Questa è la fine...o solo l'inizio?

Alice avanzò, strappando la chiave della porta di Lizzie al Dottor Bumby.
Tenendola stretta in mano si girò verso l'uscita, ma un'idea la colpì improvvisamente.
Che bell'idea, che folle, pazza, meravigliosa idea...
Si rigirò verso il Dottore, verso il Mostro, ma non era più Alice.
Era diventata QUELLA Alice...

Mi vedi? Riesci a vedermi? Io sono Alice.

E Bumby la vedeva.
Vedeva Alice, vedeva la VERA Alice, non quella che LUI aveva creato.
Vedeva il vestito azzurro, vedeva il grembiule bianco sporco di sangue.
Ed ebbe paura.
Ebbe paura di lei.
Di lei e di quello che poteva fargli.
Lei, quella che si era ribellata al suo controllo.
Lei, quella che era riuscita a sfuggirgli, alla fine.

Lei avanzò sicura.
Lui si ritrasse spaventato.
Lei lo spinse.
Lui non ebbe scampo.

Il treno passò a tutta velocità, portandosi via il corpo del Dottor Bumby.
Alice guardò la chiave tra le sue mai, osservando poi il treno passare.

Era finito tutto?

Uscì dalla metro, socchiudendo un poco gli occhi davanti a quella vista.

Era a Londra?
O nel Paese delle Meraviglie?

Aveva distrutto l'influenza di Bumby?
Si, Alice si era finalmente liberata della sua suggestione.
Ma...
Stregatto apparve su un gigantesco fungo, ghignando nella sua direzione.

“Sei stata brava Alice.”

Esordì, muovendo sinuosamente la coda ossuta.

“Ma non possiamo ancora andare a casa.
Come puoi vedere tu stessa le illusioni sono dure a morire.
Dimenticarlo è facile, ricordarlo è angosciante ma per ritrovare la verità vale la pena soffrire.”

Alice si girò a guardarlo.

“Avei detto di salvare il Paese delle Meraviglie e salvare me stessa...”

Il ghigno dello Stregatto ti allargò maggiormente, mentre scompariva e riappariva davanti ad Alice.

“Oh Alice, il nostro Paese delle Meraviglie, anche se provato, è salvo nei ricordi, per ora...ma dimmi Alice, ti senti pronta a cercare la verità?”

La verità?
Forse che lei aveva ragione?
Ragione...
Ragione su cosa?
La ragione si dava ai pazzi, Alice aveva ragione, Alice era pazza, ma a pensarci bene lo erano tutti.
Alice annuì, voleva sapere cosa le mancava ancora.
Voleva sapere la verità.

“Ottima scelta Alice, anche perché, arrivata a questo punto, non puoi più tornare indietro...”

Ma questo già lo sapeva, e comunque non sarebbe stata sola, lei non era MAI sola.

Non è vero Stregatto?
Certamente Alice.

-.-.-.-.-.-.-.-.
Note:
Non ha davvero senso, ho scritto questa fic solo per festeggiare.
Finalmente, dopo più di un anno, sono riuscita a completare tutto il gioco.
Ero bloccata nella Casa delle Bambole e per un motivo o per un altro non sono riuscita a finirlo prima, non vi dico la fatica che ho fatto a riprenderci la mano.
Tutto questo nonsenso ha meno senso delle parole dello Stregatto, comunque sono davvero contenta di essere riuscita a finire il gioco, è bellissimo e merita davvero.
Grazie anche solo per aver letto.