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Autore: Cic_swish    20/10/2012    2 recensioni
Marta, Barbara e Carlotta.
Marta, 18 anni, viveva a Londra.
Harry, 18 anni, viveva a Londra.
Marta e Harry vivevano in due città diverse.
Vivevano in due mondi destinati a scontrarsi.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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E ro tornata da scuola. Dopo la pausa che mi ero presa. Mi stesi a terra, e l' erba mi punse attraverso i vestiti. Gocce di Fanta caddero dalla lattina che avevo in mano. Il terreno del pendio che dava sulla pista di atletica era secco  e inaridito. Ad eccezione delle gocce di Aranciata che vi stavano scorrendo. Il sole splendeva. I giorni si susseguivano uno dopo l' altro. Come se il mondo scorresse normalmente. Come se il fatto che non vedevo la mia famiglia da mesi ed ero lontana da casa non avesse importanza. Certi momenti era come se i pezzi della mia vita fossero stati portati via dalla pioggia inglese, e in realtà la sensazione era proprio quella.
Erano ormai 3 mesi che men' ero andata da casa. A diciotto anni ormai, volevo fare e vivere nuove esperienze, volevo viaggiare.  Così partii per Londra. Subito dopo la maturità. Avevo sempre voluto farlo, lo progettavo da 4 anni. Pensavo che sarei andata all' università in Inghilterra, e che avrei affittato una casa insieme a Barbara e Carlotta. E così è stato.
La nostra però non si poteva propriamente definire casa, era perloppiù un ostello. Ma alla fine andava bene così... A chi importava della casa?! L' importante era sta insieme.
Avevo raggiunto tutti i miei sogni:studiavo alla facoltà di giornalismo della City University, ero uscita dalla maturità classica con 80/100, vivevo con le mie migliori amiche e nel tempo libero facevo volontariato nella Make-A-Wish, Britain; un associazione che si occupava di realizzare i desideri de bambini gravemente disagiati.
Io mi occupavo più che altro della segreteria e della contabilità, ma adoravo ugualmente quell aria di felicità che si respirava.
Comunque.
Quella era una delle mie giornate no. Una di quelle in cui gli abbracci e i sorrisi di Carlotta o le calzate di Barbara non riuscivano a farmi stare meglio.
Mi mancava casa, mamma, papà e mia sorella Anna.
Anna aveva da poco compiuto 15 anni ed era venuta qualche volta a trovarmi, ma non troppo spesso.
Mi sollevai leggermente, appoggiandomi sui gomiti. I ragazzi nella pista d'atletica correvano. Non lo capivo. Perchè affannarsi e sudare, quando si poteva semplicemente stare sdraiati a guardare il cielo?!
Controllai l'orologio, e da una perfetta calma passai alla più totale agitazione, dato che ero in ritardo clamoroso per il Make-A-Wish . Presi un taxi, dopo averlo aspettato per 20 minuti, e averne persi altri 5.
Entrando in ufficio pregai Sally di perdonarmi per il ritardo.
Sally: ma stai scherzando Marta?! Stavolta non posso coprirti, ok che siamo colleghe e ti voglio bene, ma ti tocca andare a parlare con Will.
Io: ma chi.. il responsabile?
Sandy: si, e chi sennò!
Io: ok, ora vado, dimmi in bocca al lupo?!
S: in bocca al lupo tesoro!
Così attraversai il corridoio e bussai alla porta dell'ufficio di Will.
Will: avanti!
Io: buonasera, io sarei Marta Sereni.
Will: quindi?!
Io: avrei fatto più di un ora di ritardo, lavoro in segreteria e ormai hanno già affidato il lavoro di oggi ad un altro, perciò sarei senza impiego!
W: oh cavolo.. Se non è fortuna questa! Sbrigati, prendi quelle liberatorie da far firmare alla mamma del bambino di cui ci stiamo occupando oggi, stai con loro e aspettate insieme il desiderio. Oggi sei nel campo accoglienza, perchè l' addetto è malato!
Io: certo, qual'è la stanza del bambino?
W: 103
Io: grazie mille signore, corro!
Mi precipitai dal paziente e feci firmare le liberatorie alla famiglia.
Si trattava di una ragazzina di 15 anni, che mi ricordava in tutto e per tutto mi sorella Anna, tranne per il fatto che questa ragazza era malata di cancro.
Il suo sogno, con un mese di vita, incontrare 5 ragazzi, gli One Direction.
Eravamo tutti lì ad aspettare che arrivassero e la piccola Christina non faceva altro che urlare piangere.
Circa mezz'ora dopo sentimmo il rumore di un furgone al di fuori della finestra e in qualche attimo Zayn, Liam, Harry,Louis e Niall erano nella stanza.
Christina, si gettò fuori dal letto, nonostante le flebo la trattenessero e io la sorressi nel camminare verso di loro.
Le avevano portato tante maglie, poster, e foto autografate.
Harry le aveva perfino regalato la sua felpa preferita, quella di Jack Wills, e lei l' aveva indossata piangendo a dirotto.
Per loro era la prima volta che si trovavano in una situazione del genere, e ne erano molto colpiti.
Anche per me era lo stesso, non mi era mai capitato de assistere ad una scena del genere.
D'un tratto Louis le si avvicinò e la accarezzò la testolina, priva ormai di capelli, per colpa della terapia. Niall le baciò la mano, Zayn le si sedette accanto e Liam la abbracciò. Harry, invece, si tagliò una piccola ciocca di capelli per regalargliela.
Liam: mi riempie sempre il cuore di gioia avere fan stupende come te!
La bimba si sciolse in un brodo di giuggiole.
Dopo un paio d'ore, i ragazzi stavano per andarsene.
Christina: sapete.. Quando sarò vicino a Gesù mi ricorderó di voi, perchè siete stati tra le persone che mi hanno reso più felice al mondo!

Non riuscii a trattenere le lacrime e corsi in bagno piangendo.  Mi dispiaceva troppo per quella ragazzina,  e pensavo ad Anna. La immaginavo in quella stessa situazione.
Singhiozzavo come una bambina, quando sentii bussare alla porta della toilette.
Harry: hey, ragazza, stai bene?
Io: se serve qualcosa arrivo.. Un attimo!
*aprii la porta *
io: oh cazzo! Oh.. Emmm... Scusi l espressione signor Styles, ma non mi aspettavo di vederla quì!
Harry: no, vabè, mi sono preoccupato... Cioè, in realtà è Niall si è preoccupato, però sono venuto io perchè quel deficiente si è vergognato ahah . Comunque puoi darmi del tu è!
Io: certo, scusi... Emm... Scusa! Comunque tutto bene, sono solo un po' triste!
Harry: si, per me era la prima volta che mi capitava di fare una cosa simile, e sono ancora abbastanza scosso!
*in quel momento Niall, Zayn, Liam e Louis, ci raggiunsero.*
Zayn: allora, sei viva?
Harry:la ragazza quì presente è triste!
Io: si, grazie per la preoccupazione.. Piacere, io sono Marta!
Niall: ma che coincidenza Marta, si da il caso che il mio secondo nome è psicologo: mi chiamano Niall psicologo Horan ahah.. Dimmi tutto!
Io: bhè, non mi sembra il caso di parlarne ora!
Niall: allora perchè non ne parliamo davanti a un caffè?
Harry: ma sei coglione?! Ci provi così spudoratamente?! Con le ragazze ci vuole stile, avvenenza, carisma, fascino... Ci vuole Hazza!
Io: ora non esageriamo, ecco, facciamo che io torno al mio lavoro e voi al vostro ok?!
Louis: dai, ha ragione, su andiamo!
Liam: basta fare i maniaci!! Ahah
Zayn: non preoccuparti, sono sempre così! Ahah
Niall: ma che sempre!!
Io: vabè, allora io vado, alla prossima One direction!

Harry mi si avvicinò e mi sussurrò un "Arrivederci" all orecchio.
Era così sensuale.
Un brivido mi percorse tutta la schiena, dalla testa la punta della dita dei piedi.
Ormai ero abituata al via vai delle celebrità, ma loro... Loro erano stati i miei idoli, di quattro anni prima.... E in fondo, in fondo, lo erano ancora!
Avevo avuto la possibilità di parlare con loro, e li avevo trattati come una stronzetta. La verità, però, era che non sapevo come comportarmi e che dire! Non sapevo se ridere o piangere.. E così ero rimasta inespressiva.
Volevo schiaffeggiarmi, veramente, ma mi limitai a pizzicarmi il braccio destro!

   

  
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