo sportello della macchina.

«Grazie per avermi ricordato che gli altri giorni sono un cesso.» mi rispose ridendo.

 

 

 

«Sara...» le sfiorai il braccio sorridendole.

«Sì?»

«Hai davvero degli occhi bellissimi.»

«Li preferivo se erano azzurri.» sbottò ridendo.

 

 

 

 

 

«Amo quando sorridi.» le avevo detto accarezzandole una guancia.

«Ma usi sempre questi metodi per rimorchiare? No, perchè fanno cagare gli stitici. E io... Posso confermartelo.»

 

 

 

 

 

Possibile che non riuscissi a concludere niente con lei? Ma, questa cosa che stavo per fare... Doveva funzionare.

Mi diressi verso la sua camera sorridendo come un cretino e aprii la porta delicatamente senza farmi sentire. Stava dormendo.

Mi avvicinai a lei e mi inginocchiai accanto al letto.

«Zayn Malik è bello.» avevo sussurrato al suo orecchio. «E' divertente, è simpatico, è meraviglioso e affascinante. Ami Zayn Malik.» ripetei più volte. Stavo diventando scemo. Sicuro.

Andai a dormire allegro. L'indomani... Lei mi avrebbe amato, o qualcosa del genere.

Mi svegliai di ottimo umore, e mi diressi velocemente in cucina per fare colazione. Sorrisi vedendo che Niall, non si era ancora svegliato.

«Buongiorno...» dissi prendendomi del latte.

«Zayn Malik è bello. E' divertente, è simpatico, è meraviglioso...» sorrisi subito. Aveva funzionato? « E' affascinante e rompe i coglioni la notte.» aggiunse.

No, non aveva funzionato. Scoppiai a ridere. «Non è come credi...» dissi ridendo.

Mi sorrise poggiando i gomiti sul tavolo. «E com'è?» mi chiese trattenendo le risate. Che figura di merda.

«E' che...» iniziai. «E' che mi piaci.» le dissi velocemente.

Sgranò gli occhi, poi scoppiò a ridere. Perchè stava ridendo?

«Questa è bella...» disse ridendo.

«Come?»

«Ammettilo che ti piace rompere i coglioni la notte... Non sparare cazzate!» sbottò uscendo dalla cucina.

«Non era una cazzata...»

 

 

 

 

 

 

 

Lei è gelosa.

 

 

 

 

 

Il cellulare continuava a squillare ininterrottamente. Sbuffai tastando con gli occhi chiusi il comodino, sperando di riuscire a trovarlo. Possibile che le persone chiamino di mattina? C'è tutta la giornata per rompere i coglioni.

«Pronto?» risposi con la voce impastata dal sonno.

«Ehy! Zayn, ciao! Come stai?» urlò una voce stridula dall'altro lato del telefono. Chi cazzo era?

«Eem... Bene, tu?» aprii gli occhi mettendomi seduto sul letto.

«Io benissimo! Senti... Ti va di prenderti un caffè con me? Magari oggi...»

Bhè, ecco. Prima vorrei capire chi sei... «Oh...» mugugnai riflettendoci su. «Prima dovrei vedere in agenda se ho qualche impegno...» Non ce l'ho nemmeno un'agenda.

«Ok, magari dopo mi chiami e mi fai sapere, eh?»

Sorrisi compiaciuto. «Ok, Sara.» Cosa cazzo avevo detto?

«Annabelle.» mi corresse.

«Ti chiamo dopo, Annabelle.»

Riagganciai, almeno avevo capito come si chiamava.

«Chi chiami dopo?» sobbalzai sentendo quella voce.

«Oh, buongiorno Sara...»

Mi sorrise. «Sì, buongiorno. Ora dimmi, chi chiami dopo?»

Sorrisi malizioso. «Annabelle.»

Venne a sedersi accanto a me sul letto. «E chi è Annabelle? Tua sorella?»

Scoppiai a ridere. «No. Un'amica...»

Smise di sorridere. «Quel tipo di amica?» mi chiese quasi sconvolta.

«Quel tipo di amica.» confermai.

Si alzò ridendo. «Bhè, divertiti. Con la tua... Con la tua amica.» farfugliò avvicinandosi alla porta. Mi avvicinai a lei, continuando a sorridere. «Ci puoi contare.»

Uscì dalla mia camera poi, tornò indietro. «E dimmi Zayn...» iniziò lei.

«Sì?»

«Com'è questa... Questa tua amica?»

«E come mai lo vuoi sapere?» sorrisi malizioso poggiandomi con un braccio allo stipite della porta.

Abbassò lo sguardo. «Così...»

«E' bella.»

«Poi?»

«Sensuale...» alzai lo sguardo sorridendo. In realtà non mi ricordavo nemmeno com'era fatta.

«Immagino...» disse con un pizzico di acidità.

«Gelosa?»

Scoppiò a ridere. «Gelosa...» disse ridendo.

«Non preoccuparti.» mi avvicinai a lei prendendo il suo viso tra le mie mani. «C'è posto anche per te, nel mio cuore.» sussurrai prima di stamparle un bacio sulle labbra.

Si allontanò di scatto e la vidi arrossire velocemente. «Non provarci mai più.» grugnì prima di andare via a passo svelto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lei si stava innamorando di un cattivo ragazzo.

Lei, si stava innamorando... Di me.

 

 

Stavo andando a chiedere a Sara che gusto preferiva la pizza ma, passando davanti la sua camera la sentii parlare al telefono, così... Bhè, mi fermai ad origliare.

«No, Sally... No...» borbottava agitata.

Avvicinai di più l'orecchio alla porta per sentire meglio.

«No, lui... Lui è bello. Ma... Non mi importa.»

Di chi stava parlando? Sentii una morsa allo stomaco solo all'idea che stessero parlando di un ragazzo che non sia io. Oh, ma cosa mi importava? Lei non mi piaceva. O almeno credevo...

«Non è il genere di ragazzo adatto a me!» alzò il tono di voce.

Sì, stavano parlando di un ragazzo.

«Perchè è un puttaniere, un montato, un cretino, un...» sbuffò. «E' un cattivo ragazzo. Non fa per me.»

Strinsi i pugni allontanandomi dalla porta. Mi stavo incazzando senza un motivo preciso. E poi... Non si origlia.

Stavo quasi per andare ma, qualcosa mi fermò.

«Zayn! Si chiama Zayn! E che minchia! Mi piace da impazzare un rompicoglioni di nome Zayn!» urlò.

In quel momento, iniziai a saltellare come un idiota ridendo. Io piacevo a lei. Minchia.

«Cosa cazzo stai facendo?» smisi di saltellare voltandomi verso la camera di Sara. Era davanti alla porta, un sorrisino malizioso e un sopracciglio inarcato.

«Eem... Stavo gioendo.» le sorrisi.

Si avvicinò a me. «Come mai gioivi?»

«Una ragazza...» dissi malizioso.

La vidi fare una smorfia. «Wow...» sussurrò allontanandosi.

«No, aspetta.» la afferrai per un polso.

«Che c'è?»

Poggiai velocemente le mie labbra sulle sue facendomi percorrere dai brividi. Perchè mi faceva questo effetto? Cioè, se una ragazza non ti piace non ti fa nessun effetto baciarla. Allora perchè con lei mi sentivo in quel modo?

Le nostre labbra giocarono armoniosamente finchè lei non si staccò, sconvolta. «Perchè lo hai fatto?» mi chiese.

«Perchè mi andava.»

Mi uccise con lo sguardo. «Non sono quel tipo di amica, io.» disse rientrando in camera sua.

«Ah, Sara... Come vuoi la piz...» fui interrotto dal rumore della porta che sbatteva.

«Niente pizza.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lei doveva essere mia.

 

 

 

«Niall, ci penso io a Sara, non preoccuparti.» lo spintonai verso la porta sorridendo.

«Ma, se la febbre aumenta... Sai cosa darle?» mi chiese preoccupato.

«Una pasticca.» risposi scocciato.

«Quale?»

«Quella rosa.»

Sorrise compiaciuto. «E se ha fame?» gli porsi il cappotto.

«Le preparerò una minestra.»

Aprì la porta e si aggiustò meglio la sciarpa sul collo. «Posso fidarmi?»

«Fidati di me. Tu, vai a trovare tua madre... Ci penso io a lei.» lo rassicurai.

«Va bene... Ciao Zayn!»

«Ciao!» lo salutai e salii velocemente al piano di sopra. Sara era a letto con la febbre da almeno quattro giorni. Bussai alla porta e dopo aver udito un "avanti" tra un colpo di tosse e l'altro, entrai sorridendo.

«Dov'è Niall?» mi chiese con voce rauca.

Poggiai le barrette di cioccolata sul comodino. «E' andato a trovare sua madre...»

Prese un fazzolettino e si soffiò il naso. «Oh, va bene. Adesso...» tossì. «Adesso puoi andare.»

Scoppiai a ridere sedendomi su una sedia accanto al letto. «Non credo proprio.»

Inarcò un sopracciglio. «Vuoi rimanere qui?» disse sarcastica.

«Sì.» annuii prendendo un libro di favole che avevo trovato in camera mia. Ma, cosa cazzo ci faceva un libro di favole in camera mia? Bhà...

«Allora.» mi schiarii la voce. «Leggiamo "Raperonzolo"»

Scoppiò a ridere prendendo una barretta di cioccolato. «Vuoi davvero raccontarmi una favola?»

Annuii sorridendo. «Sì.»

«No, dai...» sistemò meglio la coperta sulle sue gambe. «Parliamo un po'.»

Chiusi il libro e sorridendo mi avvicinai di più al suo letto. «Parliamo.»

«Che ti piace fare, di solito?»

Sorrisi pensandoci un po' su. «Leggere.»

Scoppiò a ridere. «Le favole.» aggiunse lei prendendomi in giro.

Risi anch'io. «E a te? Cosa ti... Cosa... Chi ti piace?» le chiesi.

Mi guardò confusa. «Chi mi piace?»

«Sì... Ti, ti piace qualcuno?»

Ruotò gli occhi al cielo. «Mmh... Sì. E a te?»

«Mmh... Sì.»

Tossì. «E com'è lei?»

«E' una rompicoglioni...» dissi scoppiando in una risata. «E lui? Com'è?» le chiesi poi.

«Un rompicoglioni.» disse lei sorridendo.

Silenzio. Ci fissammo per qualche minuto senza dire una parola. Possibile che fosse bella anche in pigiama e con il naso rosso a causa del raffreddore? Mi avvicinai a lei velocemente, facendo giocare le nostre labbra. Per la prima volta, lei non si oppose.

Mi staccai a malincuore dalle sue labbra e la scrutai un attimo, cercando di decifrare quei suoi occhi profondi.

«Leggiamo la favola, và!» disse ridendo.

Scoppiai a ridere aprendo il libro. «C'era una volta...»

 

 

 

 

 

 

Lei mi ama.

 

 

 

«Zayn!» continuava a urlare Sara dal piano di sotto.

Sorrisi scendendo velocemente le scale. «Che c'è?»

Mi sorrise. «Niente, ho fame. Mi consigli qualcosa da mangiare?»

Scoppiai a ridere. «Cos'era? Una scusa per parlarmi?»

La vidi arrossire. «E anche se fosse?»

Mi avvicinai al suo viso. «Ne sarei felice...» sussurrai.

Si morse le labbra. «Anch'io.» aggiunse poi.

Scoppiai a ridere prendendole una mano. La trascinai in cucina e aprii il frigo sorridendo.

«Torta?» proposi prendendo due cucchiaini.

«Perfetto.» disse lei sistemandosi su uno sgabello.

Afferrai la torta e mi sedetti accanto a lei. Presi un po' di torta col cucchiaino e la avvicinai alle sue labbra. «Apri la boccuccia, amore

Sgranai subito gli occhi. L'avevo chiamata amore? Oh merda.

Mi guardò confusa, poi aprì la pocca facendosi imboccare.

«Sai Sara...» farfugliai imboccandole dell'altra torta. «Io... Bhè, io...»

«Io ti amo.» disse tutto d'un fiato lei.

 

 

 

 

 

 

 

Io sono vanitoso, malizioso,

sarcastico, rompipalle, geloso...

Sono un cattivo ragazzo. Ma, la amo.

 

 

 

 

 

 

 

SCIABURABU! :D

*Va a nascondersi per la mezza cagata che ha scritto *

Ma vabbè... lol Volevo scriverla da un po', quindi... L'ho fatto.

No, ma veramente? Sai, non lo aveva notato nessuno...

Ok, adesso la smetto. Ahahaha

Mi fate sapere che ne pensate? C_C

Se proprio fa cagare gli stitici la elimino ewe

Adesso mi dileguo c:

Adiè.

Ps. Le frasi in alto a destra non sono fighe? Ahahaha

Ora vado sul serio lol

Sciaburabu racazze!

 

   
 
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